Lo sapete che…!

a cura di Pinuccio Saba

 

 

*        NELLA riunione di Consiglio Comunale del 1/8/2002 la minoranza ha presentato una mozione riguardante il cartello, apparso a Nizzas “fonte Madre Teresa”, che spaventa e preoccupa i cittadini sulla non potabilità dell’acqua. Smentita questa avvenuta dalle analisi fatte eseguire dal gruppo di minoranza e come dimostrato dal certificato, conformi alle tabelle vigenti a tutela della salute pubblica. Dopo aver fatto notare al sindaco che era stata richiesta una mozione, costui in barba al regolamento e a conferma dell’arroganza e della prepotenza che lo contraddistingue, ha impedito che si potesse democraticamente discutere su un problema così importante, dichiarando che era un argomento che riguardava la giunta e non il consiglio Comunale. La domanda che ancora oggi gli vorrei porre è la seguente: “L’acqua di Nizzas si può bere o no?” considerato che anche il sindaco si reca alla fonte per l’approvvigionamento del suo fabbisogno quotidiano. Allora si può bere!  Perché quel cartello, per scoraggiare i più deboli? Oppure: perché non ha il coraggio di assumersi le responsabilità che gli competono in quanto Sindaco di una comunità che lui è chiamato a tutelare e che invece cosi facendo penalizza? Francamente credo che i cittadini non meritino questa “opaca figura”.

 

*        FINALMENTE dopo anni di “normalità” con complessi musicali quasi sempre sconosciuti, si presenta l’occasione per fare un salto di qualità con una serata in compagnia dei NOMADI, complesso di fama internazionale. Questo è quanto sicuramente hanno pensato i Gonnesi e non, nel leggere il manifesto esposto nella piazza fuori la sede della pro-loco che per il 2 settembre annunciava a Gonnosfanadiga l’esibizione del famosissimo complesso. Dopo alcuni giorni il manifesto è sparito, cosa è accaduto? Essendo stato informato tramite una comunicazione scritta dall’amministrazione Comunale, della volontà di voler perseguire a tutti i costi quell’obiettivo (concerto musicale del gruppo I Nomadi) con totale determinazione per il raggiungimento di una serata straordinaria, che avrebbe consacrato l’amministrazione Comunale quale modello d’efficienza e modernità cui dicono di fare riferimento il centro-destra, a maggior ragione mi chiedo cos’è accaduto?. Di questa iniziativa si sono perse le tracce, anzi è stata tutta una farsa. Chiamata in causa la pro-loco per la mancata organizzazione essa si giustifica sostenendo che, in un primo momento l’amministrazione Comunale ha dato la disponibilità con propri fondi, che assieme ai contributi provinciali avrebbero reso possibile la serata. Improvvisamente, anzi normalmente come accade alle persone che vendono fumo, la volontà dell’Amministrazione Comunale è venuta meno, quindi non si paga e non si suona. Questo è quanto è accaduto. I delusi e sono tanti, si sono potuti consolare andando a Guspini stesso giorno stessa ora prevista per la serata Gonnese, la differenza? Altri amministratori.

 

*        MOLTI forse troppi non sanno che il sindaco e la sua giunta non considerano importanti e tantomeno applicabili per alcuni punti regolamento e statuto comunale, tanto da voler pretendere di eleggere i rappresentanti in Comunità Montana sia di Maggioranza che di minoranza. Questo è quanto è accaduto tempo addietro, e la minoranza per tutelarsi ha dovuto far ricorso al TAR, che ha accolto e con ordinanza impone votazioni separate per la nomina del proprio rappresentante, garantendo così le minoranze in consiglio. Ebbene posto il punto all’ordine del giorno in consiglio comunale, per ben due volte il gruppo di maggioranza ignorando quanto disposta dal TAR ha fatto mancare il numero legale, impedendo di fatto che si arrivasse alla votazione. Questo è il comportamento antidemocratico che assume la maggioranza e affidandosi al suo capo gruppo candidamente ammette di ignorare volutamente la sentenza del tribunale. (in perfetta sintonia con il Governo Berlusconi !).

 

*        CHI PAGA?  L’umiltà è il contrario dell’arroganza, la prepotenza si associa alla stupidità e se s’insiste su questa strada spesso si cerca di tutelare solo i propri punti di vista e non quelli della ragionevolezza e soprattutto della legge. Quando il cittadino si sente penalizzato l’unica arma disponibile è il TAR, questo perché si sente leso nei propri diritti. Tutto questo ha un costo e paga chi perde la causa. Quando la causa la perde il Comune, paghiamo tutti i cittadini, colpe e irresponsabilità d’amministratori spesso incoscienti ma arroganti che pur di non ammettere errori e responsabilità fanno ricadere sui cittadini costi anche di decine di milioni delle vecchie lire. Questo nel giro di pochi mesi si è verificato per ben due volte nel Comune di Gonnosfanadiga. Credo che sarebbe giusto che chi sbaglia paghi personalmente, anche se questo è un amministratore pubblico, non caricando spese causate da prepotenza, arroganza, ecc.ecc. sui poveri fiduciosi cittadini.