Al circolo Culturale Bertolt Brecht di Milano, che, fra l’altro, svolge un’intensa attività artistica, Salvatore Carbone ha presentato una mostra imperniata sul tema del Sabba. La vastità e profondità dell’argomento è stata affrontata con il massimo impegno. Non solo con grande libertà d’interpretazione che ha dato adito all’artista di andare più addentro e, persino, oltre lo spirito dell’antica leggenda ma, soprattutto, con la più estrema libertà d’espressione che si sviluppa con un’esplosione di colori, sempre assai bene accordati, e un’invenzione di segni che, attraverso la     deformazione volumetrica dei piani e delle linee, danno un intenso movimento narrativo ai personaggi e alle scene in cui essi agiscono.Un linguaggio vivo che, pur avendo ricavato dall’estetica espressionista stimoli e suggerimenti, si esprime con chiara individualità, riuscendo a trovare anche elementi sintattici propri. In tal modo, il convegno orgiastico di streghe e demoni, trova nella dibattuta visione di Carbone una sconvolgente interpretazione, con una nuova psicologia e un diverso sentimento che proiettano il movimento dei corpi e i gesti dei personaggi in un impetuoso gioco esistenziale di drammatica attualità.

     Milano 1991                                                            Enotrio Mastrolonardo
         

 
         
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