La storia di un profeta-cialtrone

Antonio Sala

Arrivò per trionfare ma riuscì quasi a portare il Cagliari alla catastrofe.

  

 

 

 

"C'era una volta, e purtroppo c'è ancora, un giovane di belle speranze originario di Saronno; ancora non sa cosa gli ha riservato il destino ma si mette ad allenare la squadra locale guidandola dalla Serie D alla C2. Dopo alcuni trascorsi nell'Interregionale, centra una nuova promozione col Voghera; subito diventa l'oggetto del desiderio della C1 e vi arriva col Castel di Sangro. Dopo un brillante 5° posto, il presidente del Siena Salvietti gli offre l'opportunità della scalata alla cadetteria raggiungendo l'obbiettivo e festeggiandolo con un viaggio in bicicletta per arrivare all'ultima trasferta stagionale! Confermato a furor di popolo sulla panchina toscana esordisce in serie B facendosi notare col suo 4-3-3 dal mondo del calcio e...

 ...dal presidente del Cagliari Massimo Cellino. Il pover'uomo rimane stregato dal Profeta del pallone e lo vuole a tutti i costi sulla sua panchina per la stagione 2001/02. Il patron isolano fu abile stratega e battendo la concorrenza del Verona ingaggia già a Marzo il "Messia" di un calcio nuovo. Il 18 Giugno è il gran giorno di farsi conoscere al pubblico cagliaritano. Espone subito il suo credo: << Secondo me, nel calcio il massimo è la fase difensiva di Sacchi e quella offensiva di Zeman. Il mio ideale è questa miscela. Noi giocheremo con il 4-3-3, sia in casa che in trasferta, con qualunque avversario >>. I suoi occhi già luccicavano: << Tra i miei obiettivi c’è quello di riportare la gente al Sant’Elia, che deve diventare un fortino inespugnabile >>. Non è un tipo scaramantico: <<Sono qui con l’obiettivo di essere l’allenatore di una delle quattro squadre che andranno in serie A. E il Cagliari sarà una di queste >>. Il profeta disse: << Per la serie A ci sono a disposizione tre posti; uno è già nostro >>. Alcuni suoi collaboratori affermano che Antonio era assai "preoccupato"  perché la Lega non voleva iscrivere il Cagliari al campionato per l'eccessiva potenza che poteva sprigionare. Era così sicuro dei suoi mezzi che il venerdì, fatto unico nel calcio, annunciava ufficialmente la formazione che sarebbe scesa in campo!
Ritiene la squadra già competitiva ma per applicare i suoi schemi sono indispensabili i suoi fedelissimi: Luca Cavallo (noto come l'Incredibile Luc), l'uomo dalla media di una ammonizione a partita o quasi!, e Alex Colasante (ritenuto uno dei colpi più sensazionali della storia del calcio-mercato del Presidente Cellino); il buon Massimo riesce a strapparlo a parametro zero (chissà perché era rimasto senza contratto?!?) e cosciente del grande affare, si affretta a blindarlo con un quadriennale. Colasante farà parte dello staff medico del Cagliari per undici mesi! Vengono acquistati dal Cosenza il portiere Pantanelli e il terzino De Angelis (unici veri affari del mercato 2001/02). Ma Sala punta i piedi e senza il suo portiere preferito  non si va avanti, così Cellino compra Paolo Mancini anch'egli dal Siena, in qualità di uomo spogliatoio e di dodicesimo. Raggiunge la comitiva anche Enea Dionisio dalla Puteolana. 
