ROSITA BASSINI

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IL TEATRO SOCIALE

DI AMELIA

(1782 - 1991)

Storia di un'istituzione locale

Parte Prima

La storia
È noto che il '700 vide il sorgere di teatri come edifici autonomi nelle più importanti città italiane. Anche in Amelia, nonostante si abbiano notizie dell'esistenza di un precedente teatro, [ Così attestano i frontespizi di due libretti Le finte gemelle (Intermezzo a 4 voci) ed Il matrimonio contrastato (fàrsetta in musica a 5 voci), composizioni eseguite rispettivamente nel 1781 e nel 1782 nel Teatro della Città di Amelia (Archivio avv. Antonio Girotti). Evidentemente si trattava di un teatro preesistente al Sociale, dato che questo, in quell'epoca, era ancora soltanto nella volontà dei Nobili Signori. Sulla esistenza di un teatro precedente si hanno notizie nell'art. 9° dell'Atto costitutivo della Società Teatrale (1782) in cui è detto: Che non debba demolirsi il Teatro vecchio se prima non sarà fatto il nuovo (Archivio di Stato di Terni, Archivio Notarile di Amelia, vol. 1037, c. 327). Inoltre, nelle Riformanze dell' anno 1817 si legge: demolizione del Palazzo detto Il Teatro Vecchio. (È noto che in quell'anno vi fu il crollo della cisterna romana di Piazza del Comune, sulle cui volte erano costruiti vari edifici, tra cui il Palazzo Anzianale). Ancora, dalla pubblicazione di FRANCO DELLA ROSA Le cisterne romane di Amelia e dintorni, Viterbo 1982 p. 20, si ricavano le seguenti citazioni: Rapporto al rimasuglio rimasto in piedi sotto il nome del vecchio teatro, opino ... ecc.. Poco oltre: In seguito il Sig. Benigno Cerasi altro consigliere ha detto che non si deve deliberare la demolizione del teatro vecchio ed altri fabbricati annessi, se non si fa considerare ... ecc.. Più oltre: .... se piaccia confermare la risoluzione presa a maggioranza de voti dei Consiglio il 29 maggio passato sulla demolizione del teatro ed altri fabbricati ... ecc.. Incerta rimane però l' ubicazione del Teatro vecchio, anche se è opinione diffusa che questo si trovasse in una sala del Palazzo Anzianale. ] fu sentita la necessità di possederne uno rispondente alle esigenze della drammaturgia contemporanea, affinché la popolazione potesse progredire culturalmente ed essere informata ed aggiornata come nelle maggiori città. Non solo ciò spinse il Ceto Nobile ad associarsi a quello Civico per costruire il teatro, ma anche Honesto civium oblectamento, [ Iscrizione sovrastante la porta del Teatro. ] movente che fu, cinquantaquattro anni dopo, ribadito dal Gonfaloniere di Amelia che vedeva nel teatro anche un mezzo efficace a divertire il pubblico con aggraditi spettacoli dalle monotone idee da cui non possono scaturire giammai buoni pensieri ed azioni ed alle quali va indispensabilmente soggetta ogni Popolazione priva di qualunque onesta ricreazione. [ Archivio del Teatro Sociale di Amelia, Registro dei Verbali delle Congregazioni (=ATSA, RVC), minuta di una lettera, 22 maggio 1836. ]
Il 23 febbraio 1782 Nobili Signori e Cittadini, riuniti in Congregazione di cui fu segretario il notaio Pietro Andora, decisero di costruire un nuovo teatro e firmarono una Capitolazione che fu depositata il 27 luglio del medesimo anno nei rogiti del notaio Francesco Rossini [ Archivio di Stato di Terni, Archivio Notarile di Amelia, vol. 1037, cc. 327 sgg ] In essa i firmatari [  ...E per la validità di tutte, e singole cose, noi sottoscritti, ciascuno particolarmente, obblighiamo noi stessi beni, ed Eredi nella più ampla forma della Rd.a Camera Ap.lica

Amelia questo di' 23 Febraro 1782.

Gio. Batta Franchi m' obbligo per Io Scudi otto l'anno fino al totale pagamento
Io Ubaldo Farrattini idem come sopra
Io Cav. Stefano Cansacchi idem c. s.
Io Nicolò C.te Cerichelli idem c. s. anche per il fratello per un solo palchetto
Io Francesco Venturelli m'obbligo per Scudi otto l'anno
Io Orso Orsini idem c. s.
Io Fran.co Ant. Fiammetta idem c. s.
Io Giacomo Lucani idem c. s.
Io Vincenzo Petrarca idem c. s.
Io Pasquale Presei idem c. s.
Io Giovanni Gubbini idem c. s.
Annibale Petrignani idem c. s.
Io Bartolomeo Ferrattini idem c. s.
Fran.co M.a Piacenti idem c. s.
Io Gio.M.a Piacenti accedo all'obbligo di mio Padre
Fran.co Franchi Clementini m'obbligo per scudi otto l'anno
Giuseppe Venturelli idem c. s.
Io P. Maria Cozza Lancia idem c. s. anche come tutrice dei Figli
Io Mario Can.co Lancia accedo all'obbligo di mia Madre
Pietro Geraldini per Scudi 8 l'anno
Maria Cassiani Catenacci idem c. s
Tancredi Ant. Cibbo idem c. s
Anton Maria Tenente Novelli idem c. s.
Carlo Petrucci idem c. s.
Alvaro Pereyra idem c. s.
Io Lor. Cat. Vannicelli idem c. s.
Io Fran.co Vannicelli accedo l'obbligo di mio Padre
Io Paolo Franchi m'obbligo per Scudi otto l'anno
Io Giuseppe Studiosi idem c. s.
Carlo Petrucci idem c. s.
Gaspare Racani idem c. s.
Alvaro Pereyra idem c. s.
Cav. Stefano Cansacchi idem c.s.
Gio.Batta Franchi idem c.s.
Fran.co Franchi idem c.s.
Paolo Franchi idem c.s.
 ]
si impegnarono a far fronte alla spesa che non doveva superare i 4000, massimo 5000 scudi: somma che sarebbe stata presa a prestito, e che i Soci si obbligarono a restituire versando 8 scudi all'anno. La famiglia Franchi si rese garante con i suoi beni.
Per curare la costruzione dei teatro furono eletti sei Deputati, quattro dei Ceto Nobile e due del Ceto Civico, i quali si rivolsero all'architetto Giuseppe Mattei di Roma per la progettazione, la scelta del luogo, l'acquisto dei legname [ La struttura interna del Teatro è interamente in legno ] e di ogni altra cosa occorrente [ CARLO CANSACCHI (in Famiglie nobili di Amelia ancora viventi: Cansacchi conti e patrizi di Amelia già baroni di Castel del Monte, Roma, Collegio Araldico 1938, Biblioteca Comunale di Terni) a p. 30 afferma che Stefano Cansacchi fece il progetto e diresse i lavori del Teatro ] Fu acquistata l'area dove sorgevano una casa dei conti Racani, una del conte Ubaldo Farrattini ed un'altra del signor Pietro Pini. Nella Capitolazione suddetta era stato stabilito che il teatro avrebbe dovuto essere ultimato nel termine di due anni, ma, in realtà, i lavori si protrassero ben più a lungo e, di conseguenza, aumentò la cifra preventivata a causa degli interessi e della morosità di vari Soci. Inoltre il periodico pagamento degli 8 scudi annui non fu effettuato regolarmente dalla maggior parte degli Associati, per cui la spesa salì fino a scudi 14.576,30. Ad aggravare la situazione si aggiunse un evento che provocò un litigio fra tutti gli Associati ed una discordia generale in paese: il Governo dello Stato Pontifìcio emanò in Roma il 26 marzo 1789 un proclama che toglieva valore di moneta a titoli di credito, e tale proclama fu pubblicato in Amelia soltanto il giorno 30. Alcuni Soci, che erano venuti a conoscenza della demonetazione dei titoli prima che la notizia giungesse in città, si affrettarono ad estinguere i loro debiti con tali titoli. Si ricorse al tribunale della Sacra Rota per conoscere la validità o meno dell'estinzione, e, avendo il tribunale dato parere negativo, un debito di 4000 scudi tornò ad avere nuova vita [  Biblioteca Comunale di Amelia(="BCA") Dai rilievi della Deputazione che presiedè la Società Teatrale al Piano Organico approvato il 18 maggio 1836, ms ].

All'inizio dell'anno 1804 Monsignor Gazzoli, Vescovo di Amelia, per conciliare la vertenza propose, nell'adunanza tenuta davanti a lui il 31 gennaio, un Piano di concordia, in base al quale il debito veniva diviso in tre categorie a seconda del maggiore o minore coinvolgimento economico dei Soci. Rifiutarono però di accedere a tale transazione i membri non intervenuti all'assemblea, paralizzando l'effettuazione di una generale riconciliazione. Fu necessario ricorrere al Papa, che diede ampi poteri al Vescovo. Monsignor Gazzoli riunì nuovamente l'assemblea il 12 settembre del medesimo anno, e stabilì che entro quindici giorni si stipulasse solenne ed obbligatorio istromento nei termini del piano statuito il 31 gennaio 1804. Per i rogiti del notaio Raimondo Ciatti, il 14 aprile si diede piena esecuzione a tale disposizione, e gli Associati recalcitranti furono, con vertenza davanti al Tribunale Vescovile, obbligati ad accettarlo. Ogni Associato quindi, in base alla categoria in cui era stato collocato dal Piano di concordia, assunse una parte dei debiti esistenti, ed in tal modo la Società rimase sciolta dall'obbligo contratto nel 1782 verso la famiglia Franchi, che aveva garantito con i propri beni i prestiti ottenuti.

Per non ricadere nei mali che avevano dato non poca pena agli Associati dal 1782, si avvertì l'esigenza di provvedere al regime della Società. La Deputazione teatrale redasse quindi un Piano Organico che depositò nella Segreteria comunale. Vi furono dei Soci dissenzienti che cercarono di impedire la discussione del Capitolato. Il punto controverso fu l'articolo in cui si stabiliva una contribuzione annua per la manutenzione. Nel Piano Organico, elaborato dalla Deputazione dei Teatro amerino, si propose un versamento per 16 anni allo scopo di costituire un fondo che liberasse gli Associati dal periodico pagamento. In tal modo i palchi sarebbero aumentati di valore, essendo esenti da ogni impegno contributivo, ed avrebbero potuto costituire una rendita se si fossero dati in affitto durante le serate di recita.

Finalmente l'utile, e il vantaggio consiste nel vedere la Popolazione concorrere al Teatro, e trovarla unita per godere gli spettacoli che si producono sulle scene. apprezzandone il bello, ammirarne le doti, e le virtù, e perciò scene di scuola e di esempio per astenersi dai vizi, per fare avanzamento nella necessaria, ed universale civilizzazione, e per restringere sempre più i vincoli d'unione e di concordia, come deve desiderare ogni buon Cittadino, ed a cui pur tendono le premure e le provvide sollecitazioni del Supremo Governo [ Ibidem ]. Lo Statuto fu inviato alla Suprema Segreteria di Stato per l'approvazione e perché potesse quindi aver forza di legge, unitamente ad una lettera del Gonfaloniere di Amelia in cui si esortava la Segreteria ad approvarlo, nonostante l'opposizione di una minoranza di Soci.

