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  Interviste


 

ASR Clan

di Stefano Marchiani - Dic.2000

In passato la curva nord era vera e propria terra di conquista per le tifoserie ospiti più calorose e numerose, come quella partenopea, ed inoltre la nord veniva subito associata alla curva dei tifosi laziali per eccellenza. Le cose pian piano stanno cambiando, e ne sono testi- monianza gli ormai numerosi striscioni dei gruppi che stanno cercando di portare la cosiddetta mentalità ultras in un settore dello stadio da sempre considerato molto freddo dal punto di vista del tifo. Gli AS Roma Clan sono uno dei gruppi leader della curva nord, il loro striscione è presente nella parte bassa del settore dal 19 aprile 1998, anche se la prima uscita ufficiale risale alla partita Roma-Salernitana, prima di campionato della stagione 1998-'99. Il gruppo nasce grazie ad Alessandro ed Emanuele, vere e proprie anime degli ASR Clan, ideatori ed autori degli striscioni e coordinatori del tifo. "La scelta della curva nord - afferma Alessandro - non è stata casuale, soprattutto perché in sud era difficile trovare spazio per lo striscione e poi perché era allettante l'idea di portare un certo tipo di mentalità in un settore dello stadio diverso dalla sud". Inizialmente le misure dello striscione erano ridotte e l'intestazione ufficiale era ASR Clan, poi la scomparsa di alcuni gruppi e il conseguente aumento dello spazio ha spinto i ragazzi del gruppo ad ingrandire lo striscione. Al momento fanno parte del gruppo un centinaio di persone, anche se il nucleo è formato da 20-30 ragazzi sempre presenti, poi, a seconda dell'importanza della partita e del conseguente maggiore o minore afflusso di spettatori, il numero varia. "L' importante è che chi vuole fare il tifo con noi non venga allo stadio con un atteggiamento passivo. Non abbiamo una sede ufficiale perché chi vuole incontrarci può farlo recandosi nella parte bassa della curva nord, siamo sempre lì quando c'è la Roma", dice Emanuele. Del gruppo fanno parte anche alcune ragazze, "che non vengono allo stadio solo per farsi notare, per fare passerella, ma si considerano ultras a tutti gli effetti, e di questo ne siamo fieri!". La cosa di cui vanno maggiormente orgogliosi i ragazzi dell'ASR Clan è la fanzine da loro realizzata, distribuita gratuitamente prima di ogni partita casalinga della Roma e che, oltre ad introdurre la sfida del giorno, riassume il "Clan-pensiero". ASR Clan perché "noi rappresentiamo un piccolo gruppo non manovrato dall'alto, siamo indipendenti da tutto e da tutti, il nostro modo di tifare - sostiene Emanuele - rispecchia solo il nostro pensiero del momento. Se abbiamo voglia di protestare lo facciamo, altrimenti incitiamo la nostra Roma a prescindere da ciò che fa il resto dello stadio". La goliardia è una delle parole d'ordine del gruppo; un esempio a proposito risale a Roma-Cagliari dell'ultimo anno in panchina di Zdenek Zeman, in cui venne realizzato uno striscione con su scritto "TUTTI AL MARE" e posizionato al centro della curva nord, mentre venivano lanciati a bordo campo numerosi salvagente. "L' emozione più bella è quella del nostro esordio in nord, in quanto abbiamo visto realizzarsi tutti i nostri sacrifici", sono le parole di Sandro. Dal punto di vista coreografico il ricordo più piacevole è quello della "torciata" della sfortunatissima Roma-Atletico Madrid, "dove stavamo addirittura per bruciare lo striscione!". Con i gruppi della curva sud i rapporti sono oltre che di amicizia anche di rispetto, ed il fatto che nelle trasferte i leader storici trovano lo spazio anche per lo striscione "ASR Clan" riempie di orgoglio