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Genziana
(Gentiana lutea L.)

genziana

Specie botanica: Gentiana luteaL.; Gentiana major; Gentiana vulgaris major.- Famiglia Gentianacee; Genzianee.- Sinonimo Genziana Gialla.- Nomi stranieri: Gentiane; gentiane jaune; grande gentiane (francese). Enzian (tedesco). Yellow gentian (inglese).

Descrizione

La genziana è un'erba perenne; presenta un grosso rizoma ramoso, è alta sino a 1,8 m. Le foglie sono grandi, con picciolo grosso e corto, al suo interno sono presenti nervature molto marcate. I fiori gialli, sono raccolti in piccoli fascetti. Il rizoma e le radici sono di colore grigio brunastro all'esterno, giallastro all'interno. La radice presenta un diametro variabile tra 0,3 e 4 cm ed è raggrinzita longitudinalmente.

Composizione chimica

I principi attivi, amari, contenuti nella genziana sono numerosi, i principali sono: amarogentiana o amarogenzina, gentianina (alcaloide) o gentisina, gentiopicrina o genziamarina (glucosidi). L'amarogentina è la sostanza più amara conosciuta; essa mantiene il sapore caratteristico sino a una diluizione 1 a 50.000. Un recente studio ha stabilito che la massima concentrazione di amarogentina si ha in primavera. Le piante selvatiche a più alto contenuto di principi attivi sono quelle che si trovano a bassa altitudine. Le piante coltivate in pianura sono generalmente più attive di quelle selvatiche. La gentiopicrina, una delle principali sostanze amare contenute nella genziana, si riduce nella droga secca e vecchia per probabili fenomeni di idrolisi enzimatica.

Proprietà farmacologiche

Gli estratti di genziana mostrano attività toniche, febbrifughe, vermifughe e stimolanti dell'apparato digestivo per l'aumento della secrezione dei succhi gastrici. La genziana è inoltre utilizzata per stimolare l'appetito ed esternamente per la cura delle ferite. Nei prodotti medicinali, la genziana, è impiegata come tonico e come sostanza attiva nei farmaciper la disassuefazione dal fumo. Nella genziana non è presente il tannino e l'amido, ciò comporta un'azione amaro-tonica senza effetti astringenti ed irritanti per la mucosa dello stomaco; da qui la definizione di "amaro puro". Negli alimenti, la genziana, è usata nella preparazione di amari alcolici, nelle bevande analcoliche e nei prodotti da forno. L'uso della genziana è sconsigliata in gravidanza, durante l'allattamento e nei casi di ipertensione. Possono verificarsi avvelenamenti accidentali per via della somiglianza della genziana con il veratro; le due piante, peraltro, crescono contigue. L'assunzione accidentale di estratti o di parti di veratro possono causare: malessere generale, cefalea, vertigini, nausea, vomito diarrea, crampi muscolari e rari ma pericolosi attacchi di bradicardia e ipotensione. La terapia contro l'avvelenamento da veratro è sintomatica.

 

veratro
Veratrum album L.

per saperne di più
 

Raccolta e conservazione

La radice di genziana va raccolta in primavera. La droga si essicca al sole o in ambiente asciutto ed areato dopo averla pulita a secco e tagliata in piccoli pezzi. La genziana va conservata in luogo asciutto ed in recipienti chiusi, perché igroscopica. La radice essiccata immersa in acqua si rigonfia fortemente diventando flessibile.

Modo d'impiego

Infuso: mettere in 1 litro di acqua 25-30g di radice di genziana triturata, bollire per alcuni minuti e lasciare in infusione per circa 8 ore. Una tazza prima dei pasti.

Polvere: da 0,5 a 3,0 g per dose prima dei pasti.

Tintura: 40-60 gocce per os. prima dei pasti.

Estratto acquoso: 02-2,0 g in pillole.

N.B. dosi elevate di genziane o dei suoi estratti possono provocare vomito e disturbi digestivi.


