|
COLESTEROLO
E TRIGLICERIDI
Il
colesterolo, i trigliceridi insieme ai fosfolipidi sono i grassi
contenuti nel nostro organismo. I fosfolipidi sono i principali
componenti delle membrane cellulari e delle guaine dei nervi. I
trigliceridi rappresentano la più grande riserva dei nostri lipidi e
rappresentano quasi il 90% dei grassi ingeriti. Il colesterolo è
componente essenziale delle membrane cellulari e della bile.
Origine
dei grassi circolanti
La
parte più importante dei grassi circolanti è prodotta dall’organismo
stesso, mentre un’altra parte viene introdotta con la dieta. L’assorbimento
dei lipidi alimentari avviene a livello dell’intestino tenue, per
opera di alcuni sistemi enzimatici dopo un’emulsione con i sali
biliari. La sintesi interna dei lipidi avviene principalmente nel
fegato. I trigliceridi vengono prodotti a partire dai glucidi
(zuccheri), mentre il colesterolo viene sintetizzato dall’acetil-Co.A.
Trasporto
dei lipidi nel sangue (VLDL,LDL e HDL)
Il
colesterolo e i trigliceridi sono trasportati dal sangue sotto forma di
lipoproteine. Le VLDL trasportano i trigliceridi mentre le LDL il
colesterolo. Il colesterolo VLDL o LDL viene definito il colesterolo
"cattivo", mentre il colesterolo HDL viene chiamato
colesterolo "buono", perché svolge un’importante funzione
protettiva delle arterie.
Arteriosclerosi
e Colesterolo
La
quantità di colesterolo "cattivo" presente nel sangue non
dovrebbe superare i 200 mg per 100 ml. L’elevato livello di
colesterolo è motivo di grande preoccupazione clinica, perché l’accumulo
di questo lipide nelle arterie ne provoca il progressivo ispessimento,
facendone perdere elasticità e tono. A livello cardiaco aumentano
notevolmente i rischi di infarto e agina. Nel sistema nervoso centrale
si possono avere ictus. Circa la metà dei decessi nei paesi occidentali
sono riconducibili a tali cause.
Strategie
terapeutiche: dieta, stile di vita, terapia farmacologia.
Dieta:
La
prima cosa da fare, nel trattamento dei livelli elevati di colesterolo,
è di seguire una dieta che ne diminuisca il più possibile il livello
nel sangue. La dieta dovrà essere povera di grassi animali e
relativamente ricca di acidi grassi polinsaturi, perché essi tendono a
diminuire i livelli di colesterolo.
Schema
dietetico:
Alimenti
permessi:
Oli
vegetali (mais, arachidi e oliva).
Pane,
pasta e riso, possibilmente integrali.
Frutta.
Pesce
di mare (non di allevamento), carni bianche (pollo, tacchino,
coniglio).
Ricotta,
yogurt, latte scremato.
Alimenti
vietati:
Grassi
animali (burro, strutto, pancetta).
Panna.
Uova,
soprattutto il tuorlo.
Dolci,
biscotti.
Carne
di maiale, salumi e insaccati, cervello, frattaglie.
Formaggi,
latte intero e derivati.
Stile
di vita:
Tenere
nei limiti fattori aggravanti quali: diabete, ipertiroidismo, consumo
alcolici. Per ridurre i fattori di rischio si deve tenere sotto
controllo: l’ipertensione, la glicemia, si deve smettere di fumare e
fare una regolare attività fisica.
Terapia
farmacologia:
Molti
studi clinici indicano che l’adozione di adeguati interventi
terapeutici, consentono di prevenire o diminuire le complicazioni dovute
ad un elevato livello di colesterolo. Alcuni studi epidemiologici
indicano, che elevati livelli di colesterolo totale o LDL rappresentano
un elevato fattore di rischio nei fenomeni arteriosclerotici. Uno studio
in doppio cieco, ha fornito prove convincenti che una diminuzione di
colesterolo LDL può ridurre il rischio coronario. D’altro canto è
famoso il caso "Finlandia", dove grazie a un radicale
cambiamento di vita e di abitudini si è riusciti ad abbassare il
livello di colesterolo medio della popolazione da 340 mgx100 ml a 240.
In Finlandia, senza l’uso di alcun farmaco di sintesi o naturale, ma solo diminuendo
la quantità di grassi animali introdotti con l’alimentazione, e con
una importante campagna antifumo, le morti per malattie cardiovascolari
sono diminuite del 70%. L’incidenza del tumore del polmone è sceso ai
minimi storici.