La comitiva rossoblù parte in ritiro in Alto Adige e Sala non vuole rinunciare al suo amico "Il Mago Doriano"  un professionista da baraccone conosciuto ai tempi d'oro nel Siena. L'individuo era famoso per aver pronosticato con successo un gol a Cavallo sempre ai tempi del Siena. In un intervista su un noto quotidiano locale, l'ottimo Mago fa il suo pronostico: il Cagliari a Natale avrà sette punti di vantaggio sulla seconda in classifica. In ritiro i giorni passano all'insegna della fatica come mostra la foto del nostro eroe tra una strimpellata di chitarra e una corsa. Egli si rivela ben presto anche ottimo docente, infatti quando Suazo torna infortunato dall'Honduras, il mister gli somministra dosi industriali di tattica su cui poi viene interrogato in quanto il suo compito nel corso del campionato sarà quello di esterno insieme all'altra "freccia nera" Mayelè. Iniziano gli incontri amichevoli e i rossoblù vincono pesantemente contro alcune rappresentative locali ma quando comincia la Coppa Italia la squadra dimostra alcune lacune tattiche senza farci caso. La prima di "Coppitalia" è Reggina-Cagliari e i rossoblù perdono 2-1. Poi al S.Elia arriva il Modena neopromosso e si vince per 4-0; Sala è raggiante e i tifosi pure. Col Lumezzane basta vincere e si va avanti, ma la partita termina con uno 0-0 deludente e tramontano i sogni di gloria in Coppa. Il Cagliari non ha un minimo di gioco, ma Sala non è preoccupato e ribadisce l'obbiettivo promozione. 
Comincia il campionato e dopo i proclami dell'Antonio regionale, tutti si aspettano grandi cose dal Cagliari e dal suo profeta. La prima di campionato è Cagliari-Messina e gli spettatori non sono più di 5000. Il Cagliari delude e non rischia mai di segnare, solo un grande Pantanelli evita la beffa all'esordio. La stampa comincia a interrogarsi sulla bontà del lavoro svolto dal bravo tecnico, ma il profeta chiede tempo per assimilare gli schemi. Una settimana dopo altro 0-0 a Palermo, ma stavolta la squadra lancia qualche segnale positivo e Sala rilancia gli obbiettivi confortato anche dal presidente che vede il Cagliari già in serie A. Ora arriva al S.Elia il Bari che naviga in pessime acque; Sala lancia la sfida e a suo avviso sarà vittoria. Ai pugliesi basta un tempo per rifilare 2 gol alla "corazzata" del profeta; quasi allo scadere Conti accorcia le distanze ma ormai i giochi sono fatti. Il profeta comincia a dare segnali, come nella foto, poco confortanti! Dopo lo 0-0 di Napoli che va abbastanza bene, arriva il tonfo in casa per 2-0 con la Samp; il S.Elia ancora una volta è stato violato e tutti si aspettano l'esonero ma il presidente Cellino ha fiducia in quel ragazzo di Saronno e così afferma che la squadra non è da serie A ma che d'ora in poi si punterà alla salvezza. L'aria si fa pesante e i tifosi invocano la testa di Sala che tenta una sterzata tattica abbandonando il 4-3-3 a favore del 4-4-2. I risultati non cambiano e la vittoria diventa una chimera. Si interviene sul mercato e arrivano Gorgone, Mauro Esposito e Cudini ma ormai il destino di Sala sembra segnato.
Quello che era stato il suo sogno comincia a diventare un incubo: dorme poco la notte, mangia quasi nulla, accusa stress e comincia a temere per il suo futuro. La foto lo mostra in uno dei suoi momenti di panico... Nello spogliatoio l'aria diventa irrespirabile, lo spettro della serie C comincia ad aleggiare sul centro sportivo di Assemini e il presidente nel suo subconscio aspetta un pretesto per agire. Dopo un vergognoso 2-4 in casa del Crotone, la squadra non va oltre l'1-1 in casa con un modestissimo Siena ma lo stratega della panchina è fiducioso nell'incontro in casa del Modena, unica squadra ad aver perso contro il Cagliari di Sala. E' domenica 14 Ottobre 2001, la giornata è serena, e per il presidente arriva il famoso pretesto che attendeva dentro di sé. Il Cagliari affonda per 3-0! Il profeta, si diceva nell'ambiente, comincia a fine partita ad accusare problemi intestinali... La stampa invoca le dimissioni del tecnico di Saronno, i tifosi sono imbufaliti e nella mattinata del 16 Ottobre il Presidente Cellino comunica l'esonero di Antonio Sala."