La balneazione ... un ricordo!
ESTATE 2007
Quest'anno dobbiamo registrare un cambiamento in meglio delle acque del litorale cittadino (stiamo incrociando le dita mentre scriviamo). Sarà stata anche una coincidenza ma mentre a giugno le acque erano semplicemente schifose come sempre, appena la magistratura salernitana ha aperto un'indagine sugli sversamenti clandestini in mare e nei fiumiciattoli salernitani (Irno, Fourni, Mariconda ecc.) e sul carente funzionamento del depuratore cittadino, la qualità delle acque è cambiata d'incanto. La mattina sono ritornate ad essere chiare e in alcuni giorni particolarmente limpide. In tarda mattinata lo scenario peggiora, ma sempre molto meglio della cloaca alla quale eravamo abituati negli anni passati.
La conclusione è semplice: se la magistratura, i vigili urbani, i responsabili del depuratore cittadino, la capitaneria di porto (non dimentichiamoci la pessima abitudine che hanno molti mercantili di lavare al largo le stive dopo aver  scaricato le loro merci nel porto di Salerno), continuano nella loro vigilanza e sanzionano pesantemente gli incivili che deturpano (fino ad oggi impunemente) ambiente e bellezze paesagistiche senza eguali, potremo avere finalmente una città a prova di . . . turisti.
Speriamo che se ne accorga anche il nostro Sindaco De Luca, qualche filippica in meno sull'inciviltà degli altri sulla sua TV locale, e qualche provvedimento concreto in più a favore  della nostra città che di turistico oggi ha solo i negozi tutti rigorosamente chiusi a ferragosto, ed un albergo da 300 stanze che, altrimenti,  rischia di dar ragione a qualche scettico concittadino che teme la sua rapida riconversione in mini-appartamenti, uffici e centro commerciale, il tutto realizzato per gentile concessione su terreni comunali.

ESTATE 2006
Al peggio non c'è mai fine! C'è voluto un'intervento della Magistratura salernitana,
all'indomani delle ennesime denunce per il grave inquinamento delle acque costiere
del litorale cittadino. E' bastato che venissero apposti i sigilli al depuratore cittadino
per veder sparire parte di quella schiuma e di quelle chiazze galleggianti e nauseabonde
che caratterizzano da anni il nostro mare. E noi poveri illusi che credevamo che il depuratore
servisse a salvaguardare la pulizia delle acque costiere. Evidentemente anni di mancata
manutenzione degli impianti e sversamenti selvaggi hanno provocato un degrado ambientale
che appare ormai irreversibile. E pensare che stanno costruendo a Salerno, al posto del vecchio
cementificio un megalbergo (da qualcuno ribattezzato il "nuovo mostro del Fuenti") e non si
riesce ad immaginare come si potranno riempire le molte centinaia di stanze realizzate, con
un mare che pur essendo la nostra principale risorsa si è ridotto a una vera "fetenzia".

 

ESTATE 2005
Io sono nativo di Salerno ma vivo a Roma per ragioni di lavoro. Ogni
estate mi reco nella mia città natale per godermi le ambite ferie e
magari sperando anche di fare un bagno; ma ogni anno le mie aspettative
risultano PURTROPPO gravemente illusorie , in quanto ormai la città di
Salerno non ha più un mare ma una fogna immensa. E' una vergogna che
una città bella come Salerno, avendo nei pressi una meta internazionale
come la Costiera amalfitana disponga di un "mare" che di mare ha
soltanto il nome. Inoltre noi meridionali e in particolare campani che
vogliamo il riscatto del mezzogiorno nei confronti del nord , come
crediamo che ciò sia possibile se non offriamo al turista ALMENO e dico
almeno l'attrazione primaria della nostra città che dovrebbe essere il
mare che invece è in queste deplorevoli condizioni? Pensate come
sarebbe bello avere un mare non dico cristallino ma almeno balneabile e
che non presenti quelle orribili macchie marroni che galleggiano sul
pelo dell'acqua e che con l'avanzare della corrente vengono trasportate
sulle spiagge ! E' una vergogna, e anche il sottoscritto se ne vergogna
vedendo la sua città letteralmente rovinata per la condotta non morale
di molti cittadini di TUTTE la classi sociali. Anche se penso che il
prossimo anno non avremo un mare pulito, io credo fermamente in questa
dura lotta, che spero si possa concludere al più presto a favore dei
comuni cittadini rispettosi dell'ambiente, e con la speranza  che
finalmente gli enti pubblici salernitani si rendano veramente conto
dell'ormai grave situazione e intervengano al più presto per ridare al
sud ma soprattutto a Salerno quella credibilità e quel pezzo di bene
pubblico che ormai manca da troppi anni!!!!!
Orlando - 10 settembre 2005

