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la fitoterapia
genziana |
Specie botanica: Gentiana luteaL.; Gentiana major; Gentiana vulgaris major.- Famiglia Gentianacee; Genzianee.- Sinonimo Genziana Gialla.- Nomi stranieri: Gentiane; gentiane jaune; grande gentiane (francese). Enzian (tedesco). Yellow gentian (inglese). Descrizione La genziana è un'erba perenne; presenta un grosso rizoma ramoso, è alta sino a 1,8 m. Le foglie sono grandi, con picciolo grosso e corto, al suo interno sono presenti nervature molto marcate. I fiori gialli, sono raccolti in piccoli fascetti. Il rizoma e le radici sono di colore grigio brunastro all'esterno, giallastro all'interno. La radice presenta un diametro variabile tra 0,3 e 4 cm ed è raggrinzita longitudinalmente. Composizione chimica I principi attivi, amari, contenuti nella genziana sono numerosi, i principali sono: amarogentiana o amarogenzina, gentianina (alcaloide) o gentisina, gentiopicrina o genziamarina (glucosidi). L'amarogentina è la sostanza più amara conosciuta; essa mantiene il sapore caratteristico sino a una diluizione 1 a 50.000. Un recente studio ha stabilito che la massima concentrazione di amarogentina si ha in primavera. Le piante selvatiche a più alto contenuto di principi attivi sono quelle che si trovano a bassa altitudine. Le piante coltivate in pianura sono generalmente più attive di quelle selvatiche. La gentiopicrina, una delle principali sostanze amare contenute nella genziana, si riduce nella droga secca e vecchia per probabili fenomeni di idrolisi enzimatica. Proprietà farmacologiche Gli estratti di genziana mostrano attività toniche, febbrifughe, vermifughe e stimolanti dell'apparato digestivo per l'aumento della secrezione dei succhi gastrici. La genziana è inoltre utilizzata per stimolare l'appetito ed esternamente per la cura delle ferite. Nei prodotti medicinali, la genziana, è impiegata come tonico e come sostanza attiva nei farmaciper la disassuefazione dal fumo. Nella genziana non è presente il tannino e l'amido, ciò comporta un'azione amaro-tonica senza effetti astringenti ed irritanti per la mucosa dello stomaco; da qui la definizione di "amaro puro". Negli alimenti, la genziana, è usata nella preparazione di amari alcolici, nelle bevande analcoliche e nei prodotti da forno. L'uso della genziana è sconsigliata in gravidanza, durante l'allattamento e nei casi di ipertensione. Possono verificarsi avvelenamenti accidentali per via della somiglianza della genziana con il veratro; le due piante, peraltro, crescono contigue. L'assunzione accidentale di estratti o di parti di veratro possono causare: malessere generale, cefalea, vertigini, nausea, vomito diarrea, crampi muscolari e rari ma pericolosi attacchi di bradicardia e ipotensione. La terapia contro l'avvelenamento da veratro è sintomatica.
Raccolta e conservazione La radice di genziana va raccolta in primavera. La droga si essicca al sole o in ambiente asciutto ed areato dopo averla pulita a secco e tagliata in piccoli pezzi. La genziana va conservata in luogo asciutto ed in recipienti chiusi, perché igroscopica. La radice essiccata immersa in acqua si rigonfia fortemente diventando flessibile. Modo d'impiego Infuso: mettere in 1 litro di acqua 25-30g di radice di genziana triturata, bollire per alcuni minuti e lasciare in infusione per circa 8 ore. Una tazza prima dei pasti. Polvere: da 0,5 a 3,0 g per dose prima dei pasti. Tintura: 40-60 gocce per os. prima dei pasti. Estratto acquoso: 02-2,0 g in pillole. N.B. dosi elevate di genziane o dei suoi estratti possono provocare vomito e disturbi digestivi.
