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la fitoterapia
veratro |
Specie botanica: Vetraum album L.Famiglia: Gigliacee. Sinonimo: Condiosi, Elabro bianco, Ellebero bianco, Giglio verde, Veladro. Descrizione Il veratro è una pianta erbacea perenne, il rizoma è alto più di cm. 10. Le foglie, inferiormente ellittiche, con nervature parallele, presentano un contorno intero, sono disposte in maniera alternata. I fiori raggruppati in maniera molto ravvicinata sono di colore giallastro. Il frutto è una capsula contenente da 2 a 4 semi ovoidali, alati. Il veratro è una pianta montana autoctona, comune nei prati e nei pascoli delle Alpi e dell'Appennino. Fiorisce in estate. Il rizoma, contenente i principi attivi, è di forma cilindrica, la superficie è di colore bruno-nerastra, di sapore amaro, bruciante, irritante. Il veratro contiene alacaloidi velenosi (veratrina) Proprietà farmacologiche Il veratro presenta un marcato effetto ipotensivo, come effetto secondario dai restanti effetti tossici che si manifestano sul sistema nervoso centrale. La tossicità del veratro è così elevata da impedirne qualsiasi impiego farmacologico. L'avvelenamento, anche mortale, è perlopiù dovuto allo scambio del rizoma con le radici di genziana. Il veratro si riconosce dalla genziana perché le foglie sono disposte in maniera alternata, mentre le foglie di genziana presentano nervature longitudinali marcate ma reticolate nelle nervature minori. La distinzione tra il veratro e la genziana è più difficoltosa prima della fioritura. ottobre 2006 www.salvelocs.it
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