Il vino D.O.C. "Greco di Tufo"


La scheda


Il Vitigno

L'uva originaria è quella che gli antichi Romani chiamavano "Anima gemella" per la caratteristica del grappolo formato da due ali di acini.

Il vitigno, di origine della regione greca della Tessaglia, trovò "ospitalità" sulle fertili pendici del Vesuvio, per conquistare successivamente l'entroterra della "Campania felix", e in particolare le zone argillose, calcaree e sulfuree della media Valle del Sabato.


L'uva

La pianta ha per lo più foglie trilobate; predilige i terreni "mineralizzati" e di origine vulcanica. I grappoli sono piccoli e si sviluppano in forma conica.


Le caratteristiche della D.O~C.

Il "Greco di Tufo" dal 1970 è un vino a Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.). Può essere ottenuto esclusivamente con uve greco, oppure con l'aggiunta, in una misura massima del 15%, di uve "Coda di volpe", denominata in tal modo da Plinio il Vecchio "Caudia Vulpium".

Le uve sono prodotte esclusivamente nei comuni di Tufo, Torrioni, Petruro I., Chianche, Santa Paolina, Montefusco, Prata P.U. e Altavilla I.

La produzione di uva per ettaro è max di 100 q.li. La gradazione è 11.5%.


La peculiarità del vino

Il vino si presenta di colore giallo paglierino. L'odore di buona intensità con sentori di mandorla e di frutta matura.

Il sapore è secco, equilibrato, importante.


Il servizio

Data la sua ampiezza aromatica, accompagna bene pietanze a base di pesce, carni bianche e formaggi alla brace. Si serve a temperatura di 10° in calici allungati a forma di tulipano aperto.


Le cantine più antiche sono quelle "Di Marzo", situate nei sotterranei dell'antico palazzo e, completamente scavate nel tufo, si sviluppano in gallerie e passaggi che le rendono uniche e caratteristiche.

La bontà delle uve e dell'ottimo vino venivano già decantate nel I secolo d.C. da Columella nel suo "De Re Rustica", da Plinio il Vecchio, da Virgilio nelle sue Georgiche e dal famoso medico marchigiano del XVI secolo Andrea Bacci che nella sua opera fondamentale "Storia naturale dei vini" ne descrive le caratteristiche e le qualità.


Sempre citato dal Veronelli, è menzionato in numerose riviste di cucina nazionali ed internazionali.