Ricette tradizionali:
da Farmacopea Ufficiale Droghe Vegetali La droga è costituita dagli organi sotterranei essiccati di Gentiana lutea L. Titolo. Deve contenere non meno del 33 per cento di sostanze estraibili con l'acqua. Descrizione. Caratteri. Odore caratteristico; sapore intensamente amaro e persistente. Il rizoma e le radici sono di colore grigio brunastro all'esterno giallastro all'interno, con frattura netta da giallastra a giallo-rossastra ma non rosso-brunastra. Il rizoma è percorso da solchi circolari e porta piccole gemme . la radice ha da 0,3 a 4 cm di spessore ed è raggrinzita nel senso della lunghezza. Rizoma e radice si rigonfiano fortemente nell'acqua, diventando flessibili. Esame microscopico. L'anatomia della radice è quasi identica a quella del rizoma. corteccia e legno sono separati da una assisa cambiale molto chiaramente evidente e sono caratterizzati da una struttura porosa con pochi raggi; le fibre mancano sia nella corteccia sia nel legno. Vasi reticolati e scalariformi si osservano nel legno e tubi cibrosi sono visibili tra i vasi legnosi. L'amido manca quasi completamente nel parenchima sono presenti ossalato di calcio sotto forma di cristalli acicolari e goccioline oleose. la polvere, di colore giallastro a giallo-brunastro, è caratterizzata da vasi scalariformi e reticolati poco numerosi, da cristalli circolari di ossalato di calcio e da goccioline oleose. le cellule parenchimatiche sono molto numerose e praticamente prive di amido. Saggi. Ceneri solforiche. Non superiori al 5,0 per cento, determinate su 1,0 g di droga polverizzata. Sostanze estraibili con l'acqua. A 5,0 g di radice di genziana polverizzata si aggiungono 200 ml di acqua bollente e si lasciano a contatto per 10 minuti, agitando di tanto in tanto. Dopo raffreddamento si porta a 200 ml con acqua e si filtra. 20 ml di filtrato si evaporano a secco a b.m. ed il residuo si secca in stufa a 100-105 °C. Il peso del residuo non deve essere inferiore a 33 per cento.
Caratteri. Liquido giallo rossastro, con odore caratteristico; di sapore amaro. Identificazione. A 0,5 ml circa si aggiungono 1 ml di acqua e una goccia di ferro(-ico) cloruro soluzione. si sviluppa una colorazione bruno-scura. Saggi. Grado alcolico. Tra 20° e 25°. Densità relativa. 1,05-1,1. Residuo secco. Superiore al 25%. Conservazione. In recipienti ben chiusi, al riparo dalla luce.
da Farmacopea Ufficiale del Regno d'Italia
Genziana Genziana maggiore Radice della Gentiana lute L. (Fam. Gentianaceae), erba dei prati delle Alpi e di alcune parti dell'Appennino (Umbria e Abruzzi). radice semplice e poco ramosa, quasi cilindrica, tortuosa, flessibile, lunga più decimetri e grossa cm. 3-4; nella parte superiore semianellata e nell'inferiore longitudinalmente rugosa, esternamente giallo-bruna, internamente più gialla. La corteccia, alquanto grossa, è separata per mezzo di una linea di cambio dalla massa interna spugnosa, costituita da fasci fibro-vascolari, intrecciati da sottili raggi midollari di colore più cupo. Odore particolare, sapore prima dolciastro, poi amarissimo persistente. In commercio si ha secca in pezzi rosso-bruni, di varie dimensioni e forme, ma comunemente tagliati pel lungo, oppure in rotelle, nelle quali non si osserva midollo distinto. si raccolga verso il secondo anno, dopo la caduta delle foglie.
da Flora Alpina Famiglia delle genziane
Genziana lutea L. Pianta
robusta, con forme architettoniche, ampie, ovali, ellittiche, munite di 5-7
nervature spiccatissime di color verde azzurrognolo; fusto robusto, rigido,
lungo da 1 m a 1,5 m, munito di foglie opposte, semplice, cavo, che
sorregge, nella terza parte superiore, una lunga spiga interrotta di fiori
gialli con corolla aperta e profondamente divisa in 5-9 lobi stretti; detti
fiori radunati in piccoli gruppi ascellari.
Genziana nivalis L.
Piccolissima specie annuale di 5 a 15 cm. di lunghezza, con fusti gracili,
eretti, ramosi sin dalla base, con poche foglie sparse, ovali e piccole e
con numerosi piccolissimi fiori solitari al vertice dei rami, le cui corolle
di color azzurro-puro si schiudono soltanto al sole.
Genziana tenella LottB. Pianta annuale, glabra con
fusti gracili, lunghi da 5 a 15 cm, nudi, divisi alla base, mai il presso il
vertice, muniti ciascuno di un fior violetto, piccolo, generalmente
inclinato sul fusto.
Genziana campestris L. Pianta annua, con fusto da 5 a
15 cm, ramosa, che forma una pannocchia eretta; foglie verdi o violacee di
sotto, quelle della base piccolissime, le superiori più grandi, ovali,
lanciolate, opposte; fiori violetti, a volte bianchi; corolla con 4 lobi, e
con fauce chiusa da cigli; calice diviso sino alla base in 4 lobi inuguali.
Genziana germanica L. Pianta più elevata della
precedente, con fiori più numerosi; corolla con 5 lobi; calice provvisto
pure di 5 lobi ovali lanciolati, distesi.
Genziana obtusifolia Willd. Pianta più piccola della
Genziana germanica L., con foglie spatolate, molto ottuse.
