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THE SKULLS
(The skulls)

31/03/2000, USA

Sceneggiatura John Pogue e Neal H. Moritz

Regia Rob Cohen

Interpreti Joshua Jackson, Paul Walker, Hill Harper, Leslie Bibb, Christopher McDonald, Steve Harris, William Petersen, Craig T. Nelson, David Asman, Scott Gibson, Nigel Bennett, Andrew Kraulis, Derek Aasland, Jennifer Melino

VALUTAZIONE 5

Il sito ufficiale del film

Produzione Universal Pictures, Original e Newmarket Capital

Produttori Neal H. Moritz e John Pogue

Produttori esecutivi Chris J. Ball, William Tyrer e Bruce Mellon

Co-produttore Fred Caruso

Produttori associati Creighton Bellinger e Nancy Kirhoffer

Fotografia Shane Hurlbut

Montaggio Peter Amundson

Musiche Randy Edelman

Scenografie Bob Ziembicki

Costumi Marie-Sylvie Deveau

Sonoro Glen Emile Gauthier

Effetti speciali Bill Taylor, Ted Ross, Syd Dutton e Illusion Arts

Trucco Leslie Sebert

TRAMA

Il giovane e spiantato studente McNamara viene inaspettatamente ammesso nel ristretto club dei Teschi, una società segreta dalle rigide regole e dai molti privilegi. Nel momento in cui viene ammesso, il ragazzo si vede affibbiare un altro neofita a titolo di "fratello gemello", vede crescere il proprio conto in banca e si ritrova con l'iscrizione all'università già bella pronta: certo, questo significa allontanare i propri amici, che nulla devono sapere dell'associazione, ma tutto ha un prezzo. Quando questo però significa accettare la chiaramente falsa copertura di un incidente capitato ad un suo amico giornalista, McNamara mette a repentaglio non solo la sua iscrizione, ma anche la sua vita per smascherare i colpevoli...

RECENSIONE

Ben poco accade in questo film, e ciò che accade è di davvero scarso interesse.
Sospeso fra il thriller e la blanda denuncia sociale, la pellicola fallisce miseramente in entrambe per mancanza di nerbo e fantasia: non solo la storia è ampiamente già vista e sentita, ma non presenta alcun punto di forza e di vera tensione.
L'immoralità che si vorrebbe mettere a nudo è davvero poca cosa (in fondo si tratta di nascondere un incidente per non mettere a rischio la rispettabilità delle persone coinvolte), e non istiga nello spettatore lo sdegno che i personaggi stessi si sforzano inutilmente di provare. In effetti, il protagonista fa più la figura dell'ingenuo che del raddrizzatore di torti, e si rimane del tutto indifferenti a quanto gli accade, peraltro non molto truce nè malvagio.
I Teschi, alla fine, non sono più inquietanti di un mediocre cattivo da telefilm, ed il film non prende mai quota nemmeno quando, sul finale, abbozza alcune sequenze d'azione mal congenate.
Scivolando più volte nel ridicolo involontario, il film scorre via senza troppa noia ma anche senza alcuna emozione, con interpreti corretti ma incolori ed una regia troppo intrisa di toni glamour, adatto, più che per il cinema, ad una distratta platea televisiva che può alzarsi ogni tanto per andare tranquillamente al bagno.
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