Russian Art 1900-1917

Nella primavera del 1905, con la chiusura delle pubblicazioni del “Mir Iskusstva”, si apre un periodo di forti accelerazioni nella ricerca di nuove vie nell’arte. Nel settore delle attivitŕ editoriali il vuoto lasciato dalla rivista di Pietroburgo č colmato tra il 1906 e il 1910 dal “Zolotoe Runo” (Il Vello d’Oro), pubblicazione nata nel gennaio del 1906 a Mosca per iniziativa di Nikolaj Rjabušinskij.

La rivista č il punto di appoggio del piů importante gruppo simbolista degli inizi del secolo dopo il “Mir Iskusstva”: la “Golubaja Roza” (Rosa Azzurra), organizzatasi formalmente a Mosca nel 1907 ma con un importante precedente nella mostra della “Alaja Roza” (Rosa Scarlatta), allestita a Saratov nel maggio del 1904. Alla prima mostra, tenuta a Mosca nel marzo del 1907, partecipano: Pavel Kuznecov, Martiros Sar’jan, Nikolaj Sapunov, Sergej Sudejkin, Nikolaj e Vasilij Milioti, Nikolaj Krjmov, Pëtr Utkin, Anatolij Ara­mov, Aleksandr Matveev, Nikolaj Feofilaktov. Gli esponenti della “Golubaja Roza” sono strettamente legati al simbolismo letterario, per cui č facile ritrovare riorganizzate e chiarite dagli scrit­tori simbolisti le idee che i pittori cercano di esprimere nelle tele.

La successiva mostra della “Golubaja Roza” non č piů chiamata con questo nome, ma č organizzata dal “Zolotoe Runo” a Mosca nell’aprile del 1908; sono esposte numerose opere di artisti francesi quali Paul Cézanne, Vincent Van Gogh, Henry Matisse, George Braque, i “Nabis”. Una seconda mostra si tiene nel gennaio del 1909, mentre la terza ed ultima, allestita dal dicembre del 1909 al gennaio del 1910, č dedicata esclusivamente agli artisti russi. A quest’ultima edizione partecipano gli esponenti della “Golubaja Roza” influenzati da Gaugin e Matisse, e ancora Michail Larionov e Natalija Goncarova; saranno questi ultimi a dar vita ad uno dei primi movimenti d’avanguardia in Russia: il “Bubnovyj Valet" (Fante di quadri).

La prima manifestazione della “Avanguardia Russa” si ha con la mostra intitolata “Stefanos”, allestita a Mosca nel dicembre del 1907, con opere dei fratelli Vladimir e David Burljuk, Natalija Goncarova, Michail Larionov, Georgij Jakulov, Vladimir Baranov, Aristarch Lentulov. In questa e nella successiva rassegna denominata “Venok-Stefanos” (Ghirlanda-Stefanos), tenuta a Pietroburgo nel marzo del 1908, fa la sua prima apparizione il Neoprimitivismo russo.

Le principali caratteristiche di questo linguaggio sono il rifiuto del naturalismo e del simbolismo, la ricerca dell’espressivitŕ individuale, e, soprattutto, una marcata indagine nell’ambito dell’arte popolare e tradizionale russa: i lubok, le insegne di negozi, i ricami, i vassoi dipinti, gli scialli, i giocattoli. Altra importante mostra di questa corrente č “Zveno” (L’anello), allestita a Kiev nel novembre del 1908.

ll successivo sviluppo del Neoprimitivismo si ha nell’estate del 1909, quando, per iniziativa dei fratelli Burljuk e Larionov, nasce il movimento del “Bubnovyj Valet” (Fante di Quadri). La prima mostra si tiene a Mosca nel dicembre 1910; fra i trentotto aderenti ricordiamo, oltre i fondatori, Natalija Goncarova, Vasilij Kandinskij, Aristarch Lentulov, Kazimir Malevic, e un gruppo di pittori noti come “Cézannisti russi”: Robert Fal’k, Il’ja Maškov, Pëtr Koncalovskij, Vasilij Rozdestvenskij, Aleksandr Kuprin. Nonostante questa notevole influenza “occidentale”, anche in costoro si rileva una forte attenzione alla tradizione dell’arte popolare, riscontrata nelle prime manifestazioni del Neoprimitivismo. Per merito dei pittori del “Bubnovyj Valet” comincia quindi la ricerca di un nuovo linguaggio plastico-figurativo.

Quasi contemporaneamente al “Bubnovyj Valet” nasce a Pietroburgo un nuovo movimento sostenitore della medesima tendenza: la “Sojuz Molodëzi" (Unione della Gioventů), fondato da Michail Matjušin e dalla moglie Elena Guro.

Il primo nucleo del gruppo co­mincia a riunirsi nel novembre 1909, a margine dell’associazione “Treugol’nik” (Triangolo) guidata dallo scrittore Nikolaj Kul’bin, fanatico promotore delle cause dell’avanguardia e infaticabile pro­pagandista dei nuovi ideali nell’arte. Il merito principale di questo movimento sta nell’essere il tramite e il luogo d’incontro per vari artisti divisi da diverse concezioni artistiche, ma uniti dal comune denominatore della “avanguardia”.

Nel frattempo la fervente attivitŕ dei fratelli David e Vladimir Burljuk non cono­sce soste. Da una loro iniziativa nasce, nel dicembre del 1911, “Gileja”, gruppo che, a partire dal 1913, sarŕ definito “Cubofutu­rista”. Cofondatore č Benedikt Livšic, e a breve termine aderiscono Vladimir Majakovskij, Viktor Chlebnikov e Aleksej Krucënych. Č il primo e il piů importante nucleo del futurismo russo, mentre poca fortuna avrŕ la seconda diramazione: l’Egofuturismo di Igor Seve­rjanin.