la fitoterapia
ginseng
psillo
e semi di lino
propoli
ginkgo
biloba
carbone
vegetale
centella asiatica
iperico
fucus
carota
caffeina...tè
o caffè
caffeina...guaranà o matè
carciofo
assenzio
aloe
cardo mariano
olio di mandorle
bioflavonoidi
cannella
aglio
genziana
pompelmo
veratro
castagna
cipolla
medicinali vegetali tradizionali
cioccolato
cacao
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Castagna marrona
Castanea sativa, Marrone, Castagna marrona,
Castegna, Castagnar, Maronaro, Castangia.
Descrizione
Albero di grandi dimensioni, della famiglia delle cupulifere
o fagacee, la sua altezza può raggiungere i 30 metri, longevo, si conoscono
alberi con più di mille anni di età, il massimo splendore vegetativo è
raggiunto intorno ai 50 anni. Il castagno cresce spontaneo nell'area
mediterranea; le zone geografiche dove è più diffuso sono: Europa
Meridionale, Asia occidentale e nord Africa. Il castagno vive in Europa da
epoche antichissime, sono stati ritrovati reperti fossili dell'era
Cenozoica. Il Castagno si pensa sia stato introdotto in Europa dall'Asia
occidentale (Iran). Tradizionalmente si ritiene che il nome della pianta
tragga origine da Kastanis, una città del Ponto, dove veniva intensamente
coltivato. Il castagno presenta un tronco massiccio e duro, la corteccia
negli alberi giovani è liscia e grigiastra, per diventare successivamente
bruna e screpolata. La chioma espansa raggiunge dimensioni notevoli. Le
foglie sono grandi, lisce, di forma oblunga e lanceolata. I fiori giallicci,
profumati sono dei due sessi nella stessa pianta: maschili raggruppati in
amenti rigidi, eretti, lunghi circa 10 cm, alla cui base si trovano i fiori
femminili, riuniti a gruppi di 2-4, che si trasformano nel frutto (riccio).
In Italia l'habitat del castagno sono le zone sub-montane dell'Appennino e
delle Alpi. La pianta cresce rigogliosa sino ad una altezza di 1200 metri.
La natura spontanea dei boschi di castagno è dimostrata dalla disposizione
irregolare delle piante che crescono nelle nostre vallate. L'uomo, con il suo
lavoro, ha diversificato la qualità e la varietà delle castagne attraverso
innesti delle piante che davano i frutti migliori nelle piante spontanee.
Le caratteristiche delle castagne che sono state più apprezzate, dai
coltivatori, e quindi selezionate sono: la grossezza, la morbidezza e il
colore della polpa. Le varietà di castagne, oggi conosciute, non sono altro
che varietà colturali. La differenziazione dei frutti è quella che riveste,
anche dal punto di vista economico, maggior importanza. Si possono
distinguere, tra i frutti, due grandi gruppi: le castagne propriamente dette
ed i marroni.
-I marroni: hanno la caratteristica di avere frutti interi, non
divisi dall'episperma (pellicola divisoria). I marroni sono la qualità più
ricercata per via della pezzatura, da 45 a 70 frutti per kg.. I marroni sono
moltiplicati per innesto, esistono numerose varietà di questo frutto che si
somigliano solo per la pezzatura, ma si differenziano nella forma, sapore e
polpa. Ogni varietà di marrone è stata originata da una sola pianta e
diffuso per innesto. La presenza degli impollinatori, nel territorio, è
caratteristica necessaria per la fruttificazione. Le qualità più diffuse e
conosciute, del marrone, sono: Marrone Fiorentino, Marrone di Castel del
Rio, Marrone di Caprese Michelangelo, Marrone di Viterbo, Marrone di Marradi,
Marrone di Susa, Marrone di San Mauro di Saline, Marrone di Chiusa Pesio,
Marrone Antrodocano, Marrone di Garoglio, Marrone di Triora, Marrone
di Carpasio, Marrone di Sesta Godano, Marrona nera di Maissana.