Sempre nei Rilievi del Regolamento (o Piano Organico, o Capitolato) dei 1836 è da segnalare l'affermazione che La Fabbrica del Teatro deve essere conservata e mantenuta dal Corpo degli Associati ai quali appartiene. Tale affermazione è ribadita all'art. 30 dello stesso Regolamento ove si legge: Trattandosi di Società Teatrale, e però d'oggetto di raggione piuttosto pubblica, la Deputazione ne curerà l'approvazione dei Supremo Governo. Che se non l'accordasse non per questo soffrirà il presente Capitolato variazione alcuna, ma verrà eseguito alla lettera, e nello stesso vigore, dai sottoscritti come arbitri, da sottomettersi a qualunque convenzione per la loro proprietà e beni [ Ibidem ]

Nell'art. 31 poi si stabilisce che, qualora tale Regolamento sia sottoscritto solo dalla metà più uno dei Soci, la Deputazione avrà l'onere di sottometterlo al Supremo Governo affìnchè riconosca ad esso pieno vigore, nonostante l'opposizione di una parte degli Associati. Se poi il Governo non riconoscesse tale diritto alla maggioranza, la Deputazione potrà chiamare nei Tribunali competenti gli Associati renitenti ed ottenere contro di essi una sentenza coercitiva ad osservare ed eseguire detto Regolamento. Inoltre in tutti gli Atti delle Congregazioni, dalla costruzione dei Teatro al 1836, risulta indiscussa la proprietà del Nobile Teatro Sociale [ Ibidem ]

In difformità a quanto sopra affermato, l'art. 1 del Regolamento dei 1856 recita: Il Teatro essendo di proprietà Comunale spetta alla Magistratura di esercitare tutti gli atti di dominio. Egli è pertanto che il Gonfaloniere corrisponde direttamente con gli Impresari Teatrali. Esso, ed i Signori Anziani cedono l'uso dei Teatro, sentito anche il parere dei Signori Deputati dei pubblici spettacoli e stipolano i relativi contratti con le condizioni, che giudicheranno convenienti, le quali vengono poi partecipate agli stessi Signori Deputati affinché ne curino l'esecuzione [ BCA Regolamento del Nobile Teatro Sociale (1856), ms]. Segue un minuzioso elenco delle disposizioni che riguardano l'amministrazione, Ia Direzione teatrale, gli obblighi degli Impresari e, infine, sono aggiunte Disposizioni parziali [ Si può verosimilmente supporre che in un momento di particolari difficoltà la Società Teatrale abbia richiesto l'intervento del Comune anche nella gestione del Teatro, mai però vi fu una cessione di proprietà ]

Di contro, anche nei documenti concernenti le Congregazioni degli anni successivi, implicitamente viene riaffermata Ia proprietà sociale, proprietà rivendicata esplicitamente nell'adunanza del 17 gennaio 1886 ove il Socio Sig. Giuseppe Laureti domanda se il Municipio, che concorse per la metà delle spese di ricostruzione [decise nel 1880], reclami o possa reclamare per questa ragione anche il diritto di proprietà proporzionale alla somma contribuita. A che il Sig. Presidente rispose tale questione esser già determinata dalle dichiarazioni amplissime del cessato Sindaco cav. Carpenti e da quelle consone dell'attuale e presente Sindaco Signor Cansacchi, i quali espressero già, e quest'ultimo confermò anche in seno al Consiglio Comunale nella discussione ultima dei bilanci, la non dubbia opinione che se il Municipio contribuì per ricostruire il Teatro la somma di L. 15.000, fu unicamente allo scopo umanitario di procurare agli artisti un lavoro che in. quegli anni difficili mancava, non meno che per promuovere un'opera che era, se non di utilità, almeno di pubblico decoro; cosicché non ha mai il Municipio stesso avuto intenzione di vantare sul Teatro altro diritto di quello di un semplice azionista e proprietario di quel numero di palchi che possiede. Ma il Sig. Laureti, nella considerazione che in tempi avvenire possa il Municipio, per una Causa qualunque, reclamare diritto e spogliare i condomini dei Teatro della gran parte della loro proprietà, insiste perché venga provocato dal Consiglio Comunale un voto che dichiari il Teatro appartenere interamente alla Società, rinunziando a qualunque diritto sulla somma spesa dal Comune per la ricostruzione del Teatro stesso. Il Sig. Presidente promette di adoprarsi per quanto potrà presso il Consiglio Comunale per secondare la proposta del Sig. Laureti e questi si dichiara soddisfatto [ ATSA, RVC, adunanza 17 gennaio 1886 ]

Nell'adunanza dell'11 Maggio 1881, in occasione della riapertura del Teatro restaurato, venne abrogato il precedente Regolamento ed approvato all'unanimità, senza eccezioni, il nuovo che modifica e completamente riforma l'organismo della Società [ Ibidem, adunanza 11 maggio 1881 ]

Ritroviamo ancora l'affermazione della proprietà sociale in vari articoli dello Statuto Organico del 1896, nell'Art. 1 dello Statuto Organico deliberato nel 1905 e nell'art. 1 di quello dei 1951 [ BCA, Statuto Organico del Teatro Sociale di Amelia del 1896, Tip. Petrignani, Amelia 1896; Statuto del 1905, ms; Statuto del 1951, Tip. Petrignani, Amelia 1951 ]

STRUTTURA DEL TEATRO
Loggione Piano Terra Foyer Rilievo

La struttura dei Teatro era stata stabilita minuziosamente già nella Capitolazione dei 1782: 45 palchi distribuiti in tre ordini, più il loggione (lubbione).

Dall'elenco delle obligazioni delli s. 8 annui de li S.ri Associati [ ATSA, RVC, congregazione del 30.9.1792 ], risulta che i palchi acquistati erano 36 e mezzo (l'area di mezzo palco - il 3° del 1° ordine - era adibita ad ingresso alla platea). Tale cifra fu indicata erroneamente come totale in scritti posteriori poiché non si teneva conto di 8 palchi rimasti a lungo invenduti [ La vendita avvenne nel 1832 per la somma di 160 scudi. BCA, Dai Rilievi della Deputazione ecc., cit.  ].

Nella stessa Capitolazione del 1782 fu stabilito che, in occasione delle recite di Carnevale, i palchi sarebbero stati assegnati per sorteggio e che la prima volta sarebbero stati sorteggiati anche gli ordini. La prima estrazione avvenne nel gennaio del 1795 [ La prima rappresentazione si ebbe nell'agosto del 1791, in occasione delle Feste dell’ Assunta, a Teatro non ancora ultimato. Fu eseguito un Oratorio in musica] e fu deliberato che dovendosi nuovamente recitare in detto Teatro debbino li Ss. Associati a cui sarà toccato il palchetto nel primo ordine passare al secondo, e a quelli che sarà toccato il secondo passare al terzo, e a quelli che sarà toccato il terzo passare al primo e così da volta in volta correndo sempre la sorte. Nel corso degli anni, oltre ai normali lavori di manutenzione, vennero apportate modifiche alla struttura dei Teatro. Nel 1823 si dispose di accomodare l'orchestra sembrando necessario cambiare l'antico ordine. Realizzando un progetto dell'ing. Domenico Giannelli, presentato alcuni anni prima, ma per difficoltà economiche fino ad allora non effettuato, nel 1866 furono eliminate due statue che adornavano i lati dei proscenio, e, al loro posto, furono costruiti due palchi ed altri quattro negli ordini superiori. Wpe8.gif (337049 byte) In tal modo il numero dei palchi salì ai cinquanta attuali. Il vano di accesso alla platea fu collocato al centro dei primo ordine di palchi, dove si trova tuttora. Nello stesso anno si approvò l'apertura di un ingresso particolare per accedere al loggione, nonché la costruzione di una sua scala più agevole. Nell'anno successivo si intervenne sulla facciata, modificandone l’aspetto, con la rimozione della tettoia situata sulla porta d'ingresso al Teatro. Wpe6.gif (385726 byte) Wpe3.gif (406207 byte) Nel 1881 furono eseguiti significativi lavori di rifinitura, quali le pitture (in particolare quelle della sala della Ninfa), commissionate a Domenico Bruschi, noto artista dell'epoca, che, nello stesso periodo, aveva decorato il Teatro Caio Melisso di Spoleto e il Teatro Comunale di Terni. Opera del Bruschi è anche uno dei due sipari di cui è corredato il Teatro, detto del Barbarossa essendovi raffigurato l'assedio di Amelia da parte delle truppe di Federico Barbarossa. L'altro sipario è un prezioso telone settecentesco, denominato comodino perché dotato di due aperture utilizzate dagli attori che dovevano presentarsi al pubblico durante i cambi di scena.

IL TEATRO NELLA VITA SOCIALE DI AMELIA
La presenza del Teatro nella vita cittadina non solo ha stimolato l'incivilimento della popolazione, come più volte si afferma nei documenti relativi alla Nobile Società Teatrale, ma ha favorito il sorgere di iniziative umanitarie per le quali il Teatro fu scelto come luogo idoneo ed opportuno. Ad esempio, quando nell'aprile dei 1847 fu concesso il Teatro, su richiesta del Gonfaloniere e Socio Filippo Vannicelli, alla Società Filodrammatica Amerina perché vi eseguisse almeno sei recite a beneficio dei poveri [ ATSA, RVC, congr. del 10.4.1847. ]. Per poter devolvere l'intero incasso ai molti che si trovavano in stato di necessità per la carestia di grano ed il conseguente "incarimento" di esso, la Società concesse un sussidio di 6 scudi per contribuire alle spese di allestimento degli spettacoli, mentre spontaneamente molti cittadini si obbligarono a versare una quota di bajocchi 60 a cadauno.

Nel luglio dello stesso anno alcuni Dilettanti chiesero il Teatro per poter eseguire nella stagione estiva, e per due anni consecutivi, varie produzioni in prosa, a vantaggio e profitto della Scuola notturna da istituirsi [ Ibidem, congr. 9.7.1847 ]. Anche precedentemente (marzo 1813) la Società Teatrale concesse l'uso del Teatro all'Accademia Drammatica locale che, gratuitamente, volle rappresentare su queste scene diverse commedie oneste ed istruttive [ Ibidem, congr. 31.3.1813 ], e, per favorire questa iniziativa, devolse a vantaggio della medesima il ritratto della metà del Caffè e de' palchi [ Ibidem].

La presenza del Teatro, inoltre, ha reso possibile considerevoli attività di Associazioni artistico-culturali, come quella della Società Filarmonica (la cui costituzione risale al 1852), della già citata Accademia Drammatica e di altre formazioni teatrali, attività che vengono via via segnalate nei Registri dei Verbali delle Congregazioni.

Gli Associati hanno soddisfatto anche altre esigenze accogliendo nel Teatro spettacoli di arte varia: di ginnasti, giocolieri, cavallerizzi; spettacoli di danze e di mimica, nonché farse, comiche e talvolta anche burattini. Frequentemente il Teatro è stato concesso per "Feste di ballo", veglioni anche mascherati, nel rispetto delle norme che regolavano queste occasioni. Un esempio di tali norme, all'epoca del Governo Pontificio, è dato dal manifesto emesso dalla Direzione Provinciale di Polizia sedente in Spoleto [ Manifesto datato 13.11.1821, in BCA. ]. Le pesanti difficoltà economiche incontrate per la costruzione, la manutenzione, le ristrutturazioni ed i restauri del Teatro, furono, anche se stentatamente, sempre superate. Nell'impegno di tenerlo vivo, efficiente, con un'attività rigogliosa, la Società Teatrale fu indubbiamente sostenuta dal consenso e dalla partecipazione di numerosi cittadini. Si riportano, ad esempio, alcune frasi significative di una petizione, firmata da un'ottantina di cittadini di Amelia, richiedenti al Municipio un contributo perché nel Teatro si potessero eseguire nuovamente opere in musica: Amelia, 11.5.1858... si contano otto anni circa che sulle scene di questo Teatro non si è più rappresentata l'opera in musica... [mentre] le Città vicine gareggiano fra di loro per apprestare ai loro concittadini questo genere di divagazioni, ecc.[ Petizione ivi. ]. Il verbale dell'adunanza dei 27.7.1882 riporta l'intervento del socio Laureti a proposito di alcune richieste di impresari: Prevedendo che dai bilanci annuali e dai resoconti non potranno aversi mai risultati tali da poter fornire alle Compagnie e a impresari di 'opere' una sufficiente scorta, ne dovrà conseguire che o non si aprirà più il Teatro o non si avranno mai buone rappresentazioni, ciò che renderebbe inutile il possesso d'un Teatro gaio e decente quale ora si possiede, e le ingenti spese che si incontrarono per la sua ricostruzione. Per la qual cosa si propone che venga fatta dalla Deputazione, a nome della Società, un'istanza al Municipio perché si compiaccia stanziare nei suoi bilanci un adeguato fondo annuo per questo titolo, come si pratica da quasi tutti i Municipii del Regno.