Genziana purpurea L. Fusti rigidi, semplici, duri,
lunghi da 20 a 40 cm; foglie lucenti, di color verde-scuro, con grandi
nervature, strette, lanciolate; le caulinari opposte, più strette; fiori
grandi, foggiati a mò di coppa stretta, eretti, densi, riuniti in capolino
terminale e in piccoli mazzi inseriti all'ascella delle foglie superiori,
odorosi; la corolla, che non si schiude interamente, è di colore
rosso-bruno, con 6 lobi ovali, ottusi; calice fesso da un lato, sino alla
base.
Genziana punctata L. Differisce pel calice corto, il
più delle volte non fesso, con 6 denti inuguali, lanciolati, stretti, per la
corolla giallo-chiaro con punteggiatura porpora nero, con 6 lobi ottusi,
eretti.
Genziana Burseri Lap. Ha i fiori e l'aspetto della
precedente, ma differisce pel calice fesso da un sol lato sino alla base, e
pei lobi acuti della corolla.
Genziana Pannonica Scop. Differisce dalla sp.
punctata pei fiori di color rosso-scuro-violaceo, punteggianti di nero e
pei lobi del calice ricadenti.
Genziana Thomasii Hall. È ibrida fra Genziana lutea
e purpurea e rassomiglia ad esse. Genziana Guadiniana Thom. È ibrida fra Genziana purpurea e punctata e vien trovata nei medesimi siti. Genziana Charpentieri Thom. È ibrida fra Genziana lutea e punctata e trovasi negli stessi siti.
Genziana acaulis L. Pianta che forma un ciuffo nano e
denso, con foglie coriacee, spesse, intere, lanciolate caute, di color verde
scuro, venate nel centro; fusto corto da 5 a 8 cm. al più; fiore grande,
eretto, la cui corolla ha forma di coppa allungata, con 5 lobi corti, di un
bel color azzurro scuro; denti del calice lanciolati, inseriti sulla
corolla, separati l'un dall'altro da angoli acuti.
Genziana angustifolia Vill. Differisce per le foglie
strette, bislunghe, di color verde più chiaro, di lunghezza assi variabile,
meno spiccatamente venate; pel fiore più grande, con lobi frastagliati
irregolarmente e ondulati sugli orli, di splendido color azzurro, marcato
alla fauce di 5 macchie di color verde gaio, e portato da un fusto di 5 a 10
cm. di lunghezza; le divisioni del calice sono più o meno distese, di forma
ovale e bruscamente ristrette alla base.
Genziana Kochiana Perr: et Song. Foglie grandi, piane,
distese, ampiamente bislunghe, sottili e di color verde chiaro,
distintamente nervate; fiore più piccolo che nella specie precedente, di
color azzurro-violetto, con fauce segnata di 5 macchie di color
verde-nerastro; denti del calice lassi, bislunghi, più o meno ristretti alla
base, separati da angoli tronchi.
Genziana alpina Vill. Riconoscibile al rizoma più
strisciante, alle foglie più piccole, di color verde quasi azzurrognolo,
disposte a rosette ricurve, sferiche, ai fiori di color azzurro scuro, più
piccoli, sempre sorretti da un fusto cortissimo, spesso mancante.
Genziana asclepiadea L. Fusti lunghi da 30 a 60 cm.,
leggermente inclinati sotto il peso dei fiori, muniti dal basso in alto di
foglie ruvide, ovali, acute, opposte, di color azzurro scuro, solitari,
opposti, riuniti in una lunga spiga fogliosa nella parte superiore dei
fusti; corolla grande, a mò di coppa allungata, punteggiata internamente,
con 5 lobi triangolari.
Genziana Pneumonanthe L. Fusto rigido, lungo da 20 a
50 cm.; foglie numerose, opposte, le inferiori ridotte a semplici scaglie,
le superiori strette, allungate; fiori grandi, eretti, disposti in mazzi
nella parte superiore dei fusti; corolla di color azzurro scuro, foggiata a
mò di coppa stretta ed allungata, con 5 lobi triangolari.
Genziana cruciata L. Foglie radicali disposte a
ciuffo, bislunghe, lanciolate, ottuse, di color verde gaio, le caulinari
numerose e opposte; rami lunghi da 20 a 30 cm., eretti; fiori piuttosto
piccoli, numerosi, sessili, riuniti in un mazzo denso e compatto al vertice
dei rami; corolla di color azzurro-celeste, che si schiude al sole.
Genziana pyrenaica L. Pianticella che forma dei ciuffi
di color verde scuro lucente; foglie strettissime, allungate, lanciolate,
munite alla loro estremità d'una piccola punta, avvolgenti i fusti eretti o
sdraiati; fiori di color azzurro, rassomiglianti alquanto a quelli della
Genziana bavarica.