 

Ricette tradizionali:

 

Elixir amaro (da Gilbert e Yvon)

Genziana

g.       50

Corteccia di arancio amaro

g.       25

Calamo aromatico

g.       10

Alcool a 40°

g.     500

Far macerare per 10 giorni, aggiungere:

Sciroppo di china

g.     200

 

Elixir viscerale (Hufeland)

Estratto di assenzio

g.         5

Estratto di centaurea minore

g.         5

Estratto di genziana

g.         5

Estratto di trifoglio

g.         5

Acqua aromatica

g.       90

Tintura aromatica

g.         5

A cucchiaini come tonico-stomatico

 

Mistura contro l'anoressia (da Gilbert e Yvon)

tintura di genziana 

g.        10

tintura di colombo

g.        10

tintura di anice

g.        10

tintura di di noce vomica

g.        10

10 gocce in un po' d'acqua prima dei pasti

 

Vino di genziana composto (Hager)

estratto di genziana

g.         20

tintura di corteccia d'arancio

g.         50

tintura aromatica

g.       130

vino di xeres

g.       900

 

Vino di genziana I

radice di genziana disseccata

g.          30

acquavite

g.          50

vino bianco

g.       1000

mettere in infusione la genziana in acquavite per 1 giorno, aggiungere il vino e lasciar macerare per una settimana rimestando due volte al giorno . Un bicchierino prima dei pasti.

 

Vino di genziana II

vino marsala

g.        10

tintura arancio amaro

g.        50

tintura di genziana

g.        10

mescolare e dopo qualche giorno filtrare; a bicchierini

 

Vino di genziana III

vino bianco o marsala

l.            1

radici genziana

g.         40

mettere in infusione per 3-4 giorni


Liquori con genziana:

 

Vino liquoroso tradizionale

radice di genziana disseccata

g.         200

alcool 95°

litri           1

zucchero

Kg.          1

vino bianco

litri           4

mettere in infusione la radice di genziana triturata in alcool per 1 giorno, aggiungere il vino e lasciare macerare per una settimana rimestando due volte al giorno. Dopo aver filtrato zuccherare.

 

Liquore di genziana

radice di genziana disseccata

g.           30

scorza d'arancia amara  (solo parte gialla)

g.           15

menta

g.           10

ginepro bacche

g.             5

anice stellato

g.             2

salvia foglie

g.             5

miele

g.           50

alcool 95°

litri        0,8

vino bianco

litri           1

mettere in infusione le droghe in alcool per 1 giorno, aggiungere il vino e lasciare macerare per una settimana rimestando due volte al giorno. Dopo aver filtrato solubilizzare il miele.

 

Grappa alla genziana

genziana

g.           15

zucchero

g.           15

grappa

litri           1

mettere a macerare la genziana nella grappa per 10 giorni, filtrare e aggiungere lo zucchero.

da Farmacopea Ufficiale Droghe Vegetali

Genziana
Gentiana radix

La droga è costituita dagli organi sotterranei essiccati di Gentiana lutea L.

Titolo. Deve contenere non meno del 33 per cento di sostanze estraibili con l'acqua.

Descrizione.

Caratteri. Odore caratteristico; sapore intensamente amaro e persistente. Il rizoma e le radici sono di colore grigio brunastro all'esterno giallastro all'interno, con frattura netta da giallastra a giallo-rossastra ma non rosso-brunastra. Il rizoma è percorso da solchi circolari e porta piccole gemme . la radice ha da 0,3 a 4 cm di spessore ed è raggrinzita nel senso della lunghezza. Rizoma e radice si rigonfiano fortemente nell'acqua, diventando flessibili.

Esame microscopico. L'anatomia della radice è quasi identica a quella del rizoma. corteccia e legno sono separati da una assisa cambiale molto chiaramente evidente e sono caratterizzati da una struttura porosa con pochi raggi; le fibre mancano sia nella corteccia sia nel legno. Vasi reticolati e scalariformi si osservano nel legno e tubi cibrosi sono visibili tra i vasi legnosi. L'amido manca quasi completamente nel parenchima sono presenti ossalato di calcio sotto forma di cristalli acicolari e goccioline oleose.

la polvere, di colore giallastro a giallo-brunastro, è caratterizzata da vasi scalariformi e reticolati poco numerosi, da cristalli circolari di ossalato di calcio e da goccioline oleose. le cellule parenchimatiche sono molto numerose e praticamente prive di amido.

