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La stitichezza o stipsi è un disturbo
caratterizzato da una scarsa emissione di massa fecale, associata da
difficoltà all'evacuazione. Si parla di stitichezza quando tra una
evacuazione e l'altra passano due o tre giorni. Si considera attività
intestinale normale quando l'evacuazione è giornaliera. Si definisce
stitichezza primitiva, quando essa non è dovuta a specifiche cause, ma è
la conseguenza di una alimentazione sbagliata (scarso apporto di fibre e
di acqua associata a sedentarietà). La stitichezza secondaria si manifesta
a seguito di malattie intestinali, interventi chirurgici, disturbi
ginecologici, neurologici (depressione, anoressia), abuso di lassativi .
La stitichezza può essere causa di molte malattie: emorroidi, ragadi
anali, diverticoli. |
Alimenti integrali: pane, pasta, biscotti, farina. Minestroni con verdure e legumi. Verdure crude (insalate miste con carote, cetrioli e pomodori) e cotte (spinaci, zucchine, carciofi, verza). Frutta fresca e di stagione ben matura (prugne, susine, kiwi, mele, pere, albicocche, etc). Yogurt bianco. Alimenti da evitare: Alimenti raffinati, riso brillato. Cioccolato, cacao, tè.
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Alimentazione ricca di fibre per aumentare la
massa fecale e stimolare la peristalsi. Le bucce dei cereali e della
frutta, non essendo digeribili, aumentano il volume del contenuto
intestinale. Integrare, se necessario, l'alimentazione con fibre (crusca).
Bere molta acqua o liquidi (oltre 1,5 litri al giorno) non gassati.
Condire con olio extra vergine d'oliva. Costante attività fisica
(passeggiare senza interruzione per almeno 30 minuti al dì). |
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