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 Lo Scudetto 
(Luberti/Cocciante/Max)
(Parodia di "Margherita" - Riccardo Cocciante)

Io non posso stare fermo con le mani nelle mani
tante cose devo fare prima che venga domani
e se lor stan già dormendo io non posso riposare
farò in modo che il cinque maggio non si possa più scordare

E che questa lunga notte, non diventi in bianco e nero
che doman abbiam la Lazio, neroazzurro stadio intero
e perché quel mio sorriso possa ritornare ancora
splendi sole domattina e alla Juve pioggia ancora

E sono pronto anche a cantare, le canzoni che ha imparato
urlerò dalla tribuna, in un modo mai sentito
sveglierò persino i santi, e brinderò per ore ed ore
abbracciamoci più forte, e gridiamo "non mollare"

Correremo per le strade, poi mettendoci a ballare
perché lo scudetto è gioia, perché non abbiam rancore,
e poi coi secchi di vernice coloriamo tutti i muri,
case, vicoli e palazzi, perché io amo sti colori
raccogliamo le bandiere, bruceran se bianconere
costruiamogli una tomba, per le loro brutte cere
poi saliamo su nel cielo, e prendiamoci due stelle,
perché in questo cinque maggio, ne vedremo delle belle

Perché lo scudetto è un nostro, mi ci gioco anche una cena
perché lo scudetto esalta, dopo tredic'anni in pena
perché lo scudetto è un sogno, Moggi resterà di sale
e Poborsky è lento lento non potrà mai farci male
perché lo scudetto è tutto, vender Vieri una pazzia
la vittoria, la vittoria...la vittoria...sarà solo mi...

!!! * CINQUE MAGGIO * !!!

[Nello spogliatoio della Juve, ore 17]

"...NOSTRAA! SIAMO NOOOOI, SIAMO NOOOI, I CAMPIONI DELL'ITALIA SIAMO
NOOOOI !"