-La castagna comune o propriamente detta: è caratterizzata da una
pezzatura che varia tra 50 e oltre 110 frutti a kg, l'episperma
particolarmente spesso penetra all'interno della polpa sino a settarla. La
castagna comune ha un valore commerciale inferiore rispetto al marrone. La
pianta presenta sia i fiori maschili che femminili, ma necessità ugualmente
della impollinazione, per una migliore fruttificazione. Le varietà più
conosciute sono: Castagna Gabbiana, Castagna Grisciora, Gasse Rosse,
Castagna Ciria, le Negrisole di Zignago,Borghetto e Bugnato, la Bonevi di
Maissan e Varese Ligure, Castagna della Madonna di Canale d'Alba, Bracalla,
Garrone Rosso, Castagna Pistoiese, Reggiolana, Castagna di Montella,
Riggiola.
Castagno o albero del pane
(Senofonte,
nel IV secolo a.C.,definì il castagno come albero del pane)
In passato, la castagna, ha avuto una grande importanza
nell'alimentazione degli abitanti delle zone montane e sub-montane.
L'apporto nutrizionale, della castagna, è di grande importanza tale da
renderla paragonabile e a quella del pane integrale. Le castagne possono
essere consumate anche crude, ma sono più gradevoli al palato se bollite o
preparate come caldarroste. Largo consumo ha avuto la farina di castagne,
con la quale si preparavano: il castagnaccio, la polenta, il pane ed altre
ricette che erano la base dell'apporto glucidico dell'alimentazione delle
popolazioni montane. Le caldarroste accompagnate da qualche sorso di vino
novello sono un pasto particolarmente gradevole. Le castagne, seccate e
prive della buccia, possono essere lessate e consumate scolate; l'acqua di
scolatura era usata per bagnare il pane raffermo. La minestra di castagne è
stata considerata, sino agli anni quaranta, una cena di tutto rispetto. Il
pane e la polenta ottenuta dalla farina di castagne ha un valore nutritivo
maggiore da quelle ottenute dalla farina di grano. Con la pastella di farina
di castagne si ottengono ottime frittelle. Altro alimento tipico sono i
necci, focacce cotte nei testi(refrattari o pietre arroventate sulla
fiamma). Le castagne secche lessate nel latte insieme al riso o nel brodo
erano inzuppate con croste di pane insaporite con aglio. Le “castagne
grasse” erano ottenute attraverso la bollitura con gli scarti della
lavorazione del maiale. Delle castagne non si scartava niente; le bucce
erano bollite nel latte o nell'acqua come empirico antidiarroico o usate
come fertilizzante nella coltivazione dei mirtilli. La castagna è un
alimento molto indicato nella stagione invernale per il suo rilevante
apporto calorico; può essere utilizzata nei casi di astenia, stress, atonie
intestinali. La castagna dovrebbe entrare nella nostra alimentazione
quotidiana grazie all'elevato apporto di sostanze amidacee in essa
contenute; non sono da trascurare la presenza di buone quantità di proteine,
vitamine ed alcuni sali minerali.
Brevi raccomandazioni:
-Le castagne sono controindicate nei diabetici e nei soggetti in sovrappeso.
-Le castagne devono essere consumate ben cotte, masticate lungamente ed
insalivate; possibilmente non associate ad altri alimenti o liquidi.
-Le castagne, a causa della bassa digeribilità, non sono adatte
nell'alimentazione dei bambini, ulcerosi e colitici.
-Le castagne non vanno lessate in recipienti di ferro.
Composizione castagne
100 grammi di castagne fresche contengono: 52%
acqua, 4% proteine, 40% glucidi (zuccheri), 2,6% lipidi (grassi), 1%
ceneri, potassio, ferro, zinco, rame,manganese, fosforo, magnesio,
zolfo, sodio e calcio. Valore calorico: in 100 grammi vi sono 200
calorie, vitamine B (B1 e B2) e alcune tracce di vitamine C.
100 grammi di castagne secche contengono: acqua
g. 10,1, proteine g. 4,7, glucidi (zuccheri) g. 80,9, lipidi (grassi)
g. 3,0, altre sostanze g. 1,38.