Genziana ciliata L. Piccolla specie, con fusto
gracile, lungo da 15 a 20 cm., semplice o ramoso, spesso ramosissimo nella
parte superiore; rami uniflori; figlie strette, lanciolate, opposte, le
caulinari mancanti; calice con 4 lobi triangolari; corolla grande, a mò di
coppo stretta e allungata, profondamente divisa in 4 lobi bislunghi,
azzurrognoli, con frangie sui lati, dentati in alto.
Genziana utricolosa L. Pianta annua, con fusto eretto,
lungo da 10 a 15 cm., generalmente ramoso sin dalla base; foglie inferiori
ovali arrotondate, le radicali disposte a rosetta, le superiori allungate;
calice con tubo bislungo, vetricoso, con 5 costole ben marcate; corolla
piuttosto grande, stellata, di color azzurro intenso internamente, con
divisioni ovali lanciolate.
Genziana verna L. Pianticella folta e nana che forma
dei piccoli guancialini di foglie ellittiche, lanciolate, dense, riunite in
rosette numerose e dense; peduncolari florali lunghi 2 a 5 cm., ma capaci di
allungarsi dopo la fioritura, muniti di un fiore solitario; calice
cilindrico, leggermente vetricoso, con 5 costole sporgenti e terminato da 5
denti lanciolati; corolla stellata, di color azzurro, bianca alla fauce, con
5 lobi ovali. A volte si trova con fiori di color bianco puro.
Genziana brachyphylla Vill. Pianticella più piccola
della Genziana verna ch'essa sembra rappresentare nell'alta montagna;
le sue foglie sono corte, più spesse, di color verde chiaro, quasi
azzurrognole ed il suo calice più lungo, più sottile, più gracile; il tubo
della corolla è inoltre più sottile e più allungato.
da Guida pratica per farmacisti e per medici Radice di genziana Genziana lutea, contiene genzianino, olio volatile e fisso, materia colorante gialla. dose 0,3 a 1,5. Tonica stomachica. Tintura di genziana Radice di genziana 1, alcool rettificato 5. Dose da 1 5 grammi. Estratto di genziana Radice di genziana concisa 1; acqua fredda 6. Fa macerare per 48 ore, cola e spremi. sul residuo versa acqua 3, fa macerare per 12 ore, indi spremi. Mescola i liquidi, fa scldare fino ad ebollizione, cola, fa evaporare fino a consistenza di estratto spesso. dose 0,5 a 2,0.
da Nuovo Formulario Magistrale Genziana (radice di) La radice di genziana è uno dei migliori amari indigeni che possediamo. Il principio tonico, di cui non si conosce perfettamente la natura, vi si trova unito ad un altro principio che agisce come stimolante del sistema nervoso. Le preparazioni di genziana s'impiegano per stimolare l'appetito e per rianimare le forze nell'anemia, nella clorosi, affezioni scrofose, febbri intermittenti, reumi cronici, gotta. Prima che si scoprisse la chinina si faceva molto uso della genziana come antiperiodioco; essa però agiva in modo tutto differente e molto meno sicuro. La genzianina altre volte era riguardata come principio attivo della genziana; i fatti però han dimostrato, che questa sostanza è priva d'azione, e quindi in tutti quei preparati di cui essa ha fatto parte le si deve sostituire la genziana.
da
Elementi di Farmacia teorica e pratica Estratto di genziana Per fare questo estratto non si fa uso che della radice, tiene essa tra gli amari in primo luogo. Virtù: l'effetto di genziana è stomachico, da della forza alle fibre dello stomaco, ad al canale intestinale; è vermifugo, e febbrifugo. La dose è da dodici grani a mezza dramma.
da Ricettario Sanese Genziana Radice fermentosa di pianta perenne Alpina dell'Europa. É divisa in molte grosse e lunghe fibre di color gialliccio, di sostanza come fungosa con amarissimo sapore. É stomachica, febbrifuga, tonica, ed ammazza i bachi. Dose fino a 2 dramme. Scegliersi ben nodrita, ben asciutta, piuttosto chiara di colore, e che non sia tarlata.
da
Antidotario Romano Gentiana la radica colta del mese di maggio nelle montagne, nelli confini di Abruzzo, densa, piena, gialla, al gusto prima dolce, e poi amaro. Gentiana usuale nostrale, nasce nella sommità di altissimi monti in luoghi acquosi, e ombrosi, è un'erba con le foglie simili alla piantaggine, di color rossigno, di fusto concavo, liscio, grosso, il seme largo leggero e scaglioso, la radica gialla, longa, e amara, si eleggerà tal radica densa, e piena colta di Primavera, e tagliata in parti minutissime, metterla a polverizzare. settembre 2006 www.salvelocs.it
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