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All'inizio di quest'estate ci era sembrato che le acque del litorale cittadino fossero un pò meno inquinate rispetto a quelle degli anni scorsi. Ma si è trattato di una sensazione temporanea ed illusoria, infatti dalla fine di luglio il nostro mare è ritornato quello di sempre: una grande cloaca, rendendo così estremamente nauseabonde le forzate  immersioni quotidiane in cerca di refrigerio (per chi come noi non ha la possibilità di andare altrove). Abbiamo dovuto sperimentare anche la novità delle acque color verdognolo e maleodoranti per la presenza di alghe in putrefazione (gli anni scorsi almeno quest'ultimo inconveniente ci era stato risparmiato). Le cause quelle già arcinote: scarichi del fiume Irno in cui si riversano le fogne di diversi condomini oltre ai diversi scarichi industriali (già individuati e segnalati già da diversi anni ma senza alcun provvedimento concreto per porvi rimedio da parte delle nostre dormienti autorità competenti). La vicinanza del porto commerciale con i mercantili che continuano a lavare impunemente le loro stive al largo. Le ricorrenti rotture delle condotte fognarie sottomarine (quest'anno è toccato a quella di Cetara), che  servono esclusivamente a trasportare al largo i propri liquami che poi invadono le spiagge dei comuni limitrofi. Così a Salerno, per il gioco delle correnti, colleziona tutti i rifiuti scaricati a mare dai comuni della costiera amalfitana. Loro realizzano lauti guadagni dal turismo di massa e a noi regalano gli scarichi fognari. Continuiamo a domandarci quando saranno costretti a realizzare quei depuratori che sono presenti in tutti i paesi civili che vantano aspirazioni turistiche?  Ma c'è anche qualche spiacevole novità: da un recente sopralluogo effettuato dalle Guardie Ambientali di Salerno lungo il corso di un fiumiciattolo locale (Picentino) si è scoperto che il carcere di Fuorni e persino il Comando della Polizia Municipale di Salerno non sono ancora allacciate alla rete fognaria e sversano a mare i loro liquami attraverso le acque di questo fiume ridotto ad una fogna a cielo aperto. Sinceramente è il colmo!!!
Anche i rilievi effettuati in questi giorni da Goletta Verde confermano lo stato comatoso del mare salernitano, con un ulteriore peggioramento rispetto alle analisi (già preoccupanti) degli anni precedenti. Il direttore dell'ARPAC  salernitana però dissente. Le sue analisi risultano più tranquillizzanti ed evidenziano un sia pur leggerissimo miglioramento (come dire: il morto respira ancora!). Gli suggeriamo allora di risparmiare i soldi della collettività evitando ulteriori analisi. Potrà "apprezzare" di persona le schifezze che galleggiano quotidianamente sulle nostre acque se ci darà il piacere di venire a fare un bagno insieme a noi sul litorale cittadino. Ci sarà pure un motivo se quasi tutti i nostri Amministratori cittadini, a cominciare dal sindaco, vanno sempre altrove a fare il bagno e non si fanno mai vedere sulle nostre spiagge. O no?
(vi risparmiamo le foto di quest'anno. Sono come al solito demoralizzanti, vi basta "ammirare" quelle degli anni precedenti, presenti su questa stessa pagina, per farvene un'idea.)
agosto 2005

Altre testimoniante fotografiche raccolte sul litorale di Salerno il 26 agosto 2004
Ormai la melma galleggiante non abbandona più il nostro litorale
. Dalle foto si può individuare un'enorme macchia grigiastra, schiumosa e maleodorante. Un bel regalo che ha allietato i bagnanti salernitani per tutta la stagione estiva. Rispetto alle passate stagioni la situazione si è ulteriormente degradata  ed il mare somiglia ogni giorno di più ad una fogna a cielo aperto.
E la situazione non potrà migliorare nei prossimi anni se si continua a cercare alibi e a negare l'evidenza.
Sicuramente i comuni limitrofi privi di depuratori hanno le loro responsabilità ma cosa dire, allora, del nostro depuratore che da anni ha bisogno di sostanziosi lavori di ristrutturazione. Cosa dire dei quartieri salernitani ancora privi di allacciamento fognario, cosa dire delle misere condizioni delle acque del fiume Irno.
L'unica nostra speranza è che il sindaco di Salerno, anzichè cercare svago e refrigerio nelle limpide acque della Spagna, possa, il prossimo anno, "degustare" insieme a noi, il "cristallino" mare salernitano che continua a decantare, sbeffeggiando i dati allarmistici che puntualmente vengono emessi dall'Arpac e da Goletta Verde.

clicca sulle foto per ingrandirle

Solo 150mila euro. Di tanto dispone l’assessorato regionale all’Ambiente per porre rimedio alla vergogna che da settimane si mette in mostra in molti tratti della costa salernitana. . . da IL MATTINO del 7 agosto 2004
 

Mare sporco a Salerno, macchia d’olio rovina il fine settimana

Una grande macchia scura, l’ennesima in questa stagione, di colore marrone ha rovinato ancora una volta il week-end ai salernitani. Come detto, a causare il disagio una macchia galleggiante, di olio e melma, di grandi proporzioni che ha destato forte preoccupazione tra chi ha affollato lidi e spiagge libere del litorale salernitano della zona Orientale di Salerno.

L’acqua, oggi, era davvero sporca, sintomo evidente che i depuratori non stanno funzionando come dovrebbero. A questa situazione si è giunti anche causa degli scarichi abusivi e della costante e quotidiana violazione della legalità per l’assoluta carenza di controlli da parte delle forze predisposte.Un biglietto da visita poco incoraggiante per i turisti che hanno deciso di trascorrere qualche giorno in città!

Peggio va per i salernitani che, per un motivo o per un altro, non possono allontanarsi per ferie. Per trovare un po’ di refrigerio dal gran caldo non resta che allontanarsi dal centro.
07/08/2004 SALERNOnotizie.it

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Sul litorale di Pastena oltre a dover convivere con un mare melmoso, stamattina i bagnanti hanno dovuto assistere nauseati al ripescaggio (ad opera di un bagnino dello stabilimento Aurora) di grossi ratti morti che galleggiavano in prossimità della riva. Probabilmente è l'ennesimo regalo di qualche mercantile che, dopo aver lasciato il porto di Salerno, ha deciso di lavare le sue stive e scaricare il tutto in mare. Dai residue galleggianti siamo ormai in grado di individuare anche il tipo di trasporto effettuato: questo probabilmente aveva scaricato a Salerno legname.
Ci auguriamo che la Capitaneria di Porto intensivi i controlli per evitare il ripetersi di questi incresciosi episodi.
7 agosto 2004
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Turisti in fuga dal Salernitano
Provincia e Arpac: subito controlli sui depuratori
L'allarme Sono già arrivate le prime disdette

«L'allarme si è diffuso in provincia, in particolare tra i turisti. Cominciano ad arrivare le prime disdette di prenotazioni, altri hanno deciso di accorciare la durata della permanenza perché insoddisfatti della qualità dell'acqua marina». Il grido d'allarme è ufficiale. A lanciarlo, ieri mattina nel corso di una conferenza stampa, è stato l'assessore provinciale all'ambiente Angelo Paladino. Bisogna darsi da fare e subito «perché in una provincia a vocazione turistica la qualità dell'acqua del mare non è solo una questione ambientale. Qui è in gioco - ha detto Paladino - la nostra economia, se non corriamo subito ai ripari compromettiamo lo sviluppo. Tra i vacanzieri la migliore pubblicità è il passaparola . . . . Provincia e Arpac (l'Agenzia regionale per l'ambiente) hanno deciso una terapia d'urto immediata. Già da oggi partiranno serrati controlli sugli impianti di depurazione. «Quelli esistenti potrebbero anche anche essere sufficienti - ha spiegato il direttore provinciale dell'Arpac Roberto Napoli - ma sono gestiti male». In provincia di Salerno, sulla carta, esistono 190 impianti di depurazione, ma solo 140 sono autorizzati. Disseminati lungo gli oltre duecento chilometri di costa ce ne sono una settantina, ma non tutti funzionano a regime. . . «E' giunto il momento di essere inflessibili, anche a rischio dell'impopolarità. Fognature e depurazione - ha detto Roberto Napoli - rientrano tra le opere pubbliche primarie e hanno la precedenza assoluta su arredi urbani o finanziamenti per le feste patronali».
(tratto da IL MATTINO del 13 luglio 2004)

