Kamarina

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Distante circa 35 Km da Ragusa,  Kamarina attrae anche per i suoi tesori, un tempo nascosti in tombe  o sepolti da rovine avvenute in seguito alle varie distruzioni subite dalla città a causa di invasioni barbariche: splendide monete auree e d'argento, armi e vestimenti da combattimento, vasi e anfore, piatti e nappi con magnifiche decorazioni, statue e statuine di squisita fattura.

 

Siamo nel punto più alto della collina di Kamarina, tra i resti dell'antico tempio di Athena.

L'edificio che ospita il Museo regionale di Camarina è una costruzione realizzata, verso la fine dell'Ottocento, trasformando un'antica masseria di cui sono ancora riscontrabili le tracce del vecchio palmento.

 

II Museo è diviso in quattro padiglioni: I'archeologia subacquea, il padiglione delle anfore, il padiglione est e il padiglione ovest

ARCHEOLOGIA SUBACQUEA

 

Padiglione Est

Nella prima sala sono presentati le caratteristiche del bacino geologico in cui ricade il territorio camarinese e gli aspetti più importanti delle varie vicende paleontologiche del territorio stesso.

Sono esposti vari strumenti litici (lame, punteruoli, bulini, punte di freccia) del periodo

 

  castellucciano

 dell'età del bronzo provenienti da alcuni villaggi costieri: Santa Croce Camerina, Passo Marinaro e Branco Grande.

E' il primo spazio espositivo, subito dopo l'ingresso; è' qui presentata una rassegna completa dei risultati delle ricerche subacquee condotte nel corso dell'ultimo decennio nel mare di Camarina.  
Sono esposti alcuni resti provenienti dal relitto "dell'elmo corinzio", di età arcaica (VI sec.a.C.): grandi anfore da trasporto, piccole kylikes ioniche, lucerne, un magnifico e raro elmo corinzio.

Seguono materiali del relitto "dell'elmo attico-etrusco", una statuetta di Arpocrate e reperti di altri due relitti, "del mamertino" (ex-voto in bronzo, monete, pesi) e "delle lucerne" (gruppo di lucerne).

Infine è  esposto anche un gruzzolo di ben cinquemila monete in bronzo (antoniniani) provenienti dal relitto "dei sei imperatori".

 

Le anfore qui esposte, rinvenute nelle necropoli -soprattutto in contrada Rifriscolaro-, contenevano gli "enchytrismoi" (inumazioni funerarie dentro anfore).

ARCHEOLOGIA SUBACQUEA
Nell'ultima vetrina sono custoditi una serie di pesi campione premarcati del II sec. a.C. e i reperti in bronzo del relitto "di Afrodite" che, tra I'altro, trasportava gli oggetti per I'arredamento di un triclinio. Sono presenti anche anfore laconiche, prodotte nelle isole greco-orientali, anfore etrusche e puniche.
Padiglione Est
E' qui ricostruita con grafici la storia urbanistica della nuova Camarina (inizi V sec. a. C.) che in età classica raggiunse la fase di maggiore notorietà : Pindaro ne canta I'alta selva di case nella V Olimpica.  
Altri documenti riguardano I'Agorà, il più grande ed importante spazio pubblico della città, ubicata all'estremità sud-occidentale della collina, fra il tempio di Athena Poliade e il porto alla foce dell'Ippari.