Vita di Salvador Dalì
(sintesi cronologica)

Vita di Salvador Dalì
(sintesi cronologica)



1930	Si trasferisce a Port Lligat vicino a Cadaques, dove costruirà 
	la celebre residenza, oggi divenuta museo, partendo da una baracca
	comprata da un pescatore; esce a Parigi il secondo film prodotto con
	Buñuel: "L'età dell'oro" che suscitò un forte scandalo; pubblica il libro 
	"La femme visibile" dedicato alla moglie Gala, dove descrive il suo metodo
	"paranoico-critico"; va affermandosi come uno dei leader del movimento 
	surrealista e l'anno successivo dipinge "La persistenza della memoria", forse
	 il suo più celebre quadro, oggi esposto al MOMA di New York.

1934 	E' dell'anno precedente la sua prima esposizione personale alla galleria 
    	Julien Levy di New York ; nel'34 invece si tiene la sua prima personale 
	Londinese; in Spagna una rivolta anarchica è repressa nel sangue, preludio
 	della guerra civile; Dalì però resta distante dai temi politici e ciò porta 
	Breton (leader del gruppo surrealista) a definire Dalì un "frivolo Catalano 
	paranoico": è la rottura coi surrealisti, anche se per qualche tempo Dalì 
	continuerà ad esporre alle mostre surrealiste.

1936 	Scoppia la guerra civile di Spagna, Dalì si trasferisce con la moglie 
   	Gala a Parigi.

1940	La sua arte cambia orientamento ed inizia quello che sarà chiamato il 
   	suo periodo "classico", caratterizzato da un forte interesse per la scienza 
    	e la religione; a causa dell'invasione nazista della Francia si trasferisce 
    	negli Stati Uniti, dove rimarrà fino alla fine della seconda guerra mondiale, 
    	qui accresce la sua fama e per gli statunitensi diventa un genio; la sua arte 
    	si esprime non solo con la pittura, ma anche nella gioielleria, nel cinema, 
    	e nel balletto.

1948	Finisce la seconda guerra mondiale, fa ritorno in Spagna per trasferirsi 
    	definitivamente nella villa di Port Ligat, la sua arte prende una nuova svolta 
    	classicista, volta a coniugare le classiche forme del rinascimento con il 
    	suo interesse per le scoperte nucleari; prima a Roma di "Rosalinda" di 
	Luchino Visconti, Dalì crea i costumi e la scenografia.

1951	Pubblica il manifesto mistico che esprime tutto il suo interesse per 
   	la metafisica; due anni prima è ricevuto da Papa Giovanni XXIII.

1963	Pubblica "Il mito tragico dell'Angelus di Millet"; l'anno seguente pubblica 
    	"Diaro di un genio"; da qualche tempo si fa strada l'idea di trasformare il 
   	teatro municipale di Figueres, incendiato durante la guerra civile, nel 
	teatro-museo  Dalì; due anni più tardi si cimenta nella scultura, 
	principalmente per riprodurre le sue opere pittoriche.

1971 	L'anno precedente scoppia lo scandalo dei falsi Dalì; Inaugurazione del 
    	Salvador Dalì Museum di Cleveland, che verrà trasferito nell'82 a Saint 
	Petersburg (Florida).

1974 	Inaugurazione del Teatro-Museo Dalì di Figueres; Salvador Dalì è l'unico 
    	artista ad aver avuto due musei dedicati a lui mentre era ancora in vita; 
    	un anno dopo presenta il suo film "Impressioni dell'Alta Mongolia".

1982 	Muore Gala, Dalì si trasferisce a Púbol, dove viene nominato marchese 
    	dal Re Juan Carlo I; dopo la scomparsa di Gala, le sue condizioni di salute 
    	si aggravano, d'ora in poi condurrà una vita di isolamento.

1984 	Incendio al castello di Púbol, Dalì rimane ferito e si trasferisce nella 
   	"Torre Galatea" di Figueres, vicino al teatro-museo; viene costituita la 
	fondazione "Gala-Salvador Dalì"; due anni dopo gli viene impiantato un 
	peace-maker.

1989 	Il 23 Gennaio Salvador Dalì muore per un arresto cardiaco con complicazioni 
    	respiratorie; viene sepolto nella cupola del teatro-museo di Figueres.