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Storia e tradizioni

STORIA:

da un punto di vista storico, Villasimius è un paese recente nonostante il suo territorio sia stato abitato fin dai tempi più remoti come confermano nuraghi, costruzioni d'età fenicia, punica e romana. Durante il medioevo il principale insediamento sorse nei pressi del promontorio di Capo Carbonara. L'antica cittadina viveva grazie all'attività dei carbonai che potevano sfruttare le ampie distese boschive dei monti circostanti. Il villaggio fu abbandonato tra il XVI e il XIX secolo a causa delle incursioni dei pirati, per difendersi dai quali, erano state costruite dagli Spagnoli delle torri costiere di avvistamento.

Carbonara fu ricostruita agli inizi del XIX secolo per iniziativa dei pastori che potevano sfruttare i ricchi pascoli dell'interno. Agli inizi del novecento gli abitanti hanno cominciato a sfruttare il mare, con una piccola attività di pesca, e la grande cava di granito che, con l'estrazione, ha valorizzato il lavoro degli scalpellini.

L’industria delle vacanze si è sviluppata rapidamente a partire dagli anni 60 quando sono sorti i primi alberghi e poi tutte le altre strutture ricettive in modo da soddisfare le esigenze dei turisti di tutte le età, compresi i più giovani.

Centro balneare tra i più famosi della Sardegna grazie alle sue spiagge e alle sue insenature.

TRADIZIONI:

Possiamo dire che abbiamo tre grandi sagre importanti durante l'anno e precisamente:

- la terza domenica di luglio si festeggia "LA MADONNA DEL NAUFRAGO" ovvero si celebra un rito dedicato ad una statua che raffigura una madre con il figlio tra le braccia; questa statua giace su un fondale di dieci metri, nel tratto di mare tra Villasimius e l'isola dei Cavoli, tratto alquanto pericoloso nel passato e causa di diversi naufragi. La statua è stata realizzata dallo scultore sardo Pinuccio Sciola ed è alta 3 metri e mezzo. La cerimonia religiosa, prevede la processione per mare con le barche sino al luogo dov'è situata la statua, con lancio dei fiori sull'acqua e benedizione. La giornata prosegue con altre manifestazioni folkloristiche, balli e divertimenti.

- l'8 settembre invece si festeggia la sagra di Santa Maria alla quale partecipano molti gruppi folkloristici ed è motivo d'interesse generale; ci si veste con il costume tradizionale, si addobbano i carri a festa, non mancano i suonatori di launeddas e si distribuiscono pane e dolci tradizionali. Il pomeriggio, dalla cappella denominata di Santa Maria e situata a 2 km. prima di Villasimius provenendo dalla statale per Cagliari, parte la processione che porta la statua nella chiesa parrocchiale dove seguira' la Santa Messa; per finire ci sara' la pioggia di fuochi d'artificio. La serata continua con intrattenimenti vari.

- infine il 19 ottobre, si festeggia il Santo Patrono: San Raffaele. Ci sara' la processione per le vie del paese e ritorno in chiesa con Santa Messa. Seguira' la serata con balli sardi e festeggiamenti vari.

Tra le tradizioni si possono evidenziare dei piatti caratteristici del posto, che si possono ritrovare nella pagina relativa a Il culto dell'alimentazione.