Salerno bocciata
sulla raccolta differenziata dei rifiuti
Questo è il titolo dei due principali quotidiani della nostra città (Il
Mattino e La Città) in edicola il 28 aprile 2004.
Il decreto Ronchi prevede una soglia minima di raccolta differenziata pari al 35
% che la nostra Amministrazione Comunale non riesce in nessun modo ad onorare.
Infatti secondo i dati dell'Osservatorio sui Rifiuti in occasione del Premio
Ricicla 2003, Salerno fa rilevare appena il
14,6%. Un grosso danno di immagine
per una città costretta a convivere con cassonetti strapieni e discariche ormai
al collasso.
Un dato
poco incoraggiante ma, secondo diverse segnalazioni ricevute dai nostri
visitatori, neppure del tutto attendibile.
Ci vengono, infatti, indicate le seguenti "anomalie":
All'inizio venivano consegnate buste di colore diverso con allegato un
volantino che spiegava come differenziare i rifiuti da riciclare. I
cittadini dovevano, così, riporre in buste di colore diverso la carta, la
plastica, il vetro ecc. Da molti mesi queste buste sono sparite
completamente dalla scena e le famiglie debbono "arrangiarsi" con le comuni
buste di plastica per la spesa. Non esistono in strada neppure gli appositi
contenitori per la raccolta differenziata ben conosciuti ed apprezzati in
altre città.
Ne consegue una gran confusione e si vanifica di fatto ogni velleità di
riciclo dei rifiuti. Nasce spontaneo il ragionevole sospetto che tutto il
materiale così raccolto finisca inevitabilmente nelle discariche. A meno che
qualcuno non voglia spiegarci che una volta raccolte le diverse centinaia di
buste, si utilizzino gli addetti alla raccolta anche per separare a mano i
rifiuti secondo la loro tipologia. Se così fosse sarebbe ugualmente un'
assurdità.
Non è più economico tornare a distribuire i sacchetti colorati?
La raccolta differenziata, iniziata nella zona orientale, inspiegabilmente pare non sia stata ancora estesa al resto della città.
Nei commenti pubblici (su TV locali) di alcuni autorevoli ex-amministratori, la raccolta differenziata viene menzionata con fastidio, quasi un obbligo di cui si disconosce apertamente ogni utilità concreta.
La risposta dei cittadini nei pochi quartieri interessati alla raccolta differenziata è stata molto incoraggiante. Evidentemente in questi anni è cresciuta la cultura della tutela dell'ambiente anche nella nostra città. Non altrettanto si può dire sulla sensibilità dei nostri politici sull'argomento.
Il business degli inceneritori, oggi denominati con gran fantasia "termovalorizzatori" finisce per far abbandonare del tutto ogni serio tentativo di raccolta differenziata. Si susseguono così le dichiarazioni entusiastiche a favore della creazione di un "termovalorizzatore" a Salerno, nelle vicinanze della futura centrale a turbo-gas (anch'essa definita "super-ecologica" ed indispensabile alle fortune della nostra città) della serie l'unione fa la forza!
Nota: Come per tutte le altre segnalazioni presenti in questo Sito, la presente sarà sempre disponibile on-line e continuamente aggiornata fino a quando non si sarà posto rimedio definitivamente all'inconveniente segnalato. In tal caso la presente pagina sarà sostituita da un'altra, con la quale a nome di tutti i cittadini interessati, saranno pubblicamente ringraziati tutti coloro che si sono adoperati a tal fine.
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Aggiornato il 22-10-2007