La proposta viene approvata all'unanimità [  ATSA, RVC, congr. 27.7.1882. ]

Va messo in rilievo che la Società del Teatro, nel gestire spettacoli musicali, di prosa e di arte varia, è venuta a contatto con un mondo diverso da quello vissuto in una tranquilla città di provincia, ove, economia, cultura e civiltà erano essenzialmente agricole, con qualche aspetto artigianale. Quello delle Compagnie teatrali, invece, era un mondo molto spesso impregnato di furbizia, di stenti, di orgoglio. Un colloquio dunque difficile tra le due realtà, e solo le solite cautele, come dirà in una sua lettera un Gonfaloniere di Amelia [ Ibidem, congr. 10.4.1847 ] saranno di aiuto e consentiranno alla Nobile Società di gestire proficuamente il suo Teatro.

Infatti, nonostante periodi di inattività lamentati dai cittadini, nel Teatro, dopo un inizio di rappresentazioni meno impegnative (generalmente farsette in musica), nel corso dell'Ottocento sono state eseguite numerose opere liriche, quali L'Italiana in Algeri di Rossini, La serva padrona di Pergolesi, Lucia di Lammermoor di Donizetti (diretta da L. Gradassi Luzi), Marin Faliero di Donizetti, I due Foscari di Verdi (scenografie dell'architetto Angelucci), Don Pasquale di Donizetti, Il Barbíere di Siviglia di Rossini ed altre.

Purtroppo gran parte dei materiale riguardante l'attività dei Teatro dal 1890 al 1959 è andata perduta, in particolare sono scomparsi i verbali delle Assemblee della Società Teatrale in cui venivano registrate le autorizzazioni per gli spettacoli, per le varie attività culturali. per la concessione dei Teatro in genere, ed anche i provvedimenti relativi alla manutenzione ed alle più importanti migliorie. Improvvidamente, infatti, e senza alcuna autorizzazione, furono consegnati alla Croce Rossa, in occasione di una raccolta di carta, vari pacchi di materiale dell'Archivio teatrale.

Tra i pochi documenti pervenuti, il contratto per l'impianto definitivo di elettrificazione (del 1913) stipulato con la Ditta Cerasi. (Precedentemente, fin dal 1910, esisteva un impianto provvisorio ad erogazione saltuaria). Il passaggio dall'illuminazione a petrolio [ Nel Teatro è tuttora conservata una lampada ad olio che attesta un precedente tipo di illuminazione ] a quella elettrica fu un fatto importantissimo che, oltre a rendere più accogliente e splendente la sala, conferendo particolare risalto agli stucchi ed al cromatismo delle decorazioni, contribuì non poco a dare maggior valore alla scenografia ed a rendere più realistico lo spettacolo con i giuochi di luce.

Solo tramite la fortunosa conservazione di manifesti e sporadiche corrispondenze di impresari, si può documentare una certa attività (che in realtà dovette essere assai più consistente).

Dal 1913-14 al 1977 la Società Teatrale autorizzò l'uso dei Teatro per proiezioni cinematografiche, allo scopo di offrire un ulteriore servizio alla cittadinanza e, contemporaneamente, realizzare un'entrata che contribuisse a far fronte alle ingenti spese di gestione.

Nel 1977 la Ditta affittuaria per il cinema disdisse il contratto, ed i Soci concordarono di non adibire più il Teatro a tale uso, pur conservandone l'autorizzazione.

Questa determinazione è stata riconfermata dall'Assemblea dei 15.12.1979 in occasione di una successiva richiesta dell'Amministrazione Comunale di riprendere le proiezioni cinematografiche, con la precisazione che “il Teatro va usato come tale e non come cinema, il che lo porterebbe ad avvilimento e ad una inevitabile decadenza”[ ATSA, RVC, adunanza del 15.12.1979 ]. Ancora una volta, quindi, la Società si propose di conservare con gravosi oneri l'efficienza dei Teatro, salvaguardandone al tempo stesso la proprietà privata di fronte ai tentativi, spesso pressanti, effettuati nel secolo scorso ed in questo, anche recentemente, di trasformarlo in una proprietà pubblica.

La Società concordò inoltre nel ritenere indispensabile. per rivitalizzare e riqualificare il Teatro, una seria programmazione di attività di lirica, prosa, balletti, concerti, veglioni [ Durante il Carnevale il Teatro è sempre stato sede di Feste e Veglioni. Nel dopoguerra, fino agli Anni Cinquanta, è stata ripresa l’ usanza del “Veglione dei 19” (I diciannove Soci che venivano eletti ogni anno per organizzarlo). – Fra il ’60 e il ’70 il “Grande Veglione di Carnevale” fu patrocinato dalla Pro-Loco e, dal 1979 in poi, è tornato ad essere il veglione tradizionale della Società Teatrale. – Il Teatro è stato anche aperto alle Feste delle Contrade, delle Società sportive delle varie Associazioni amerine. Dal 1977 ad oggi, ogni anno, è stato organizzato il Carnevale per i bambini e si è allestito uno spettacolo in occasione dell’ Epifania. ] convegni e conferenze in stretta collaborazione con gli Enti locali.

Va menzionato che dal 1979 al 1990 vi è stata una notevole fioritura delle attività musicali, fra cui risaltano l'esecuzione del Pastor Fido di Haendel, nel 1982, e il 1° Festival musicale “Città di Amelia”, nel 1984, con la partecipazione di artisti come il tenore Giuseppe Di Stefano e il baritono Aldo Protti [ Va anche ricordato che precedentemente, nel 1951, il soprano Lina Pagliughi Interpretò La Traviata, in occasione del 50° anniversario della morte di G. Verdi ]. Notevole inoltre l'attività concertistica, che ha avuto momenti di grande rilievo nell'esibizione de “I Musici” e dell'Orchestra Nazionale della Cecoslovacchia con il Coro di Radio Praga. Si è notata anche una nuova linea nella gestione artistica del Teatro che ha dato spazio a giovani formazioni musicali. Significative la decisione di ospitare l'orchestra da camera In Canto con concerti e spettacoli lirici, e l'introduzione in Amelia dei Concerto di Natale, divenuto tradizione annuale.

La Società ha colto anche l'importanza della Corale Amerina [ La Corale Amerina è diretta dal M° van de Pol ] e della Associazione Ameria Umbra, protagoniste e compartecipi in numerose manifestazioni.

Sempre in questo periodo, vi sono stati frequenti convegni, commemorazioni e manifestazioni a carattere sociale.

Il Teatro, avendo conservato intatta la sua elegante struttura settecentesca, è stato scelto più volte da importanti registi, fra cui Luigi Comencini, Mauro Bolognini, Mario Monicelli e Alberto Sordi, per ambientarvi scene dei loro film, dei quali furono protagonisti, fra gli altri, Rossano Brazzi, Valentina Cortese, Emma Gramatica, Monica Vitti, Gina Lollobrigida, Ottavia Piccolo e lo stesso Sordi. Per l'interessamento dell'attuale dirigenza della Società, il Teatro è stato dichiarato monumento nazionale, con decreto del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali, in data 28.10.1982. Questo nuovo stato giuridico ha reso possibile ottenere finanziamenti e prestiti per i restauri necessari alla conservazione della Fabbrica.

La città di Amelia è debitrice del Teatro Sociale non solo ai Soci fondatori, ma anche ai Deputati che i Soci elessero e ai quali delegarono la responsabilità della gestione di triennio in triennio sino al 1881, nonché ai Presidenti da allora eletti in seguito all'approvazione di un nuovo Regolamento. A termini del nuovo Statuto, il 13.6.1881 fu eletto il 1° Presidente: Giuseppe Ferrari.

Successivamente sono stati nominati:
1884 Salvatore Rosa
1888 Giuseppe Ferrari
1896 Lamberto Colonna
1900 Pietro Monicelli
1906 Ettore Farrattini
1910 Guido Valentini
1920 Giuseppe Laureti
1922 Angelo Paeselli
1924 Pietro Filiberti
1925 Carlo Cerasi
1930 Quirino Girotti
1934 Luigi Barcherini
........ (?)
1951 Domenico Battaglia
1959 Carlo Chiappafreddo
1968 Quirino Calvanese
1977 Rolando Giacinti
1979 Riccardo Romagnoli