Allora
che fare?
Le
attuali conoscenze non ci permettono di affermare, che una prevenzione
primaria in assenza di malattie conclamate a base di farmaci, risponda
ad un criterio di economicità sia in termini monetari sia di effetti
collaterali. Numerosi farmacologi, tra cui Silvio Garattini, affermano
che converrebbe trattare solo persone che possano dimostrare che il loro
elevato livello di colesterolo sia di origine genetica, con la presenza
contemporanea di ipertensione, problemi cardiaci, tabagismo. Si può
affermare con una certa sicurezza, che la terapia farmacologia deve
essere presa in considerazione dal medico, quando la persona da curare
non risponda adeguatamente ad un regime dietetico.
Farmaci
di sintesi e Colesterolo.
I
farmaci di sintesi che attualmente si utilizzano in misura maggiore sono
i derivati delle statine. Essi inibiscono la sintesi del colesterolo nel
fegato bloccano la sintesi delle VLDL (lipoproteine deputate al
trasporto dei lipidi nel sangue). Gli effetti collaterali di questi
farmaci, potenzialmente molto utili, sono purtroppo numerosi ed
evidenti. Possono causare nausea, diarrea, disturbi epatici e
soprattutto miosite (crampi, debolezza muscolare), con esiti avvolte
irreversibili. Non dimentichiamoci il caso Bayer, grande multinazionale
del farmaco, accusata di aver sottaciuto gli effetti collaterali della
cerivastatina, con conseguente ritiro dal commercio dei seguenti
prodotti: Lipobay, Stativa, Cervasta. L’uso delle statine deve essere
quindi attentamente valutato dal medico.
Medicine
"naturali" e Colesterolo: Soia, Carciofo, Garcinia, Aglio,
Olio di pesce.
Contemporaneamente
ad un regime dietetico adeguato, ad un’appropriata attività fisica si
può pensare di utilizzare sostanze farmacologicamente attive ma di
origine naturale.
Soia
Numerosi
e seri studi scientifici, americani e italiani, hanno ormai affermato
con certezza l’efficacia della soia e dei suoi derivati (isovlavoni di
soia), nell’abbassare il livello di colesterolo, nel diminuire i
disturbi della menopausa e nella prevenzione del tumore al seno. In
Giappone dove si consumano circa 55 grammi di soia al giorno, si
verificano la metà di attacchi cardiaci mortali rispetto agli americani
che ne consumano mediamente 5 grammi. A ciò bisogna associare anche il
ridotto consumo per gli orientali della carne bovina a favore del pesce.
La soia oltre ad abbassare il colesterolo totale aumenta addirittura l’HDL
(colesterolo "buono"). La soia svolge un’azione protettiva
dei vasi sanguigni, ed agisce come estrogeno naturale, contrastando cosi
anche l’arteriosclerosi. Le virtù di questa pianta, sono però state
vanificate da tutte quelle ditte che illecitamente hanno messo in
commercio prodotti contenenti soia OGM. La procura di Torino ha aperto
un’inchiesta su segnalazione del quotidiano "Repubblica",
con conseguente sequestro e accantonamento di numerosi prodotti.
Carciofo
È
una pianta che ha sempre dimostrato proprietà coleretiche , diuretiche e
ipolipemizzanti. Si è dimostrato che il carciofo ha un effetto di
inibizione della sintesi del colesterolo, inoltre aumenta il livello
ematico delle HDL (colesterolo "buono"). Un recente studio
clinico, in doppio cieco, ha permesso di dimostrare che i soggetti che
assumevano 1.8 grammi di estratto secco di carciofo, hanno avuto un calo
del colesterolo totale del 18,5%, contro l’8,6% di quelli del gruppo
placebo. Il carciofo è normalmente ben tollerato, mentre per il suo
sapore se ne sconsiglia l'uso in gravidanza. Potrebbe essere uno
dei trattamenti di prima scelta nei pazienti affetti di
ipercolesterolemia.
Carciofo
, ditta Pharbenia, estratto secco.
Contenuto di una capsula: carciofo estratto secco 74% (320 mg)
titolo minimo 2,5%. Una confezione contiene 50 capsule ad un costo
di € 9,75. Costo di una terapia di 15giorni, assumendo 1,8 grammi
di estratto secco al di, è di €
16,4.
