A Salerno si costruiranno altre case per ricchi?

La Procura apre un'indagine

L'inchiesta del sostituto procuratore Gabriella Nuzzi sulle varianti al Prg continua nel massimo riserbo. Un'indagine alle battute iniziali e già si parla di segretare gli atti. Agli inquirenti interessa accertare se il modo di procedere in materia urbanistica, con l'adozione di una serie di varianti, scelto dall'amministrazione comunale, non celi un meccanismo illecito, in grado di recare vantaggi ad alcuni privati.
Non si esclude che nell'inchiesta del pm Nuzzi della sezione reati contro la pubblica amministrazione confluisca anche l'altro filone d'indagine sulla variante urbanistica con la quale è stata autorizzata la realizzazione dei 450 alloggi in località Paradiso di Pastena. Attualmente su quel versante sono già al lavoro i consulenti nominati dal procuratore aggiunto Michelangelo Russo. Proprio da una variante in zona Asi, poi tempestivamente ritirata, è stata avviata negli anni scorsi un'altra inchiesta quella sulla vendita dell'Ideal Standard alla Sea Park, che a sua volta ha da poco nuovamente ceduto lo stabilimento. Quell'inchiesta non è conclusa, il pm Filippo Spiezia ha chiesto di recente la proroga delle indagini.
tratto da IL MATTINO del 6 dicembre 2003

Le dimissioni dell'Assessore all'urbanistica Martino

"Il Piano prevede oltre 40.000 nuovi vani la cui realizzazione fa conto di standars lontani dai luoghi edificati, in barba alla legge ed al comune buon senso. L'edificazione di un numero di vani esorbitante rispetto ai trend negativi di crescita della città è un vero e proprio attentato al territorio perseguibile persino con riferimento al dettato costituzionale. Gli amministratori di Salerno cioè, con tale ipotesi, verrebbero meno sinanche al proprio dovere di garanti costituzionali del benessere collettivo. In tale situazione credo sia del tutto irrilevante per i cittadini sapere se questa colata di cemento sarà realizzata attraverso un Piano organizzato preventivamente o se, come vuole De Luca ...., attuata senza dare nell'occhio, magari con l'accordo degli ex democristiani del Polo, di volta in volta, attraverso lo sportello unico o falsi Piani di Riqualificazione Urbana, così come del resto si sta già facendo. La verità del dissidio è che Martino, in presenza del disegno pianificatorio attuato da De Luca per pezzi, ritenendosi esautorato, di fatti un mero coperchio, come Bohigas (il quale però ha guadagnato miliardi a fare il paravento) si sia ribellato richiamando il proprio ruolo, senza rendersi conto che, come gli ricordano i politici, egli è solo un tecnico e, in quanto tale, privo di contrattualità politica."
Alberto Cuomo - ex presidente Ordine Architetti - Direttore Dipartimento Progettazione architettonica Università di Napoli
tratto dal quotidiano IL MATTINO del 11 novembre 2003

I PM acquisiscono gli atti sul via libera alla costruzione di 450 alloggi
<<. . . qualche giorno fa, un perito ha varcato la soglia di Palazzo di Città. E' stato incaricato dalla Procura della Repubblica di Salerno di acquisire tutto l'iter procedurale che ha portato all'approvazione del programma di edilizia pubblica residenziale prevista per la zona orientale . . .Per ora, si tratta solo di una indagine conoscitiva avviata dai magistrati della procura salernitana per far piena luce su tutti gli incartamenti poi sfociati nella delibera (la numero 22 del 17.05.2003) che concede, a due consorzi privati, di avviare la costruzione di circa 450 alloggi nell'area meglio conosciuta come "Paradiso di Pastena". . . Un'area di poco più di 124 mila metri quadrati che secondo un'altra delibera invece, la numero 71 del 1989, era stata vincolata per permettere la salvaguardia ed il recupero degli standard urbanistici di un quartiere fortemente degradato. Delibera che sarebbe stata "aggirata" facendola decadere e cambiandone, di fatto, la destinazione d'uso. In questo modo, l'ultimo polmone verde della città, che doveva essere destinato ad accogliere spazi pubblici e parcheggi . . . mentre la restante parte, doveva servire per verde pubblico e strade, è diventato edificabile>>.
tratto dal "Corriere del Mezzogiorno" del 25 sett. 2003

Consiglio Comunale: 400 nuove case a Salerno
"Il futuro di Salerno passa per circa 414 alloggi da costruire a ridosso della tangenziale .... L'opportunità è concessa dal famoso art. 18 della legge sull'edilizia residenziale in parte agevolata. ... ed infine 258 alloggi di edilizia libera. Questi ultimi sarebbero destinati all'elite salernitana. E' quanto sostiene il centrodestra, che ritiene proibitivi i prezzi di queste case, comprese tra i 500 ed i 700 milioni delle vecchie lire."