Parte Seconda

Le attività del Teatro

Attività musicale [ Come risulta dagli Atti deliberativi delle Congregazioni e da documenti reperiti presso Enti e privati ].
06.07.1791 Si concede per la prima volta il Teatro (non ancora ultimato) per eseguire un Oratorio in musica in occasione delle Feste dell'Assunta
10.01.1795 La Compagnia dell'Impresario Vincenzo Dionisi rappresenterà due "Farsette in musica" nell'imminente Carnevale.
15.12.1797 Nel Carnevale del 1798 si daranno nuovamente opere.
14.08.1805 Esecuzione di un "Oratorio" il 18.8.1805.
23.01.1807 Nel prossimo Carnevale si rappresenteranno per alcune sere due "Farsette in musica". Impresario: Pietro Scopa di Narni.
21.09.1807 L'impresario Giuseppe Stefanini durante il Carnevale del 1808 farà eseguire tre "Farsette in musica".
L'impresario Benedetto Fantolina è incaricato di far rappresentare opere in musica tra le Feste di agosto e l'ottobre 1808.
05.02.1808 Si dà notizia che nell'imminente Carnevale saranno eseguite due o tre "Farsette in musica". Impresario Brizi.
04.09.1818 Si accetta la proposta del prof. Domenico Sucitt - Maestro di Cappella in Terni - di effettuare quattro recite dell'opera L'Italiana in Algeri per le Feste dell'Assunta.
26.11.1822 La Compagnia dell'impresario Angelo Monti rappresenterà nel futuro Carnevale le opere L'Italiana in Algeri, Cominci 'o Pittore ed un'altra da definire.
09.01.1827 Verso la fine dell'imminente Carnevale la Compagnia Caterina Aureli Troiani si esibirà con La serva padrona (previa autorizzazione superiore).
11.12.1831 Al Sig. Giovanni Mascagni nelle feste del prossimo Carnevale verrà concesso il Teatro per tenervi rappresentazioni musicali (tre distinti e diversi pezzi) e comiche.
29.12.1832 Idem come sopra. (Tra l'altro verrà eseguita la farsa in musica La pianella perduta).
10.05.1839 L'impresario Eugenio Pennazzi chiede ed ottiene di poter realizzare "Opere in musica" nei mesi di agosto- settembre. (In scena anche Lucia di Lammermoor di G. Donizetti - Dir. L. Gradassi Luzi).
01.06.1844 Una società composta da alcuni Soci del Teatro (Filippo Vannicelli, Luigi Franchi, Gaetano Guazzaroni) e Gio. Renzi chiede di poter organizzare "Opere in musica" nei successivi mesi di agosto e settembre. (Nell'occasione si darà Marin Faliero di G. Donizetti).
11.06.1845 Si decide di accettare la proposta degli impresari (Soci) Cadesassi Elio e Tonino per un corso di ventiquattro recite di drammi in musica. (Si dettagliano le modalità).
19.06.1850 A precise condizioni - tra le quali l'organico orchestrale - si accorda il Teatro all'impresario Giovanni Pompei per due produzioni operistiche (I [Due] Foscari di G. Verdi e Don Pasquale di G. Donizetti) per complessive venti serate. (Per l'occasione vengono commissionate all'architetto-scenografo Angelucci le scene: una camera nobile, una piazza ed una camera rustica, nonché quinte a panneggio e cieli).
11.01.1876 Si concede il Teatro alla Società Filarmonica per il Carnevale.
31.07.1876 Si concorda con la Compagnia di Canto "Il Risorgimento" di rappresentare per le Feste d'agosto le opere: Il Barbiere di Siviglia, Don Pasquale Crispino e la comare (opera comica dei fratelli Ricci).
04.06.1881 Si decide di riaprire il Teatro (dopo il nuovo restauro) con l'opera La Favorita di G. Donizetti, diretta dal M°. Fracassini. La Società teatrale ne assume l'impresa. Il Comune contribuisce con £. 2.000.
18.12.1883 Alla Compagnia "Orlando" verrà concesso il Teatro per ventiquattro recite - tra operette e prosa - da eseguirsi nel prossimo Carnevale.
25.07.1884 Manifestazioni liriche saranno tenute dalla Compagnia Begherini - Ferrara durante il periodo estivo.
12.05.1888 Si concede alla locale Società Filarmonica di esibirsi con "produzioni musicali" nel Teatro Sociale, per tre mesi.
03.08.1895 La Compagnia di Operette Crisanti si produrrà per 2 sere.
24.09.1899 In occasione della Festa di S. Firmina: Recite, Canto e Musica.
24.09.1900 Serata di beneficenza in occasione della festa di Santa Firmina.
22.05.1902 Breve stagione di operette tenuta dalla Compagnia diretta da Cesare Matucci.
16.07.1904 Nei mesi estivi verrà rappresentata per 12 sere l'opera Faust di Gounod. Direttore d'orchestra: Giuseppe Cerquetelli, Basso: Ettore Berucchio, Tenore: Molfenaro, Soprano: Maria Prassino, Baritono: Cesare Orfici. (23 professori d'orchestra, più 12 in palcoscenico e 24 coristi). Tra gli orchestrali vari elementi locali. Durante la stagione si terrà una conferenza sull'opera Nerone di Boito.
07.07.1905 Per le imminenti feste d'agosto verranno date alcune operette.
19.09.1905 A beneficio dei "nostri fratelli di Calabria" si terrà una festa da ballo.
26.02.1906 Si concede il Teatro alla Pubblica Assistenza ed alla Società Operaia per un veglione a scopo benefico.
19.08.1913 La compagnia Matucci dà inizio ad una serie di rappresentazioni: Sogno d'un valzer, La vedova allegra, Le campane di Corneville, Giorno e Notte, Il Venditore d'uccelli e l'opera comica D'Artagnan.
06.06.1914 Spettacolo musicale organizzato dall'impresario Merau.
23.08.1914 Lo stesso impresario organizza un ulteriore spettacolo.
21.08.1920 Per quattro sere si rappresenta La Traviata di Verdi.
05.08.1921 Si delibera che per le imminenti feste si eseguano l'opera Fedora di Giordano e il Don Pasquale di Donizetti.
23.07.1923 Si concede il Teatro per sei sere alla Grande Compagnia Italiana di Operette e Opere comiche "Città di Firenze" di Nardini - Aliandri, per rappresentare: Danza delle libellule, Bajadera, Scugnizza e Acqua cheta.
18.08.1923 Si danno vari spettacoli musicali: all'impresario Pietro Curti della "Grande Compagnia Lirica Italiana" si concede il Teatro per Cavalleria Rusticana di Mascagni, I pagliacci di Leoncavallo e il Maestro di cappella di F. Paer.
11.12.1923 Si effettua uno spettacolo musicale.
23.08.1924 Nella stagione estiva si organizzano tre spettacoli lirici.
14.01.1928 Grande serata. Rievocazione storica: Frate Francesco.Commento musicale e grande orchestra con quartetto vocale della Polifonica Romana: Ten. Cav. Mario Arrigoni, Ten. Cav. Giuseppe Fabiani, Sop. Sig.ra Maria Fabiani, Sop. Sig.ra Anita Benvenuti.
30.04.1928 Viene richiesto il Teatro dalla Scuola di Polizia Forestale di Amelia per un trattenimento musicale.
1951 Stagione operistica per celebrare il cinquantesimo anniversario della morte di G. Verdi. Si rappresentano: Rigoletto, Ballo in maschera e La Traviata. Interprete di Traviata Lina Pagliughi.
25.11.1960 Il M° Marini dirige La Traviata.
26.11.1960 Sempre il M° Marini dirige Il Trovatore.
12.06.1965 Si dà Tosca diretta dal M° Giovannini.
13.06.1965 Si rappresenta Rigoletto. Direttore d'orchestra lo stesso M° Giovannini.
1976 Col patrocinio della Pro-Loco, dell'Amm.ne Comunale e dell'Amm.ne Provinciale si danno Rigoletto e Il Barbiere di Siviglia. Direttore Alberto Leone.
12.11.1979 Concerto vocale solistico e della "Corale Amerina". Direttori Wijnand van de Pol e Gabriele Catalucci
01.12.1979 Concerto di musica liutistica rinascimentale e di musica romantica per chitarra.
10.12.1979 Concerto di musica liederistica per soprano e pianoforte. Interpreti: Annelies Hueckl (sop.) e Emilio Riboli (Pf.).
01.03.1980 Concerto per Flauto e Chitarra. Interpreti: Fulvia Cianini (FI.) Alvaro Serangeli (Ch.).
08.03.1980 Concerto del pianista Andrea Bonatta con musiche di Beethoven e di Liszt.
1980 Il Teatro ospita "La 1° rassegna di grandi bande straniere". (Austria).
21.02.1981 Concerto del Pianista Eugenio De Rosa con musiche di Beethoven e Schumann.
27.04.1981 Concerto di Lieder. Interprete Renato Girolami (basso). Al Pianoforte Emilio Riboli.
06.06.1981 Concerto del duo Petrocchi (clarinetto) - Veneri (pianoforte).
03.08.1981 Nell'ambito dell' "Estate Amerina" si dà il concerto di musica antica tenuto dal complesso il "Dolcimelo" per Alto, Violino, Flauto, Viola da gamba e Clavicembalo.
05.08.1981 Si ripresenta il Duo R. Girolami - E. Riboli che esegue Lieder per Basso e Pianoforte.
19.12.1981 Si apre il Teatro per l'esecuzione della Petite Messe Solennelle di G. Rossini. Solisti: M. Ciccolo (sop.), C. Zarrillo (m. sop.), G. Puddu (ten.), R. Girolami (basso). Al pianoforte F. Maestri, all’harmonium G. Catalucci. Coro: Corale Amerina. Direttore W. van de Pol.
08.05.1982 Concerto spettacolare e raro: Interpreti: i clavicembalisti E. Becchetti, G. Catalucci, Aurelio Jacolenna, W. van de Pol e l'orchestra "Synphonia Perusina" diretta da A. Jacolenna.
01.08.1982 Concerto di inaugurazione dei corsi di musica barocca tenuto dalla clavicembalista Annaberta Conti. Musiche di Couperin, Forqueray, Dufay e Haendel.
09.08.1982 Concerto della Violinista Monosoff e del clavicembalista F. Becchetti. Musiche di Bach e Haendel.
10.08.1982 Concerto vocale del basso Renato Girolami e del pianista Riccardo Zadra.
12.08.1982 Per iniziativa della Società Teatrale e di Ameria Umbra, si rappresenta in prima mondiale Il pastor Fido, opera in tre atti di G. Rossi, musica G. F. Haendel. Direttore Miles Morgan; regia di Vera Bertinetti. Orchestra Barocca dei corsi musicali; M° del Coro Gabriele Catalucci.
13.08.1982 Replica.
25.09.1982 Concerto del pianista Franco Fabiani.
20.10.1982 Invito al Concerto "A portata di musica". Si esibiscono in duo Francesco Chirivì (flauto) e Fabio Maestri (pianoforte). Musiche di Briccialdi e di Schubert.
30.10.1982 Concerto di pianoforte: pianista Fabio Maestri.
06.11.1982 Concerto dei Trio F. Salterini (violino), L. Signorini (violoncello), C. Catalucci (cembalo). Musiche di Tartini, Boccherini e Haydn.
23.12.1982 Concerto di Natale a chiusura della stagione musicale comprensoriale "A portata di musica". Musiche di A. Vivaldi. Solisti: F. Salterini (violino), R. Romitelli (oboe), G. Catalucci (organo), F. Bianchi (sop.) M. C. Girolami Carità (m. sop.). Orchestra da camera "Ameria Umbra", Corale Amerina. Direttori W. van de Pol e G. Catalucci.
07.05.1983 Concerto dell'orchestra del Comprensorio Amerino- Narnese con musiche di A. Vivaldi (concerto in Si min.), di J. S. Bach (concerto in Fa min.) e di Vivaldi (Le quattro stagioni). Direttore W. van de Pol. Solisti: F. Salterini (violino), M. Gambini (violoncello) e G. Catalucci (c.cembalo).
06.10.1983 Concerto jazzistico tenuto dal gruppo "Blues-Isiand".
20.11.1984 In commemorazione di Mons. Alessandro Geraldini:- Concerto d'apertura della "Corale Amerina" con musiche di Palestrina, Arebadeit, Lorenzani, Banchieri. Maestri del Coro: Catalucci e van de Pol. - Concerto di chiusura con musiche di Gounod, Verdi e Franck. Solisti: Rosa Alba Russo (Sop.) Roberto Mazzetti (Ten.). Al pianoforte Rolando Nicolosi.
15.12.1984 Col patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Umbria, della Provincia e dell'Azienda Turistica Amerina, il Teatro Sociale ospita il 1° Festival Musicale "Città di Amelia". Recital del tenore Giuseppe Di Stefano con la partecipazione del soprano Monica Curth; al pianoforte R. Negri. - Nell'occasione viene assegnato il premio Targa d'oro "Scopritalia" al tenore Di Stefano.
16.12.1984 Viene eseguita Madama Butterfly, opera di G. Puccini. Interpreti: Miwako Matsumoto (sop.), G. Pàstine (ten.). Direttore Ivan Polidori.
18.12.1984 Replica.
19.12.1984 Coppelia, balletto di L. Delibes. Coreografia di Gianni Notari. Corpo di ballo del "Nouveau theatre du ballet intemational".
20.12.1984 Si replica il balletto Coppelia.
21.12.1984 Sempre nell'ambito del festival, si rappresenta Tosca di G. Puccini. Interpreti: Rosa Alba Russo (sop.), G. Cecchele (ten.), Aldo Protti (bar.), con la Nuova Orchestra Italiana diretta da Luciano Pelosi. Coro della Corale Romana. Regia di Enzo Zefferil.
23.12.1984 Replica di Tosca, ultima manifestazione dei 1° Festival musicale "Città di Amelia".
16.06.1985 "I Musici" in una speciale serata concertistica organizzata dal Comune di Amelia con il patrocinio dell'E.N.I.T.. In programma: Haendel, J.S. Bach. Mozart e Vivaldi. Solista Pina Carmirelli.
05.08.1985 Nel Teatro Sociale ha inizio l' "Estate Musicale Amerina" che terminerà il 06.09.1985. Vengono rappresentate La Dirindina, farsetta in musica di Domenico Scarlatti e La serva padrona, intermezzo di G. B. Pergolesi. Interpreti delle due opere: Giorgio Gatti (bar.), Kate Gamberucci (sop.) e G. Marri (contraltista - mimo). Orchestra: complesso da camera della Filarmonica Umbra. Direttore Fabio Maestri. Nell'intervallo tra le due opere, C. Cornoldi (violino) e G. Catalucci (clavicembalo) eseguono sonate di D. Scarlatti e di G. B. Pergolesi. - L'Estate Amerina è stata dedicata dall'Amministrazione comunale ai ragazzi della Comunità Incontro di Don Pierino Gelmini.
17.10.1985 "Elevation Dance": balletti moderni. Repliche il 18 e il 19.10.
03.05.1986 Stagione concertistica 1986: Concerto del mezzosoprano Gloria Banditelli, al pianoforte Fabio Maestri.
17.05.1986 12° Maggio organistico: Michele Martusciello, corno, Wijnand van de Pol, organo.
06.08.1986 Organizzato da "Provincia Estate" si rappresenta Guglielmo d'Aquitania, dramma sacro di G. B. Pergolesi, nella versione di G. Catalucci e F. Maestri. Interpreti: K. Gamberucci, G. Mari, G. Contini Paia, G. Gatti, Peter Herron. Regia di Stefano Piacenti. Dirige l'orchestra da camera F. Maestri.
22.09.1986 Il Teatro ospita una manifestazione della 41° Sagra Musicale Umbra.
10.09.1987 Si rappresentano La forza d'amore di B. Pasquini e La cambiale di matrimonio di G. Rossini li Interpreti: A. Rossi, B. Lucarini, G. Gatti, B. De Simone, E. Di Matteo. Regia: S. Vizioli. Direttore: Fabio Maestri. Orchestra: "Opera In Canto".
21.11.1987 Oratorio in onore di S. Cecilia, con la "Corale Amerina" e la Banda "Città di Amelia".
10.09.1988 Si rappresenta Il Baron di Rocca Antica di C. Franchi - P. Anfossi. Interpreti: M. Josipovich, B. Lucarini, U. Benelli, G. Gatti. Regia di V. Bertinetti. Direttore G. Catalucci. Orchestra "Opera in Canto".
29.10.1988 Concerto per la cerimonia inaugurale dei busto di Mons. Alessandro Geraldini. Interpreti B. Lucarini (sop.) F. Maestri (org.), Corale Amerina, M° del Coro W. Van de Pol., G. Gatti (barit.). "Orchestra in Canto". Direttore Gabriele Catalucci.
08.09.1989 Diretto da G. Catalucci, con la Regia di Vera Bertinetti, si rappresenta Il barbiere di Siviglia di F. Morlacchi. Interpreti: A. Ruffini, M. Comencini, R. Franceschetto, G. Gatti, A. Tomicich, C. Ottimo, M. Piacenti. Collaborazione dell"Opera In Canto".
16.12.1989 Balletto con Margherita Parrilla.
07.09.1990 Con la collaborazione dell'orchestra giovanile "Opera in Canto" di Terni, si rappresenta L'innocenza giustificata di C. W. Giuck. Nell'intervallo si esegue l'Arlecchinata di A. Salieri. Interpreti: A. Ruffini, U. Benelli, A. Rossi, B. Lucarini, N. Benelli, P. Pellegrini e G. Gatti. Gruppo di danza: "La pazzia del ballo". Regia di V. Bertinetti. Direttore G. Catalucci. Corale Amerina diretta dal M° W. Van de Pol.
16.09.1990 La stagione lirica continua con la rappresentazione della scena Il Pigmalione, a cui fa seguito l'opèra comique Rita di G. Donizetti. Regia di V. Crisostomi Travaglini. Direttore Fabio Maestri.