Garcinia
Cambogia
Un
recente studio sulla garcinia Cambogia, eseguito alla St. Lukeis
Roosevolt Hospital di New York, eseguito su 42 persone con età compresa
tra 18 e 65 anni, ha dimostrato che non ci sono state differenze
significative in termini di perdita di peso e massa corporea, tra il
gruppo trattato e il gruppo placebo. In conclusione tale studio afferma,
che il ruolo preciso della garcinia cambogia deve essere ancora
chiarito. Gli studi hanno mostrato, che questa pianta è in grado di
abbassare indirettamente i grassi prodotti dall’organismo. Tuttavia è
ancora azzardato affermare (come purtroppo fanno entusiasticamente molte
aziende), che la garcinia cambogia possa essere un miracoloso
"brucia grassi". Sembra più veritiero ed interessante l’impiego
di questa pianta come regolatore dell’appetito.
Garcinia
Cambogia, ditta Pharbenia, estratto
secco. Contenuto di una capsula: garcinia estratto secco 65% (280
mg), acido idrossitricico pari a 140 mg. Una confezione contiene 50
capsule ad un costo di € 11.55. Costo di una terapia di 15 giorni €
13,88.
Aglio
Questo
alimento, che tradizionalmente si pensava avesse solo proprietà
ipotensive e antimicrobiche, sta dimostrando di avere anche qualità
ipocolesterolemizzanti. Inibisce la sintesi endogena dei grassi. Dai
vari studi effettuati sembra che questa ultima proprietà si manifesti
solo se utilizzato a forti dosi, e con preparati contenenti il principio
attivo (allina) ad una concentrazione compresa tra il 5 e il 10%.
Aglio,
ditta Pharbenia, estratto secco.
Contenuto di una capsula: aglio estratto secco 18% (80 mg), titolo
al 3% in allina pari a 2,4 mg. Una confezione contiene 50 capsule ad
un costo di € 10,40. Costo per una terapia di 15 giorni, assumendo
30 mg di allina al di, €
39.
KWAI
300, ditta Lichtwer Pharma,
estratto secco. Contenuto di una capsula: estratto secco
corrispondente a circa 0,9 grammi di aglio fresco, contenuto in
allina 1,0-1,4%, 10,8 mg di allina per cps. Una confezione contiene
30 capsule ad un costo di € 12,91. Costo per una terapia di 15
giorni, assumendo 30 mg di allina al di, 19,36.
Olio
di pesce, Omega 3, Omega 6, EPA, DHA
I
due acidi grassi polinsaturi che non possono essere sintetizzati nel
nostro organismo sono: l’acido Omega 3 e Omega 6. Essi sono necessari
nella formazione delle membrane cellulari, nella sintesi dell’emoglobina
e delle prostaglandine. L’Omega 6 (acido linoleico) è contenuto nei
semi di Lino, nella Borrago officinalis e nell’Oethera biennis
(Primula notturna). L’Omega 3, ottenuto da varie specie di pesce
azzurro, è ricco di EPA (acido Eicosapentaenoico) e di DHA (acido
docasaesaenoico). Gli acidi grassi polinsaturi sono indicati per:
Evitare
l’accumulo di trigliceridi e colesterolo sulle arterie.
Fluidificare
il sangue, diminuendo cosi i rischi di malattie cardiache.
Aumentare
le difese immunitarie.
Azione
antinfiammatoria.
Un
famoso studio Italiano, "Gissi-prevenzione", ha dimostrato che
assumendo da 1 a 3 grammi di acidi Omega 3 al giorno, e
modificando contemporaneamente in modo opportuno l’alimentazione, si
sono ridotte in modo considerevole le morti per arresto
cardiaco. È stato possibile rilevare che è
diminuita del 20% la
mortalità totale e del 45% la mortalità improvvisa cardiaca. Ciò ha
spinto la Commissione unica del farmaco a indicare questi preparati
nella prevenzione secondaria sul paziente con pregresso infarto del miocardio.
Integratori
di acidi grassi polinsaturi "naturali"(origine sia vegetale
sia animale)
FISCH
FACTOR-PLUS, ditta Farmila,
integratore di acidi grassi Omega 3 (EPA e DHA), derivati dall’olio
di pesce, Vitamina E. Contenuto di una capsula: 625 mg di acidi grassi
polinsaturi (294 mg EPA, 196 mg DHA). Una confezione contiene 15
capsule, prezzo € 13,90.
