La cittadella
giudiziaria di Salerno
Cosa dire del palazzetto di giustizia che stanno costruendo nella zona vicino al dopolavoro ferroviario? Non sarebbe stato più utile avere lì una nuova stazione ferroviaria per Salerno con tutti i servizi? Ad esempio parcheggi (visto che l'attuale risente di tutti i problemi di una stazione costruita tanti anni fa), Stazione di bus, giardini ecc, e perchè non usare lo spazio dell' ex mercato generale ortofrutticolo per costruire questo palazzetto? O meglio ancora la zona di Fuorni dove è il carcere? Rovinare così la città con un mostro di cemento nel cemento.
Antonio D.R. - 9 febbraio 2003
Siamo
moltissimi a Salerno che la pensiamo come Antonio. Ma non abbiamo voce in
capitolo, non abbiamo accesso alla stampa locale. Non possiamo dibatterne con i
politici salernitani.
Gli unici, invece, che non hanno fatto conoscere il loro punto di vista in
materia sono gli ambientalisti (ma ci chiediamo: ce ne sono ancora a Salerno?).
Evidentemente è molto più gratificante e si ottiene molta più visibilità sui
mass-media nazionali nel fare abbattere i "mostri" inquadrati dalle
telecamere, piuttosto che adoperarsi fattivamente tutti i giorni per provare a
non farli edificare.
I nostri
Amministratori dopo tantissime iniziative encomiabili, hanno deciso di puntare
sulla cittadella in pieno centro abitato e lontano dal carcere di Fuorni, dove
inizialmente era prevista la sua realizzazione.
Nessuno, però, si è preoccupato di spiegare alla cittadinanza il perchè di
questo cambiamento.
Si era detto che erano stati resi edificabili quei terreni di Fuorni proprio per
tale scopo!
Vorremmo sapere se oggi quei terreni sono ritornati alla loro destinazione
agricola iniziale, o se sono rimasti edificabili con vertiginosi ed
ingiustificati incrementi del loro valore di mercato?
Ci era stato spiegato che costruendo la cittadella a Fuorni si ottenevano indubbi vantaggi:
si contribuiva a decongestionare la città (analoghe iniziative di delocalizzazione sono adottate da molte altre amministrazioni comunali) | |
Si realizzava un polmone di verde pubblico in un'area urbana già umiliata da una indiscriminata colata di cemento | |
si evitava di dover scarrozzare da un estremo all'altro della città gli imputati che debbono essere processati, ottenendo vantaggi anche sotto l'aspetto della sicurezza e dell'ordine pubblico | |
Si contribuiva a dare nuovo decoro alla periferia della città. |
All'improvviso, tutti questi vantaggi così tanto decantati fino ad allora, sono stati completamente ignorati e tutti i buoni propositi cancellati con un colpo di spugna!
Nessuno ha sentito l'esigenza di spiegarci il perché di questo cambiamento nella scelta della sua localizzazione ed in che modo è stato valutato l'impatto ambientale che tale scelta avrà inevitabilmente sul traffico cittadino (in termini di maggiori ingorghi), sull'inquinamento atmosferico e acustico, sulla cronica carenza di verde pubblico nel centro cittadino, sulla mancanza di parcheggi e quindi sulla vivibilità urbana in generale.
Ci si è preoccupati solo di rivendicarne la paternità, offrendosi giulivi alle tante fotografie celebrative.
Pasquale C. - 10 febbraio 2003
La Cittadella si "mangia" il parcheggio.
Duecento posti auto "fagocitati" dal cantiere della cittadella giudiziaria. Il
parcheggio tra via Dalmazia e via Cacciatori dell'Irno non è più attivo. La
strada di accesso è sbarrata da un cancello con la scritta "vietato l'ingresso
ai non addetti ai lavori". Nell'area, che fino a qualche giorno fa ospitava
centinaia di auto, magari parcheggiate male ma pur sempre parcheggiate,
sono stati innalzati alcuni container e due toilette ecologiche: non è difficile
dedurre come l'area sia stata prescelta come quartier generale del cantiere
della vicina cittadella giudiziaria. E' accaduto tutto in pochissimi giorni.
foto e articolo tratti dal quotidiano "la Città" del 31 gennaio 2003
Riaffiora il Medioevo e ferma la Cittadella.
