Salerno e l'inquinamento acustico.
MISURE E REPORT
L’inquinamento acustico da traffico veicolare a Salerno , è senza dubbio uno dei fattori maggiormente in causa nel disturbo della vita quotidiana e conseguente livello di benessere che una città è capace di offrire.
Nella fattispecie è stato scelto di effettuare delle misure a campione, a titolo puramente dimostrativo, in una delle zone a più alto traffico veicolare e conseguente inquinamento anche acustico.
Il punto scelto è un’abitazione posta al 5° piano di Via Lungomare C. Colombo, con il microfono di misura posto ad un’altezza e distanza dal balcone come da allegato del 98 alla famosa legge 447 inerente l’inquinamento acustico ad di fuori degli ambienti di lavoro.
Lo strumento di misura scelto è il Multianalizzatore (per acustica e vibrazioni) tipo 3560C Pulse della Bruel&Kjaer, settato in modo da rispondere in pieno alle normative succitate. Tutto il resto della catena di misura (microfono, preamplificatore ecc) sono anche della Bruel&Kjaer, azienda leader mondiale del settore.
Prima dell’esecuzione delle varie analisi e conseguente elaborazioni e report (di seguito ), si è ritenuto opportuno, come suggerito dalla stessa legge, una disamina del fenomeno con varie misure di prova.
Seppur il presente report riveste la pura funzione dimostrativa, le condizioni al contorno sono state scelte quanto più vicine a quelle dettate dalla normativa in vigore dinanzi menzionata .
ad esempio : distanze ed altezze dal balcone, settaggio analizzatore, ecc. Purtuttavia alcuni punti quali ad esempio durate e tempi di misura possono essere opinabili.
CONDIZIONI DI MISURA e NOTE
Legge di riferimento n. 447 del 1994 e relativo decreto attuativo relativo a tecniche di misure in esterno dM 16/3/98.
Condizioni meteo normali per questo tipo di misura: assenza di pioggia (cielo sereno o poco perturbato, leggera brezza, temperature intorno ai 20° C).
La strumentazione e quindi l’intera catena di misura è di classe 1 come richiesto dalla normativa.
L’analizzatore è stato predisposto per misurare con un unico microfono tipo 4189 con relativo convertitore deltatron tipo 2671, con cavo BNC.
Altezza ad 1,2 mt da pavimento e distanza da balcone di circa 1 mt.
Setup:
analisi di tipo CPB ad 1/3 d’ottava (da 20 a 20KHz) in Lineare e con pesature globali (overall) in Lin ed A, quindi saranno disponibili anche i valori in dBA e dB globali oltre ad altri valori grazie alla funzione cursore dell’analizzatore, tra cui il minimo e max livello misurato nel corso della durata della misura.
Molte altre condizioni previste dalla normativa non sono state considerate, seppur possibili con la strumentazione usata, ma che avrebbero sicuramente appesantito la relazione visto che la presente non ha valore di legge. Ad es.: componenti tonali con correlazione con curve NR , calcolo del livello differenziale, ecc. Comunque è da notare che tali omissioni avrebbero ancor più peggiorata l’attuale situazione già di per sé al di là dei limiti imposti dalla legge. Quindi i valori riportati possono ritenersi come i valori minimi riscontrabili, non ultimo il fatto che siano stati rilevati in un’abitazione posta all’ultimo piano., quindi senz’altro con livelli di molto inferiori a quelli riscontrabili in piani più bassi.
MISURE
Di seguito riportiamo alcune misure effettuate a titolo di esempio.
L’orario delle 20 o 20.30 è rilevante in quanto è del tutto simile (in termini di livelli riscontrati) a quello rilevato in ore notturne come da decreto ( 22.00 –6.00).
Date 24/4/02 ore 14.55
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Date 23/04/02 ore 20.00
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COMPARAZIONE APPROSSIMATA AI LIMITI DI LEGGE
Nella tabella seguente sono riportati i limiti di legge ed i valori (medi) misurati
I valori di legge riportati non tengono conto dell’eventuale zonizzazione effettuata dal Comune e quindi della zona di interesse inerente il sito di misura. Quindi si è ritenuto opportuno riportare i valori per un paio di zone in cui probabilmente ricadrebbe la zona del sito di misura.
I valori inseriti sono quelli, come da legge, rilevati a finestre aperte.
In ogni caso sono state eseguite delle misure a finestre chiuse ed i valori comunque erano superiori a quelli consentiti. Va precisato che l’infisso era nuovo e tra i migliori in assoluto sul mercato in termini di abbattimento ed isolamento, dotato di vetrocamera e guarnizioni speciali.
I valori riportati sono espressi in dBA ed i limiti sono estrapolati dal dM del 14 nov. 97.
zona |
Diurno 6-22 |
Notturno 22-6 |
II misto |
55 |
45 |
IV intensa attività umana |
60 |
50 |
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Lungomare Colombo ultimo piano |
62.4 |
58.6 |
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Per una maggiore comprensione delle differenze, ricordiamo che un aumento di 3 dB corrisponde ad un raddoppio della pressione sonora e quindi un raddoppio del “rumore” da sopportare.
CONCLUSIONI
La conclusione purtroppo è molto facile da trarre: gli abitanti di Salerno , ed in particolare quelli della zona del Lungomare Colombo, sono sottoposti 24 ore su 24 e tutti i giorni, a livelli di rumore insopportabili e soprattutto completamente FUORI LEGGE, cioè al di sopra dei limiti imposti dalla legge.