MAXEPA,
ditta Novartis, integratore dietetico di acidi grassi polinsaturi EPA
e DHA con aggiunta di Vitamina E naturale. Contenuto di una capsula:
450 mg di acidi grassi polinsaturi totali (170 mg EPA e 110 mg DHA).
Una confezione contiene 42 capsule, prezzo € 15,49.
TRIOMAR,
ditta PharmaGic, integratore
dietetico di acidi grassi polinsaturi Omega 3, con Vitamina E
naturale. Contenuto di una capsula: 600 mg di acidi grassi polinsaturi
totali (290 mg EPA e 105 mg DHA). Una confezione contiene 30 capsule,
prezzo € 14,20.
COLEST-OIL,
ditta Aboca, integratore dietetico contenenti olio di pesce (EPA e DHA),
estratti di Guggul, Aglio, Olio essenziale di Rosmarino. Una capsula
contiene: 338 mg di acidi grassi polinsaturi (50 mg EPA, 123 mg DHA).
Una confezione contiene 150 capsule, prezzo € 20,70.
TRIGLIC-OIL,
ditta Aboca, integratore dietetico contenente olio di pesce (EPA e DHA),
estratti di Crisantenello, Curcuma, Rosmarino, Limone. Una capsula
contiene: 358 mg di acidi grassi polinsaturi (63 mg EPA e 160 mg DHA).
Una confezione contiene 150 capsule, prezzo € 20,70.
Farmaci
contenenti acidi grassi polinsaturi.
SEACOR
1000, ditta SPA.
ESKIM
1000, ditta SIGMA-TAU
ESAPENT
1000, ditta Pharmagic.
Questi
tre prodotti hanno identiche caratteristiche chimico fisiche, e medesimo
prezzo. Ogni capsula contiene: esteri etilici di acidi grassi
polinsaturi 1000 mg, con un contenuto in EPA e DHA non inferiore all’85%
ed in rapporto tra loro di 0,9-1,5. Eccipienti D,L alfa tocoferolo. Una
confezione contiene 20 capsule, prezzo € 22,40.
Consiglio
del farmacista.
Sembra
ormai chiaro che tenere nella norma il tasso di colesterolo nel sangue
è importantissimo per la salute. Per contrastare l’accumulo di
colesterolo non si deve ricorrere subito ai farmaci. La prima cosa da
fare è modificare il proprio stile di vita, seguendo un’appropriata
alimentazione e svolgendo un’adeguata attività fisica. Si possono
senz’altro associare a queste semplice regole l’uso di integratori
alimentari a base di Carciofo, Soia, Acidi grassi polinsaturi. La soia,
importantissimo ed economico alimento, è per il momento sotto accusa
per la presenza di OGM. Spero che qualche ditta immetta in commercio
estratti di soia, dichiarando a grandi lettere "ASSENZA DI OGM".
Il mercato offre come al solito, una gran varietà di prodotti a prezzi
sensibilmente diversi. La corretta lettura di Salvelocs può senz’altro indirizzare l’attento
consumatore verso l’acquisto
dei prodotti che a parità di caratteristiche abbiano un prezzo più
favorevole.
settembre 2002
Le indicazioni che troverete tra queste pagine vengono fornite al solo
scopo informativo e non possono sostituire la consulenza di un medico.
Ricordate che l'autodiagnosi e l'autoterapia possono essere pericolose.
E' possibile rintracciare dei centri dove con breve attesa e pagando un
ticket si può essere visitati. Anche il vostro medico di famiglia potrà
esservi di aiuto.AGGIORNAMENTO
AL 06-03-2003
La
distillazione molecolare.
Ultimamente
si fa un gran parlare d’integratori a base d’Omega 3 estratti
con il processo di "distillazione molecolare", detto anche
"short-path" (distillatori a breve tragitto). Gran parte
delle sostanze organiche possono subire alterazioni se trattate ad
alte temperature per lungo tempo. La distillazione è uno dei
processi cui più frequentemente sono sottoposte tali sostanze per
aumentarne la purezza. Questa innovativa tecnica di distillazione fa
sì che:
·
Si operi a temperature particolarmente basse
·
Diminuiscano i tempi di contatto con le superficie calde del
distillatore
I
distillatori per avere tali caratteristiche devono:
·
Operare a bassissima pressione
·
Migliorare il flusso dei vapori
·
Ottimizzare lo scambio termico all’interno del distillatore
Le
pressioni che si raggiungono dentro questi distillatori sono dell’ordine
di 3-10 mbar, quindi notevolmente inferiori a quello dei
distillatori tradizionali (50 mbar).