Saggi.

Ceneri solforiche. Non superiori al 5,0 per cento, determinate su 1,0 g di droga polverizzata.

Sostanze estraibili con l'acqua. A 5,0 g di radice di genziana polverizzata si aggiungono 200 ml di acqua bollente e si lasciano a contatto per 10 minuti, agitando di tanto in tanto. Dopo raffreddamento si porta a 200 ml con acqua e si filtra. 20 ml di filtrato si evaporano a secco a b.m. ed il residuo si secca in stufa a 100-105 °C. Il peso del residuo non deve essere inferiore a 33 per cento.

 

Genziana estratto fluido Gentianae extractum fluidum

Preparazione.

Genziana polvere (1000)

p.        1000

Alcool al 30°

q.b

Si esegue il procedimento descritto alla monografia < estratti >, alla voce < estratti fluidi >.

Caratteri.

Liquido giallo rossastro, con odore caratteristico; di sapore amaro.

Identificazione.

A 0,5 ml circa si aggiungono 1 ml di acqua e una goccia di ferro(-ico) cloruro soluzione. si sviluppa una colorazione bruno-scura.

Saggi.

Grado alcolico. Tra 20° e 25°.

Densità relativa. 1,05-1,1.

Residuo secco. Superiore al 25%.

Conservazione.

In recipienti ben chiusi, al riparo dalla luce.


 

Estratti da F.U. X ed.
Extratta


Definizione.

Gli estratti sono preparazioni concentrate, liquide, solide o di consistenza intermedia, ottenute generalmente da materie prime vegetali o animali disseccate. In alcuni casi le materie da estrarre possono essere sottoposte ad un trattamento preliminare, come ad esempio l'inattivazione degli enzimi, la triturazione o la sgrassatura. Gli estratti si preparano per macerazione, per percolazione o per mezzo di altri adatti e convalidati procedimenti utilizzando etanolo o un altro solvente idoneo. Se necessario, dopo l'estrazione, le sostanze indesiderate vengono eliminate.

Produzione.

Produzione per percolazione. Ridurre, se necessario, le materie da estrarre in pezzi di grandezza appropriata. Mescolare uniformemente con una parte del solvente di estrazione prescritto e lasciare a riposo per un tempo appropriato. Trasferire il tutto in un percolatore e lasciare che il percolato fluisca lentamente assicurandosi che il materiale da estrarre sia sempre coperto dal restante solvente di estrazione. Il residuo può essere pressato ed il liquido ottenuto riunito al percolato.

Produzione per macerazione. Salvo indicazione contraria, ridurre le materie da estrarre in pezzi di grandezza appropriata, mescolare uniformemente con il solvente di estrazione prescritto e lasciare a riposo, in un recipiente chiuso, per un tempo appropriato. Il residuo viene separato dal solvente di estrazione e, se necessario, pressato. In questo caso i due liquidi vengono riuniti.

La concentrazione, fino alla consistenza voluta, viene realizzata mediante procedimenti appropriati, generalmente a pressione ridotta e ad una temperatura alla quale l'alterazione dei solventi è minima. Il residuo di solventi nell'estratto non deve superare i limiti prescritti.

Il contenuto in costituenti degli estratti titolati viene portato al valore prescritto per mezzo di sostanze inerti appropriate o per mezzo di altro estratto ottenuto a partire da materia prima vegetale od animale utilizzata per la preparazione.

Estratti fluidi

Definizione.

Gli estratti fluidi sono preparazioni liquide nelle quali, in generale, una parte in massa o in volume è equivalente ad una parte in massa di materiale originario disseccato. Queste preparazioni vengono aggiustate, se necessario, in modo da renderle corrispondenti alle esigenze relative al contenuto in solventi, o in costituenti o in residuo secco.