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E' da molti giorni ormai che le acque del mare sono dense e limacciose e sono sommerse da ogni genere di sporcizia e di rifiuti galleggianti - scrivono i due sindacalisti - e ciò comporta innumerevoli discussioni con i gestori degli stabilimenti da parte della clientela, ed un danno incommensurabile alle stesse imprese balneari. L'immagine di Salerno ”Città Turistica” ne viene offuscata, ma quel che è peggio è che i bambini sono costretti a fare il bagno in queste precarie condizioni igieniche con grave rischio per la loro salute.

 Raffaela Vuolo Olivieri (presidente provinciale del Sib) e Severino Falivene (presidente cittadino del Sib) - luglio 2004.
 

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Alla cortese attenzione
dell’Assessore all’Ambiente Francesco Saverio Dambrosio
 

in questi ultimi giorni continuano a pervenirci numerose segnalazioni relative all’inquinamento provocato dalle acque del fiume Irno, sempre più simili ad una fogna a cielo aperto. Spesso le sue acque sono marroni (vedere il colore alla foce nella foto), è segno inequivocabile che qualche azienda o qualche grossa struttura artigianale lo utilizza impunemente come sversatoio per le proprie acque reflue non depurate. Anche i lavori per la realizzazione della Lungoirno, a detta di qualche nostro visitatore, contribuisce a peggiorare il già grave inquinamento delle acque, con lo scarico nel fiume del materiale di risulta prodotto dagli scavi e dai lavori in corso.

Ma la cosa che scandalizza i molti salernitani che ci scrivono è quel grosso rivolo di acqua putrida che fuoriesce in prossimità della foce, al di sotto del parcheggio e delle giostrine (all'altezza di Via Santoro). Qualche mese fa questo scarico fognario in pieno centro era costellato da numerosi sacchetti di spazzatura che facevano “bella mostra” sull’alveo sinistro del fiume. A seguito della nostra segnalazione, abbiamo constatato con piacere che Ella ha mantenuto il suo impegno e la spazzatura è stata rimossa con una buona pulizia degli alvei. Ma come mai si continua a tollerare questo scarico di acque putride nel fiume Irno, in un punto ben visibile dalla strada e a pochi metri dal mare?

Sappiamo che ci sono tanti altri scarichi fognari nascosti utilizzati da diversi condomini lungo il suo percorso, ma questo per la sua posizione e per la sua “visibilità” è ancora più scandaloso e sconcertante ed è una conferma della tolleranza fin qui dimostrata verso gli abusivismi e l'inquinamento ambientale che ancora ci affligge.

Se l’Arpac giudica non balneabile il tratto di mare alla foce del fiume Irno è inutile scaricare tutte le responsabilità al consorzio di depurazione GIS (che pure ha le sue colpe)

Queste acque putride provenienti dal fiume Irno, per il gioco delle correnti, vengono sospinte lungo il litorale orientale (Torrione, Pastena e Mercatello) già tanto malridotto ed offeso.

Confidando, ancora una volta, sulla Sua sensibilità di Ambientalista le porgiamo i più cordiali saluti e la ringraziamo per l’attenzione e per il seguito che vorrà dare a questa nostra segnalazione.

lo staff di <http://web.tiscali.it/salernodasalvare> 
(la suddetta foto datata 6 luglio 2004 fornisce una eloquente testimonianza della chiazza marrone visibile in prossimità della foce del fiume Irno).
                   

                                      Queste foto sono più eloquenti di qualsiasi analisi!         

                                                            (scattate a Pastena nel mese di Luglio 2004)                                

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                             Queste, invece, furono scattate sempre a Pastena nei mesi di Luglio ed Agosto 2003  

     

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Mare sporco, ora indaga la Procura

Mare sporco, la Procura apre un'inchiesta sul funzionamento dei depuratori. Dopo i numerosi esposti di bagnanti e balneatori il sostituto procuratore Angelo Frattini ha disposto accertamenti . . .  si intende verificare l'esistenza di eventuali responsabilità penali nel settore della depurazione . . . Per il momento si sta valutando il mancato o parziale funzionamento degli impianti, che potrebbe aver causato il formarsi di quello spesso strato di melma, in grado di far fuggire anche i bagnati più temerari. Proprio ieri, dopo qualche giorno di pausa è stata nuovamente avvistata dalle spiagge salernitane, in prossimità della riva una scia schiumogena di colore marrone.
È evidente che il cattivo funzionamento dei depuratori comporta che le acque reflue della rete fognaria non vengano adeguatamente trattate e depurate prima di essere immesse in mare. La conseguenza inevitabile consiste in un alto tasso di inquinamento con un notevole rischio per la salute dei bagnanti e con gravi danni anche per la flora e la fauna marina. Nel mirino anche fiumi e corsi d'acqua, che confluiscono in mare.
In relazione alle condotte sottomarine si dovrà verificare da una parte se vi siano eventuali falle, dovute a una cattiva manutenzione, dall'altra se sia stata rispettata la distanza di sicurezza dalla costa, imposta dalla legge per l'immissione degli scarichi in mare. . . il mare quest’anno è stato un vero supplizio di Tantalo. Vicinissimo e inaccessibile. Finalmente arriva un inchiesta che chiarità se i soldi spesi per i depuratori non sono stati un furto. Peccato che ormai l'estate è finita.
. . . Ieri una gigantesca chiazza di colore marrone galleggiava da Torrione a Marina di Vietri.
La maggior parte dei bagnanti esasperati da questa situazione ha protestato ancora, soprattutto nella zona portuale, rivolgendosi ai gestori degli stabilimenti balneari ma puntando l’indice contro l’amministrazione comunale e in particolare contro l’assessore all’ambiente: Pierangelo Cardalesi. «Siamo sempre noi a pagare le conseguenze», questa la frase più frequente sulle spiagge.
Chiazze di schiuma, buste di plastica, avanzi di verdure e addirittura pannoloni per settimane intere hanno ridotto le acque del litorale ad una vera e propria pattumiera.