Attività di prosa [ Come risulta dagli Atti deliberativi delle Congregazioni e da documenti reperiti presso Enti e privati ].
14.08.1804 Si concede il Teatro ad una Compagnia di "Istrioni".
09.08.1806 Si accorda il Teatro all'impresario Vincenzo Marchesi per farvi rappresentare "l'opera in prosa". - Nella stessa data l'impresario Antonio Belli si impegna per il successivo Carnevale (1807).
08.05.1807 L'impresario Angelo Solimani ottiene di agire per quaranta recite.
01.09.1807 La Compagnia dell'impresario Benedetto Fantolina effettuerà delle recite.
25.09.1807 Nel Carnevale dei 1808 si esibirà la Compagnia di prosa di Filippo Cinti.
10.09.1808 Su richiesta del sig. Cristino Zampa si apre il Teatro "per fare li Burattini".
11.11.1808 L'impresario Giuseppe Dori agirà con la sua Compagnia nel prossimo Carnevale.
02.03.1809 Nel successivo aprile il capocomico Vincenzo Marchesi sarà di scena con la sua Compagnia.
31.03.1813 L'Accademia Drammatica amerina si esibirà "per quel tempo che piacerà alla medesima".
09.12.1818 Si riaprirà il Teatro durante il prossimo Carnevale per rappresentazioni di "Commedie in prosa" eseguite dalla Compagnia dei capocomico Francesco Pandolfi.
04.06.1819 Nel prossimo mese di luglio Mattia Tadini si esibirà con recite di marionette.
04.04.1820 Si dà il Teatro gratuitamente al sig. Rinaldi per tre mesi, affinché, nei mesi estivi, possa esibirsi una Compagnia di "Signori Dilettanti amerini". (Salvo approvazione del Superiore Governo).
02.01.1821 Per "divertire questo pubblico" si concede il Teatro al sig. Meloni per "rappresentanze in prosa".
09.05.1821 Al sig. Rinaldo Rinaldi (Socio) si concede il Teatro per eseguire "delle opere" come l'anno precedente. Una lettera del Gonfaloniere attesta l'approvazione del Supremo Governo.
18.08.1821 La Compagnia comica Zuccato si esibirà per alcune recite.
28.11.1821 L'impresario Angelo Monti si assicura il Teatro per recite da farsi nel successivo Carnevale.
16.08.1822 La Compagnia Fuschini-Carnesali effettuerà, per le Feste dell'Assunta, otto recite.
25.06.1823 I comici Foschini e Gherardi ottengono di esibirsi con un "corso" di otto recite.
22.12.1823 Nel successivo Carnevale sarà di scena la Compagnia di Tommaso Lodovisi.
10.01.1825 Durante il Carnevale agirà la Compagnia del sig. Giovanni Mascagni.
14.05.1825 Per le Feste di agosto si produrrà nel Teatro, per otto serate, la Compagnia di Clemente Ruggeri.
14.06.1826 Nel Teatro si produrrà con trenta recite la Compagnia comica Taddei di Roma. (Che allega i soggetti). Le recite saranno effettuate dopo le Feste pasquali del 1827.
19.04.1828 Si accorda l'uso del Teatro all'Accademia Filodrammatica amerina (rappresentata dai Nobili Signori Federico Venturelli e Rinaldo Rinaldi) per divertire il pubblico con un corso di recite.
16.09.1828 Varie recite, fra cui Le gesta, e virtù, della V.M. Santa Firmina Protettrice di Amelia.
04.12.1828 Si concede il Teatro al sig. Marcello Taddei per recite da eseguirsi nel futuro Carnevale.
14.04.1830 Continuano le recite al Teatro Sociale della Accademia drammatica locale che, dal 1828, si esibisce gratuitamente allo scopo di divertire il pubblico.
17.05.1830 Il capocomico Francesco Colapaoli con la sua Compagnia reciterà nei successivi mesi di agosto e settembre.
16.04.1831 La Compagnia Dionisio Fabi-Giannini debutterà con recite comiche nella presente stagione.
26.08.1831 Saranno prodotti spettacoli di marionette da Salvatore Teodori, fino al 10 settembre.
- Viene accolta la domanda "dei Signori Dilettanti della Filarmonica [Accademia Drammatica?], per un corso in Teatro di commedie, gratuitamente".
11.12.1831 Al Signor Giovanni Mascagni si concede il Teatro per recite di comiche miste a musica, nel successivo Carnevale. Tra gli altri spettacoli Il poeta lunatico.
29.12.1832 Anche nel prossimo Carnevale si aprirà il Teatro all' impresario Giovanni Mascagni.
26.06.1833 Durante le Feste d'agosto si esibirà la Compagnia Cotten.
22.12.1833 Per il successivo Carnevale si concede il Teatro per alcune recite "ad una unione di Signori del Paese che vogliono divertirsi e dare gratuite rappresentanze".
03.04.1834 Scelta tra quattro concorrenti, la Compagnia Stecchi si produrrà nell'imminente maggio.
17.06.1834 La Compagnia Landi agirà in giugno e in agosto.
22.06.1835 La Compagnia lacaron si esibirà per 25 rappresentazioni durante le solite Feste d'agosto.
16.08.1836 All'impresario Luigi Ficara si dà il Teatro per gli spettacoli di prosa da tenersi in agosto, settembre ed ottobre.
24.05.1840 La Compagnia comica Civiletti ha ottenuto il consenso di esibirsi nella presente stagione.
09.08.1840 La Compagnia Tanni terrà un corso di recite nella stagione estiva.
04.02.1841 Andrea Fenaroli, alcide [ patronimico di Ercole ], darà spettacoli dimostrativi della sua forza nell' imminente Carnevale.
04.05.1841 La Compagnia di Carlo Manfredini nel prossimo agosto si produrrà in drammatiche rappresentazioni.
09.08.1841 Successivamente si esibirà la Compagnia Tanni.
02.05.1842 Si accetta la domanda dei "Signori Dilettanti di questa Città per produrre sulle scene di questo Teatro, gratuitamente, nelli mesi di maggio e di giugno, vari drammi" (I "Sig.ri Dilettanti" sono rappresentati dai Sig.ri Francesco Farrattini, Prospero Cansacchi e Gaetano Toni).
Nella stessa riunione si autorizza la Compagnia Scarpellini di Rieti ad agire nel Teatro nei mesi di agosto e settembre.
03.11.1842 Dal 16.12 al 15.01.1843 si eseguiranno manifestazioni ginniche e, unico caso, di equitazione.

