PIOMBO
Patogenesi
il Piombo determina:
- spasmo della muscolatura liscia dell’apparato digerente
e dei vasi periferici responsabili delle coliche addominali, ipertensione
arteriosa, alterazioni renali e encefalopatia.
- Blocco della attività di numerosi enzimi ricchi in gruppi
– SH tra cui alcuni che partecipano alla sintesi dell’eme;
- Modificazioni della membrana cellulare dei globuli rossi circolanti
che divengono piu’ facilmente sottoposti a emolisi;
- Lesioni tossiche dei nervi periferici responsabili delle paralisi.
Sintomatologia
Apparato digerente :
- “orletto gengivale di Burton” in corrispondenza del
bordo gengivale soprattutto dei canini e degli incisivi. E’
caratterizzato da una striatura azzurro scura dovuta al deposito
di solfuro di piombo (per reazione tra il piombo arrivato a livello
gengivale attraverso il sangue e l’idrogeno solforato prodotto
dai residui alimentari nel cavo orale).
- Disturbi dispeptici e infiammatori: perdita di appetito, senso
di peso epigastrico post prandiale, pirosi gastrica e nausea; colite
cronica spastica caratterizzata da dolori addominali soprattutto
in vicinanza dell’ombelico e stipsi talvolta alternata a diarrea;
ulcera gastroduodenale: per azione spastica del Piombo e per irritazione
della mucosa gastrica da parte del Piombo ingerito.
- Colica saturnina: è caratterizzata da violenti dolori crampiformi
continui o ad accessi intervallati da brevi remissioni diffusi a
tutto l’addome. L’alvo è chiuso, spesso sono
presenti nausea e vomito. Il paziente appare sofferente e ansioso,
il viso è pallido sia per lo spasmo dei vasi cutanei superficiali
sia per l’anemia, la pressione arteriosa è aumentata,
l’urina è scarsa e di colore scuro. La colica dura
alcuni giorni e cessa con l’apertura dell’alvo.
Apparato circolatorio e urinario:
il Piombo causa spasmo arteriolare diffuso piu’ spiccato
a livello renale che tende a provocare ipertensione arteriosa, riduzione
di flusso sanguigno renale e di filtrato glomerulare, oliguria,
innalzamento della azotemia.
Perdurando l’assorbimento del Piombo, seguono alterazioni
anatomo patologiche (ialinosclerosi) delle arteriole renali e del
glomerulo che simulano un quadro della nefrosclerosi (rene grinzo
saturnino) che può arrivare a insufficenza renale acuta.
Sistema emopoietico:
provoca una diminuzione dei globuli rossi e della emoglobina (anemia
saturnina) caratterizzata da subittero, aumento della bilirubina
indiretta nel siero, reticolocitosi, riduzione della durata di vita
media dei globuli rossi circolanti, iperplasia del midollo osseo.
Negli stadi avanzati di intossicazione l’anemia dipende soprattutto
dal blocco della sintesi dell’eme.
La sideremia è innalzata sia per l’aumentata emolisi
che per l’insufficente utilizzo del ferro in seguito alla
ridotta sintesi dell’eme;
SNC:
Encefalopatia AC: frequente soprattutto nei bambini intossicati
da Piombo. Si manifesta inizialmente con cefalea, nausea, vomito,
vertigini poi con delirio e convulsioni talora accompagnate da emiplegia,
paraplegia, afasia, segni di irritazione meningea, coma; può
essere letale. La causa si ritiene sia dovuta a vasospasmo cerebrale
seguito da ischemia, edema, microemorragie.
Nella forma CRONICA l’arteriolospasmo determina cefalea, insonnia,
irritabilità o depressione, riduzione della memoria, paralisi
dei nervi periferici precedute spesso da parestesie e da riduzione
della forza.
Apparato scheletrico:
nelle ossa ancora in via di accrescimento possono comparire a livello
delle linee di calcificazione provvisorie metafisarie, bande radiopache
dovute ad accumulo di Piombo.
Gotta saturnina:
caratterizzata da aumentato turnover dei nucleoprotidi o ad una
maggior sintesi endogena di acido urico o ad una ridotta secrezione
di urati da parte dei tubuli renali.
Nei bambini la sintomatologia comprende
:
iperattività, pianto frequente ed immotivato, comportamento
pauroso, difficoltà di apprendimento, disturbi della parola,
ritardo mentale e convulsioni.
MERCURIO
Vie di penetrazione:
- Apparato digerente
- Apparato respiratorio
- Attraverso la pelle.
Il Mercurio assorbito si deposita soprattutto a livello del rene,
del fegato, cervello, ghiandole salivari, intestino, ossa, muscoli,
tiroide.
Piccole quantità possono passare nella saliva, sudore e latte
materno; il mercurio può attraversare la placenta e raggiungere
il feto.
Patogenesi:
Si lega con i gruppi –SH inibendo così alcuni sistemi
enzimatici e con altri gruppi (aminici, carbonilici, idrossilici)
di cui sono ricche le molecole di certi enzimi.
Anatomia patologica:
Degenerazione delle cellule del corpo striato e della corteccia
cerebrale e cerebellare, ipertrofia della neuroglia, riduzione della
guaina mielinica di fibre nervose periferiche.
