LA
PARROCCHIA DI S. LEONARDO
Cenni
storici
La
Chiesa Parrocchiale di Serramanna, a croce latina, è composta da una sola
navata ricoperta da strutture lignee che poggiano su diaframmi arcuati di forma
ogivale ed è fiancheggiata da otto cappelle. E’ sormontata da un’elegante
cupola moderna ed è affiancata da un campanile a canna ottagonale di proverbiale
altezza, costruito dall’arch. Antonio Calabrès.
La
parte più antica, costituita dalla navata centrale e dal campanile, risale al
XV-XVI secolo, mentre la cupola, i cappelloni laterali e l’abside sono del
XVIII secolo.
Esternamente,
la facciata presenta un profilo orizzontale merlato e il portale principale,
cuspidato, imita quello laterale destro del duomo di Cagliari.
Tra
le cappelle, la più antica è la prima a sinistra della navata: è dedicata a
Santa Maria e presenta una volta a crociera che poggia su quattro colonne.
L’ingresso è incorniciato da un portale rinascimentale ornato da figure
multiformi in rilievo e sostenuto da due colonne che poggiano su due leoni
scolpiti in pietra. Di particolare interesse è l’ancona, in legno intagliato
e dorato, che risale al XVII secolo e che anticamente faceva parte dell’altare
maggiore. In questa cappella era conservata una preziosa statua dell’Angelo
Custode (ora collocata nei locali del museo parrocchiale), in legno dorato e
policromato, risalente al XVll secolo e restaurata nel 1981 dalla Sovrintendenza
alle Belle Arti di Cagliari.
Presenta
volta a crociera anche la quinta cappella sulla destra dedicata a Sant’Antonio
da Padova. L’altare è arricchito da un’ancona barocca in legno intagliato e
policromato.
La
prima cappella che si trova sulla destra della navata centrale ospita un
pregevole fonte battesimale del 1732, con la base in marmo e la parte superiore
in noce intarsiato.
La
seconda cappella è in onore della Madonna della Vittoria e contiene anche due
lapidi in ricordo dei Caduti nelle guerre.
I cappelloni laterali sono abbelliti da due altari in marmi policromi fatti costruire nel 1752. Essi fanno ala all’altare maggiore in marmo, anch’esso in stile barocco. Secondo il Vidal, sotto l’altare vi sarebbe una cripta sotterranea.
A sinistra della navata, di fronte alla cappella di Sant’Antonio, si trova quella della Madonna di Pompei: presenta volta a crociera e conserva ancora il pavimento originale dove si distinguono delle lapidi tombali. In passato, al posto dell’altare vi era collocata la tela che ora si può ammirare sopra la porta della sacrestia. Dipinta nel 1794 dal pittore napoletano Dornenico Tonelli, raffigura la Madonna delle Anime con San Leonardo, Sant’Efisio e le Anime Purganti. Appartengono allo stesso autore anche le altre due tele collocate sopra gli altari dei cappelloni laterali, raffiguranti la Crocifissione e la Santissima Trinità. Tutte e tre le tele sono state restaurate nel 1993: la prima con il contributo del Comitato San Leonardo 1991 e le altre due con i finanziamenti del Banco di Sardegna.
Proseguendo
si incontra la cappella del Sacro Cuore, che porta su un capitello la data 1771
e, infine, quella già descritta di Santa Maria.
Sopra
la bussola in legno, del 1700, si trova una cantoria sostenuta da un
bellissimo arco ribassato, che ospita un antico organo a canne. Tutta la Chiesa
si presenta abbellita da numerose decorazioni di recente ma pregevole fattura,
realizzate da un pittore di Serramanna, Giuseppe Carcangiu, tra il 1954 e il
1956.
Attigua
alla Chiesa Parrocchiale esisteva un’altra chiesetta dedicata alle Anime
Purganti, distrutta nel 1925 per ordine prefettizio per ampliare la via Roma e
la piazza. Nel secolo scorso vi si tenevano le lezioni scolastiche e, in
seguito, divenne la sede della Confraternita delle Anime.
Proprio
da un verbale di riunione della Confraternita, citato nella guida Arte Sacra a
Serramanna, sono indicate le dimensioni dell’edificio, composto da un oratorio
in pietra e calce ampio m. 12 x 5 e da uno spogliatoio di m. 8 x 5 , alti
entrambi m. 5.
Il
piazzale attorno alla Chiesa anticamente era alberato, recintato da un alto muro
e usato come cimitero. Fu sistemato dal Comune nel 1933-34 e pianellato
nell’anno 1955.
I
locali del salone parrocchiale vennero edificati nel 1952 ed ampliati, con la
costruzione del piano superiore, nel 1957.