tratto da SALERNOnotizie.it del 19 maggio 2003

Se il vero obiettivo della nostra Giunta era quello di offrire case alle giovani coppie ed ai salernitani che sono costretti a trasferirsi nei comuni limitrofi, a causa dei prezzi insostenibili raggiunti dalle abitazioni salernitane, la strada intrapresa appare quantomeno sorprendente.
Ben vengano le 100 case per le forze dell'ordine e i 92 appartamenti da realizzare con contributi dello stato per i meno abbienti, ma non si capisce a cosa servono le altre 258 "case di edilizia libera" ?
Per favorire operazioni di investimento immobiliare da parte dei ceti più abbienti che già da qualche anno ricorre al mattone in sostituzione dei vecchi BOT e delle azioni divenute meno appetibili, con l'inevitabile aumento degli appartamenti lasciati sfitti  oppure offerti sul mercato con canoni di locazione insostenibili per la maggioranza delle famiglie medie?
I più entusiasti di questa scelta restano, ovviamente, i due costruttori salernitani che realizzeranno un grosso business dalla vendita di questi alloggi di "edilizia libera".
Ci si domanda perchè non si è data la precedenza alle cooperative di edilizia economica e popolare che da decenni chiedono di poter costruire un alloggio per i propri soci, avendo a volte anche la disponibilità dei terreni necessari per tale operazione?
Realizzare appartamenti  "di edilizia libera" a prezzi così alti in località semi-periferiche, oltre a cementificare le già poche zone superstiti di verde, potrebbe non avere alcun effetto calmierante sul mercato immobiliare cittadino, anzi c'è chi teme che si corra il rischio di spingere il prezzo delle case ancora più su, aggiungendo così al danno la beffa, a discapito di quelle giovani coppie e delle famiglie meno agiate che si dice di voler aiutare a cercar casa a prezzi ragionevoli.
E se alla fine si scoprisse che dopo questa massiccia colata di cemento non si è riusciti neppure a frenare il trend demografico negativo, favorendo ulteriormente una città abitata da anziani e . . .  ricchi ?

Marcello - 23 maggio 2003

Sui 400 alloggi Martino sfida la Masullo

<<Se è questo che pensi degli alloggi a Paradiso di Pastena, abbi il coraggio di venirlo a dire in consiglio>>. Così parlò Fausto il mite alla collega progressista ultraperplessa e ultrascontenta della colata di cemento che potrebbe rovinare uno degli ultimi angoli verdi della zona orientale in cui anche lei vive. . . I dubbi, nel centrosinistra di lotta e di governo, sono però rimasti: nei rovelli notturni del socialista Francesco Colucci, nelle ansie mattutine del verde Francesco Saverio Dambrosio ..... Un favore ai costruttori? Di sicuro alle coop Acacia e Consortile Irno che dovrebbero realizzarli . . .

tratto dal quotidiano IL MATTINO del 17 maggio 2003

Una considerazione dell' ing. Franco Ricciardi dell'Unione Consumatori di Salerno sul Prg:

". . .  in poche parole se questo scellerato piano di costruzione passasse all'approvazione del consiglio comunale si ritornerebbe in pochi anni di nuovo alla situazione di invivibilità che questa amministrazione è riuscita a riportare ad un discreto livello. Non basta un grandissimo architetto per il Prg se le sue proposte porteranno la città ad essere invivibile di nuovo entro pochi anni".

tratto dal Corriere del Mezzogiorno - pag. 8 - del 27 marzo 2003

Riteniamo illuminante al riguardo l'articolo "Case sfitte e case nuove" di Simone Giuliano pubblicato sul numero di Aprile 2002 di "La Nuova Graticola di Salerno" - pag. 15. Eccone alcuni passaggi:

"... nell'ultimo censimento di Salerno .... a fronte di circa 2.700 alloggi sfitti nel '93, oggi sono più di 4.000. Non è da sottovalutare il risultato sugli alloggi sfitti. Esso evidenzia che il mercato del mattone è concentrato in un numero relativamente ristretto di mani, e che al suo interno è probabilmente in atto una speculazione. E' ipotizzabile cioè che chi possieda immobili non sia disposto a concederli in locazione al di sotto di una certa cifra, e che pertanto blocchi la loro concessione finchè non sia sicuro di ottenere quel rendimento. E' chiaro che se i 4.000 alloggi di cui sopra venissero in tutto o in parte dati a chi li chiede, non sarebbe più possibile ottenere i rendimenti che si ottengono ora. Un'oculata azione amministrativa non dovrebbe consentire tali lucri in buona parte ingiustificati, sopratutto perchè essi sovente si ripercuotono a danno delle categorie più deboli, ed avrebbe pertanto il dovere di sovratassare le case sfitte.
Che a Salerno, poi, l'emergenza abitativa sussista e sia di proporzioni imbarazzanti, è circostanza ben nota. I programmi dell'amministrazione comunale sono altrettanti noti: la bozza di Piano Regolatore - in attesa del progetto definitivo che verrà consegnato da Oriol Bohigas il 4 giuno 2002 - prevede la costruzione di 24.000 vani, per un totale di 4.000 alloggi, il cui 40% è da destinarsi all'edilizia agevolata e sovvenzionata. ... Ma da più parti si teme che tali colate di cemento finiscono per deturpare il volto della città. Ed inoltre, come sottolinea giustamente Fausto Morrone e Piero Ciotti, segretari provinciali di Cgil e Cisl, non si capisce perchè non si studiano dispositivi fiscali per diminuire il numero delle case sfitte, piuttosto che correre il rischio di attrarre in città anche imprenditoria avventuriera, illudendosi magari di creare occupazione. Intanto il centro storico se ne cade a pezzi ... ".