È
chiaro che estrarre gli Omega 3 con queste tecniche non può che
portare ad una maggiore qualità dei principi attivi.
Molti
integratori pubblicizzano questo processo come l’unico in grado di
garantire l’assoluta assenza di: metalli pesanti, mercurio e
pesticidi. L’unico problema è che questi integratori costano
moltissimo.
La SPA (Seacor 1000) in nome della dott.ssa Pulici mi ha fornito
le specifiche
tecniche delle materie prime da loro utilizzate. I principi attivi del Seacor sono
sottoposti a distillazione molecolare e ad un’ulteriore
purificazione con complessazione con urea.
Allego
la scheda tecnica inviatami.
SEACOR
1000
Specifiche
Principi
attivi:
·
EPA come estere etilico
43-49,5%
·
DHA come estere etilico
34,7-40,3%
·
EPA+DHA come esteri etilici
> 85%
Altri
componenenti:
·
Altri n-3 PUFA 7,1%
·
N-6 PUFA 1 %
·
Acidi saturi 0,1%
·
Acidi monoinsaturi 0,2%
·
Altri PUFA identificati
differenza al 99%
Altre
specifiche:
·
Metalli pesanti max 10 ppm (Hg max 1 ppm)
·
Pesticidi max 2 ppm
SEACOR
1000
Produzione
del principio attivo dall’olio di pesce
1.
Acquisizione di olio di pesce selezionato per EPA/DHA
2.
Raffinazione (filtrazione, sbiancatura, deodorizzazione,
neutralizzazione, lavaggio, essiccamento)
3.
Transesterificazione dei gliceridi ad esteri (etanolo+
catalizzatore). Condizione controllate per evitare
isomerizzazioni/decomposizioni. Separazione del glicerolo
liberatosi.
4.
Concentrazione della miscela di esteri etilici per distillazione
del solvente
5.
Complessazione con urea degli estreri di acidi saturi e
monoinsaturi ad allontanamento per filtrazione dell’addotto
risultante, ottenuto concentrando EPA etilestere+DHA etilestere.
6.
Opzionale trattamento con agenti adsorbenti
7.
Concentrazione e purificazione finale mediante distillazione
molecolare frazionata "short path"
8.
Aggiunta di d-alfa-tocofereolo e approvazione del Q.C. secondo
specifiche.
Aggiornamento al 17-12-2004
Nota 13
La rimborsabilità,
attraverso il S.S.N , degli Omega 3 ( Seacor, Eskim, Eapent) è
recentemente cambiata. Il Ministero della Salute ha stabilito
che tali farmaci siano sottoposti alla nota 13.
Si riporta la nota 13 in
tutta la sua interazza:
La prescrizione a carico
del SSN è limitata ai pazienti affetti da :
-dislipidemie
familiari:
benzofibrato,
fenofibrato, gemfibrozil, simfibrato;
atorvastatina,
fluvastatina, pravastatina, rosuvastatina, simvastatina;
omega 3 etilesteri.
-ipercolesteolemia
non corretta dalla sola dieta:
-
in soggetti a rischio
elevato di un primo evento cardiovascolare maggiore (rischio a
10 anni maggiore o uguale 20% in base alle Carte di Rischio
del Progetto Cuore dell'Istituto Superiore di Sanità)
(prevenzione primaria);
-
in soggetti con
coronaropatia documentata o pregresso ictus o arteriopatia
obliterante periferica o progresso infarto o diabete
(prevenzione secondaria),
atorvastatina,
fluvastatina, pravastatina, rosuvastatina, simvastatina;
-in
soggetti con pregresso infarto del miocardio (prevenzione
secondaria);
omega 3 etilesteri
Limitatamente
all'utilizzo degli alti dosaggi di atorvastatina (40 mg) e di
rosuvastatina (40 mg), la prescrizione e la rimborsabilità sono
consentite, solo su diagnosi e piano terapeutico di strutture
specialistiche delle Aziende Sanitarie, allo scopo di una più
adeguata valutazione delle tollerabilità e del profilo di
beneficio-rischio.
L'uso dei farmaci
ipolipemizzanti deve essere continuativo e non occasionale. lo
stesso, comunque, va inserito in un contesto più generale di
controllo degli stili di vita (alimentazione, fumo, attività
fisica, etc.).