Un corso di rappresentazioni sarà effettuato dal comico Gaetano Stajani di Acquapendente, durante il prossimo Carnevale.
20.03.1843 Vari Signori Dilettanti dei luogo si esibiranno con drammatiche rappresentazioni.
01.06.1844 Edoardo Majroni espleterà un corso di recite drammatiche.
25.04.1846 Scelta tra molti richiedenti, la Compagnia Riolo si esibirà nell'agosto venturo.
11.07.1846 Nello stesso mese agirà anche la Compagnia Riggoli.
17.07.1846 Sempre nell'imminente agosto, la Compagnia dei comico Antonio Francesi si produrrà con un corso di 20-26 recite.
10.04.1847 Su richiesta del Gonfaloniere, la Società Filodrammatica darà spettacoli in Teatro per beneficenza.
09.07.1847 "Si è fatta richiesta a questa Congregazione da alcuni Dilettanti d'ottenere il Teatro per l'esecuzione, nella corrente stagione estiva e quindi per due anni consecutivi, d'alcune produzioni in prosa a vantaggio e profitto della Scuola notturna da istituirsi in questa Città, lasciando in facoltà della Congregazione l'accordare in ogni anno per una sola stagione il Teatro ad una Compagnia venale". La domanda è accolta all'unanimità.
10.07.1848 La Compagnia Andreani è autorizzata ad esibirsi per almeno 20 recite.
28.06.1849 Si conferisce il Teatro all'impresario Pigozzi per 20 recite, dal 1° agosto al 1° settembre. (Nella discussione che ha preceduto il conferimento, gli intervenuti vengono indicati come "Cittadini", ed anche nella Congregazione successiva dei 18.07.1849. [ È infatti il periodo della Repubblica Romana (09.02.1848-03.07.1849) ]
23.10.1850 Dal 26 c.m. e per quindici sere, nel Teatro saranno rappresentate scene mimiche ed acrobatiche dalla Compagnia di Marco Averini.
21.12.1850 Nel successivo Carnevale la Compagnia comica Andreani si esibirà per 20 recite.
04.04.1851 I signori Antonino Lancia ed Antonio Lulli, rappresentanti la Società Filodrammatica amerina, ottengono di poter agire nel Teatro per tre mesi.
26.06.1851 L'impresario Cottin, in concorrenza con altro impresario, ottiene il Teatro per la sua Compagnia dal 26.07 al 10.09.1851.
19.01.1852 La Società Dilettanti di Teatro, diretta dai signori A. Lancia e A. Lulli, si esibirà durante l'imminente Carnevale.
19.06.1852 Nel prossimo agosto la Compagnia dell'impresario Andreani si produrrà nel Teatro, non prima di aver presentato i testi da interpretare.
09.12.1852 Nel prossimo Carnevale sarà di scena la Compagnia Pilla con non meno di venti recite.
10.06.1853 Dal 1° agosto si esibirà per venti recite la Compagnia dell'impresario Monti.
08.07.1853 Successivamente si produrrà la Compagnia Pignoli e Cottin.
16.06.1854 La Compagnia Forti, con inizio dal 5 agosto, eseguirà almeno venti recite.
05.06.1855 Dal venti agosto, si produrrà per 20 recite almeno la Compagnia Garofoli. I testi dovranno essere approvati anticipatamente.
14.06.1856 Si decide che il Teatro debba aprirsi anche nella presente stagione estiva.
15.01.1857 Si concede il Teatro alla Società Filodrammatica amerina affinché si esibisca con varie recite da tenersi nell' imminente Carnevale.
20.07.1857 Alla Compagnia Mancini-Cortesi l'incarico di agire nel prossimo settembre. [Si afferma il diritto della Società Teatrale di fissare il prezzo dei biglietti d'ingresso al Teatro nella seguente misura: non maggiore di 7 bajocchi e mezzo per i "Signori Possidenti e Negozianti" 5 bajocchi per braccianti ed artisti.]
10.07.1858 Per le Feste dell'Assunta sarà di scena la Compagnia Monti-Cottin per 20-25 recite. Presente anche l'orchestra.
30.07.1859 Con 20-25 recite si esibirà nell' agosto la Compagnia comica di Carlo Talenti. Si stabilisce il prezzo del biglietto in 5 bajocchi e si concedono non più di tre "beneficiate". [ Recite in cui l'incasso della serata va a beneficio di un artista ]
30.06.1860 Previe informazioni del Gonfaloniere di Tivoli, si accoglie la domanda del capocomico Enrico Germani di Roma, che dovrà esibirsi per almeno venti recite e alle condizioni su citate, nel periodo estivo.
10.05.1861 Si accetta la domanda di alcuni "Emigrati" di poter agire in Teatro. La Deputazione accorda loro il permesso sino al 10 giugno.
Nella stessa Congregazione si è scelta la domanda di Achille Guarnieri a cui è affìdato l'incarico di esibirsi nelle Feste dell'Assunta, alle condizioni stabilite per il Germani.
11.06.1862 Per 20-26 recite, con inizio tra il 10 e il 19 agosto, agirà la Compagnia Cottin. (Stesse condizioni).
16.07.1864 Tra agosto ed ottobre, con 20-24 uscite, reciterà la Compagnia del capocomico Giuseppe Cordella.
Biglietti: Cent. 25 per i braccianti e Cent. 30 per gli altri.
08.07.1867 La Congregazione Teatrale stabilisce che il biglietto del "Lubbione" (Loggione) costi cent. 30 e quello della platea cent. 50.
09.08.1871 Il Teatro viene concesso alla Compagnia comica Pompei per dieci recite.
25.08.1874 Dal 30/08 al 30/09 si esibirà la Compagnia Ligure, diretta dal sig. Olivieri, per venti recite.
21.06.1877 Si accetta la proposta dell'impresario Pietro Cecchini di eseguire venti spettacoli di prosa e spettacoli di arte mimica. (Si segnala che in questo anno il Municipio non ha versato il contributo di £. 9.000).
29.07.1878 Con almeno venti recite, si esibirà la Compagnia dell' impresario Riolo di Terni, con inizio il 17.08. Prezzi: Palchi e Platea cent. 50, Loggione cent. 25.
27.07.1882 La Congregazione concede il Teatro alla Compagnia Drammatica Ronchi per rappresentazioni da tenersi durante il prossimo agosto.
18.12.1883 La Compagnia Orlando ottiene di esibirsi per 24 recite tra prosa e operette, nel prossimo Carnevale.
25.07.1887 Per l'apertura del Teatro nelle Feste d'agosto si invita una Compagnia di prosa, attualmente in Terni per tre serate, Compagnia che ha dato splendide prove.
24.07.1890 Si concede il Teatro per le imminenti festività agostane alla Compagnia comica Bizzarri-Turolo.
31.03.1905 La "Pubblica Assistenza" chiede il Teatro per una rappresentazione drammatica, seguita da un ballo.

Stagione di prosa della Compagnia drammatica italiana di Giuseppe Farnesi (dal maggio 1912 al 24.06.1912).
30.05.1912 La statua di carne, dramma di T. Cicconi. Serata d'onore della Sig.ra Iole Farnesi.
06.06.1912 Lorenzaccio, 4 atti di A. Dumas [ In realtà Lorenzaccio è di A. De Musset, mentre A. Dumas (padre) ha scritto Lorenzino ]. Al termine una brillantissima farsa.
08.06.1912 Si replica Il Cardinale, 4 atti di L. Parker. Al termine una brillantissima farsa.
15.06.1912 Amore senza stima, di P. Ferrari (Commedia tratta da Goldoni).
16.06.1912 Le due orfanelle (Caino e Abele), dramma popolare di Dennery in 5 atti. Segue brillantissima farsa.
20.06.1912 (giovedì). L'amore dei tre Re, di Sem Benelli, tragedia in 3 atti. Serata d'onore del primo attore giovane Nino Camarda.
20.06.1912 (lunedì) - [ Evidente l'errore di stampa nel volantino, si tratta di lunedì 24 giugno ]. Si recita Riabilitazione, di Montecorboli. Al termine un monologo in dialetto romano: Er consegnato, interpretato dall'attore Amedeo Riganti.
30.03.1914 La Filodrammatica locale "Silvio Pellico" chiede che le sia concesso gratuitamente il Teatro per due rappresentazioni a scopo di beneficenza. Corso di recite della Compagnia "Grandi spettacoli comici - drammatici" diretta da Luigi Cigoli. (23.08 - 08.09.1914).
23.08.1914 Madame San Gene, 4 atti di V. Sardou.
24.08.1914 Maria Caffarelii (o Le donne che uccidono), 4 atti di S. Interdonato.
27.08.1914 La frustata (Le coup de fouet), 3 atti di M. Hennequin.
30.08.1914 Maria Antonietta e la Rivoluzione dei 1789 - 4 atti di G. Giacometti.
01.09.1914 La signora delle camelie, 5 atti di A. Dumas (figlio). Serata d'onore della prima attrice Eugenia Cigoli.
03.09.1914 Le sorprese del divorzio, 3 atti di A. Bisson.
05.09.1914 Otello, tragedia in 6 quadri di W. Shakespeare.
06.09.1914 I figli di nessuno (ovvero i drammi delle cave), 6 atti di R. Rindi e Salvoni.
08.09.1914 Suor Teresa (ovvero Elisabetta Soarez), 5 atti di L. Camoletti.
12.10.1922 Si concede il Teatro per tre serate alla Compagnia d'Arte Drammatica di Paolo Ferrara. Nell'occasione verrà rappresentata anche L' alba, il giorno e la notte di Dario Niccodemi.
09.03.1923 "Pro monumento caduti", la Compagnia Drammatica Italiana esegue.- L'ordinanza di A. Testoni; Sperduti nel buio di R. Bracco; Scuola della Nazione di A. Martelli.