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Legno di castagno
Il legno di castagno, grazie alle sue caratteristiche
morfologiche (durezza, resistenza all'umidità, aspetto del tronco), trova
ampio utilizzo nell'industria del legname. In edilizia è utilizzato nella
produzione di infissi, travi, mensole. In agricoltura trova impiego nella
costruzione di doghe per botti, bigonce, tini e pali ottenuti dal taglio del
bosco ceduo. Dai rami si ottengono pertiche per sostenere i filoni delle
viti e frasche utili nel sorreggere le piante di fagioli, piselli, pomodori
ecc..Dai rametti spellati si possono ottenere cesti e panieri. Con i
“materi” rami che escono dalla base del tronco, si producono strumenti
musicali e stuoie. Il legno di castagno marcio fornisce ottimo terriccio
utilizzato nella coltivazione delle orchidee e rododentri. A Scandarolo,
paese situato vicino Genova, venivano costruite le “scandarole” tegole in
legno di castagno. Il legno di castagno è molto apprezzato nella costruzione
di mobili e “madie” dispensa contadina per la conservazione del pane. Dal
fiore del castagno le api ricavano un ottimo miele, dal colore scuro, ricco
di tannino e dal sapore amarognolo. Le foglie sono utilizzate in cucina, per
la cottura dei “necci” e per allestire lettiere per animali da allevamento.
I castagneti sono l'habitat naturale per prelibate specie di funghi: ovuli,
porcini, russole e galletti.
Malattie del castagno
Le malattie più pericolose per il castagno sono causate dal
Poliporus sulphureus e dallo Stereumhirsitum, che ne fanno
marcire il legno. Altre malattie sono: “malattia dell'inchiostro” (dovuta ad
un eccesso di umidità per accumuli di foglie o altre sostanze organiche alla
base del tronco), “cancro della corteccia” (infezione che dilaga nella pianta
a partire dai tagli per potatura o a ferite provocate da fulmini e
grandine). Il cancro della corteccia può essere prevenuto mediante
applicazione di sali di rame nelle ferite, mentre per il mal d'inchiostro
occorre tenere sgombro e pulito il castagneto.
Conservazione castagne
Le castagne possono essere conservate fresche per tutto il
periodo invernale se sottoposte a particolari trattamenti:
-conservazione tramite “scuramento”: le castagne appena raccolte sono
immerse in acqua per circa tre giorni; una volta sgocciolate sono lasciate
asciugare al sole o in particolari essiccatori.
-conservazione tramite “ricciaro”: le castagne, ancora nel loro riccio, sono
raccolte in grossi cumuli ricoperti da foglie e rami di castagno. Sono,
quindi, lasciate maturare sino a completa essiccazione del riccio.
Proprietà farmacologiche
La castagna, grazie alla particolare composizione:
equilibrato apporto proteico e lipidico, abbondanza di sostanze amidacee,
vitamine del gruppo B e minerali (potassio, ferro, zinco e rame), è
utilizzata tradizionalmente come: antisettico, antianemico, stomachico,
tonico muscolare e nervino, riminalizzante e nutriente. Le bucce, grazie
alla ricchezza di tannino, erano usate come blando antidiarroico.
Antiche ricette
Pan di
Crue
Ingredienti: 2kg di farina tipo 00, 400g di castagne
bianche, 10g di lievito di birra, un pizzico di sale, acqua.
Preparate la pasta morbida e lasciatela lievitare per 2 ore. Fate
ammorbidire le castagne nell'acqua per alcune ore, quindi unitele alla
pasta e lasciate riposare il tutto per 1 ora. Formate alcune pagnotte
e cocetele in forno a 180°C per 30-40 minuti.
Necci
Ingredienti:
farina
dolce di castagne g.400, un cucchiaio di zucchero,
sale
,foglie di castagno.
Mettete in
una zuppiera la farina dolce con lo zucchero e un pizzico di sale.
Versate dell’acqua fredda e fate una pastella liscia e piuttosto
densa. Nel frattempo avrete messo sul fuoco degli appositi testi di
arenaria, rotondi di circa 15 cm di diametro. Quando sono roventi
mettete su di un testo una larga foglia di castagno, su di esso
versate un mestolino di pastella, mettete un’altra foglia e un altro
testo bollente. Proseguite così impilando diversi testi. Lasciate
intiepidire e poi iniziate a togliere i necci che risulteranno cotti a
puntino. Si gustano al naturale o con ricotta, pecorino o salsicce.