tratto da IL MATTINO del 31 agosto 2003

Dalle notizie riportate dal quotidiano IL MATTINO in data 2 settembre 2003 si è saputo che dai filmati effettuati dal nucleo sommozzatori della Guardia Costiera su ordine della Procura della Repubblica di Salerno, si è riscontrato e documentato che alcune condotte sottomarine (quella di Atrani, Conca dei Marini, e Maiori) risultano lesionate e lasciano quindi fuoriuscire in prossimità della costa parte dei liquami che dovrebbero, invece, trasportare al largo. Inoltre << . . . il collettore del Consorzio di Bonifica, costruito lungo la litoranea, non è mai entrato in funzione. E' costato svariati miliardi in lire, è lungo 8 chilometri. E dovrebbe raccogliere tutti gli scarichi fognari delle frazioni ebolitane: Santa Cecilia, Cioffi, e Corno d'Oro. Se il collettore è fermo, è facile da dedurre dove finiscono gli scarichi fognari>>.
<<A Cava dei Tirreni . . . nella misura dell' 80% la rete fognaria non risulta allacciata all'impianto di depurazione>>.

Di fronte alle indagini della Procura, di fronte alle prime parziali conferme che emergono dalle indagini giudiziarie, di fronte all'indignazione dei cittadini e degli imprenditori turistici cittadini, l'Assessore all'Ambiente del Comune di Salerno Cardalesi cosa fa?
Dichiara alla stampa:
<< Quest'anno abbiamo avuto acqua limpidissima. Lo confermano i dati resi noti dalle indagini scientifiche condotte  settimanalmente dall'ARPAC>>. tratto da IL MATTINO del 2 settembre 2003

                                                                     Lasciamo a voi ogni commento!

 La doccia fredda di Legambiente
I dati forniti da Legambiente sull'inquinamento del mare salernitano, nonostante le correnti favorevoli di questi giorni che lasciavano presagire qualche nota positiva, hanno riconosciute come "gravemente inquinato" il tratto di mare cittadino in prossimità del fiume Irno. Non ci meravigliamo più di tanto, visto che da anni denunciamo le acque sporche che questo fiumiciattolo sversa in mare in pieno centro, come una delle cause principali dell'inquinamento del nostro litorale. Del resto poco distante dalla foce di questo fiume ci sono spiagge libere e stabilimenti balneari affollatissimi. Come mai è consentito bagnarsi in queste acque e poi ci si scandalizza se Goletta Verde le va ad analizzare?
I risultati di Legambiente scaturiscono dall'accertata presenza di elevati livelli di coliformi fecali, streptococchi fecali ed enterococchi tipici di acque fognarie non depurate. Infatti l'Irno, come pubblicamente riconosciuto dalla stessa  amministrazione comunale alcuni anni fa, viene ancora utilizzato abusivamente, come fogna a cielo aperto da parte di non pochi condomini salernitani che ancora non risultano allacciati alla rete fognaria pubblica. Cosa si è fatto da allora?
12 agosto 2003
 

dal Corriere del Mezzogiorno del 12.8.2003

Ma dalla conferenza stampa di Legambiente tenuta ieri mattina presso la Lega Navale Italiana a Salerno, la realtà è apparsa molto diversa: «La situazione non è certo confortante denuncia la portavoce di Goletta Verde, Rina Guadagnini anzi, quanto emerso dai nostri rilevamenti, che vengono effettuati nei punti già utilizzati dagli enti ufficialmente preposti per i prelievi (Arpa e Asl), traccia un quadro complessivamente molto preoccupante. Le coste salernitane soffrono della eccessiva e spesso indiscriminata antropizzazione del territorio e dell'insufficiente ciclo depurativo delle acque reflue». I dati di Goletta Verde, non convergono con quelli dell'Arpac, che aveva evidenziato la presenza di un chilometro circa di spiaggia balneabile in più. A Rina Guadagnini preme inoltre precisare, che quelli di Legambiente sono gli unici dati disponibili attualmente, sullo stato delle acque, giacché i dati del ministero della salute non sono ancora stati diffusi. Questa non convergenza tra i diversi rilevamenti viene parzialmente motivata, dalle tecniche di analisi batteriologica, che oltre a prendere in considerazione i Coliformi fecali e/o gli Streptococchi fecali, già previsti dal Dpr 470/82. prende in esame anche gli Enterococchi, il nuovo parametro indicato dalla Commissione Europea ed utilizzato da Legambiente per il secondo anno consecutivo.
tratto da La Città del 12 agosto 2003

<<Non sono d'accordo sul tipo di pubblicità negativa data da Legambiente - sostiene Roberto Napoli, direttore del dipartimento di Salerno dell'ARPAC. Soprattutto perché voglio ricordare che i prelievi marini devono essere effettuati seguendo una prassi precisa. Il gioco di correnti spesso da risultati fallaci. Se non si conosce il punto preciso di prelievo (enucleato grazie allo studio dei flussi tramite longitudine e latitudine) si rischia di sbagliare. Non è difficile che l'acqua prelevata a 10 metri di distanza dia un esito completamente diverso>>.
tratto da SALERNOnotizie.it del 12 agosto 2003

Ne eravamo già straconvinti, ma oggi abbiamo finalmente anche la conferma ufficiale. L'Arpac salernitana è convinta che i prelievi per il monitoraggio dell'inquinamento marino li sa fare meglio di chiunque altro!
Ma chi ha stabilito "
i punti precisi di prelievo "? Certamente il Ministero della Sanità non ha potuto individuare per tutti le  migliaia di chilometri di coste italiane  i punti di prelievo. Al riguardo avevamo invitato l'Arpac a effettuare i prelievi dove effettivamente i salernitani fanno il bagno e sempre a pochi metri da riva (a cosa servono le barche della Lega Navale per effettuare i prelievi?
I bagnanti utilizzano le acque antistanti la riva e, nella stragrande maggioranza,  non dispongono di natanti per andare a fare il bagno nelle acque pulite dove Voi andate a fare i Vostri prelievi!).
La scelta operata è perciò sotto gli occhi di tutti:
mare sporco ma analisi Arpac tranquillizzanti grazie alla conoscenza di correnti, latitudini e longitudini che consente l'individuazione <<dei punti precisi di prelievo>>. Poi viene Goletta Verde e con le sue analisi, effettuate esclusivamente nel rispetto delle normative regionali, nazionali e comunitarie scopre che il re è nudo!
Ossia che il mare salernitano è ancora "gravemente inquinato" nonostante i ripetuti e chiassosi annunci trionfalistici.
 C.d.Q. - 12 agosto 2003

