La vicenda si svolge in un paese marino, meta turistica di migliaia di
bagnanti. In questo paese vive una vedova che ha lhobby del giardinaggio. Un giorno,
incidentalmente, uccide a coltellate un giovane drogato e, per evitare il carcere, decide
di occultare il cadavere sotterrandolo nel proprio giardino. Per mimetizzare meglio la
"tomba" vi semina sopra dei fiori. Dopo qualche tempo, sul terreno sotto al
quale è sepolto il giovane , crescono dei bellissimi fiori, molto più belli di tutti gli
altri e diversi, strani. E la vedova capisce che è stato il corpo del giovane, che ha
fatto da concime, a fare in modo che germogliassero quei meravigliosi fiori. Da allora la
vedova si ingegna per trovare delle vittime da usare come concime. Ma poiché il suo
giardino è piccolo, si prodiga per ottenere dal sindaco l'autorizzazione a trasformare
Una zona del parco pubblico in una serra, un orto botanico, da ornare con piante rare e
strane da lei create "con un metodo di concimazione segreto da lei inventato"
.Ottenuta lautorizzazione, viene costruita la serra e naturalmente le colture
verranno concimate con le membra di persone uccise: una vera e propria serra della morte.
Le vittime saranno, con il passare del tempo, un bambino, una coppia di tossicodipendenti,
lex fidanzato della vedova (quest'ultimo viene addirittura sepolto vivo),
unamica della vedova. Costei viene uccisa il giorno dellinaugurazione della
serra, in un impulso omicida ormai incontrollabile. Nel tentativo di nascondere anche il
corpo dell'amica, nella fretta (visto che stanno arrivando le autorità per
linaugurazione) , la vedova viene divorata dalla "Onnivora-cannibale", una
delle piante gigantesche create dalla stessa vecchietta. La vicenda ha come protagonista
anche un maresciallo che indaga sulle sparizioni delle vittime. Alcuni indizi lo conducono
alla vedova e gli creano qualche sospetto, solo sospetti. . .
Il maresciallo risolve il mistero solo quando ormai è troppo tardi per
tutti: per le vittime e per la vecchietta. (vedi copertina del romanzo)
Rappresentata a Torino
salvino.lorefice@tiscali.it
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