Variante moderna:
per la preparazione dei necci occorrono i "testi" che
sono due attrezzi di ferro rotondi con un lungo manico per tenersi
lontani dal fuoco; la parte rotonda di un testo si mette sulla fiamma
viva, vi si versa una pastella composta di farina di castagne, acqua e
sale, e si copre con la parte rotondo dell'altro testo. I testi
verranno tolti dal fuoco quando la pastella si sarà rassodata creando
il neccio. Si servono accompagnati da ricotta fresca .
Polenta
di castagne
Ingredienti (4-5 persone): 500 g di farina di castagne,
2 litri di acqua.
Portate l'acqua ad ebollizione in una pentola capace,
aggiungetevi il sale necessario, fate riprendere il bollore e quindi
aggiungete la farina poco alla volta mescolando. Sempre mescolando
fate bollire per 20 minuti. Servite accompagnando con salsicce,
formaggio o con pesce secco (baccalà, aringhe..).
Minestra di riso, latte e castagne
Ingredienti: 200 g. di castagne fresche, 150 g. di
riso, 500 g. di latte, 25 g. di burro, 2 litri di acqua, sale.
Sbucciate le castagne, togliete la pellicina dopo
averle ammorbidita in acqua tiepida. Mettetele in una pentola con
acqua salata e fate bollire per circa 2 ore. Aggiungete il riso e,
quando questa sarà a meta cottura, unite latte e burro. Continuate a
cuocere finche la minestra raggiungerà un aspetto denso e cremoso.
Minestrone di castagne
Ingredienti: 400 g di castagne secche, 200 pasta
fresca, 200 fagioli (borlotti), 1 cipolla, un mazzo di bietole, 4
carote, prezzemolo, olio, sale.
Mettete a bagno per una notte i fagioli e le castagne.
In una pentola alta fate bollire le castagne, pulite dalle pellicine,
e i fagioli. Aggiungete le carote a rondelle e parte dell'olio. Salate
e coprite. Intanto preparate un soffritto con la cipolla, il
prezzemolo, olio e un poco di sale. Trascorse due ore di bollitura,
aggiungete il soffritto e le bietole tagliate finemente. Ricoprite.
Dopo 15 minuti aggiungete la pasta tagliata a pezzi grossolani.
Attendete la cottura della pasta, fate riposare prima di servire.
Tagliatelle di castagne
Ingredienti (4 persone): 150 g. di farina, 120 g. di
farina di castagne, 2 uova, cannella, sale. Per condire: 120 g. di
burro, 50 g. di parmigiano.
Setacciate insieme le due farine e disponetele a
fontanella sulla spianatoia. Ponete al centro le uova, un pizzico di
sale ed una di cannella e 3-4 cucchiai di acqua. lavorate finché non
otterrete un impasto elastico e liscio, avvolgetelo in una pellicola
di trasparente e fatela riposare in frigo per circa 30 minuti, tirate
la pasta ricavandone una sfoglia sottile, tagliatela a tagliatelle.
Cocetela in abbondante acqua salata, scolatela al dente e condite
burro fuso e parmigiano.
Pollo con castagne
Ingredienti: 1 pollo, 150 g. di pancetta, 2 uova,
prezzemolo, mollica di pane, latte, 200 g. di castagne, sale e pepe.
Per la salsa: 300 g. di castagne, 4 foglie di alloro, 80 g. di burro,
1 bicchiere di vino bianco secco, sale e pepe.
Lessate le castagne per il ripieno, sbucciate e
passatele a setaccio, fatele cadere in una terrina; aggiungete la
pancetta a dadini, prezzemolo tritato, la mollica di pane bagnata nel
latte e strizzata. Amalgamate bene con le uova, salate e pepate.
Legate il pollo pulito con spago da cucina dopo averlo riempito con il
composto prima preparato. Cocete in forno a 180° senza aggiungere il
condimento. Nel frattempo preparate la salsa. Lessate le castagne,
togliete la pellicina, passatene una metà a setaccio, lasciando le
altre intere. Fate cuocere il passato di castagne in un tegame con
burro e le foglie di alloro; bagnate con vino, salate e pepate.