Gli estratti fluidi possono essere preparati con i metodi sopra descritti utilizzando etanolo di appropriata concentrazione oppure acqua od anche per dissoluzione di un estratto secco o molle in uno di questi stessi solventi, filtrando poi se necessario; qualunque sia il metodo di preparazione impiegato, gli estratti ottenuti devono avere composizione comparabile. Lasciati a riposo, gli estratti fluidi possono formare un leggero deposito, a condizione, tuttavia, che la loro composizione non venga modificata in maniera significativa.

Gli estratti fluidi possono contenere appropriati antimicrobici.

Saggi.

Densità relativa. Se del caso, gli estratti fluidi soddisfano ai limiti prescritti nella monografia.

Contenuto etanolo. Per gli estratti fluidi alcoolici, effettuare la determinazione del contenuto di alcool. Il contenuto alcoolico soddisfa al valore prescritto.

Metanolo e 2-propanolo. Salvo diversa indicazione, gli estratti fluidi alcoolici non contengono più dello 0,05% del V/V di metanolo e non più dello 0,05% V/V di 2-propanolo.

Residuo secco. Se del caso, gli estratti fluidi soddisfano ai saggi limite prescritti nella monografia. Introdurre rapidamente 2,00 g o 2,0 ml dell'estratto in esame entro un capsula a fondo piatto, di circa 50 mm di diametro e 30 mm di altezza. Evaporare a secco a b.m. ed essiccare in stufa a 100-105°C per 3 h. Lasciar raffreddare in essiccatore su anidride solforica R e pesare. Calcolare il risultato in per cento m/m o in grammi per litro.

Conservazione.

Conservare in un recipiente ben chiuso, protetto dalla luce.

Etichette.

L'etichetta indica:

  • la materia prima vegetale o animale utilizzata.

  • se del caso, che è stata impiegata materia prima vegetale od animale fresca.

  • il nome e il contenuto di etanolo in per cento V/V nel solvente utilizzato per la preparazione.

  • se del caso, il contenuto di etanolo in per cento V/V nell'estratto finale.

  • il contenuto in principio attivo e/o il rapporto tra il materiale di partenza e l'estratto fluido finale.

  • il nome e la concentrazione di ogni antimicrobico aggiunto.

 

genziana radice

da Farmacopea Ufficiale del Regno d'Italia
1909

Genziana
Gentianae radix

Genziana maggiore

Radice della Gentiana lute L. (Fam. Gentianaceae), erba dei prati delle Alpi e di alcune parti dell'Appennino (Umbria e Abruzzi). radice semplice e poco ramosa, quasi cilindrica, tortuosa, flessibile, lunga più decimetri e grossa cm. 3-4; nella parte superiore semianellata e nell'inferiore longitudinalmente rugosa, esternamente giallo-bruna, internamente più gialla. La corteccia, alquanto grossa, è separata per mezzo di una linea di cambio dalla massa interna spugnosa, costituita da fasci fibro-vascolari, intrecciati da sottili raggi midollari di colore più cupo. Odore particolare, sapore prima dolciastro, poi amarissimo persistente. In commercio si ha secca in pezzi rosso-bruni, di varie dimensioni e forme, ma comunemente tagliati pel lungo, oppure in rotelle, nelle quali non si osserva midollo distinto. si raccolga verso il secondo anno, dopo la caduta delle foglie.

 

Estratto di genziana acquoso Extractum gentianae aquosum

radice di genziana

p.              1

acqua

p.              6

Si facciano digerire la radice di genziana contusa colla metà dell'acqua per circa 12 ore; si coli per panno. Si rinnovi sul residuo per altre 12 ore la digestione coll'acqua rimanente, si coli di nuovo. I liquidi, divenuti limpidi, si decantino, e, a non più di 60°, si riducano al quarto del loro volume. Lasciato in riposo e decantato il liquido, si faccia evaporare di nuovo a b.m. fino a consistenza d'estratto molle.

 

Tintura di genziana tinctura gentianae

radice di genziana

p.               1

alcool di 60°

p.               5

Colore rosso vinoso, sapore molto amaro, di reazione acida; diluita con acqua si intorbida.

 

Antinevrotico De Giovanni preparato dalla Società Italiana per l'antinevrotico De Giovanni; Enrico Gottardi e C. Bologna.

 Composizione:

Contiene per 100 p.

