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X-MEN
(X-Men)

2000, USA

VALUTAZIONE 7

Sceneggiatura Christopher McQuarrie, Ed Solomon e Bryan Singer

Bryan Singer

Interpreti Hugh Jackman, Patrick Stewart, Ian McKellen, Famke Janssen, James Marsden, Halle Berry, Anna Paquin, Tyler Mane, Ray Park, Rebecca Romijn-Stamos, Bruce Davison, Matthew Sharp, Brett Morris, Rhona Shekter

Il sito ufficiale del film

Produzione 20th Century Fox, Marvel Entertainment, Donners' Company e Bad Hat Harry

Produttori Ralph Winter e Lauren Shuler Donner

Produttori esecutivi Richard Donner, Stan Lee, Avi Arad e Tom DeSanto

Co-produttori Joel Simon e William S. Todman Jr.

Produttori associati Scott Nimerfro e Kevin Feige

Fotografia Newton Thomas Sigel

Montaggio John Wright, Kevin Stitt e Steve Rosenblum

Musiche Michael Kamen

Scenografie John Myhre

Costumi Louise Mingenbach

Sonoro David Lee, Steve Boeddeker e Craig Berkey

Effetti speciali Colin Chilvers e Michael Fink

Trucco Gordon Smith, Ann E. Brodie e FX Smith

TRAMA

In un futuro non troppo lontano l'Homo Sapiens ha prodotto il passo successivo nell'evoluzione, dando vita ad una razza di mutanti dotati di super-poteri. Fra le persone "normali" serpeggia però la paura nei confronti di queste persone diverse e potenzialmente pericolose, ed il senatore Kelly si fa promotore di una legge che schedi tutti i mutanti come si fa con le armi.
In questo viene osteggiato dalla dottoressa Jean Grey, esperta genetista e segretamente anch'ella mutante dotata di poteri telecinetici. In effetti lei fa parte di un gruppo di mutanti, gli X-Men, il cui mentore Xavier, potente telepate, guida una scuola dedicata all'educazione dei propri simili in vista di una coesistenza pacifica fra Homo Sapiens e Homo Superior. Un suo vecchio compagno, Magneto, è però convinto dell'impossibilità della pace e della necessità di un'azione di forza nei confronti dell'Uomo, e per il suo piano necessita di una giovane mutante, Rogue, in grado di assorbire l'energia vitale e i poteri altrui, sia pure per un breve periodo. Quando il piano di Magneto e della sua Confraternita di Mutanti sarà chiaro gli X-Men, con l'aiuto del nuovo membro dal passato oscuro Wolverine, cercheranno di impedire il piano di Magneto...

RECENSIONE

Per questa pellicola, come per le altre a essa similari, bisogna usare un doppio metro di giudizio.
Come realizzazione "dal vero" di un'opera fumettistica, il film è riuscito oltre ogni più rosea speranza: pur con gli ovvi e necessari adattamenti rispetto alla storia originale, la sceneggiatura ha rispettato in pieno lo spirito e le psicologie dei personaggi, riuscendo a donare ad ognuno le caratteristiche salienti che posseggono nei fumetti.
In questo senso il personaggio più azzeccato, che finisce per essere di fatto il protagonista, è senza dubbio Wolverine, per il quale vengono persino poste le basi per il suo passato oscuro (che, pare, verrà scavato nel sequel): la scelta dell'interprete è perfetta, il delicato rapporto con Rogue riflette benissimo quello fumettistico con Jubilee, e persino il triangolo Wolverine/Ciclope/Jean Grey viene trattato con abilità.
Ad eccezione di Rogue, gli altri membri del gruppo non hanno altrettanta cura nella caratterizzazione, con una Tempesta praticamente inesistente, ma peggio va dalla parte dei cattivi: Mistica non parla mai (e non riflette minimamente la sua controparte cartacea), Sabretooth è anche troppo animalesco, e Toad... beh, con tanti mutanti a disposizione perchè scegliere proprio lui?!
I due capi, Xavier e Magneto, vengono appena abbozzati, ma nel dialogo finale viene racchiuso abilmente il loro difficile rapporto.
Certo, i puristi avranno di che storcere il naso, ma il lavoro di adattamento è stato fatto con palese rispetto di trent'anni di storie, ed alcune chicche non potranno che deliziare i fans (le apparizioni speciali di Kitty Pride, Colosso, Pyro e l'Uomo Ghiaccio, la battuta sul costume giallo di Wolverine).
Se però la cura dei personaggi è encommiabile, altrettanto non si può dire della trama principale, che risulta semplicistica ed anche svilente per la statura di un "malvagio" come Magneto, e la scelta di moderare l'azione a favore dell'introspezione ha costretto infine a creare un intreccio non proprio esaltante.
Le vere note dolenti arrivano però se si considera l'opera come film a sè stante: la regia manca di vero polso, mostrando tutti i limiti di un regista decisamente sopravvalutato, la sceneggiatura è cosparsa di troppe digressioni, il montaggio è al meglio "brutale", i personaggi appaiono abbozzati e banali e per chi non è avvezzo al gruppo il film è pervaso da un velo di noia.
Un film su un supergruppo è tutt'altro che semplice (e qualcuno direbbe che si poteva anche evitare di farlo), e forse in mano ad un altro regista si avrebbe avuto un risultato più incisivo, ma ciò non toglie che questo sia uno dei migliori film tratti dai fumetti, e fa ben sperare in un sequel dove, a personaggi già noti, si possano approfondire gli aspetti della trama.
Considerando che sono gran pochi i film riusciti di questo genere, questo è più di quanto di potesse sperare!

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