Togliete il pollo dal forno, tagliatelo a pezzi, dopo averlo privato
dello spago. Servite ben caldo, con la salsa di castagne, e guarnite
con le castagne rimaste.
Castagnaccio
Ingredienti: 1 kg. di farina di castagne, 50 g. di
zucchero, 6 cucchiai di olio, 1 bustina di lievito, burro, sale,
scorza di limone, acqua.
Setacciate la farina ed il lievito in una grande
terrina; unite con 5 pizzichi di sale, olio, zucchero, scorza di
limone grattugiata. Impastate con acqua fredda, in modo da ottenere
una pastella più molle di una crema. Versate il composto in una teglia
imburrata molto larga e infornare a 250° per 45 minuti.
Caldarroste
Ingredienti: castagne o marroni freschi.
Incidete la buccia delle castagne e deponetele nella "ristirola"
(padella bucherellata). Mettetela sul fuoco vivo, rimestando in
continuazione. A cottura ultimata versate le castagne in sacchetto di
iuta dopo averle bagnate con vino. Lasciate a riposo per qualche
minuto. Consumare con vino novello.
Castagne bollite
Ingredienti: castagne o marroni freschi.
Versare le castagne intere in una pentola piena di
acqua. Fate bollire per 15-20 minuti. Sbucciatele man mano che le
togliete dall'acqua. I più golosi possono aggiungere alla castagne,
prive della pellicina, un cucchiaino di nutella.
Marmellata di castagne
Ingredienti: castagne o marroni, zucchero, vaniglia
in baccelli, acqua.
Lessate le castagne e privatele della buccia e della
pellicina. Quando sono cotte scolatele e passatele al setaccio,
pesatele e rimettetele al fuoco dopo aver aggiunto pari quantità di
zucchero, aggiungete 1 baccello di vaniglia e 1 dl (100 ml o 100 cc)
di acqua per ogni kg di castagne e zucchero. L'impasto va fatto
cuocere a fuoco moderato finché, la marmellata lascerà scorgere,
mescolando, il fondo della padella.
Frittelle
Ingredienti (4 persone): castagne cotte e pelate 600 g, zucchero
100 g. 4 uova, 25 g di burro, 1 bicchiere di latte, 1 bustina
vaniglia, cacao amaro, pane grattugiato, olio e sale.
Mettere la purea in una casseruola, aggiungere il burro
fuso, 3 tuorli d'uovo e 3 cucchiai di cacao poi lasciare cuocere a
fuoco lento per 15 minuti. Quando sarà freddo fare delle palline
passarle nell'uovo sbattuto e poi nel pane grattugiato. Farle friggere
e dopo averle passate su carta assorbente, servire calde. (m. n.)
Frittelle semplici
Ingredienti: 200 g di farina di castagne, buccia di
1 limone grattugiato, 1 cucchiaio di zucchero, 1 pizzico di sale,
mezza bustina di lievito in polvere. Olio per frittura.
Setacciate in un'insalatiera la farina, il sale, il
limone e lo zucchero; aggiungete l'acqua necessaria per ottenere una
pastella liscia e non molto soda, aggiungete il lievito. Friggete il
composto a cucchiaiate nell'olio caldo, scolate su carta assorbente e,
a piacere, spolverate con zucchero a velo o cannella.
Mistocche
Impastate la farina di castagne con acqua; l'impasto
deve essere ben consistente. Fate piccoli panini allungati e cocete in
forno non troppo caldo.
Sciroppo di marroni
Ingredienti:acqua tre quarti di litro, zucchero g.
700, 1 stecca di cannella, 4 chiodi di garofano, 2 bustine di
vanillina, una buccia di limone tagliata fine.
Fate bollire per mezzora in acqua tutti i componenti.
Filtrate e raffreddate, aggiungete 0,2 litri (200 ml, 200 cc) di
alcool, arrostite i marroni, metteteli in un vaso di vetro e copritelo
con il succo ottenuto. Tappate il vaso.