Gentiana lutea

p.         16,000

Valeriana officinalis

p.          3,200

Strophantus hispidus

p.          0,020

Strychonos nux vomica

p.          0,489

Principi estrattivi ed olii essenziali in veicolo idro-alcolico

p.         80,291

da Flora Alpina
Carlo Clausen
1898

Famiglia delle genziane


genziana lutea L.

Genziana lutea L. Pianta robusta, con forme architettoniche, ampie, ovali, ellittiche, munite di 5-7 nervature spiccatissime di color verde azzurrognolo; fusto robusto, rigido, lungo da 1 m a 1,5 m, munito di foglie opposte, semplice, cavo, che sorregge, nella terza parte superiore, una lunga spiga interrotta di fiori gialli con corolla aperta e profondamente divisa in 5-9 lobi stretti; detti fiori radunati in piccoli gruppi ascellari.
Luglio-Agosto.
L'acquavite di genziana, liquore alcolico e stomachico, universalmente rinomato, è estratto dalle radici della suddetta genziana. I distillatori preparano l'acquavite sulle montagne, con apparecchi semplicissimi. La genziana lutea è una bella pianta troppo raramente coltivata nei nostri giardini, ove spicca per magnificenza della forma, Il suo posto prediletto è nella parte superiore delle rupi, dove produce effetto sorprendente, oppure isolata qua e la in mezzo all'erbetta. occorre seminarla, poiché a motivo del suo lungo fittone è difficile riacquisti vita rigogliosa qualora la si strappi dal sito in cui vegeta naturalmente. Coltivata in vasi riesce benissimo. Le occorre terra profonda, smossa e deve essere esposta al sole.


genziana bavarica L.


Genziana bavarica L. Piccola pianta folta e nana, addensata in un gomitolo di color verde-gaio; foglie ovali, ottuse, piccole, lucenti, numerose, vicinissime, le inferiori più piccole delle superiori; fusti da 2 a 5 cm. di lunghezza, muniti di foglie caulinari, con un fiore di colore azzurro bellissimo, piuttosto grande, la cui corolla stellata è profondamente divisa in 5 lobi ovali, bislunghi.
Luglio-Settembre.


genziana nivalis L.

Genziana nivalis L. Piccolissima specie annuale di 5 a 15 cm. di lunghezza, con fusti gracili, eretti, ramosi sin dalla base, con poche foglie sparse, ovali e piccole e con numerosi piccolissimi fiori solitari al vertice dei rami, le cui corolle di color azzurro-puro si schiudono soltanto al sole.
Luglio-Agosto.

Genziana tenella LottB. Pianta annuale, glabra con fusti gracili, lunghi da 5 a 15 cm, nudi, divisi alla base, mai il presso il vertice, muniti ciascuno di un fior violetto, piccolo, generalmente inclinato sul fusto.
Luglio-Agosto. Alpi e Pirenei: 1900 a 2600 m.

Genziana campestris L. Pianta annua, con fusto da 5 a 15 cm, ramosa, che forma una pannocchia eretta; foglie verdi o violacee di sotto, quelle della base piccolissime, le superiori più grandi, ovali, lanciolate, opposte; fiori violetti, a volte bianchi; corolla con 4 lobi, e con fauce chiusa da cigli; calice diviso sino alla base in 4 lobi inuguali.
Giugno-Ottobre. Pascoli delle ragioni alpine montane.

Genziana germanica L. Pianta più elevata della precedente, con fiori più numerosi; corolla con 5 lobi; calice provvisto pure di 5 lobi ovali lanciolati, distesi.
Agosto-Settembre. Pascoli montani.

Genziana obtusifolia Willd. Pianta più piccola della Genziana germanica L., con foglie spatolate, molto ottuse.
Luglio-Agosto. Alpi granitiche.


genziana purpurea L.

Genziana purpurea L. Fusti rigidi, semplici, duri, lunghi da 20 a 40 cm; foglie lucenti, di color verde-scuro, con grandi nervature, strette, lanciolate; le caulinari opposte, più strette; fiori grandi, foggiati a mò di coppa stretta, eretti, densi, riuniti in capolino terminale e in piccoli mazzi inseriti all'ascella delle foglie superiori, odorosi; la corolla, che non si schiude interamente, è di colore rosso-bruno, con 6 lobi ovali, ottusi; calice fesso da un lato, sino alla base.
Luglio-Agosto.