Alessandro ed Emanuele, "perché vuol dire che siamo conosciuti e rispettati dagli altri gruppi". Il passaggio di consegne avvenuto nel settembre1999 tra ASR Ultras e Commando Ultrà Curva Sud viene definito, da Emanuele; generazionale; secondo lui il CUCS non era più in grado di trascinare un' intera curva, "sembra che gli ASR Ultras ci stiano riuscendo, anche dal punto di vista coreografico il loro lavoro è ottimo. Il colpo d'occhio della sud è sicuramente migliorato". Anche in curva nord si è verificato un episodio simile e riguarda lo striscione "Roma solo Roma Roma e basta!", "lungo un'intera curva e dietro il quale c'erano poche persone. Lo scioglimento del gruppo è stato indolore ed alcuni di loro fanno tuttora parte dell' ASR Clan". La curva nord è domenicalmente a contatto con le tifoserie ospiti, con alcune delle quali ci sono buoni rapporti e con altre no; gli ASR Clan nutrono rispetto nei confronti di tutte quelle tifoserie, come quelle di Brescia, Atalanta e Milan che portano avanti la cosiddetta "mentalità ultras". Sono invece critici nei confronti dei tifosi del Napoli "che accorrono sempre numerosi ma che si rendono puntualmente protagonisti di atti vandalici e che - secondo Emanuele - non conoscono il significato della parola ultrà". Con alcuni gruppi delle tifoserie di Udinese e Reggina esistono rapporti di amicizia, via internet soprattutto. "Le bandiere non esistono più!", dopo questa affermazione ha inizio una profonda critica al calcio moderno, che va dalla pay per view all'importanza sempre minore dei tifosi per le società di calcio. L' impossibilità di esultare sotto una curva, l'aumento dei prezzi dei biglietti e i costi sempre più bassi del calcio in TV sono tutti segnali, secondo Emanuele, che indicano un calcio sempre più business e meno passione. "In questo calcio che non ha più bandiere è troppo forte per noi il richiamo della Roma, il bisogno di incoraggiare un simbolo, l'orgoglio di sostenere undici casacche giallorosse", le parole tratte dalla fanzine sono un segnale di tifosi delusi ma sempre innamorati della propria fede. "Non neghiamo che all'addio al calcio di Giannini qualcuno ha pianto o che se Totti dovesse essere ceduto ci rimarremmo male, ma la Roma viene prima di tutto". Ricordando le lacrime di Giannini dopo il goal di Foggia non lo dicono, ma lasciano comunque intendere che la loro ultima bandiera è stata proprio Il Principe. ASR Clan non è un gruppo di quartiere, ne fanno parte ragazzi dai 20 ai 30 anni di tutte le zone di Roma e del Litorale; questo è uno dei motivi per il quale non esiste una sede ufficiale. All'indomani della sfida con la Reggina la Roma convince moltissimo Alessandro, che giudica ottima la campagna acquisti ed esalta in particolar modo le grandi doti oltre che di goleador di razza di trascinatore e leader di Gabriel Omar Batistuta. La scomparsa del mitico Dante ha colpito gli ASR Clan che, pur non conoscendolo di persona, ne ricordano il carisma, la passionalità e, soprattutto il suo sconfinato amore per la Roma. Lo definiscono un esempio per tutti i tifosi giallorossi e, incitando la squadra con il suo "Daje Roma Daje", esortano la Roma a vincere anche in suo onore. Spesso si è parlato di mentalità ultras e di lealtà ultras, concetti troppe volte equivocati ed accostati erroneamente alla politica e alla violenza, sui quali vengono consumati, purtroppo, fiumi di parole a vuoto. Citiamo a proposito le parole tratte dalla fanzine ufficiale del gruppo: "La mentalità ultras non è un diritto acquisito, non è per tutti, non si può pretendere…essere ultras è un privilegio di cui occorre essere degni!". Firmato: ASR Clan 1998 Ultras Roma.