No di residenti e commercianti al parcheggio sotterraneo di Piazza Oberdan

 

Il Comune fa ripartire il progetto del parcheggio di piazza Oberdan, che prevede 190 posti a rotazione e 50 per i residenti ed è subito guerra.

Dopo lo stop del progetto all’inizio dell’anno perché metteva a rischio il bagolaro monumentale vicino all’edicola, i promotori hanno presentato un nuovo progetto.

I posti auto persi intorno e sotto la pianta sono stati recuperati estendendo lo scavo verso corso Buenos Aires nella zona davanti all’Hotel Mercury. Viene tenuto libero un quadrato di 10 metri di lato intorno al bagolaro. La rampa circolare davanti alla farmacia Diana rimane ma ora serve per l’entrata al parcheggio, mentre la rampa davanti all’edicola serve per l’uscita ed è posizionata dietro l’attuale edicola. I chioschi dell’edicola e del fiorista sono posti tra la rampa e l’attuale sede stradale e non consentono l’ingresso da dietro.

E’ confermato il rondò davanti a Gucci, lo spostamento delle rotaie dalla stessa parte dei platani verso via Malpighi e la pedonalizzazione della sede stradale tra i platani e l’edicola. L’uscita da via Malpighi non prevede più la gimcana intorno alla rampa circolare.

Il corpo scale ed ascensore del parcheggio è collocato davanti all’albergo vicino alla scala mobile del metrò. Il giardino di pregio previsto al posto delle attuali aiuole che prevedeva 6 magnolie e alcune aiuole viene impoverito.

L’Apcoa, futuro gestore del parcheggio, ha acquisito in luglio scorso la gestione del parcheggio di viale Majno, che minacciava di appellarsi alla convenzione con il Comune che impediva di costruire altri parcheggi nel raggio di 300 metri. Per riempirlo ha ottenuto la pedonalizzazione di Piazza Duse e l’eliminazione delle strisce blu in viale Majno. Ha inoltre aumentato la tariffa della prima ora di sosta da 2 a 2,50 euro mentre le successive ore costano 2 euro. Con la costruzione del parcheggio di piazza Oberdan si creerà una situazione di monopolio che manterrà alte le tariffe.

Continua a non esservi traccia del progetto di parcheggio meccanizzato richiesto dal Consiglio di zona per poterlo confrontare con il parcheggio a rampe.

Il progetto è all’esame della Soprintendenza ai Monumenti in quanto la piazza è vincolata mentre il Consiglio di Zona 3 lo vedrà prossimamente.

Gli abitanti e commercianti del quartiere continuano ad apporsi al progetto ed è in corso una raccolta di firme nei negozi della piazza. Gravi sono le preoccupazioni per la durata del cantiere, almeno due anni e mezzo, e sulle conseguenze economiche sui negozi. Le case a due piani di piazza Oberdan 6 e 8, costruite all’inizio del ‘800 e che vibrano ad ogni passaggio del metrò e del passante, rischiano di avere grossi danni dallo scavo.

 

 

Michele Sacerdoti

www.msacerdoti.it

 

La petizione da firmare presso il panettiere, il fioraio o il giornalaio di piazza Oberdan, sul lato di viale Piave

 

Oggetto: Parcheggio sotterraneo in Piazza Oberdan in project financing

 

 

I sottoscritti residenti e commercianti in Piazza Oberdan e vie limitrofe, saputo che è stato presentato dal proponente un nuovo progetto di parcheggio tradizionale a rampe che prevede, per salvare il bagolaro, una estensione dello scavo verso corso Buenos Aires con spostamento delle scale ed ascensore sull’incrocio con via Spallanzani, ribadiscono la loro netta opposizione alla realizzazione di questo progetto per i seguenti motivi: