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LA SEMPLICE STORIA DELL'UOMO CHE VOLAVA

Romanzo

Il romanzo narra di un uomo comune che, fin dall'infanzia, vola. Viene però ostacolato dalla madre, la quale, non credendo a quanto le ha raccontato il figlio, frena psicologicamente ogni iniziativa del bimbo, imponendogli di credere di aver sognato di volare.

Il protagonista, che non viene mai nominato se non come "l’uomo che vola", riscopre di poter volare quando è ormai adulto. Di tanto in tanto, riaffiorano nella mente dell'uomo che vola vecchi ricordi d'infanzia, anche tragici, che gli creano un forte impatto emotivo. forse è questo l'elemento "motore" che lo fa volare realmente.

Pendendo pian piano coscienza del fatto che può volare, l’uomo cerca di sfruttare economicamente questa sua qualità. Lavora presso un circo come fenomeno e poi presso una piccola agenzia di pubblicità. L'uomo che vola viene così trasformato in business. Fin dalla sua prima apparizione in pubblico, apparizione filmata da una TV privata e diffusa in tutto il mondo, giornalisti, politici, polizia, scienziati ecc. si mobilitano alla sua ricerca. Ma l’uomo che vola è ben protetto. infatti egli non è identificabile perché nelle sue apparizioni indossa una tuta da motociclista con relativo casco.

Un giorno, l’uomo che vola incontra Sandrina, la sua ex Fidanzata che, ignara del fatto che sia lui l’uomo che vola di cui tutti parlano, gli confessa che quattro anni addietro, poco dopo che si erano separati, aveva avuto una figlia proprio da lui. In seguito si saprà che questa figlia è sordomuta e che l’uomo che vola cerca ogni scusa per rifiutarla come figlia, cercando di sfuggire alle proprie responsabilità.

Intanto, la piccola agenzia di pubblicità, grazie alle prestazioni dell’uomo che vola, diventa una grossa Società per Azioni e si hanno ripercussioni nel mondo borsistico internazionale.

L’uomo che vola non è un eroe, anzi! Come uno struzzo cerca di evadere i problemi, ignorandoli. Infatti: ha paura di formare una famiglia, di essere padre, non muove un dito per sventare un complotto (che aveva scoperto per caso) col quale volevano uccidere Shamir. Inoltre: non riesce a mantenere a lungo un posto di lavoro, fugge quando un giornalista in elicottero cerca di intervistarlo, si fa sparare addosso dai cacciatori, infine finisce in prigione con l'accusa di avere ucciso sua figlia, accusa dalla quale non si difende pur essendo innocente. Egli riesce a fuggire dalla prigione, ma deve però dire addio alla sua prima, comoda e tranquilla identità di uomo comune per poi scoprire nel volo la bellezza di essere uomo libero.

Il romanzo si svolge su due livelli: quello dei "ricordi" e quello della storia "attuale". I due livelli narrativi si congiungono nel finale. Molte vicende sono narrate in maniera divertente e satirica.

Nell’intreccio del romanzo esistono una molteplicità di episodi, di "incidenti" che vanno a costituire delle unità narrative di .dimensioni variabili. Unità narrative legate l’una alle altre per la presenza di "ricordi" del protagonista e per la vicenda narrata. I ricordi come "motivo" del romanzo. La vicenda come "azione". I ricordi riportano sì, al passato dell’uomo che vola, ma in realtà ne fanno comprendere la psicologia, quasi come delle sedute analitiche, nelle quali tornano a galla, dal profondo dell’inconscio, delle storie rimosse. Si potrebbe dire che, volando, il protagonista fa dell’autoanalisi; o meglio: facendo autoanalisi riesce a volare.

Salvino.lorefice@tiscalinet.it           HOME       torna a narrativa