Le opere artistiche e architettoniche

 

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Descrizione opere artistiche e architettoniche.

La chiesetta di San Lussorio.

 


 

Descrizione opere artistiche e architettoniche  inerenti San Lussorio

 

La statua lignea di San Lussorio.

Autore: ignoto;

Secolo: XVIII°;

Dimensioni e forma: altezza cm 150;

Soggetto:

Il Santo è rappresentato come un guerriero romano con corazza, gonnellino e schinieri (calzari), la spada al fianco, un ampio mantello rosso che, partendo dalla spalla destra, viene raccolto dalla mano sinistra, fino a scendere a terra. La mano destra alzata stringe una palma, simbolo del martirio.

Notizie storiche e critiche:

La statua per la cura  dei particolari, specie il volto e le mani, la maestria delle sfumature e dei colori, specie del carnicino, farebbe pensare al non migliore Lonis. La mano sinistra ricalca il gesto del Santo Efisio della chiesa omonima in Cagliari, ma per una certa rigidità dell’impianto della figura e altri vistosi difetti non riscontrabili nel maestro, meglio pensare a un suo bravo discepolo, forse il Castangia.

 

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La chiesetta di San Lussorio

 

A Tortolì, in località San Lussorio, a poca distanza dal mare, sorge la chiesetta campestre di San Lussorio, che viene aperta al culto in occasione della festa dello stesso. La  tradizione dice che in questo luogo sorgesse l’antico centro abitato di Tortolì. 

Descrizione della chiesa:

la chiesetta è a pianta rettangolare, con tetto in tegole sarde su incanicciato retto da travetti in legno, su tre archi ribassati, poggianti su bassi piastrini. La facciata cuspidata, secondo la spiovenza del tetto, presenta portale centrale e oculo; in alto un campaniletto a vela con unica luce munito di una piccola campana. Porticina laterale sulla fiancata sinistra e oculo circolare sui due fianchi all’altezza del Presbiterio. Il pavimento è in cotto, di recente fattura; altare in muratura recente e altro in marmo rivolto al popolo; in una nicchietta centrale statua di San Priamo di scuola Lonesiana.

L’edificio attuale per il gusto aragonese che lo impronta, risalirebbe alla metà del 1500. Si ha  notizie di importanti restauri del 1902: si rafforzò l’arco del presbiterio che stava per cedere.

È presente una campana, appartenente alla vecchia chiesa di San Sebastiano, in cui sono raffigurate le immagini del Santo, la Madonna col Bambino, del Crocefisso e di San Giorgio col drago.

 

Notizie storiche e critiche:

La chiesetta sarebbe stata, secondo una tradizione locale, l’antica parrocchia quando il paese era vicino al mare. In epoca imprecisata, a causa delle incursioni barbaresche, essa si trasferì più all’interno. L’edificio attuale rivela un impianto cinquecentesco, con affinità alla chiesa di San Bacchisio di Loceri e di San Sisinio a Gairo. Il culto di San Lussorio, può essere messo in relazione con Selargius, dove esiste una antica Chiesa, in stile romanico del secolo XVIII°, e fa pensare a intensi rapporti almeno commerciali fra i due centri.

 

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