Presumibilmente nella stessa epoca si concede il Teatro per una serata di beneficenza. Si rappresentano: Il Paese delle Donne dei F.lli Alvarez Quintoro e Le Tre Grazie di D. Niccodemi. Viene inoltre cantata una romanza dal tenore 0. Assettati. Negli intervalli sono eseguiti brani musicali dalla Filarmonica locale diretta dal M° G. Cianfoni.
01.12.1923 Si dà il Teatro per tre sere ad un illusionista.
14.07.1925 Spettacoli di Operette dal 15 al 25.08. Comp. L'italiana.
23.12.1925 Viene richiesto il Teatro per spettacoli musicali, commedie e varietà in cui si esibirà il celebre comico "Cretinetti".
28.06.1926 La Compagnia Drammatica Italiana Friggeri-Buonocore chiede il Teatro per alcune rappresentazioni.
26.01.1928 La drammatica Compagnia d'Arte Scenica S. Miraglia rappresenta Omertà di Polver.
28.01.1928 La drammatica Compagnia d'Arte Scenica S. Miraglia rappresenta Cavalleria Rusticana e Dodici anni dopo di G. Verga.
20.07.1928 La Compagnia Comico-Drammatica dell'impresario G. Papa chiede il Teatro per un breve corso di recite da effettuarsi durante le Feste di Agosto.
Non ci è pervenuta nessun'altra documentazione fino al periodo postbellico e, di questo, solo alcuni documenti attestano l'attività dei Teatro fino al 1977. Da questa data si ha testimonianza di un'intensa operosità.
1944 Rimasto chiuso per tutta la durata della guerra, il Teatro riprende la sua attività con la commedia brillante di Renato Brogelli di Terni Volemoce bene che poco ce costa.
1961 In occasione del centenario dell'Unità d'Italia, la Compagnia dei Piccolo Teatro "Città di Terni" rappresenta il dramma Romanticismo di G. Rovetta.
1977 Franziska di Wedekind. Regia di Giancarlo Nanni. Protagonista Manuela Kustermann.
1978 Mi voleva Strehler di Simonetta. Fra gli attori Maurizio Micheli.
1979 La Pulcella d'Oriéans (da Voltaire). Regia di Attilio Corsini. (Org. AUDAC-ETI).
1980 Un marziano a Roma. Regia di Antonio Solines. Fra gli attori David Ottolenghi. (UADAC-ETI).
1980 La piazza di Gleijeses. Con Paolo Bertinato e Lino Spadaro (AUDAC-ETI).
1980 Aspettando Godot di Beckett. Regia di Roberto Vezzosi (AUDAC-ETI).
17.05.1980 Prima rassegna di Teatro dialettale - "Il Teatro di Brogelli": Focu de paja. Il giorno successivo replica.
24.05.1980 Lu paciarellu de Boccaporcu.
31.05.1980 A li cunti facemo li pianti.
1980 Tabù, di Manzani, con Enrico Maria Salerno. Musiche di Romano Mussolini.
1981 Ma non è una cosa seria di Pirandello. Regia di Arnaldo Ninchi, con Rosa Manetti e Claudio Sora.
1981 La notte e il momento, di Crébillon, con Romolo Valli (AUDAC-ETI).
1982 La scuola delle mogli di Molière. Regia di Marco Mattolini con Mario Scaccia. (AUDAC-ETI).
1982 Quando a Napoli è commedia di De Filippo. Regia di Luigi De Filippo, con Geppi Gleijeses. (AUDAC- ETI).
1982 Occupati di Amelia di Feydeau. Regia di Ernesto Calindri, con Alighiero Noschese, Cotta e Sanipoli (AUDAC-ETI).
1982 Questa sera si recita a soggetto di Pirandello. Regia di M. Parodi, con Arnoldo Foà (AUDAC-ETI).
1982 La battaglia del pian perduto di Baiocco. Compagnia del Sole a scacchi. (Org. Cons. Beni Culturali - Soc. Teatrale).
1983 Corto Maltese di Hugo Pratt. Regia di Marco Mattolini, con Gherardo Amato. (AUDAC-ETI).
1983 La perla reale di Elvio Porta, con Marisa Laurito e Gerardo Scala (AUDAC-ETI).
1983 Varietà in varie... età di Giancarlo Fusco. Regia di Attilio Corsini. Compagnia Attori e Tecnici. (AUDAC-ETI).
1983 Don Giovanni e il suo servo di Rocco Familiari. Regia di Aldo Trionfo, con Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti (AUDAC-ETI).
1983 Tartufo di Molière. Regia di Peter Lotschak, con Lucilla Morlacchi e Franco Parenti (AUDAC-ETI).
1983 Il Bugiardo di Goldoni. Regia di Alvaro Piccardi con Paola Gassman e Ugo Pagliai (AUDAC-ETI).
1984 Casa di Bambola di lbsen. Regia di Giancarlo Nanni, con Manuela Kustermann. (AUDAC-ETI).
1984 Diana e la tuda di Pirandello, con Arnoldo Foà e Paola Pitagora (AUDAC-ETI).
1984 Corruzione a Palazzo di Giustizia di U. Betti. Regia di Orazio Costa, con Corrado Pani e Pietro Nuti (AUDAC-ETI).
1984 Lo stratagemma dei bellimbusti di Farouhar, con Lando Buzzanca (AUDAC-ETI).
1985 Madame Bovary da Flaubert, con Giovanna Ralli. (AUDAC-ETI).
1985 Senza mani e senza piedi di Barra, con Beppe e Concetta Barra (AUDAC-ETI).
1985 Luci di Bohème di Valle-Inclàn, con Raf Vallone. (AUDAC-ETI).
1985 Il Re muore di Ionesco, con Flavio Bucci. (AUDAC-ETI).
1985 I ragazzi irresistibili di Simon, con Vittorio Caprioli e Mario Carotenuto. (AUDAC-ETI).
1985 Regina Madre di Manlio Santarelli. Regia di Sergio Fantoni, con Roberto Heritzka e Isa Danieli (AUDAC-ETI).
1986 L'uomo, la bestia e la virtù di Pirandello, con Ugo Pagliai e Paola Gassman (AUDAC-ETI).
1986 lo, Raffaele Viviani (mélange), con Achille Millo (AUDAC-ETI).
1986 Vite private (mélange), con Marina Malfatti e Duilio Del Prete (AUDAC-ETI).
1986 Cinecittà di Pier Benedetto Bertoli, con Pietro De Vinco e Anna Campori. (AUDAC-ETI).
1986 La locandiera di Carlo Goldoni. Regia di Giuseppe Patroni Griffi, con Adriana Asti e Lino Capolicchio (AUDAC-ETI).
1986 Nina è un'altra cosa di Michel Vinaver, con Manuela Kustermann (AUDAC-ETI).
1987 Il Senatore Fox di Luigi Lunari, con Renzo Montagnani. Regia di Augusto Zucchi (AUDAC-ETI).
1987 L'amante compiacente di Graham Green, con Giovanna Ralli e Giancarlo Sbragia (AUDAC-ETI).
1987 Capitan Fracassa di Théophile Gautier, con Giancarlo Zanetti (AUDAC-ETI).
1988 Na santarella di E. Scarpetta con Mario Scarpetta e Daniela Poggi (AUDAC-ETI).
1988 Dominò di Marcel Achard. Regia di Luigi Squarzina, con Ugo Pagliai e Paola Gassman (AUDAC-ETI).
1988 L'avaro di Molière, con Mario Carotenuto (AUDAC-ETI).
1988 Il più felice dei tre di Labiche. Regia di Giancarlo Sbragia. Interprete: Giovanna Ralli.
1988 Signori io sono il comico di Barra, con Beppe e Concetta Barra (AUDAC-ETI).
1988 Cecè e La patente di Pirandello, con Flavio Bucci (AUDAC-ETI).
1989 In exitu di Testoni, con Franco Branciaroli (AUDAC-ETI).
1989 Georges Dandin di Molière con Carlo Cecchi (AUDAC-ETI).
1989 L'inserzione di N. Ginzburg. Regia di Giovanni Ferrara, con Adriana Asti (AUDAC-ETI).
1989 Dannunziana di G. Albertazzi, con Mariangela D'Abbraccio, Tatiana Winteler e Giorgio Albertazzi (AUDAC-ETI).
1989 La missione Regia di Roberto Guicciardini.

Convegni, celebrazioni, manifestazioni a carattere sociale
01.01.1977 Giornata di studi del Convegno Internazionale per Magistrati "Severini", con la partecipazione di Vittorio Bachelet, vicepresidente dei Consiglio Superiore della Magistratura, di Ministri, Parlamentari e Magistrati.
1979 Convegno nazionale dei magistrati italiani su: "Giudici oggi: un confronto per scelte di libertà". Hanno partecipato numerosi magistrati e membri del C.S.M. È intervenuto il primo presidente della Corte di Cassazione.
1982 Spettacolo per gli italiani all'estero, con Claudio Villa. Registrazione televisiva.
1982 Proiezione in prima italiana de L'uomo di ferro. Regia di Wajda.
1984 Congresso nazionale sulla contabilità di Stato, organizzato in collaborazione con l'università di Perugia.
1984 Don Camillo:- proiezione in prima mondiale del film di Terence Hill, con la partecipazione del protagonista, a beneficio della Comunità Incontro.
1984 24.11, 1° Commemorazione di Alessandro Geraldini. (Org. Comune e Diocesi di Amelia, Azienda Turismo e Società Teatrale). Relatore il Cardinale Baggio. Partecipano gli Ambasciatori della Spagna e della Repubblica Dominicana.
1984 Convegno sull'agriturismo, organizzato dalla Camera di Commercio e dalla Provincia di Terni.
1984 Tradizioni a confronto. Manifestazione internazionale di turismo, cultura, folklore ed economia. (Org. Regione Umbria, Prov. Terni, e A.P.T. Amerino).
1985 Pomeriggio insieme, spettacolo per anziani, con il "Piccolo teatro Città di Terni".
1985 Olimpiade mondiale di calcio dei "Masters": manifestazione conclusiva organizzata dai W.A.W.A.
1985 Convegno nazionale del Ministero di Grazia e Giustizia sulla riforma del sistema penitenziario.
1986 Danze e canti della Valacchia. Spettacolo per anziani organizzato dalla Provincia di Terni.
1986 Amelia contro il cancro: cabaret di beneficenza con Nino Frassica.
1986 Ternimoda '86. Rassegna provinciale dell'abbigliamento.
1987 Commemorazione di Alessandro Geraldini in preparazione delle Celebrazioni Colombiane. Relatori il Cardinale Baggio e il Sen. Emilio Taviani.
1987 Convegno di studi "Dall'Albornoz all'età dei Borgia" (Org. dalla Prov. di Terni), con l'intervento di Federico Zeri.
1988 Commemorazione di Alessandro Geraldini, (Org. Comune e A.P.T. di Amelia).
1988 Documentari su Amelia presentati da Federico Zeri.
1988 Premio giornalistico "L'Amerino e la cultura della gastronomia (Org. Azienda di soggiorno).
1989 "Premio Germanico". (Org. A.P.T.).
1989 Manifestazione concertistica in onore di Don Pierino Gelmini della Comunità Incontro.

Riprese cinematografiche
01.01.1947 Il Passatore. Regia di Duilio Coletti, con Rossano Brazzi, Valentina Cortese, Emma Gramatica, Carlo Campanini, Folco Lulli, Carlo e Annibale Ninchi e Alberto Sordi. (Anche gli esterni quasi interamente girati in Amelia).
1955-56 Ferdinando Re di Napoli, con Jaqueline Sassard. (Anche gli esterni girati per le vie di Amelia).
1959 Cavalcata selvaggia. Regia di Piero Pierotti, con Franca Bettoia e Massimo Girotti.
1967 Pinocchio. Regia di Luigi Comencini, con Gina Lollobrigida e Nino Manfredi.
1969 Ninì Tirabusciò. Regia di Marcello Fondato, con Monica Vitti e Philippe Leroy.
1981 La Certosa di Parma. Regia di Mauro Bolognini, con Ottavia Piccolo.
1981 Il Marchese del Grillo. Regia di Mario Monicelli, con Alberto Sordi e Paolo Stoppa.
1985 I ragazzi di padre Brown, con Fabio Testi.
1987 La Maschera. Best International film.
1988 Il frullo del passero. Regia di Gianfranco Mingozzi, con Ornella Muti e Philippe Noiret.
1988 Rosso veneziano. Regia di Etienne Perier, con Vincente Spanò.
1989 Majidas. Regia di Toni Occhiello.
1990 I divertimenti della vita privata. Regia di Cristina Comencini, con Giancarlo Giannini, Sophie Marceau, Cristophe Malavoy.

Appendici

I

Verbale della "Storica" Congregazione che si tenne nel Palazzo Anzianale

A di' 23 Febraro 1782

    Avanti l'Ill.mi Ss.ri Giuseppe Venturelli e Co. Ubaldo Farrattini, Anziani residenti di questa Ill.ma Città di Amelia fu tenuta nel Palazzo Anzianale la seguente Congregazione riguardante la costruzzione di un Nuovo Teatro alla quale intervennero li sufratti Signori cioè: L'Ill.mi Ss.ri.
Marchese Orso Orsini
Girolamo Assettati
C.te Fran.co M. Piacenti
C.te Nicolò Cerichelli
Cap. Fran.co Venturelli
C.te Diomede Cerichelli
Girolamo Studiosi
Cav. Stefano Cansacchi
Felice Sandri
Marcello Parca Guarnolfini
Cap.no Olimpiade Petrucci
Poddio Venturelli
Anibale Petrignagni
Gio. Bat.ta Franchi
Ambrogio Assettati
Stefano Cerichelli
Pier Lorenzo Sandri
Vincenzo Petrarca
Francesco Assettati
Fran.co Fiammetta
Celso Novelli
Gio. Cubbini
Pasquale Presci
Giacomo Lucani
Tenente Antonio M. a Novelli
    E gli altri assenti abbenché intimati

Coram quibus

    Primieramente furno letti gli articoli, o siano Capitoli da osservarsi per la Costruzzione del Nuovo Teatro, ed obbligazioni rispettivamente da farsi da tutti i Ss.ri Associati, che vorranno concorrere alla spesa del medesimo, per ottenerne poi un Palchetto per obbligazione, come meglio da suddetti capitoli del tenore, quali capitoli furno a viva voce approvati.

    Secondo fu proposto di doversi venire all'Elezzione di quattro Ss.ri Deputati ad effetto di far sottoscrivere in essi Capitoli tutte quelle persone che vorranno concorrere alla spesa di d. Nuovo Teatro. L'Ill.mo Sig. Giuseppe Venturelli nominò in Deputati per l'effetto suddetto:

L'Ili.mi Sig.ri
Marchese Orso Orsini
Cav. Stefano Cansacchi
Poddio Venturelli
Vincenzo Petrarca
Quali furno approvati a viva voce. Inoltre fu risoluto di aggiungere nei Capitoli come sopra detti il seguente Capitolo.