La strategia terapeutica
( incluso l'impiego delle statine) va definita in base alla
valutazione del rischio cardiovascolare globale e non di ogni
singolo fattore di rischio, facendo riferimento alle Carte di
rischio Cardiovascolare elaborate dall'Istituto superiore di
Sanità all'interno del Progetto Cuore. Le carte di rischio dell'ISS
saranno sottoposte a continua variazione ed aggiornamento e sono
collegate con un progetto di ricerca denominato RiACE (Rischio
Assoluto Cardiovascolare_Epidemiologia) promosso dall'Agenzia
Italiana del Farmaco (AIFA) in collaborazione con il ministero
della salute e le Regioni per verificare nella pratica
assistenziale della Medicina Generale la trasferibilità,
l'applicabilità, i carichi assistenziali e gli esiti della
prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria.
Motivazioni:
Le dislipidemie
familiari sono malattie su base genetica a carattere autosomico
(recessivo, dominante o codominante a seconda della malattia)
caratterizzata da elevati livelli di alcune frazioni lipidiche
del sangue e da una grave e precoce insorgenza della malattia
coronarica. le dislipidemie sono state finora distinte secondo
la classificazione di Frederickson, basata sull'individuazione
delle frazioni lipoproteiche aumentate. Più recentemente è stata
proposta una classificazione basata sull'eziologia molecolare e
sulla patofisiologia delle alterazioni lipoproteiche (chilomicronemia,
disbetalipoproteinemia, iperlipemia combinata,
ipertrigliceridemia, carenza della lipasi epatica,
ipercolesterolemia, difetto di ApoB100). La rarità di alcune di
queste forme, la complessità delle classificazioni e
dell'inquadramento genetico e l'elevato rischio di eventi
cardiovascolari precoci suggeriscono di fare riferimento a
centri specializzati cui indirizzare i pazienti ai quali viene
formulata una ipotesi diagnostica di dislipidemia familiare. Per
pazienti con diagnosi familiare tutti i farmaci ipolipemizzanti
sono in fascia A.
Ipercolesterolemia non
corretta dalla sola dieta in soggetti a rischio elevato di un
primo evento cardiovascolare a maggiore rischio a 10 anni uguale
o maggiore 20% in base alle carte di rischio del Progetto Cuore
dell'Istituto Superiore di Sanità.
Nelle malattie
cardiovascolari non è individuabile una causa unica. sono noti
diversi fattori che aumentano nella persona il rischio di
sviluppare la malattia e predispongono l'organismo ad ammalarsi.
I più importanti fattori sono: abitudine al fumo di sigaretta,
valori elevati di colesterolemia, ipertensione arteriosa, età e
sesso e, inoltre, la scarsa attività fisica, l'obesità e la
familiarità della malattia.
l'entità del rischio che
ogni persona ha di sviluppare la malattia dipende dalla
combinazione dei fattori di rischio o meglio dalla combinazione
dei loro livelli.
Vengono considerati a
rischio elevato i soggetti che, in base alla combinazione dei 6
principali fattori (età, sesso, diabete, fumo, valori di
pressione arteriosa e di colesterolemia), abbiano un rischio
uguale o maggiore del 20% di sviluppare un evento
cardiovascolare nei successivi 10 anni. tale rischio può essere
stimato utilizzando la carta del rischio cardiovascolare
elaborata dall'Istituto Superiore di sanità (Progetto Cuore
www.cuore.iss.it).
sarà al giudizio del medico modulare verso il basso la stima di
rischio (obesità, ipertensione, diabete). In tali casi, il
medico potrà decidere quale o quali trattamenti farmacalogici
privilegiare, anche in base ai livelli dei diversi fattori di
considerati, non essendo proponibile assumere medicine per
ognuno di essi.
Solo per due molecole (pravastatina
e simvastatina) è stato dimostrato che la riduzione dell'ipercolesterolemia
è associata alla riduzione dell'incidenza di eventi coronarici.
Per le restanti molecole si dispone solo dell'end-point
surrogato della riduzione del colesterolo.
colesterolo trigliceridi omega 3
trgliceridi colesterolo seacor colesterolo trigliceridi eskim
colesterolo trigliceridi esapent colesterolo trigliceridi maxepa
colesterolo trigliceridi olio pesce colesterolo trigliceridi aglio
colesterolo trigliceridi garcinia colesterolo trigliceridi cambogia
colesterolo trigliceridi carciofo colesterolo trigliceridi soia vldl ldl
hdl colesterolo trigliceridi
|