Mare di nuovo sporco, bagnanti in rivolta

Chiazze di schiuma, carta igienica, polistirolo, buste di plastica, assorbenti: il mare di Salerno è diventato una pattumiera.
I bagnanti, per sfuggire alle temperature altissime di questi giorni, hanno a disposizione solo poche ore nella prima mattinata per immergersi nelle acque per trovare un poco di refrigerio. Verso le ore 11,00 le acque del litorale da limpide com'erano vengono assalite da vera e propria immondizia . . .
<<L'afa, il mare ridotto ad una discarica, l'assenza di ventilazione - continua il gestore del Balneare Scoglio 24 - per i nostri clienti che nonostante tutto non rinunciano ad affollare i lidi, questa è una estate nera. E nessuno si è preoccupato, si preoccupa della spiacevole situazione>>. Insomma lo splendido litorale salernitano, sempre tutto esaurito, ogni estate si ritrova di fronte al solito problema: il mare sporco.

tratto da IL MATTINO del 18 agosto 2003


Ciao, mi chiamo Andrea Mango, sono un laureando in Economia del Turismo alla "Partenope" di Napoli; ero alla ricerca di materiale per la mia tesi il cui titolo è: "Turismo e inquinamento nel golfo di Salerno" , quando mi sono imbattuto nel vostro sito. Sono molto felice che qualcuno, sensibile ai problemi legati all' inquinamento marino della nostra città, stia alzando la voce. Purtroppo siamo ancora in pochi a capire a cosa si sta andando incontro, ma se è vero che l' unione fa la forza,non temete forse abbiamo un arma vincente!
29 luglio 2003

Oggi il mare era proprio una "ciofeca"! La foto pubblicate sul sito non rendono bene l'idea, era molto più sporco.
Peccato non avere a portata di mano una macchina fotografica. Cosa dire:
Ben venga il tanto agognato ripascimento delle spiagge, ma se non pensiamo anche al mare, sarà stato tutto inutile!
Qualcuno si prende la briga di controllare se i depuratori stanno veramente funzionando al 100%?
Si sta facendo qualcosa per rendere il fiume Irno meno inquinato?
In caso contrario la "Lungoirno" verrà ribattezzata "Lungofogna"!
Si era detto che il Comune aveva acquistato uno spazzamare. Dov'è andato a finire? E' in ferie anche lui?
Come si fa a conciliare un mare pulito con l'andirivieni di navi nel porto commerciale, che continuano a lavare le loro stive al largo? Stesso discorso per le navi da crociera che da qualche tempo fanno tappa a Salerno. Dove scaricano i loro rifiuti? E' stato calcolato che una di queste navi con 800 passeggeri produce circa una tonnellata di spazzatura solida al giorno!
Se si voleva puntare davvero sul turismo bisognava trovare il coraggio di trasferire il porto commerciale più a sud (c'erano anche i fondi per farlo!), avvicinandolo così agli snodi autostradali e trasformando l'attuale scalo in un accogliente e ben fornito porto turistico, in grado di attirare diportisti e turisti in città. Avremmo così limitato il traffico di TIR, non ci sarebbe stato bisogno di costruire quell'ignobile e mastodontica bratella stradale di collegamento in cemento armato, che rappresenta un autentico scempio paesaggistico, ben più sgradevole del "mostro del Fuenti". Ma tant'é qui a Salerno c'è la vocazione ad accentrare tutto (in ossequio al vecchio motto: casa e puteca). E così dovremo "goderci" in pieno centro cittadino, la cittadella giudiziaria e quel porto commerciale che ha fagocitato tratti di spiaggia bellissimi. Per avere una conferma basta ammirare le vecchie cartoline che ritraevano il nostro golfo e confrontarle con l'attuale "panorama". E Bohigas che ne pensa al riguardo?
Una città costiera che ha ambizioni turistiche (ma le ha davvero?) deve salvaguardare il suo mare come il bene più prezioso e non trascurarlo completamente come sta facendo.
Giovanni - 26 luglio 2003


Sono d'accordissimo con voi. Il mare di Salerno è sporchissimo e la spiaggia altrettanto, frequentata da topi di fogna.
Perchè Salerno non riesce a diventare una città turistica?

Carla - 23.07.2003

L'assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Salerno (non meritevole di menzione) all'indomani dell'allarme lanciato dall'Arpac sull'inquinamento riscontrato in alcuni tratti del litorale cittadino (spiaggia di S.Teresa ecc.), anziché attivarsi immediatamente per verificare il buon funzionamento dei depuratori salernitani, vigilare su coloro che continuano a sversare impunemente liquami e scarti di lavorazioni artigianali nel fiume Irno, ha pensato bene di arrabbiarsi e di dichiarare risentito alla stampa locale che non intende far apporre i cartelli di divieto di balneazione sui tratti di mare incriminati, perchè per Lui il mare salernitano è pulito ed il decreto legge che disciplina la balneazione del tutto schizofrenico.
A questo nostro novello S.Tommaso che non crede neppure ai risultati delle analisi effettuate dall'Arpac,  dedichiamo le seguenti foto piuttosto eloquenti al riguardo, scattate alle ore 11,00 di domenica 6 luglio 2003 sul litorale di Pastena, in un tratto da molti anni e tutt'ora ritenuto balneabile anche dall'Arpac (?!?).
Lo invitiamo, perciò, ad essere coerente con le sue dichiarazioni e a bagnarsi pubblicamente in questo mare sempre più simile ad una fogna, nel quale purtroppo siamo costretti a cercare refrigerio insieme a tanti bambini, quando non possiamo permetterci una vacanze fuori città.
Tutti coloro che hanno votato per i Verdi nell'ultima elezione comunale, confidavano che a ricoprire il delicato incarico di Assessore alle Politiche Ambientali cittadine,  sarebbe stato chiamato un ambientalista, scelto tra quelli maggiormente dotati dell' indispensabile predisposizione all'ascolto ed al dialogo con la gente comune. Ci troviamo invece al cospetto di un assessore quasi inavvicinabile, chiuso nel "palazzo", mal disposto al dialogo, infastidito dalle segnalazioni, dalle denunce e dai suggerimenti che gli pervengono da quella  cittadinanza dalla quale, anche se mai votato, ne è pur sempre l'espressione; molto più presente, attivo e tempestivo nel lanciare strali risentiti, attraverso gli organi di stampa, ai suoi detrattori.
Ma se questi aumentano di giorno in giorno, qualche motivo ci sarà pure, o no?