Genziana punctata L. Differisce pel calice corto, il più delle volte non fesso, con 6 denti inuguali, lanciolati, stretti, per la corolla giallo-chiaro con punteggiatura porpora nero, con 6 lobi ottusi, eretti.
Luglio-Agosto. Pascoli alpini: 1300 a 2000 m.

Genziana Burseri Lap. Ha i fiori e l'aspetto della precedente, ma differisce pel calice fesso da un sol lato sino alla base, e pei lobi acuti della corolla.
Luglio-Agisto. Alpi francesi e Pirenei, nei pascoli della regione alpina e subalpina.

Genziana Pannonica Scop. Differisce dalla sp. punctata pei fiori di color rosso-scuro-violaceo, punteggianti di nero e pei lobi del calice ricadenti.
Alpi orientali calcari: 1300 a 2200 m.

Genziana Thomasii Hall. È ibrida fra Genziana lutea e purpurea e rassomiglia ad esse.
È una pianta rarissima che s'incontra colle specie affini.

Genziana Guadiniana Thom. È ibrida fra Genziana purpurea e punctata e vien trovata nei medesimi siti.

Genziana Charpentieri Thom. È ibrida fra Genziana lutea e punctata e trovasi negli stessi siti.


genziana acaulis L.

Genziana acaulis L. Pianta che forma un ciuffo nano e denso, con foglie coriacee, spesse, intere, lanciolate caute, di color verde scuro, venate nel centro; fusto corto da 5 a 8 cm. al più; fiore grande, eretto, la cui corolla ha forma di coppa allungata, con 5 lobi corti, di un bel color azzurro scuro; denti del calice lanciolati, inseriti sulla corolla, separati l'un dall'altro da angoli acuti.
Giugno-Luglio.

Genziana angustifolia Vill. Differisce per le foglie strette, bislunghe, di color verde più chiaro, di lunghezza assi variabile, meno spiccatamente venate; pel fiore più grande, con lobi frastagliati irregolarmente e ondulati sugli orli, di splendido color azzurro, marcato alla fauce di 5 macchie di color verde gaio, e portato da un fusto di 5 a 10 cm. di lunghezza; le divisioni del calice sono più o meno distese, di forma ovale e bruscamente ristrette alla base.
Maggio-Luglio. Alpi calcari: 800 a 1500 m.

Genziana Kochiana Perr: et Song. Foglie grandi, piane, distese, ampiamente bislunghe, sottili e di color verde chiaro, distintamente nervate; fiore più piccolo che nella specie precedente, di color azzurro-violetto, con fauce segnata di 5 macchie di color verde-nerastro; denti del calice lassi, bislunghi, più o meno ristretti alla base, separati da angoli tronchi.
Luglio-Agosto. Alpi granitiche: 1400 a 2000 m.

Genziana alpina Vill. Riconoscibile al rizoma più strisciante, alle foglie più piccole, di color verde quasi azzurrognolo, disposte a rosette ricurve, sferiche, ai fiori di color azzurro scuro, più piccoli, sempre sorretti da un fusto cortissimo, spesso mancante.
Luglio-Agosto. Alpi (specialmente granitiche) E Pirenei: 2200 a 3000 m.


genziana asclepiadea L.

Genziana asclepiadea L. Fusti lunghi da 30 a 60 cm., leggermente inclinati sotto il peso dei fiori, muniti dal basso in alto di foglie ruvide, ovali, acute, opposte, di color azzurro scuro, solitari, opposti, riuniti in una lunga spiga fogliosa nella parte superiore dei fusti; corolla grande, a mò di coppa allungata, punteggiata internamente, con 5 lobi triangolari.
Agosto-Settembre.