 

LA CITTA'  FUTURA
«Questa amministrazione ha già deliberato 1200 nuove abitazioni con le varianti - spiega Mario De Gennaro - Visto che il Prg non è stato approvato, e dato che non ci sono finanziamenti pubblici che si perdono, possiamo ripensare un provvedimento che cambia il volto di una parte della città e che favorisce solo un imprenditore».
tratto da "IL MATTINO" del 26 luglio 2003

Sul Corriere del Mezzogiorno del 25.01.2002 abbiamo trovato una dichiarazione rilasciata dal capogruppo del Prc cittadino Lorenzo Forte, in merito alle modifiche proposte ed in procinto di essere approvate al Prg di Bohigas.
In pratica viene lanciato un grido di allarme che tocca un nervo scoperto per noi salernitani, che abbiamo già sperimentato la speculazione edilizia selvaggia degli anni 60, con il conseguente scempio della città.
Se risulteranno fondati i timori espressi dall'esponente politico salernitano, rischiamo di veder peggiorate ulteriormente le condizioni di vivibilità urbane a Salerno.

Leggiamo cosa dice Forte: "L'elemento che lascia perplessi è il dimensionamento della città. Non ci convince l'aumento di 24mila abitanti nei prossimi anni ed i relativi vani che si vogliono costruire. Questo piano, rischia di far maturare un collasso nei servizi e nell'intasamento della città.
Non ci convince la volontà di ricreare condizioni di disagio per il capoluogo e per le realtà limitrofe di Salerno. Se Baronissi e Bellizzi, ad esempio, prevedono interventi edilizi ed anche il capoluogo ragiona nello stesso modo, complessivamente si rischia soltanto una cementificazione inutile.
I servizi in città già mancano, proseguendo in questa direzione andremo verso una crisi
".

Se i timori espressi da Forte sono fondati, allora ci chiediamo cosa pensano al riguardo i Verdi e gli ambientalisti salernitani?
Perchè non si pronunciano al riguardo?

Aspettiamo fiduciosi un loro gradito contributo per far chiarezza su un argomento così delicato.
Restiamo convinti che è sempre meglio evitare la costruzione dei vari "mostri del Fuenti", anziché battersi dopo per farli abbattere!

 

Buongiorno a tutti e complimenti per l'iniziativa di salvaguardia e controllo delle attività svolte dall'amministrazione comunale salernitana.
Volevo segnalarvi lo scempio adoperato nel convento S.Francesco sito nel rione Carmine (alle spalle di p.za S.Francesco). I monaci residenti nel convento, curavano da anni il loro splendido
giardino che, oltre a mitigare lo spirito dei residenti oppresso dai milioni di metri cubi di cemento che li circonda, costituiva la dimora di numerosi gatti randagi "accuditi" dai più generosi fra gli abitanti della zona. La coniugazione dei verbi è al passato non a caso, infatti il giardino di cui prima è stato completamente raso al suolo al fine di creare ...... box auto. Lo sdegno non è tanto relativo
all'atteggiamento dei monaci (personalmente interpellati hanno risposto con un secco: "i beni devono fruttare"??!!??) quanto all'ennesimo avvio a Salerno di una opera di cementificazione. Da quando il sindaco De Luca ha cominciato con la sua opera di "rifacimento" della città, pare che non si riesca a fare a meno di versare colate di cemento e catrame per sottolineare la vitalità dell'amministrazione comunale; diversamente da come potrebbe sembrare, nel caso dei monaci, ritengo la giunta comunale colpevole di non sensibilizzare i privati sull'importanza di alcuni (troppo pochi) siti di verde in città.
L'impegno dimostrato in tanti anni nel rifare il volto della città ricoprendo il tutto con il catrame, alimenta nei privati la voglia di partecipare a questa opera di "ricopertura" del suolo. Reiterando questo comportamento dove andremo a finire? Tutti al parco del Mercatello? (ci sono solo una quindicina di alberi).
Sicuro di un vostro pronto interessamento vi ringrazio dell'attenzione che vorrete dedicare a questo scempio.
Cordiali saluti.

Giancarlo Vezzoli

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