                                                             Ecco i risultati di un nostro sondaggio:

  "Rispetto al 2002 come hai trovato quest'anno il mare di Salerno?"  
 
  Risposte   Stats Voti
  uguale   18%    28 Voti  
  più pulito   10%    15 Voti  
  molto più pulito   3%    4 Voti  
  più sporco   51%    79 Voti  
  molto più sporco   18%    28 Voti  
Totale di  154  voti

Chiare fresche e dolci acque (?!?)

Si sversa nei fiumi e in mare
Legambiente: depurato solo il 50% dei liquami

Presentato ieri mattina alla Provincia, alla presenza del questore Merolla in rappresentanza delle forze dell'ordine, il secondo rapporto annuale dell'Osservatorio ''Ambiente e legalità'' della provincia di Salerno, affidato in convenzione a Legambiente.  In aumento il numero delle segnalazioni, il 22,8% delle quali ha riguardato lo sversamento illegale di rifiuti. A seguire, con il 18,4%, quelle relative a casi di abusivismo edilizio. Significativi anche i dati per i fenomeni di dissesto idrogeologico (13,3% del totale degli abusi segnalati), di inquinamento atmosferico (12,7%) e di inquinamento delle acque superficiali. Le segnalazioni provengono in gran parte dal capoluogo di provincia, dal quale è giunto ben il 20,3% delle richieste di intervento.

tratto da LA CITTA’ del 31 luglio 2003

Clamoroso dietro-front: dopo gli annunci trionfalistici, la sporcizia del nostro mare , , , ritorna a galla!

Con o senza divieto la gente fa il bagno
Il Comune non ha provveduto a mettere il cartello a S. Teresa
Caterina La Bella


Nessun cartello, nessun divieto. Alla spiaggia di Santa Teresa funziona così. In barba al divieto di balneabilità imposto dall'Arpac, ieri mattina lo specchio d'acqua antistante il lungomare si presentava affollato. Per i bagnanti ''storici'' non c'è proibizione che tenga. E così, complice anche il cartello non affisso dal Comune , i bagnanti non si sono arresi e hanno trascorso la giornata a crogiolarsi al sole e ad immergersi a mare.
tratto da la Città del 29 giugno 2003

«Un decreto legge
schizofrenico»

MARISTELLA
DI MARTINO

L’arenile in questione, da vent’anni vietato ai bagnanti, la settimana scorsa era stato riaperto al pubblico ma, esattamente due giorni dopo, l’Arpac ne ha richiesto la chiusura. A dichiarare senza mezzi termini che «il decreto è fatto male» è innanzitutto l’assessore alle Politiche Ambientali, Piero Cardalesi, stanco di «dover incaricare i dipendenti comunali di togliere e riaffiggere i divieti a distanza di pochi giorni». «Siamo favorevoli che i permessi vengano rilasciati dopo una lunga serie di controlli – afferma – forse ne occorrono di meno ma più severi e, soprattutto, definitivi. Non è concepibile quanto accaduto».
tratto da IL MATTINO del 29 giugno 2003

Quattro punti di balneazione rientrano in divieto. L’Arpac non promuove le spiagge che ad Aprile avevano presentato risultato apprezzabili
Non superano i test di laboratorio la spiaggia di Santa Teresa, la spiaggia a 200 mt. est del fiume Irno (Salerno) . . . La comunicazione del divieto di balneazione per tali siti, da parte dell’Arpac dipartimento di Salerno, è già stata inoltrata ai sindaci competenti che dovranno provvedere apponendo i cartelli. Ad Aprile e Maggio scorsi questi punti per il campionamento delle acque marine avevano fatto registrare alcuni risultati positivi, ossia di non inquinamento, tanto da fare ipotizzare ai tecnici dell’Agenzia per l’ambiente di eliminare il divieto di balneazione che da anni incombeva su quelle zone. Quei risultati dovevano però essere suffragati da ulteriori due prelievi con esito positivo, circostanza che non si è verificata in Giugno. La decisione del direttore dell’Arpac di Salerno, Roberto Napoli, è stata quella di fare rientrare in divieto le relative spiagge, comunicandolo agli organi competenti.

tratto da 12mesi.it del 27 giugno 2003

ecco il  precedente annuncio dell'Arpac salernitana:

"Balneazione, ripescate 15 spiagge
Roberto Napoli dell'Arpac: «A giorni saranno tolti i divieti»
Migliorano le condizioni del mare, buone notizie non solo per il tratto di Santa Teresa "- giugno 2003

Questo era stato il nostro primo commento:

Ogni anno la solita storia, l'ARPAC rende noto in pompa magna ai giornalisti salernitani (il suddetto titolo è stato tratto dal quotidiano la Città dell' 8 giugno 2003) che il mare del litorale salernitano è sempre più pulito, limpido e balneabile. Dopo tali assicurazioni verrebbe persino voglia di berlo e fiduciosi ci rechiamo sulle nostre spiagge cittadine per trarre refrigerio dalla precoce calura estiva. Ebbene l'impressione visiva e olfattiva prodotta dall'immersione nelle nostre acque ci lascia quantomeno perplessi.
A noi questo mare ci appare sempre più zozzo!
Fino alle 9 del mattino, per la verità,  l'acqua è ancora abbastanza limpida, ma dalle 10 - 10,30 la schiuma galleggiante la fa da padrone. E' come fare un bagno in lavatrice in mezzo a detersivi con fosfati.
Si ritorna a riva persino sbiancati e candeggiati, a volte anche maleodoranti e costretti perciò alla ricerca di una urgente doccia riparatrice. Ci è stato segnalato che le vasche dell'impianto di depurazione salernitano hanno bisogno di urgenti e radicali interventi di manutenzione straordinaria ed i numerosi "residui" galleggianti sul mare ne sono l'eloquente testimonianza.
Non ci resta che rivolgere un pubblico appello ai Dirigenti dell'ARPAC salernitana:
per cortesia svelateci dove fate i bagni a Salerno (ammesso che li facciate qui) vi  seguiremo tutti con la speranza di veder finalmente  immergere anche Voi in quelle chiare, fresche e dolci acque che tanto ci decantate!
Un bagno effettuato in queste acque maleodoranti e sporche vale più di cento prelievi ed analisi chimiche.