Si scava per costruire il futuro e il passato torna prepotentemente d'attualità:
un sito archeologico ferma i lavori per la Cittadella giudiziaria. Mura, case,
vasche, reperti, fondamenta in gran parte di età medioevale sono venuti alla
luce appena le ruspe hanno cominciato a scavare... E più si va a fondo, più si
ritrovano vestigia di età antiche, a cominciare dall'epoca romana. Ritrovamenti
che porteranno a riscrivere la storia di Salerno, dei suoi insediamenti, del
rapporto con il fiume Irno ... In poche ore è emersa una necropoli
alto-medievale e poi case, piccole officine, vasche, insomma un insediamento
artigiano databile tra l'ottavo e il decimo secolo dopo Cristo...
... più si scava più emergono vestigia di età passate, con reperti che
appartengono anche all'epoca romana segnati dalla presenza di lapilli
dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
(tratto dal quotidiano IL MATTINO del 19 febbraio 2003)
Cittadella giudiziaria, una scelta infelice
La localizzazione della cittadella giudiziaria è stata una scelta infelice. A
dirlo, in una lettera aperta al sindaco, è il capogruppo di Forza Italia.
Aniello Salzano che ricorda come la vicenda possa rischiare di <<far ridere
amaramente l'Italia intera. L'imprevidenza degli uomini minaccia di affossare
risorse e posti di lavoro>>. Salzano ricorda che, come accaduto per Finmatica,
anche la cittadella giudiziaria <<per i ritrovamenti archeologici, si rischia di
dover fermare i lavori ...
Per Salzano la localizzazione della cittadella giudiziaria è stata infelice.
28 febbraio 2003
(la foto delle mura medioevali e l'articolo sono tratti dal quotidiano la Città)
Cittadella giudiziaria, ripartono i lavori
Ripartiranno, in tempi brevi, i lavori di realizzazione della cittadella giudiziaria, dopo il blocco provocato dal ritrovamento, da parte dei tecnici della sovrintendenza, di reperti archeologici nell'aria della Lungoirno. ... . E i reperti ritrovati sulla Lungoirno sono, in ogni caso, di notevole importanza per la ricostruzione della storia del capoluogo. Si tratta, infatti, di scoperte di infrastrutture risalenti all'età medievale e, a maggiore profondità del terreno, di rinvenimenti risalenti all'età romana che fanno presagire la presenza di una piccola necropoli. Nella stessa area, inoltre, i tecnici della soprintendenza hanno registrato tracce di insediamenti risalenti all'epoca preistorica dell'età del bronzo.
(tratto dal Corriere del Mezzoggiorno del 19 marzo 2003)
Perchè si vogliono nascondere gli scavi archeologici?
L'area dell'ex scalo merci ferroviario sul quale sorgerà la nuova cittadella
giudiziaria viene in questi giorni occultata da pannelli metallici che si stanno
iniziando ad installare anche lungo la via Dalmazia, dove l'esistenza del muro
di cinta adiacente al marciapiede, rende del tutto inutile tale intervento.
Per quale motivo non si utilizzano questi fondi per fornire qualche operaio in
più agli archeologi che stanno alacremente lavorando per portare alla luce e
studiare gli importanti reperti, scoperti durante i lavori di sbancamento?
Oppure per installare i pannelli
fonoassorbenti che gli studenti del Liceo Scientifico Severi invocano da molti
anni per non essere distratti dagli assordanti rumori dei treni che vi
transitano accanto?
Anche sulla via Cacciatori dell'Irno sono stati posti dei teloni bianchi a
copertura delle già esistenti inferriate metalliche.
Perchè?
Per quale motivo si vuole impedire ai salernitani di poter visionare dall'alto
gli scavi archeologici in corso?
Siamo consapevoli che quanto prima essi saranno ricoperti da una bella calata di
cemento (Finmatica docet), perciò consentiteci almeno di poterli vedere adesso e
poter scattare qualche foro ricordo, prima che sia troppo tardi.
Altrove le amministrazioni locali organizzerebbero visite guidate con le
scolaresche, qui da noi si tenta di celare gli "scomodi" ritrovamenti con
tendaggi e pannelli metallici.
Ecco il risultato di un nostro sondaggio on line, effettuato al riguardo a
Aprile/Maggio 2003
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Totale di 186 voti
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Problema risolto: i fastidiosi reperti archeologici sono stati eliminati con le ruspe, il progresso non verrà più intralciato!
luglio 2003
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Aggiornato il 22-10-2007