Consiglio di Zona 3                                                                        seduta del 17 febbraio 2003

 

 

 

 

 

 

Il Consiglio di Zona 3 

esprime il proprio voto contrario

al progetto di ristrutturazione della struttura sanitaria ospedaliera sita a Milano in via Catalani – via Jommelli, comportante la variazione del vigente Piano Regolatore Generale, presentato dalla Società “Casa di Cura Santa Rita Spa”

per innumerevoli motivi,

tra i quali si sottolineano i seguenti:

1.      Il progetto non appare soddisfacente nel merito in quanto

-          le vie di fuga (scale o ascensori) a prova di fumo sono presenti solo “nella porzione in ampliamento” (pag. 9 rel. 3).

-          l’utilizzo di locali sotterranei per la cura e la temporanea degenza di malati difficilmente trasportabili, accanto alla carenza delle vie di fuga, rende estremamente difficoltosa, se non impossibile, l’evacuazione dell’edificio in caso di necessità

-          nel Blocco Operatorio è di fatto assente la separazione dei percorsi sporco e pulito, soluzione che ha rappresentato negli anni scorsi lo standard richiesto dai requisiti di accreditamento della Regione Lombardia

-          il Servizio di Sterilizzazione manca della progressività di percorso dallo sporco allo sterile essendo il locale lavaggio distante da quello del confezionamento e comunicante con esso attraverso zone comuni (sbarco ascensori)

-          l’assenza dell’accesso personale e del deposito sporco dedicati al Servizio di Sterilizzazione, nonché del locale consegna materiale sterile che filtri il deposito sterile creano una ulteriore commistione tra sporco e pulito

-          non si evidenziano chiaramente i requisiti di “area coperta e riscaldata di accesso diretto per mezzi e pedoni” della camera calda del Pronto Soccorso

-          la maggior parte degli impianti tecnologici (centrale termica, centrale frigorifera, unità trattamento aria, gruppo elettrogeno, impianto trattamento acqua, ecc.) sono posizionati in copertura, collocazione che, oltre a non essere in alcuni casi ottimale per la resa degli stessi, può riservare problemi di natura ambientale agli edifici adiacenti alla clinica.

-          non è previsto alcun percorso differenziato, né alcuna “pulitura” degli scarichi fognari specifici, carichi di materiali nocivi soprattutto in uscita dai reparti in cui sono effettuati trattamenti chemioterapici.

2.      Dal punto di vista della morfologia del territorio da p.le Loreto sino a via Teodosio, tra la via Porpora e la via Vallazze, la città si è espansa attraverso la ritmatura di piccoli isolati residenziali, separati da viabilità di piccolo calibro che consente solo il transito a senso unico per l’accesso alle residenze di edilizia prevalentemente a carattere unifamiliare, piccole villette.   Questa configurazione del contesto e della viabilità locale non rappresentano il tessuto ideale per la crescita di una struttura Sanitaria quale la Clinica Santa Rita.   (vedi relazione illustrativa alla variante al PRG in discussione a cura dell’architetto V. Lucano)

3.      L’edificio progettato, dell’altezza di sei piani, non è compatibile (nonostante l’imposizione del così detto “piano regolatore”) con la destinazione originaria dell’isolato (zona residenziale con vincolo tipologico), la sua morfologia e conformazione estetica ed architettonica.

4.      Lo spazio destinato alla clinica risulta comunque angusto e ciò desta perplessità in ordine al fatto che essa, struttura convenzionata con la Regione Lombardia, possa erogare al meglio i propri servizi e non vengano a crearsi possibili pericoli per i cittadini residenti nelle adiacenze

5.      Il progetto in discussione consente alla Casa di Cura Santa Rita di raggiungere dimensioni analoghe o superiori a quelle dell’Istituto Oncologico Europeo, sia per il numero di dipendenti sia per il numero dei posti letto. Tuttavia, a fronte di 200 + 400 + altri costruendi 400 posti auto dei parcheggi dell’Istituto Oncologico Europeo, sono previsti (forse) solo 50 posti auto riservati alla Santa Rita.

6.      Il progetto in discussione, presentato come atto finale e conclusivo del progressivo processo di espansione della Casa di Cura, non offre alcuna garanzia in tal senso, poiché nulla impedisce alla Società “Casa di Cura Santa Rita Spa” di riavviare nell’isolato adiacente la stessa strategia fin qui attuata in quello compreso tra le vie Catalani e Jommelli.

 

 

presentata dai Consiglieri dei Gruppi

Democratici di Sinistra

Margherita

Partito della Rifondazione Comunista

Lista Di Pietro – Italia dei Valori

Lista dell’Arancia

Comunisti Italiani

Verdi