Genziana Pneumonanthe L. Fusto rigido, lungo da 20 a 50 cm.; foglie numerose, opposte, le inferiori ridotte a semplici scaglie, le superiori strette, allungate; fiori grandi, eretti, disposti in mazzi nella parte superiore dei fusti; corolla di color azzurro scuro, foggiata a mò di coppa stretta ed allungata, con 5 lobi triangolari.
Agosto-Settembre. Paludi della ragione montana.

Genziana cruciata L. Foglie radicali disposte a ciuffo, bislunghe, lanciolate, ottuse, di color verde gaio, le caulinari numerose e opposte; rami lunghi da 20 a 30 cm., eretti; fiori piuttosto piccoli, numerosi, sessili, riuniti in un mazzo denso e compatto al vertice dei rami; corolla di color azzurro-celeste, che si schiude al sole.
Da giugno a Settembre. Colline sassose dei monti; 500 a 1000 m.

Genziana pyrenaica L. Pianticella che forma dei ciuffi di color verde scuro lucente; foglie strettissime, allungate, lanciolate, munite alla loro estremità d'una piccola punta, avvolgenti i fusti eretti o sdraiati; fiori di color azzurro, rassomiglianti alquanto a quelli della Genziana bavarica.
Luglio-Agosto. Pirenei: 1000 a 2000 m.


genziana ciliata L.

Genziana ciliata L. Piccolla specie, con fusto gracile, lungo da 15 a 20 cm., semplice o ramoso, spesso ramosissimo nella parte superiore; rami uniflori; figlie strette, lanciolate, opposte, le caulinari mancanti; calice con 4 lobi triangolari; corolla grande, a mò di coppo stretta e allungata, profondamente divisa in 4 lobi bislunghi, azzurrognoli, con frangie sui lati, dentati in alto.
Settembre-Novembre.

Genziana utricolosa L. Pianta annua, con fusto eretto, lungo da 10 a 15 cm., generalmente ramoso sin dalla base; foglie inferiori ovali arrotondate, le radicali disposte a rosetta, le superiori allungate; calice con tubo bislungo, vetricoso, con 5 costole ben marcate; corolla piuttosto grande, stellata, di color azzurro intenso internamente, con divisioni ovali lanciolate.
Giugno-Agosto. Praterie umide delle Alpi: 500 a 1700 m.


genziana verna L.

Genziana verna L. Pianticella folta e nana che forma dei piccoli guancialini di foglie ellittiche, lanciolate, dense, riunite in rosette numerose e dense; peduncolari florali lunghi 2 a 5 cm., ma capaci di allungarsi dopo la fioritura, muniti di un fiore solitario; calice cilindrico, leggermente vetricoso, con 5 costole sporgenti e terminato da 5 denti lanciolati; corolla stellata, di color azzurro, bianca alla fauce, con 5 lobi ovali. A volte si trova con fiori di color bianco puro.
Maggio-Giugno.

Genziana brachyphylla Vill. Pianticella più piccola della Genziana verna ch'essa sembra rappresentare nell'alta montagna; le sue foglie sono corte, più spesse, di color verde chiaro, quasi azzurrognole ed il suo calice più lungo, più sottile, più gracile; il tubo della corolla è inoltre più sottile e più allungato.
Luglio-Agosto. Alpi granitiche: 1900 a 3000 m.

 

da Guida pratica per farmacisti e per medici
Alberto Janssen
1887

Radice di genziana

Genziana lutea, contiene genzianino, olio volatile e fisso, materia colorante gialla. dose 0,3 a 1,5. Tonica stomachica.

Tintura di genziana

Radice di genziana 1, alcool rettificato 5. Dose da 1 5 grammi.

Estratto di genziana

Radice di genziana concisa 1; acqua fredda 6. Fa macerare per 48 ore, cola e spremi. sul residuo versa acqua 3, fa macerare per 12 ore, indi spremi. Mescola i liquidi, fa scldare fino ad ebollizione, cola, fa evaporare fino a consistenza di estratto spesso. dose 0,5 a 2,0.

 

Prezzi:

estratto di genziana                                  10 g.

prezzo  L.0,80

radice di genziana                                    30 g.

prezzo  L.0,20

sciroppo di genziana                                 30 g.

prezzo  L.0,20

tintura di genziana                                    30 g.

prezzo  L.0,40

 

da Nuovo Formulario Magistrale
A. Bouchardat
1877

Genziana (radice di)

La radice di genziana è uno dei migliori amari indigeni che possediamo. Il principio tonico, di cui non si conosce perfettamente la natura, vi si trova unito ad un altro principio che agisce come stimolante del sistema nervoso. Le preparazioni di genziana s'impiegano per stimolare l'appetito e per rianimare le forze nell'anemia, nella clorosi, affezioni scrofose, febbri intermittenti, reumi cronici, gotta. Prima che si scoprisse la chinina si faceva molto uso della genziana come antiperiodioco; essa però agiva in modo tutto differente e molto meno sicuro. La genzianina altre volte era riguardata come principio attivo della genziana; i fatti però han dimostrato, che questa sostanza è priva d'azione, e quindi in tutti quei preparati di cui essa ha fatto parte le si deve sostituire la genziana.

 

Tisana amara (F.O.P.)

radice di genziana

g.                 8

acqua bollente

g.           1000

Tieni in infusione per due ore, e passa.

 

Infuso di genziana composto (Farm. Britannica)

genziana

p.             7,09

scorza di arance amare

p.             1,94

coriandro

p.             1,94

alcool 60°

p.           51,82

acqua distillata fredda

p.          226,79

 

Apozema amaro

genziana

g.                  5

camomilla

g.                  2

sciroppo d'assenzio

g.                50

acqua bollente

g.            1000

Da prendere a tazze nella giornata, come tonico e stomachico.

 

Apozema tonico amaro

quassia

g.                  5

centaurea

g.                  5

acqua

g.              500

sciroppo d'assenzio

g.                50

Da prendersi a piccole tazze, contro l'atonia delle vie digestive.

 

Tintura di genziana ammoniacale

elisire contro le scrofole

genziana

p.              100

carbonato d'ammoniaca

p.                25

alcool 60°

p.            3000

F.s.a. Dose 10 a 50 grammi.

 

Elisire di genziana Deschamps

genziana polverizzata

g.               80

carbanato d'ammoniaca

g.               16

alcool 82°

g.             528

acqua

g.           1056

lasciare macerare per 8 giorni. Passa. prendi:

liquore ottenuto

p.                 2

zucchero

p.                 1

Filtra. Dose da 10 a 50 g.

 

Vino di genziana

radice di genziana

g.               30

alcool 60°

g.               60

vino rosso

g.           1000

Tonico amaro. Dose 60 a 120 grammi. Fa macerare per 15 giorni e si filtra.

da Elementi di Farmacia teorica e pratica
del sig. Baume
1780

Estratto di genziana

Per fare questo estratto non si fa uso che della radice, tiene essa tra gli amari in primo luogo. Virtù: l'effetto di genziana è stomachico, da della forza alle fibre dello stomaco, ad al canale intestinale; è vermifugo, e febbrifugo. La dose è da dodici grani a mezza dramma.

 

da Ricettario Sanese
Tomo Secondo

1777

Genziana

Radice fermentosa di pianta perenne Alpina dell'Europa. É divisa in molte grosse e lunghe fibre di color gialliccio, di sostanza come fungosa con amarissimo sapore. É stomachica, febbrifuga, tonica, ed ammazza i bachi. Dose fino a 2 dramme. Scegliersi ben nodrita, ben asciutta, piuttosto chiara di colore, e che non sia tarlata.

da Antidotario Romano
latino, e volgare
tradotto da Ippolito Ceccarelli
1675

Gentiana la radica colta del mese di maggio nelle montagne, nelli confini di Abruzzo, densa, piena, gialla, al gusto prima dolce, e poi amaro.

Gentiana usuale nostrale, nasce nella sommità di altissimi monti in luoghi acquosi, e ombrosi, è un'erba con le foglie simili alla piantaggine, di color rossigno, di fusto concavo, liscio, grosso, il seme largo leggero e scaglioso, la radica gialla, longa, e amara, si eleggerà tal radica densa, e piena colta di Primavera, e tagliata in parti minutissime, metterla a polverizzare.

settembre 2006

www.salvelocs.it

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