ALTARE DI S. FILIPPO NERI
"Sulla parete di fondo del braccio sinistro del transetto si trova un maestoso altare barocco dedicato a San Filippo Neri. Esso è costruito interamente
con marmi pregiati, in prevalenza grigi e rosati. Due ampie lesene
addossate alla parete di fondo sostengono un pesante timpano aggettante di linea barocca ornato da tre teste di cherubini. Sotto la pala d'altare
sono scolpiti a bassorilievo due lunghi serti incrociati di giglio, fiore emblematico di San Filippo. Nella tela della pala d'altare è raffigurato San Filippo Neri inginocchiato in preghiera. Un grande angelo, dalle membra armoniose e delicate, in segno di protezione gli poggia un braccio sulle spalle.
In primo piano sono posti due angioletti seduti che recano nelle mani il
giglio. La tela fu eseguita nel XVIII secolo da un artista di scuola romana.
Sull'altare è stata collocata un'urna di legno, anch'essa di stile baroc-
co, decorata agli spigoli con quattro piccole statue lignee, raffiguranti an-
geli (uno degli angeli di recente è stato asportato dai ladri). Nell'urna so-
no conservate le spoglie di San Leonzio, rivestite da abiti riccamente de-
corati e con una piccola spada al fianco.
Il papa Benedetto XIII nel 1727 soggiornò per un breve periodo a Sez-
ze e nella cattedrale celebrò solenni messe e in particolare la festa di
San Filippo il 26 giugno.
Il Moroni ci dice al proposito "II Papa si recò a visitare il nuovo altare di San Filippo, ove in urna era stato collocato il corpo di S. Leonzio marti-
re riccamente vestito. Per la nota particolare divozione del Papa a San Fi-
lippo, volendone consacrare l'altare, vi fece l'esposizione delle reliquie
dei SS. Gaudenzio ed Onorato martiri". Il Papa rifiutò l'offerta dei Setini
di innalzargli una statua nel "foro", preferendo che i soldi necessari per la
sua statua fossero spesi per abbellire con i marmi l'altare di San Filippo.
Lastra di marmo bianco epigrafica alta cm. 74, larga cm. 94, posta
presso l'altare laterale dedicato a S. Filippo Neri.
AETERNAE MEMORIAE
BENEDICTI XIII ORD. PRAED. PONT. MAX
QVOD SETINAM ECCLESIAM
SVO SPLENDORI RESTITVERIT
HOC TEMPLUM
PONTIFICIA MAIESTATE ILLVSTRAVERIT
REM DIVINAM IN EO SOLEMNI RITV
DIE XXVI MAH A. D. MDCCXXVII PEREGERIT
ET CONCIONEM E SVGGESTV
INTER MISSARVM SOLEMNIA
IN S. PHILIPPI NERI LAVDEM HABVERIT
CAPITVLVM ET CANONICI OB INGENTIA
ERGA SE BENEFICIA
AC SINGVLAREM OPTIMI PONTIFICIS
CLEMENTIAM POSVERE
Le lettere sono alte cm. 3. L'epigrafe ricorda la visita a Sezze nel 1727 del Papa Benedetto XIII e la solenne cerimonia religiosa che si tenne nel-
la chiesa. Il capitolo e i canonici per ricordare il felice evento costruirono
l'altare dedicato a San Filippo Neri.
L'epigrafe è riportata dal Cerroni a pag. 58 e dal Marocco a pag. 53.
13) Moroni G., Dizionario di erudiziene storico-ecclesiastica, voi. LXV, Venezia, 1854, p. 80.
CERRONI, op. cit. "In uno dei suddetti cappelloni fu innalzato il maestoso altare e cap-
pella di marmo in onore di S. Filippo Neri ad istanza della s.m. di Benedetto XIII, il qua-
le in quest'opera pia volle, che si erogasse il denaro, che i nobili della città pensavano
impiegare nell'inalzare una statua nella pubblica piazza al merito del suddetto sommo
Pontefice. Sopra il detto altare si venera il corpo di S. Leonzio martire riccamente vesti-
to alla militare in un'urna di legno dorato meravigliosamente intagliata, donato dall'Emo
Cardinal Pietro Marcellino Corradini Patrizio Setino. Il medesimo fu consacrato dall'an-
zidetto sommo Pontefice Benedetto XIII in occasione, che ritornando da Benevento in
Roma, si portò in Sezze, ed ivi si trattenne dei giorni, ai 25 di maggio 1727 e nel di se-
guente, festa di S. Filippo Neri, esso S. Padre vi cantò messa Pontificale, e doppo il
vangelo volle recitare nel pulpito un penegirico in lode di detto Santo, di cui ne era divo-
tissimo. Di ciò ne fanno fede le due iscrizioni poste dai lati dell'altare incise in lapidi di
marmo". Francesco Fabi Montani, Elogio storico del cardinale Pietro Marcellino Corra-
dini, Roma, 1884. In occasione della visita del papa Benedetto XIII a Sezze fu consa-
crato ('altare a San Filippo Neri. "Per la via coverta tutta di arazzi, folta di popolo ed
olezzante per gli sparsi fiori giunse alla Cattedrale, la cui gotica facciata era stata ador-
na di tele, rappresentanti un colonnato, sulla cui sommità si ergevano la temperanza e
la prudenza. Ricchissimo l'interno apparato del tempio. Fu nelle usate forme ricevuto
da mons. Conventati arcivescovo visitatore, dai vescovi della città e di Segni, dal prela-
to Crescenzi, dai canonici e dalla magistratura, visitò il novello altare di San Filippo Ne-
ri formato di preziosissimi marmi, ed in molta parte in alabastro orientale, venerò il cor-
po del martire san Leonzio, ed espose egli medesimo le reliquie dei santi martiri Gau-
denzio ed Onorato: quindi si trasferì alla chiesa e al collegio dei gesuiti. Nella seguente
domenica dopo avere udita la messa dell'arcidiacono consacrò l'altare di San Filippo
coll'assistenza dei prelati Crescenzi e Genovese suo cappellano segreto e caudatario,
e di poi per primo egli medesimo privatamente vi celebrò. Ma il più grande onore che
Benedetto XIII concedesse a quella cattedrale fu il giorno stesso di San Filippo, impe-
rocché tornatovi per la terza volta solennemente vi offrì il sacrifizio incruento assistito
da vari prelati, da generali di ordini, e da ben dieci tra arcivescovi e vescovi. Dopo il
Vangelo tessè panegirica orazione al Santo di cui era tenerissimo, pubblicò la consue-
ta indulgenza, e finita la messa andò tra i canonici a compier le ore: dei quali onori gra-
to il capitolo appose nel tempio perpetua memoria".
Lastra epigrafica di marmo posta a lato dell'altare di S. Filippo Neri. La
lastra è larga cm. 100, alta cm. 75; le lettere sono alte cm. 3.
CVM ORDO NOBILIVM SETINORVM
IMPENSA MILLE NVMMVM ARGENTI
BENEDICTO XIII ORD. PRAED. PONT MAX
OB SETINAM ECCLESIAM
DECRETIS AMPLISSIMIS ORNATAM
STATVAM IN FORO PONERE CENSVISSET
EIVS LOCO IVSSV EIVSDEM PONTIFICIS
HVIVSMODI MONVMENTA MODESTE RECVSANTIS
HOC SACELLVM IN HONOREM S. PHILIPPI NERII
ELEGANTI OPERE EXTRVXIT
CVIVS ALTARE IDEM PONTIFEX
DIE XXV MAH A. D. MDCCXXVII CONSECRAVIT
AC SINGVLIS DIEBVS FVTVRIS TEMPORIBVS
PRIVILEGIO PERPETVO PRO DEFVNCTIS
DONAVIT
I nobili di Sezze avevano stabilito di porre nel foro del paese una sta-
tua del Papa Benedetto XIII, ma questi rifiutò l'onore e con la somma pre-
vista fece costruire l'altare in onore di San Filippo Neri, altare che egli
stesso consacrò il 25 maggio 1727.
L'epigrafe è riportata dal Marocco a pag. 54; dal Cerroni a pag. 58."
(L. Zaccheo: "La Cattedrale di Sezze")
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