Non siamo i soli a pensarla così, eccovi ampi stralci dell'intervista rilasciata dal presidente del S.I.B. (Sindacato italiano balneari) pubblicato sul quotidiano la Città del 15 giugno 2003:

I prelievi dell'Arpac saranno stati anche positivi ma la sensazione è che, a Salerno, la qualità del mare peggiori di anno in anno. E' quanto sostiene il presidente del SIB, Sindacato Italiano balneari, Severino Falivene, che considera strana la balneabilità concessa a due spiagge salernitane storicamente inquinate: Santa Teresa e Torrione, a 200 metri dalla foce del fiume Irno. «Il mare è peggiorato - ha spiegato Falivene - i clienti sono stanchi: a galla vediamo di tutto, buste, carte, immondizia di ogni genere» . . .  Non abbiamo mezzi e competenze per effettuare i prelievi - ha incalzato Falivene - ma per giudicare la qualità del mare basta guardare cosa galleggia in superficie. E pensare che due spiagge storicamente inquinate sono state rese balneabili...». A Salerno, per il presidente del Sib, la balneazione rischia di sparire: «L'unica possibilità di restare aperti è il rinascimento degli arenili - ha sostenuto Falivene - l'erosione delle coste rappresenta il primo problema da affrontare per non rischiare la chiusura: i colloqui con Regione, Provincia e Comune risalgono al '97, . . .
Il cosiddetto progetto di ''ripascimento morbido protetto'' degli arenili esiste, frutto di tavoli tecnici promossi negli ultimi quattro anni, ma i ritardi, ormai, sono immani». Ma allora, se il progetto di ripascimento degli arenili c'è e la volontà degli operatori pure, cos'è che non ha funzionato? «Solo Salerno e Pontecagnano sono rimaste indietro, ad Agropoli è già partito, e con successo, il piano di difesa delle coste. Qui in città siamo arrivati al paradosso: abbiamo undici chilometri di spiagge, di cui 1,400 metri destinato ai dodici stabilimenti balneari privati, un altro chilometro e mezzo all'esercito e alla Guardia di Finanza e il resto lembi di spiaggette quasi scomparse e muri a strapiombo sul mare, del tutto inutili». Un altro grave problema riguarda il progetto, previsto dal nuovo Piano Regolatore, che immagina, a Pastena, la realizzazione di un porto nello specchio d'acqua antistante il Polo Nautico. «Le scogliere creano solo erosione e a Pastena non c'è spazio per accogliere nuovi posti barca. Sinceramente, il progetto di Bohigas mi fa sorridere». Anche sul fronte della riqualificazione turistica Severino Falivene è decisamente critico: «Gli stabilimenti balneari sono il volano di crescita del turismo soprattutto per una città come Salerno che nutre tante ambizioni- ha spiegato - ma senza la riqualificazione del litorale è inutile fare progetti: purtroppo gli enti pubblici non ci tutelano come dovrebbero, il decentramento amministrativo anzichè creare efficienza ha portato, a Salerno, solo ulteriori disservizi''.

Caterina La Bella

Sos: arenili sporchi

Le «pulci del caldo» si nascondano anche nella sabbia. In questi giorni, dietro protesta dei bagnanti, i proprietari dei lidi stanno rallestrando l’arenile due volte al giorno. Dall’inizio dell’estate sono tanti i casi di infezioni da punture d’insetti verificatesi sugli stabilimenti balneari. «Il primo giorno di mare per me è stato tragico - denuncia Tina De Luca - quei piccoli animaletti mi hanno massacrato le gambe, e per guarire da quei ponfi gonfi e dolorosi ho dovuto usare pomate al cortisone».

tratto da IL MATTINO del 27 giugno 2003

 

Pulizia degli arenili liberi Deficienze agli accessi


Ecco la mappa di tutto il litorale, ripulito, periodicamente, dagli operatori di ''Salerno Pulita''. Santa Teresa. Presenta luci ed ombre. E' stata ripulita ma presenta ancora sterpaglie e, per colpa dell'inciviltà dei frequentatori ''notturni'', bottiglie e vetri rotti. Un peccato: adesso che la spiaggia storica di Salerno tornerà ad esssere balneabile dovrebbe essere custodita con maggiore accortezza. Baia. Qui esiste una vecchia querelle tra Salerno e Vietri. Accanto agli scogli, se non fosse per la spazzatura che si accumula soprattutto nei giorni festivi, non ci si potrebbe lamentare. Ben altra storia per il lembo di spiaggia conosciuto come ''Crestarella''. Questo angolo di paradiso è insidiato da erbacce e ratti, nonostante sia uno degli arenili più gettonati. Ma la competenza della pulizia spetterebbe al comune di Vietri. Torrione. Se non fosse per la Yasmina la spiaggia sarebbe una meraviglia. Unico neo l'enorme massa di giunchi e sterpaglie non ancora rimossa. Fa storcere il naso anche la baraccopoli nei pressi dell'ex Ostello. Pastena. Sul lungomare Marconi sono tantissime le persone che fanno il bagno. L'arenile è pulito ma stona un grosso tubo di ferro arrugginito riposto a pochi passi dai bagnanti. Potrebbe essere pericoloso soprattutto per i bambini. Al porticciolo la situazione è positiva mentre è da dimenticare la spiaggia sul lungomare Colombo. La discesa è impervia e prima di toccare la sabbia bisogna fare lo slalom tra scarpe vecchie, tronchi, pezzi di legno e di ferro, addirittura una gomma di camion. La spazzatura, che spesso si accumula nei pressi degli scogli e del parcheggio, non è un bel vedere. Mercatello. Le spiagge sono ormai ridotte al lumicino ma almeno sono pulite. Sul lungomare Colombo, nei pressi del centro polifunzionale attivato dal Comune, l'arenile è pulito, così come la striscia di spiaggia tra il Lido e il Miramare. Se la passa peggio la cosiddetta ''spiaggia del cantiere'', accanto all'Arenella. Ormai è poco frequentata, se non da alcuni residenti di via Leucosia, e vi si accede attraverso un percorso sterrato, malandato e pericoloso. Soddisfatto il presidente del Comitato di Quartiere Stefano De Lucia: «I responsabili di Salerno Pulita mi hanno chiamato personalmente per chiedere quali tratti si spiaggia ripulire. Dove è stato possibile è intervenuta anche una ruspa. Hanno fatto un buon lavoro, se questa pulizia venisse fatta anche durante l'anno sarebbe il massimo». (c.l.b.)

