LE
MINIME ovvero cortocircuiti.
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Magari avessi una torre d'avorio in
cui rinchiudermi.
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La vita, da I atto, è diventata un
intervallo.
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L'ipocrita è un incosciente che
non sa di dire la verità.
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Gli orologi non vedono l'ora.
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La risacca è la sintesi della
storia.
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In tram ricordo di avere un corpo.
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Per entrare bisogna uscire.
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Per colpire il bersaglio occorre
allontanarsi.
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Le parole non servono, siamo noi a
servirle.
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Dovunque vada c'è qualcosa che non
va: io.
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Il più difficile da dimenticare è
il futuro.
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Il silenzio è la vertigine della
conversazione.
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L'equilibrio è sempre sul punto di
perdere l'equilibrio.
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Se lo spazio è fuori, dentro che
cosa c'è?
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Nel frattempo il tempo non si
ferma.
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Pensare positivo: il mondo esiste
perché esiste!
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Non si fanno scoprire, le parole ci
mettono a nudo.
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L'angoscia è l'ora esatta di un
orologio guasto.
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La distrazione serve a far
succedere qualcosa.
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La pornografia rappresenta le
interiorità.
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Per mettere bene in chiaro le idee,
decisero di spaccare le teste.
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La gente non sputa più, ingoia.
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La nudità copre i vestiti.
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La coscienza assolve ma esige
continue dimostrazioni.
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Chi decide la guerra, si considera
un sincero pacifista.
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Il lupo vuole bene alla pecora.
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Proclamata l'uguaglianza, si
sentirono tutti diversi.
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Il Parlamento è il nostro corpo:
la destra la sinistra il centro.
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Il nulla è dietro lo specchio.
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Non c'è come il niente.
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Il male è altruista.
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A furia di immaginare la realtà,
la vediamo.
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6 miliardi, tra poco 10: a chi
rivolgermi?
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Per quanto dotato, un cretino è
sempre un cretino.
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Mentre lo aspetti il tempo se ne
va.
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La ragione è insopportabile perché
vuole avere ragione.
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Peggio della vita è solo la morte.
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