Sebbene Noi abbracciamo con paterno sentimento di carità tutti e ogni singolo componente del gregge del Signore di cui Ci fu affidata la cura, tuttavia le Nostre premure e il Nostro pensiero si rivolgono in particolare a coloro che avvertiamo afflitti da qualche difficoltà. Sperimentiamo infatti in Noi stessi ciò che dalla natura è stato prescritto ai genitori, cioè dincoraggiare e proteggere, primi tra gli altri, quei figli che sono stati colpiti da qualche sventura. Perciò con singolare benevolenza abbiamo sempre nutrito un affetto particolare per i cattolici dIrlanda, messi a dura prova da varie e insistenti disgrazie; per consuetudine li avemmo molto più cari, poiché furono ammirevoli per pazienza e tenacia, in quanto nessun dolore valse a distruggere o a diminuire il loro avito sentimento religioso.
Noi li abbiamo spesso ammoniti, e in questi ultimi tempi abbiamo emesso un decreto: cioè, abbiamo decretato e ammonito in quanto vedevamo che tali provvedimenti da una parte erano coerenti con la verità e la giustizia, e dallaltra giovevoli ai vostri interessi. Infatti, il Nostro animo non può rivolgersi a voi col rischio di nuocere in qualche modo alla causa per la quale si batte lIrlanda, qualora sinterferisca in modo da essere giustamente riprovati. Pertanto, affinché sia più esplicita questa Nostra volontà nei confronti deglIrlandesi, mandiamo costà dei doni, una parte dei quali consiste in paramenti, vasi e ornamenti darredo sacro, che destiniamo alle Chiese Cattedrali dIrlanda perché sia più splendido il decoro della casa di Dio e del culto divino; laltra parte consiste in offerte di minor pregio che Noi stessi abbiamo valorizzato con la benedizione e che sono strumenti atti a favorire la pietà dei singoli; con essi abbiamo voluto compensare i privati, come ti spiegheremo in modo più esplicito. Non dubitiamo che questo Nostro gesto possa rendere più evidente che il Nostro paterno amore verso gli Irlandesi è rimasto sempre immutato. Di questo amore essi saranno ancor più degni in futuro, se sapranno perseverare in una disposizione danimo docile e fiducioso verso di Noi, se eviteranno attentamente glinganni di coloro che non esitano a interpretare i Nostri suggerimenti nel senso peggiore per sradicare, se fosse possibile, quel nobile ossequio verso la Chiesa cattolica che è da annoverare tra i più insigni meriti deglIrlandesi, e che hanno ricevuto dai padri e dagli avi come unimportante e nobilissima eredità.
Invocando tutti i più preziosi doni della grazia celeste, a te, Venerabile Fratello, al Clero e al popolo che tu governi, e a tutta lIrlanda, impartiamo con molto affetto lApostolica Benedizione.
Dato a Roma, presso San Pietro, il 21 dicembre 1888, nellanno undecimo del Nostro Pontificato.