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la fitoterapia
caffeina...tè o caffè medicinali vegetali tradizionali
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Caffeina La
caffeina e gli alcaloidi simili (teofillina, teobromina) sono conosciuti e
utilizzati dall’uomo da tempo immemorabile. Le piante contenenti
caffeina sono numerose, le più diffuse sono: tè, caffè, guaranà, yoco
e matè. La vasta diffusione che ha questa pianta è dovuta principalmente
all’effetto stimolante della caffeina. Proprietà
farmacologiche Le
xantine (caffeina, teobromina, teofillina) stimolano il sistema nervoso
centrale e il miocardio, rilasciano la muscolatura bronchiale e agiscono
sul rene aumentando la diuresi. Azioni
sul sistema nervoso centrale La
caffeina è la più attiva delle metilxantine come attività stimolante
sul sistema nervoso centrale. I soggetti che assumono caffeina presentano
meno sonnolenza e maggior resistenza alla fatica, ma sono influenzati
negativamente in tutte quelle attività che richiedono coordinamento
muscolare. Molto importante è l’azione stimolante che ha questo
principio attivo sui centri respiratori bulbari, il suo utilizzo nel
risolvere gli episodi d’apnea nei prematuri è decisivo. Muscolatura
scheletrica La
caffeina ha la capacità di migliorare le prestazioni muscolari, a tal
proposito è noto l’abuso che ne fanno gli atleti ed in particolare i
ciclisti, qualche noto arrampicatore sembra che abbia bevuto ben 15 caffè
insieme. Azioni
diuretiche La
caffeina ma in particolar modo la teofillina hanno un’azione diuretica. Secrezione
gastrica L’assunzione
di caffeina aumenta in modo sensibile la secrezione gastrica di acido
cloridrico e pepsina. Titolo
di caffeina nelle varie bevande La
caffeina contenuta nelle piante e negli alimenti è la seguente: -1
tazzina di caffè…………..………...85 mg -1
tazza di tè………………..………...50 mg -1
tazza di cioccolata………….……....5 mg + 250 mg di teobromina -1
bottiglia da 360 ml di bibita gassata contenente estratti di Cola...50 mg La
caffeina contenuta nelle bevande più diffuse è talmente elevata da
superare agevolmente nella gran parte dei casi la minima dose terapeutica
(65 mg), quindi una buona fetta di popolazione usa inconsapevolmente un
medicinale che può provocare molteplici effetti su numerosi organi.
Sarebbe quindi necessario informare sempre il medico della quantità
di caffeina assunta, in modo da poter evitare possibili interazioni con
altri farmaci. È certamente vero che la caffeina provoca
tolleranza, tant’è che l’uso per molte persone di una certa quantità
di caffè al giorno potrebbe essere considerata come una vera farmaco
dipendenza. IL CAFFÈ Il
caffè è una delle bevande, eccitanti per il sistema nervoso centrale, più
diffuse al mondo. L’uso del caffè si fa risalire al IX secolo; una
leggenda racconta che un pastore arabo ne scoprì l’effetto stimolante osservando il bizzarro comportamento che avevano le capre
del suo gregge dopo si erano nutrite con i frutti della pianta del caffè. L’uso del caffè in Europa fu
introdotto dai veneziani nel 1500, ma la grande diffusione si ebbe
solo nei primi anni dell’Ottocento. Le specie di piante di caffè più
diffuse sono: la Coffea arabica e la Coffea robusta. La pianta del caffè,
per il suo sviluppo, richiede un clima sub-tropicale, fruttifica solo dopo
il 4° anno di vita. I frutti hanno un aspetto simile alle ciliegie. Il
colore dei semi varia secondo i luoghi di provenienza: mentre quelli prodotti
in altura sono chiari quelli coltivati in pianura sono scuri, quelli arabi
e messicani verdastri, gli africani rossastri.
Le caratteristiche organolettiche del caffè migliorano con la
stagionatura. La torrefazione produce delle modificazioni dei principi
attivi: gli zuccheri caramellizzano, l’acido caffetannico si decompone
formando un gran numero di sostanze organiche secondarie che sono la causa
del caratteristico aroma. Dal punto di vista nutritivo il caffè è privo
di calorie. La bevanda si prepara facendo passare del vapore attraverso
una determinata quantità di caffè, le classiche moka casalinghe non solo
altro che dei distillatori in corrente di vapore. Piccole
grandi verità -Il
caffè espresso del bar contiene meno caffeina di quello preparato in casa
con la moka. -Il
caffè lungo contiene più caffeina di quello ristretto. -Il
latte non neutralizza gli effetti faramcologici della caffeina. Consiglio
del farmacista Il caffè è sconsigliato ai bambini, alle persone con problemi gastrici, a chi soffre d’insonnia e ai cardiopatici; mentre può essere utilizzato con beneficio, nei dovuti limiti, dalle persone che soffrono di cattiva digestione, malfunzionamento della tiroide, stipsi e obesità. IL TÈ Il
tè è una delle piante che ha più influenzato la cultura di alcuni
popoli, gli orientali ne hanno fatto quasi una ragione di vita; dipinti,
scritti, porcellane ne sono la testimonianza. Il tè o più precisamente
il rito del tè è da sempre legato alla riflessione, alla meditazione,
contrariamente al caffè che è sempre associato alla fretta,
all’efficienza. Questa bevanda è stata introdotta in occidente dagli
Inglesi ed è diventata popolare dal 1700. Il tè, Camelia thea, è una
pianta sempre verde che è raccolta due volte l’anno in Cina e Giappone,
mentre nello Sri Lanka la raccolta prosegue senza interruzione a causa
delle particolari condizioni
climatiche di questo luogo. La qualità del tè dipende dal grado di
maturità delle foglie, il tipo più pregiato è il Golden Tips che si
ricava dai germogli, dalle prime foglie si ottiene l’Orange Pekoe, con
le seconde il Pekoe, con le terze il Pekoe Souchong e con le quarte il
Souchong. Il tè può essere lavorato in due modi diversi in modo da
ottenere la varietà verde e nera. Dopo un primo trattamento comune
(appassimento e accorciamento delle foglie), il tè verde è sottoposto ad
un rapido essiccamento ad una temperatura di 70°, in modo da bloccare
l’azione degli enzimi ossidanti contenuti nelle foglie. Il tè nero è
fatto essiccare più a lungo e a temperatura ambiente, in modo da
permettere agli enzimi di attuare una serie di modificazioni chimico-fisiche che fanno acquistare il caratteristico colore e aroma alla
bevanda. Per il contenuto in sali minerali (fluoro, potassio, magnesio,
ferro) e caffeina il tè è un ottimo tonico per chi svolge un’intensa
attività fisica. Si pensa che il tè abbia anche un’attività
antisclerotica. Consiglio
del farmacista
L’unico limite di questa salutare bevanda è il suo contenuto in caffeina,
pertanto è bene che sia assunto con prudenza dai bambini e da tutte le
persone che soffrono d’insonnia, tachicardia, ulcera gastrica. Per
preparare correttamente un tè occorre una teiera in porcellana,
precedentemente scaldata con acqua calda, dove va posta la giusta quantità
di foglie (2 g a persona), l’acqua prima di essere versata alla
temperatura di 95° va fatta bollire lungamente. Il tempo d’infusione
ottimale è 5 minuti. Un’ultima raccomandazione….fate il tutto con
estrema calma, accompagnate questa fantastica bevanda con degli ottimi
pasticcini. giugno 2003
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