tratto dal quotidiano "la Città" del 9 giugno 2003

 

Il responsabile salernitano dell'Arpac nella trasmissione televisiva del 15 ottobre 2002 su Lira Tv ha cercato di tranquillizzarci sulle condizioni ambientali del mare salernitano. Ha parlato di 154 punti di prelievo, di 2000 campionamenti, di rispetto delle disposizioni impartite al riguardo dal Ministero, polemizzando indirettamente con i dati "allarmistici" diffusi da altri (Legambiente?).
Una sola cosa non ci ha detto, e lo invitiamo a farlo oggi:

Quanti sono i punti di prelievo sul tratto di mare cittadino?

A quanti metri dalla spiaggia vengono effettuati?

Se ci si ostina a dire che il nostro mare "non presenta dati eclatanti di inquinamento", vuol dire che i prelievi vengono effettuati a molti metri dalla riva, e cioè in tratti dove la maggioranza dei bagnanti salernitani sprovvisti di natanti, non andranno mai a fare il bagno.
Invitiamo l'Arpac salernitano a fare i prossimi prelievi a pochi metri dalla riva, proprio nei tratti di mare in cui, la maggioranza dei bagnanti, cerca refrigerio in estate.
Non vogliamo " fare allarmismo" caro dottor Napoli, ma siamo tra quelli che non potendosi permettere una vacanza in posti migliori, quest'estate ci siamo dovuti accontentare di una mare molto simile ad una cloaca. E' adesso ci viene pure a dire che il mare cittadino è "accettabile"

Ma ci faccia il piacere!




I risultati del nostro sondaggio, relativo alla qualità del mare che bagna le spiagge cittadine, effettuato nei mesi estivi, ha fornito risultati poco lusinghieri e meritevoli di attenzione.
 

Rispetto agli anni passati come hai trovato il mare di Salerno?

  Risposte  

Stats

Voti

  uguale  

14% 

  32 Voti  

  più pulito  

13% 

  31 Voti  

  molto più pulito  

2% 

  4 Voti  

  più sporco  

27% 

  64 Voti  

  molto più sporco  

44% 

  104 Voti  

 

                                                     Totale di  235  voti (luglio-agosto 2002)

Quest'anno farsi un bagno è diventata un' impresa (e non solo per il maltempo). 
Il nostro mare si presenta quasi sempre con acque assai torbide e sporche.
Una perenne schiuma biancastra galleggiante, poi, allieta quotidianamente quei bagnanti salernitani che non possono permettersi altri lidi meno inquinati del nostro.
Una delle cause di tale inquinamento è sicuramente da attribuirsi al fiume Irno che, nel corso degli anni, è diventato una vera cloaca a cielo aperto, che sfocia liberamente a mare i suoi liquami.
Si può fare una prova in corrispondenza del ponte di Via Cacciatori dell'Irno, dove le esalazioni puzzolenti testimoniano il degrado in cui versa questo corso d'acqua nel suo tratto finale. Non siamo ancora a livello della Solofrana e del Sarno, ma se si indugia ulteriormente, c'è il rischio che possa emularli molto presto. Qualche anno addietro alcuni quotidiani cittadini segnalarono che erano stati individuati alcuni condomini salernitani che sversavano impunemente nell'Irno i loro liquami, essendo ancora sprovvisti di allacciamento alla rete fognaria. Ad essi si aggiungevano i cronici scarichi abusivi di  alcune imprese artigiane della zona.
A giudicare dal livello di inquinamento raggiunto oggi, c'è da ritenere che nulla è cambiato ... se non in peggio!

Dulcis in fundo anche il nostro depuratore cittadino questa estate ha cominciato a fare i capricci ed ha voluto, così, offrire il suo contributo per rendere più sporco ed inospitale il già malato mare salernitano. Anche le maestranze dell'impianto di depurazione hanno posto in essere diverse agitazioni sindacali per richiamare l'attenzione sullo stato attuale dell'impianto che sembrerebbe non essere più in grado di garantire, al meglio, il suo indispensabile compito.


Un suggerimento: prima di mettere in cantiere i mega-alberghi, è auspicabile adottare tutti quei provvedimenti  idonei a rendere finalmente Salerno una ambita meta turistica.
In questa ottica, il disinquinamento dell'Irno ed il potenziamento degli Impianti di depurazione cittadini, sono sicuramente da considerare prioritari e non è più procrastinabili.
In caso contrario i tuffi dalle nostre spiagge diventeranno sempre più ... un ricordo.



Ultima considerazione: come mai quest'anno, nonostante il livello di inquinamento raggiunto, non si sono visti comparire i consueti cartelli di "DIVIETO DI BALNEAZIONE"?
Che, negli anni passati, facevano regolarmente capolino a stagione abbondantemente iniziata (forse per non danneggiare i gestori degli stabilimenti balneari?)
I dati pubblicati nel rapporto 2002 di Goletta Verde definiscono il tratto di mare in prossimità della foce dell'Irno "gravemente inquinato".
Ed è risaputo che il gioco delle correnti "disperde" tali acque nelle limitrofe affollatissime spiagge di Torrione, Pastena e Mercatello.
Saremmo molto curiosi di conoscere, al riguardo,  i dati sulle rilevazioni effettuate nell'estate 2002, in possesso dell'Amministrazione Comunale e della locale A.S.L., ma non ci facciamo illusione. Essi resteranno gelosamente "custoditi".
 

 

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Aggiornato il 22-10-2007