Ho colorato la mia vita di nero.
Ho colorato la mia anima di dolore.
Ho colorato chi mi sta attorno con i colori che ho voluto io.
Avevo solo il nero:
il nero di una notte senza stelle;
il nero di un sonno senza sogni.
Poi...
Mi hai regalato miliardi di colori
infinite sfumature di rosso per dipingermi il cuore.
Il cielo divenne blu, quel giorno, e smise di piovere.
Non c'erano rumori,
solo un silenzio spaventosamente rilassante, e tu ed io.
Poi...Poi...Poi...Poi...Poi
Un soffio di vento ti ha portata via.
Io ero lì a guardarti,
a sentirti sempre più lontana, sempre più lontana.
Sai, ha ripreso a piovere
una pioggia lenta e fastidiosissima, ma distensiva.
Ora ti sto ricordando, sto scrivendo di te,
mentre questa dolce pioggia
sta scolorendo pian piano, poco a poco,
quella patina di colore rosso che avevi dipinto nel mio cuore.
Aspettando che torni del suo colore originario scrivo.
Scrivo, mentre il mondo diventa sempre più grande.
Scrivo e rido dei miei errori.
Scrivo e spero di rivederti in paradiso
o magari all'inferno.
Salvatore Iodice è nato il 5 Gennaio 1980. Vive ad Agropoli (SA). Studia Ingegneria delle Telecomunicazioni presso L'Università "Federico II" di Napoli.
La poesia è stata tratta dalla raccolta "ITER", realizzata con Ubaldo De Feo e Benedetta Sirignano.
"E non c'è più nulla"