    Si aggiunge per ultimo, che compito sarà il Teatro, ed osservata la spesa di esso, e ripartita per ogni Palco, sia lecito a ciascun obbligato pagare l'intiera somma, o vero la metà, o anche scudi quaranta, con che resti il medesimo assoluto di quella rata de frutti, che il medesimo haveva sborsata, ed anche di tutto pagando l'intiera somma.

E così fu dimessa la suddetta Congregazione.

Pietro Andora Seg.rio

II

Capitolazione per la costruzione del nuovo Teatro firmata da Nobili e Cittadini di Amelia il 23.2.1782 e rogata dal notaio Francesco Rossini il 27.7.1782

[ La copia è tratta dall'atto originale (rinvenuto l'11.5.1991 dall'Autrice, nel vol. 1037 cc.,tra i rogiti dello stesso notaio). (Archivio Notarile di Amelia) (Archivio di Stato di Terni) ].

Die Mensis Julj 1782, Indictione 15, tempore Pontificatus Sanctissimi in Christo Patris, et Domini Nostri Domini Pij Divina Providentia Papapae P. VI anno eius octavo.

(omissís)

Franciscus Rossini Notarius rogatus:

Articoli da proporre, e risolvere nella Congregazione da tenersi nel Palazzo Anzianale Sabbato 23 Febraro 1782 da Sig.ri Nobili, e Cittadini tutti di già preventivamente intimati, che vogliono concorrere alla costruzzione dei nuovo Teatro in questa Città di Amelia, con pensare al sito, determinare di prendere i danari ad interesse, fissare il tempo per il compimento, la maniera di pagare, ed altro, che sarà necessario; come meglio si espone nei seguenti Articoli:

- Stabilire di fare il nuovo Teatro.
- Determinare di prendere quattro, o cinque mila scudi a censo, e non p [per] più possino istrumentare i Deputati.
- Obbligarsi tutti i Concorrenti qui a piè sottoscritti di pagare scudi otto ogn' anno per fino alla totale estinzione si di sorte, che di frutti, del danaro preso ad' interesse, con che tutti gli obbligati debbono avere in proprietà un Palco per il loro uso, ed a loro libera disposizione negli Ordini primo, secondo, e terzo, delle quali cose oltre l'obbligo camerale, che dovranno fare qui sotto colle loro sottoscrizioni i Sig.ri Associati, se ne debba stipulare pubblico Istromento, allor' che il numero de Concorrenti sarrà sufficiente, per andare avanti nell' lmpresa, e non istrumentando, restino ugualmente obbligati.
- Che si debba venire all'elezzione di quattro Deputati del Ceto Nobile, e due del Ceto Civico, e a suo tempo si debbino eleggere dalla Congregazione del Teatro due Sindici, i quali dovranno rivedere unitamente i conti alli Sig.ri Deputati, i quali Sig.ri Deputati dovranno tenere depositato, il danaro assegnato per il Teatro, nel Sagro Monte della Pietà, pregando fin da oggi il Sig.r Depositario de danari, pro tempore, di prendersi l'incommodo di tenerlo in Deposito in esso Sagro Monte, e che non debba fare alcun' sborso senza l'ordine firmato almeno da tre Sig.ri Deputati, e fra questi se mai vi nascesse alcun disparere, potranno intimare la Congregazione, perché da essa venga il tutto sciolto, e risoluto; Stabilito tutto ciò, sarà al libero arbitrio de Sig.ri Deputati di venire scegliendo il sito, o siti, ove costruire il Teatro, trattare per la compra di quella Casa, che crederanno più adatta, e di maggior vantaggio, e di questa non stabilirne il contratto senza prima averla proposta alla piena Congregazione per l'approvazione, la qual Congregazione non avrà verun' vigore, se non viene composta da dodici Soggetti della Società del Teatro, si del Ceto Nobile, che Civico, ed' approvata, e scelta la Casa, i Sig.ri Deputati istrumenteranno, p [per] la compra.
- Eseguito tutto ciò, dovranno i Sig.ri Deputati sciegliere gl'Architetti, da proporsi per la scielta alla Congregazione, e scielto, che sarà, dovrà questi fare il Disegno, o Modello, acciò la Congregazione resti soddisfatta.
- Che non essendo sufficienti tutti i Sig.ri della Congregazione, per riempire il numero de Palchi, prima d'ogn'altro passo dovranno i Sig.ri Deputati girare da quei Sig.ri Nobili, e Cittadini, che non fossero intervenuti alla Congregazione, per interpellarli, se vogliono, ancora loro il Palco, di poi scrivere non solo ai nostri Sig.ri Concittadini, ma altresì far diligenza con altri, che possiedono in questa Città, e che presentemente si trovano fuori di essa, se vogliono anch'essi il Palchetto; fatte tali diligenze, si permetterà a chi volesse più d'un Palco, possa ottenerlo; Di poi far ricerca di esitare i Palchi a quelle Persone più Civili della Città, e Forastiere.
- Dalli Sig.ri Deputati dalla Congregazione a nome della medesima dovranno a suo tempo esser pregati i Sig.ri Imbussolatori, acciò nella confezzione del Bussolo faccino grazia di far la legge, che qualunque aggregazione, o di Nobili, o di Cittadino il quale non avrà Palchetto, sia obbligato di prenderlo, con pagare quella stessa rata, che avranno pagata li stessi Associati, cioè di scudi otto annui fino al totale compimento della valuta di esso, come meglio di sopra si è espresso.
- Fatte tutte le debite diligenze per l'esito dei Palchi, restando vari di questi invenduti debbino andare a beneficio degli interessati, e non si debbino vendere, che ai prezzo, che realmente costaranno, con comprenderci ancora i frutti per essi pagati, e che niuno degl'interessati possa pretendere di cambiare con questi in occasione di opere, per non stare in quello, che a sorte gli sarà toccato; mà in caso di voler cambiare, debba, chi vuol godere di tal vantaggio pagare il prezzo, che dai Sig.ri Deputati sarà creduto di ragione, e questo ritratto debba esser sempre a favore degli Associati.
- Che non debba demolirsi il Teatro vecchio, se prima non sarà fatto il nuovo, il qual nuovo Teatro dovrà esser compito dentro il termine di due anni dall'incominciamento della Fabrica.
10° - Fatto, che sarà il nuovo Teatro, composto di quattro ordini di Palchi, compresa la Piccionara, di numero quindici Palchi per ordine; mà siccome nel primo Ordine la Porta ne leva uno, nel secondo ordine il numero ottavo resta destinato per li Sig.ri Governatore, ed' Anziani, sempre però per le loro Persone tantum, nel terzo se ne deve assegnare uno per la Famiglia del Sig.r Governatore, cioè Moglie, e Figlie, o altre Parenti seco Lui abitanti in genere femminino, per i quali dovrà soccombere alla spesa la nostra Comunità, come altresì per il Palco con gabbia in luogo adattato per il Bargello, sua Famiglia, e Birri, ottenendone per tutto ciò la dovuta licenza; Quindi è, che restando il numero de Palchi padronali a quarantadue, questi verranno ogni volta, che vi sarà comedia di Carnevale estratti a sorte per ogni Famiglia degl' obbligati, facendo la prima volta l'estrazione non solo delli Palchi, mà eziandio degl'ordini, ove avranno ad' avere il loro Palco, e così negl'anni avvenire passando quei del primo ordine al secondo, quei del secondo al terzo, e quelli dei terzo al primo, sempre per estrazzione de Palchi, e questa non si farà, che una volta all'anno da Carnevale in Carnevale, e solo in quegl' anni, che si aprirà il Teatro in Carnevale, come il tutto si spiegarà nei Capitoli da formarsi non solo in questo mà in tutto altro concernente al Teatro, i quali non avranno alcun vigore, se non verranno approvati dalla Congregazione di esso.
11° - A scanzo di fallimenti, ragioni di fìdecommissi, ed' altro, intendiamo noi sottoscritti, che se qualcuno per qualunque titolo non avesse, o non potesse pagare, dopo aver fatto contro di questi le debite giudiziali azzioni s' intenda, che quello, il quale cadesse sotto questa eccezzione, non possa pretendere niente di ciò, che già avrà sborsato, ed' il Palco di questi resti immediatamente devoluto a favore degli Sigri Associati.
12° - Perché l' Impresario possa con più facilità accudire all'impresa del nostro Teatro nell'occasione dei Carnevale, o in altri tempi, in cui si volesse aprire il Teatro, si dichiara, che in caso, che il Sig.r Governatore fosse senza famiglia, come si è detto nell'articolo decimo, il Palchetto per la medesima destinato restando all'ora inutile, sia a favore dell' Impresario, come sia a favore dei medesimo Impresario tutto il quarto ordine, e Platea.

E per la validità di tutte, e singole cose, noi sottoscritti, ciascuno particolarmente, obblighiamo noi stessi beni, ed Eredi nella più ampia forma della Rd.a Cammera Ap.lica.

Amelia questo di 23 Febraro 1782

(seguono le firme)
Io Gio. Batta Franchi m'obbligo per Scudi otto l'anno fino al totale pagamento
Io Ubaldo Farrattini idem
Io Cav. Stefano Cansacchi idem c. s.
Io Nicolò C.te Cerichelli idem c. s. anche per il fratello per un solo palchetto
Io Francesco Venturelli m'obbligo per Scudi otto l'anno
Io Orso Orsini idem c. s.
Io Fran.co Ant. Fiammetta idem c. s.
Io Giacomo Lucani idem c. s.
Io Vincenzo Petrarca idem c. s.
Io Pasquale Presei idem c. s.
Io Giovanni Gubbini idem c. s.
Annibale Petrignani idem c. s.
Io Bartolomeo Ferrattini idem c. s.
Fran.co M.a Piacenti idem c. s.
Io Gio.M.a Piacenti accedo all'obbligo di mio Padre
Fran.co Franchi Clementini m'obbligo per scudi otto l'anno
Giuseppe Venturelli idem c. s.
Io P. Maria Cozza Lancia idem c. s. anche come tutrice dei Figli
Io Mario Can.co Lancia accedo all'obbligo di mia Madre
Pietro Geraldini per Scudi 8 l'anno
Maria Cassiani Catenacci idem c. s.
Tancredi Ant. Cibbo idem c. s.
Anton Maria Tenente Novelli idem c. s.
Carlo Petrucci idem c. s.
Alvaro Pereyra idem c. s.
Io Lor. Cat. Vannicelli idem c. s.
Io Fran.co Vannicelli accedo l'obbligo di mio Padre
Io Paolo Franchi m'obbligo per Scudi otto l'anno
Io Giuseppe Studiosi idem c. s.
Carlo Petrucci idem c. s.
Gaspare Racani idem c. s.
Alvaro Pereyra idem c. s.
Cav. Stefano Cansacchi idem c.s.
Gio.Batta Franchi idem c.s.
Fran.co Franchi idem c.s.
Paolo Franchi idem c.s.

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[  Il presente lavoro è stato pubblicato dalla casa editrice Thyrus in "Collana di Studi e Ricerche Locali". (Giugno 1996) ]

Rosita Bassini è nata a Forli' e vive a Terni dal 1955. Laureatasi in Lettere classiche, ha svolto l' attività di insegnante nella Scuola Media. L'idea di una ricerca sul Teatro di Amelia è nata proprio nella scuola, per il desiderio di suscitare interessi nei ragazzi e per orientarli verso valori che possano nel contempo stimolare la loro creatività e la volontà realizzatrice.

[ Particolare dell' antica decorazione del soffitto del Teatro. (Realizzazione grafica della prof.ssa Gabriella Cecchetti Girotti) ]