I composti organici provocano atrofia della corteccia cerebrale
e cerebellare.
Alterazioni sono state descritte anche a carico dell’apparato
digerente (gengivite, stomatite, enterocolite), del rene (degenerazione
degli epiteli tubulari, depositi di calcare nella corticale) e del
fegato (degenerazioni cellulari).
Sintomatologia:
- Intossicazione CRONICA:
- SNC: iperemotività, irritabilità, insonnia, agitazione
psicomotoria alternata a periodi di depressione, tristezza e apatia.
La memoria si indebolisce e si riduce la capacità intellettiva.
Il sonno è spesso agitato con allucinazioni.
- Nelle intossicazioni da vapori di mercurio
o da composti inorganici il segno neurologico tipico
è il TREMORE caratterizzato da scosse piccole e rapide intervallate
da scosse piu’ ampie o da piccole soste. Solitamente interessa
entrambi i lati, insorge a riposo, si aggrava in seguito ad emozioni
mentre si attenua fino a scomparire nel sonno. Solitamente insorge
alle dita delle mani e alle palpebre, per poi estendersi al resto
degli arti, lingua, viso rendendo difficili la scrittura, le manualità,
il cammino ed il linguaggio. Al giorno d’oggi assai meno frequenti
sono le manifestazioni coreiformi (ballarella dei minatori del monte
Amiata), le contrazioni tetaniche, i sussulti durante il sonno.
Altri sintomi tipici sono le ipoestesie o anestesie, parestesie,
formicolii, crampi, senso di freddo, iperestesie, nevralgie, cefalea
ed emicranie.
- Nelle intossicazioni da composti organici
(metil ed etil mercurio) che possono talora decorrere
subdolamente prevalgono i disturbi della sensibilità quali
parestesie, atassia, disartria, sordità: malattia di Minamata
in Giappone per ingestione di pesce contaminato.
- Apparato digerente: gengivite e stomatite. Gengive arrossate,
tumefatte, dolenti, facilmente sanguinanti, alito sgradevole, sapore
metallico e ipersalivazione (scialorrea). Radiologicamente si può
osservare una demineralizzazione degli alveoli che inizia vicino
al colletto dei denti estendendosi poi verso la radice; piorrea
alveolare, pus, caduta dei denti. La gengivite e la stomatite sarebbero
causate dal Mercurio depositato nelle ghiandole salivari e riversato
poi in bocca con la saliva. Oggi è assai raro il riscontro
del classico orletto gengivale di colore grigiastro dovuto a deposizione
del solfuro di mercurio che si formerebbe per azione dell’idrogeno
solforato sviluppatosi a causa delle cattive condizioni igieniche
del cavo orale.
- Alcuni pazienti possono accusare enterocoliti, gastrite, ipercloridrie,
difficoltà digestive, anoressia.
- Il Mercurio può danneggiare l’apparato visivo: atrofia
del nervo ottico, neurite ottica retrobulbare e nella intossicazione
da metil ed etil mercurio, atrofia bilaterale della zona visiva
della corteccia cerebrale con costrizione concentrica , dei campi
visivi. E’ stata descritta anche una alterazione tipica del
cristallino, bilaterale detta “mercurialentis” caratterizzata
dalla presenza di un riflesso brunastro della capsula anteriore
dovuto ad assorbimento di Mercurio dall’esterno attraverso
la cornea. Tale modificazione, che non interferisce con la capacità
visiva, insorgerebbe prima dei segni clinici e sarebbe dunque importante
per fare diagnosi precoce.
- A livello cutaneo possono insorgere dermatiti di vario tipo :
eritema papillare con lieve ipercheratosi in seguito a contatto
con mercurio.
- Frequente è la compromissione del fegato.
ALLUMINIO
Sintomatologia :
I disturbi comprendono: pneumoconiosi, sequestro di fosfati dal
tratto gastrointestinale con osteoporosi e rachitismo, reazioni
cutanee, nefrite, epatopatie, coliti, ipereattività nei bambini,
Alzheimer.
CADMIO
Sintomatologia :
Acuta:
- da inalazione: irritazione respiratoria con pleurite, dispnea,
cianosi, febbre, tachicardia, nausea e edema polmonare.
- da ingestione: nausea, vomito, ipersalivazione, crampi addominali
e diarrea.
Cronica: ipertensione, anosmia,
colorazione giallognola dei denti, enfisema, epatopatia, anemia
ipocromica microcitica, disfunzione tubulare renale caratterizzata
da proteinuria e aumentata escrezione urinaria di microglobuline,
lesioni ossee e pseudofratture, predisposizione a cancro prostatico
e laringeo.
ARSENICO
Sintomatologia:
gusto metallico, alitosi, agliosi, pirosi gastrica, vomito, diarrea
anche emorragica, disidratazione, tachicardia, ipotensione, shock
ipovolemico, danno epatico e renale, coma e convulsioni; può
essere letale.
Le eruzioni cutanee (papule, ipercheratosi palmare e plantare, iperpigmentazione
del tronco) sono compatibili con la intossicazione cronica.
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