Montebianco
Ingredienti: marroni sbucciati e lessati g.500, zucchero g. 200,
cioccolato o cacao g. 50, 3 cucchiai di rhum.
Impastate tutti componenti, date la forma di un monte. Coprite con
panna montata, riponete in frigo.
Boccone di Natale
Ingredienti: castagne 1 kg, tre quarti di litro di latte, 1
cucchiaio di zucchero, sale, 1 etto di burro, cioccolato fondente 250
g.
Lessate le castagne, quindi sbucciatele. Cocete le castagne per
mezz'ora nel latte insieme allo zucchero ed ad un pizzico di sale,
passatele al setaccio. Incorporate all'impasto il burro e il
cioccolato fondente fuso in mezzo bicchiere di latte. Versate in uno
stampo e servite freddo. Guarnite con frutta candita.
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da Nuovo Formulario Magistrale
A. Bouchardat
1877
Quassia, simaruba, Colombo, Angostura, Castagno, Ulivo
Le prime quattro sostanze godono di proprietà medicinali se
non identiche almeno molto analoghe: sono tonici puri, non astringenti,
utili per rilevare le indebolite forze nell'anemia, nelle affezioni
scrofolose e scorbutiche e nelle febbri intermittenti ribelli; per frenare
le diarree prodotte dall'atonia dell'apparato digestivo, e per opporsi ai
vomiti spasmodici che accompagnano talune malattie asteniche. L'estratto
idro-alcolico di foglie d'ulivo, alla dose di 1 - 2 grammi puossi
adoperare come febbrifugo. (Faucher.)
da
Antidotario Romano
latino, e volgare
tradotto da Ippolito Ceccarelli
1675
Castagna frutto notissimo d'un albero grande di frondi simile
alla noce, copiosa in diverse selve, si eleggerà tal frutto d'albero
insitato, e colto e perfettamente maturo.
da Il Tesoro della Sanità
Castor Durante, da Gualdo,
Medico, & Cittadino Romano
1629
Castagne
Nomi.Lat. Castanea. Ital. Castagna.
Qualità - La castagna tanto domestica quanto selvatica è calda nel primo
grado & secca nel secondo, è constrettiva , & diseccantina..
Scelta - Le migliori castagne sono le grosse, & però son migliori di tutti i
marroni, & dopo che sono colti, se pur lungo tempo si conservano, si fanno
più saporite, & più sani.
Giovamenti - Procurano il coito per esser ventose, danno grandissimo, & buon
nutrimento, sanano i flussi, & pestate con mele, & sale, sanano il morbo del
can rabbioso, quando si cuociono sulla brace, fermano il vomito. Nei luoghi
dove nasce poco grano, si seccano su le gratiche al fumo, & poi si mondano,
& se ne fa la farina, che supplisce per far pane; cotte le castagne sotto la
cenere leggermente, & monde si cuocono il un tegame con olio, & sale, & poi
aggiuntovi pepe, & succo d'aranzi servono per tartufi.
Nocumenti. - Mangiate abbondantemente nei cibi, fanno doler la testa, &
stitticano il corpo, son dure da digerire, & generano ventosità, massime se
si mangiano crude.
Rimedi. - Sono manco nocive se si arrostiscono sipra la brace, & sale, overo
con molto zucchero, che così convengono a coleretici, come col mele a i
flemmatici, le lesse sono migliori, che le arrostite nella padella sopra la
fiamma; perchè dal quel fumo acquistano una qualità soffocante, ma prima si
cuocono su la brege, & poi si seppelliscono sotto la cenere calda per un
pezzo. Suono buone ne i tempi freddi a tutte l'etadi, & complessioni, pur
che siano ben stagionate, ben cotte, & in poca quantità, & sopra si beva
buon vino.
ottobre 2006
www.salvelocs.it
Le indicazioni che troverete
tra queste pagine vengono fornite al solo scopo informativo e non possono
sostituire la consulenza di un medico. Ricordate che l'autodiagnosi e l'autoterapia
possono essere pericolose. E' possibile rintracciare dei centri dove con
breve attesa e pagando un ticket si può essere visitati. Anche il vostro
medico di famiglia potrà esservi di aiuto.
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