Proprio oggi ho letto la segnalazione della
professoressa Dell'Acqua su Castel Terracena. Voglio segnalare che il
degrado di cui parla la professoressa si estende anche ad altre zone
limitrofe ed altrettanto belle e interessanti del centro storico. Mi
riferisco, in particolar modo, al vicolo Castel Terracena che è ormai
abbandonato da più di due anni. Il vicolo che immette da piazzetta
Cerenza sulla storica Via Mercanti è uno dei più belli di Salerno
antica, con un arco spagnolo che era molto ammirato e fotografato anche
dai "pochi" turisti stranieri che arrivano nella nostra città. Oggi è
quasi interamente occupato da impalcature che dovevano essere utilizzate
per ristrutturare un vecchio edificio che affaccia sulle scale del
vicolo. Ma la ristrutturazione non ha avuto mai inizio e la parte
sottostante al fabbricato diruto è diventata una discarica di rifiuti
anche ingombranti. In estate diventa anche un eccellente rifugio per
topi e colombi. Purtroppo la situazione diventa ogni giorno più grave e
nessuno "sembra" accorgersi che questo vicolo così importante per la
storia di Salerno è abbandonato e neanche più gli spazzini provvedono
alla sua manutenzione. Sono stati avvertiti gli uffici competenti del
comune della ASL, ma ognuno di loro scarica le competenze sull'altro e
così noi abitanti della zona siamo costretti a convivere con questa
situazione. A volte affacciandomi dai miei terrazzini mi sembra di
essere ancora nel periodo del dopo terremoto e guardo con tristezza
questo angolo di Salerno che una volta era meta anche degli sposi che
volevano immortalare il loro giorno più bello con lo sfondo di uno dei
posti più suggestivi della nostra città!
Rita Spiotta - 4 marzo 2006
sono Francesca
Dell'Acqua, docente di Storia dell'Arte Medievale presso la Facoltà di
Lettere dell'Università di Salerno.
Scrivo all'Ufficio
Comunicazione del Comune, e agli organi di stampa per conoscenza, con somma
indignazione. Spiego il perché.
Dopo una visita al
Museo Diocesano di Salerno, stamani con i miei allievi, sono passata nel
cortile di Castel Terracena, in Traversa San Giovanni 1, cortile della
reggia di Roberto il Guiscardo, primo esempio di residenza palaziale
normanna in Italia meridionale, risalente alla fine dell'XI secolo.
Ebbene sono rimasta
disgustata non solo dagli escrementi dei cani, ma dalla spazzatura
che giaceva sparsa e abbandonata in ogni angolo del prezioso complesso
architettonico.
Poiché questa
situazione non è una novità, ma dovuta alla pressoché nulla
manutenzione igienica di quel passaggio pedonale dall'altissima
importanza storica, chiedo al Comune di impegnarsi a mantenere DECOROSO
uno dei monumenti più importanti della nostra città.
Vorrei che questo
mio sfogo raggiungesse il Sindaco e la sua giunta, dal momento che da anni
Salerno ambisce ad essere polo di attrazione turistica.
In queste
condizioni, ogni qualvolta porto un ospite straniero o comunque forestiero a
visitare quel cortile, mi vergogno profondamente del degrado in cui versa.
Mi sono impegnata,
dopo anni di studio in università italiane e straniere, a tornare al Sud per
svolgere una missione didattica che sentivo doverosa nei confronti della mia
terra. Mi sono impegnata ad organizzare per conto dell'Università di Salerno
e del Gruppo Archeologico Salernitano (uno dei rarissimi operatori culturali
di questa città), un ciclo di conferenze con relatori nazionali ed
internazionali di argomento mediterraneo, tutt'ora in corso e che è stato
inaugurato dal gentile Assessore Guerra.
Eppure mi vergogno
per il degrado in cui versa quell'angolo prezioso della nostra città, tra le
mura della residenza di Roberto il Guiscardo, ogni volta che vi porto in
visita uno dei relatori.
Desidero una
risposta a quanto ho espresso. Aggiungo qui sotto qualche foto di cattiva
qualità scattata stamani col mio cellulare, per mostrare gli scatoli di
cartone, i sacchi di spazzatura, gli escrementi di cane, le bustine con la
droga di cui lì si fa commercio.
Distinti saluti,
Francesca Dell'Acqua
Doc. Storia dell'Arte Medievale
Dipartimento di Latinità e Medioevo,
Facoltà di Lettere-Univ. degli Studi di Salerno
84084-Fisciano, Salerno
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