Luciano Parinetto
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Mors lucina. In ricordo di Luciano Parinetto

(di Nicoletta Poidimani)

 

La sera del 22 dicembre scorso è morto Luciano Parinetto. Aveva 67 anni e alle spalle una vita dedicata allo studio e alla ricerca filosofica. Era un eretico a cui non ha fatto mai paura rileggere Marx in chiave rivoluzionaria e innovativa né quando era imperante l’ortodossia marxista né quando, negli anni del riflusso, nominare Marx era diventato tabù e anche in Italia cominciavano ad imperversare gli heideggeriani.

Radicalmente anticapitalista, alla fine degli anni ’70 Luciano Parinetto pubblicava Né dio né capitale e Corpo e rivoluzione in Marx. Morte, diavolo, analità, poi riediti con altri saggi negli anni ’90 in Marx diversoperverso. Lo sforzo intellettuale e la sfida filosofica dello studioso bresciano portavano alla luce un Marx rimosso, con cui ben pochi volevano fare i conti, ma che mostrava chiaramente i limiti e le degenerazioni dell’ortodossia marxista e di quella psicanalitica: la rimozione della corporeità, l’omofobia, la ‘santificazione’ del maestro e il malcelato teismo dell’ateismo, la diversità disalienata come percorso di liberazione.

Nei suoi corsi di Filosofia Morale all’Università statale di Milano tesseva relazioni concettuali tra Marcuse e Deleuze e Guattari, intrecciava la dialettica di Eraclito con quelle del mistico Silesius, di  Giordano Bruno, di Lessing, Herder e Schiller, alla ricerca del filo rosso che sta alla radice della complessità marxiana.  Suo impegno era quello di mostrare il divenire di un pensiero della liberazione dalla schiavitù del denaro, del lavoro e della religione.

Oltre alle sue innumerevoli traduzioni che vanno da Eraclito ai cinici e Lao-Tse, dai mistici rinascimentali a Nietzsche, Whitman ed Emily Dickinson e tanti altri, una pietra miliare rimane la sua ricerca sulla stregoneria. Su questa tematica è tornato più volte negli anni: sviscerando il pensiero di quegli ‘intellettuali organici’, laici e non, che legittimarono le grandi cacce alle streghe dell’età moderna, emanazione diretta del capitale nascente e degli uomini di potere ad esso asserviti; leggendo le connessioni storiche ed economiche tra il genocidio degli Indios streghizzati e le persecuzioni dei vari ‘indios interni all’Europa’ come streghe e stregoni, zingari e vagabondi, ugonotti, omosessuali, e intere popolazioni che praticavano un’economia della dépence e dunque non asserviti all’economia dell’accumulazione capitalistica, come i baschi del Labour.

Nella riflessione filosofica di Parinetto ha avuto un posto di primo piano anche la critica della scienza moderna asservita al capitale e della cancellazione dei saperi qualitativi che, come l’alchimia, lavoravano in direzione della trasformazione utopica dell’umano. Saperi che son stati travolti dall’affermarsi della Weltanschauung quantitativa e riduzionista del modo di produzione capitalistico, ma di cui Luciano cercava con minuziosa attenzione le tracce che di essi permangono ancora oggi nelle istanze utopiche e nei progetti di liberazione di chi non accetta la sottomissione al diktat capitalistico anche nella sua versione globalizzata.

La morte di Luciano Parinetto lascia un grande vuoto nella filosofia. Rincuora sapere che presto si costituirà una Fondazione Parinetto che accoglierà presso la biblioteca di Chiari, in provincia di Brescia, la sua ampia produzione letteraria e l’immenso patrimonio bibliografico.

 

SCHEDA BIBLIOGRAFICA

 

Corpo e rivoluzione in Mar x(1977), Magia e ragione  (1974, riedito, con un’Appendice, nel 1998, col titolo I lumi e le streghe), Né dio né capitale (1976), Marx e Shylock ( 1982), Faust e Marx ( 1989), Alchimia e utopia (1990), Nostra signora dialettica ( 1991), Solilunio: erano donne le streghe? (1991, seconda edizione 1997), K.Marx: Sulla religione, Gettare Heidegger (di imminente pubblicazione per i tipi Mimesis).

Per i tipi di Mimesis ha inoltre curato:

Nicola da Cusa: Il dio nascosto; L.Feuerbach: Rime sulla morte; Angelus Silesius:

L’altro io di dio; Eraclito: Fuoco non fuoco (tutti i frammenti commentati); Hegel-Hoelderlin: Eleusis e carteggio; G.E.Lessing: Il teatro della verità: Massoneria, utopia, libertà; J.Bohme: La vita sovrasensibile; Giordano Bruno: La magia e le ligature.

Per le edizioni Rusconi: Streghe e potere ( 1998, che rifonde ed amplia i precedenti Streghe e politica e La traversata delle streghe); La rivolta del diavolo: Muntzer e la rivolta dei contadini in Germania (1999); Processo e morte di Giordano Bruno ( 1999) ed ha curato: Lao Tse: La via in cammino:Taoteching (1999) e Emily Dickinson Dietro la porta: poesie.

Per le edizioni Unicopli di Milano Marx diversoperverso (II ediz. 1997, che riprende, assieme ad altri saggi, Corpo e rivoluzione in Marx e Né dio né capitale).

Per ‘Stampa alternativa’, oltre a traduzioni di Marziale, Eraclito, Villon, Dickinson, degli espressionisti  tedeschi, ha curato: Il vangelo dei cani: aforismi dei primi cinici e W.Whitman: La parola del corpo, scelta di liriche, nonché la traduzione de L’anticristo di Nietzsche (col saggio Scarabocchi dell’inconscio) e una scelta di Voltaire: Stupidità del cristianesimo (col saggio Il cristianesimo senza ragione).

Suoi saggi sono stati pubblicati sulle riviste ‘Utopia’, ‘Acme’, ‘Antroposofia’ ‘Quaderni milanesi’,‘La balena bianca’, ‘Invarianti’, ‘L’erba voglio’, ‘Rivista critica di storia della filosofia’, ‘Telos’, ‘Thelema’.

Ha edito i Cogitata circa strigas di Girolamo Tartarotti. 

 

 

 

 

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E-Mail: salvocarbone@tiscalinet.it 
Aggiornato il 15/04/2003