La fonte è riscontrabile essenzialmente nell’inquinamento proveniente da traffico veicolare.
Alcune fonti che maggiormente provocano un aumento dei livelli sonori:
· Autocarri e tutti i bus di trasporto pubblico
· Motorini
· Sirene provenienti da varie vetture. A tal proposito si è riscontrato un aumento del disturbo provocato da questa fonte soprattutto nell’ultimo anno . Ciò è dovuto all’incremento del numero di veicoli che con sirene accese sfrecciano per la via suddetta. Tale aumento è nell’ordine di circa 3 – 4 volte il numero dei mesi scorsi. La situazione è strana se si pensa che Salerno dispone della tangenziale che collega con l’Ospedale cittadino. Probabilmente a chi scrive sfugge il motivo di tale oggettivo aumento, forse chi leggerà conoscerà più nei dettagli tale variazione di percorso, visto che non è credibile l’aumento esponenziale di soccorsi, rapine o atti che giustificano l’uso di una sirena.
Infine va notato che anche nei periodi di basso flusso veicolare (traffico) , quindi ore cosiddette non di punta, il livello sonoro non diminuisce . Infatti seppur transita un minor numero di veicoli, questi passano ad una velocità maggiore che provoca un aumento del livello sonoro emesso.
Salerno, 24 aprile 2002 Ing. Carmine Salzano
Apprendiamo con piacere dalla stampa locale che finalmente, dopo anni di attesa,
la Commissione Consiliare Ambiente del Comune di Salerno ha approvato il "Piano
di zonizzazione acustica del territorio comunale". Grazie alla collaborazione
dell'Università delle Calabrie, Salerno è stata suddivisa in 20 zone differenti,
nelle quali saranno esaminate le problematiche relative all'inquinamento
acustico che affligge la nostra città.
I cittadini salernitani che più si sono battuti al riguardo, sono senz'altro
quelli del centro storico, sede prediletta della nostra Movida, con numerosi
locali che fino ad oggi hanno sempre ignorato le loro lamentele e proteste,
"allietandoli" con musica ad alto volume fino a tarda ora nei fine settimana.
Adesso non resta che aspettare il nuovo regolamento che prevederà per il centro
storico una soglia massima di 60 decibel per le ore diurne e 50 per quelle
notturne.
Ci auguriamo che tale soglia sia contemplata e fatta rispettare anche per le
altre zone della Città che debbono convivere con l'intenso e caotico traffico di
automobili e ciclomotori che, specie nei mesi estivi, generano un inquinamento
acustico superiore anche a quello provocato dai locali pubblici del
Centro Storico.
Negli ultimi tempi l'inquinamento acustico nelle zone prospicienti il tratto di
lungomare che va da Piazza della Concordia a Mercatello si è ulteriormente
aggravato per l'assai infelice e recente adozione di un nuovo tipo di asfalto,
caratterizzato da una eccessiva porosità e granulosità, che ha determinato un
netto peggioramento dell'attrito generato dall'attrito con i pneumatici,
provocando così una ulteriore impennata del già grave inquinamento acustico.
Proprio quando altrove viene posta la massima attenzione nell'adozione di
materiali che debbono vantare indiscutibili e ben documentate qualità fonoassorbenti,
qui a Salerno i nostri tecnici comunali hanno
voluto ... distinguersi!
N.d.R.
Per quanto riguarda la segnalazione in oggetto, si informano i cittadini che la precedente Amministrazione aveva già dotato la città del “Piano di zonizzazione acustica” che, tuttavia, va oggi completato con il “Regolamento sul rumore”. Ovvero, divisa la città in zone più, meno e mediamente esposte al rischio d’inquinamento acustico, vanno ora stabiliti dei criteri attraverso i quali intervenire a contrastare il nocumento prodotto nelle varie e differenti zone.
L’attuale Amministrazione, per completare il percorso tracciato dalla precedente, sta ultimando la redazione del “Regolamento sul rumore”, che manca però ancora di alcuni fondamentali dettagli: gli orari. A differenza, infatti, di quanto sostenuto dalla persona che ha fatto la segnalazione in oggetto, la delimitazione del Regolamento non prevederà soglie minime o massime di decibel, bensì orari in cui la musica sarà consentita e viceversa. Questa logica, che a una prima analisi potrebbe apparire inefficace, è resa necessaria dall’impossibilità di far rispettare la limitazione dei decibel. Impossibilità sperimentata mediante simulazioni effettuate dal sottoscritto unitamente ad altri colleghi: non appena i gestori dei locali avvertono la presenza di “estranei” automaticamente abbassano il volume. Motivo per cui si è pensato, come si diceva innanzi, ma non ancora stabilito, di affermare il principio delle fasce orarie, mutabili a seconda della stagione e del giorno della settimana.
Tale Regolamento, la cui articolazione è ben più ampia rispetto allo specifico della musica serale dovrebbe essere licenziato dal Consiglio Comunale entro la prossima estate.
Assessore Ambiente
Dott. Pierangelo Cardalesi
Apprezziamo molto gli sforzi dell'Assessore Cardalesi per contenere i disagi provocati dai locali della movida salernitana vorremmo, però, che analoga attenzione ed impegno fosse profuso anche per contenere il non meno dannoso e assai più devastante inquinamento acustico provocato in città dal caotico traffico automobilistico e dai numerosissimi ciclomotori che nelle ore serali del periodo estivo e nei fine settimana non rispettano assolutamente alcuna "fascia oraria".
19 marzo 2002 N.d.R.
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Aggiornato il 29-09-2003