La Chiesa

 

Diocesi  di Ales -Terralba

Parrocchia di "S. Pietro Apostolo"

-Terralba-


 

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LA CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO

 

La chiesa di "San Pietro Apostolo" sorge sul sito di una più antica chiesa romanica, che aveva orientamento pressoché analogo all’attuale, con abside semicircolare, costruita per volontà del vescovo Mariano e aperta al culto nel maggio del 1144.

All’inizio del XIX° secolo l’antica cattedrale romanica versava in un gravissimo stato di degrado, per cui l’allora vescovo di Ales-Terralba, mons. Paradiso, piuttosto che procedere per l’ennesima volta al suo restauro, decise di farla demolire al fine di edificare una nuova chiesa.

Il progetto e l’esecuzione, vennero affidati all’impresario Raffaele Cappai, che, pur essendo falegname e intagliatore, assumeva anche compiti di capo mastro nella costruzione di chiese e campanili (cfr. DIOCESI DI ALES-TERRALBA, Memorie del passato, vol. I°, Villacidro (CA) 1997,  p. 219). I primi lavori per la realizzazione della nuova chiesa in Terralba iniziarono già nel 1820, «cominciando dalla facciata e dalle cappelle ad essa più vicine. Con interruzioni si lavorò anche nel 1821 e fino alla morte di Mons. Paradiso, avvenuta il 25 luglio 1822» (ibidem, p. 221).

Il progetto iniziale, che prevedeva una cupola all’incrocio fra la navata principale e il transetto, venne solo parzialmente realizzato. Alla morte del Cappai, avvenuta entro il 1827, succedettero nella supervisione dei lavori l’architetto Giovanni Basso e l’impresario Giovanni Mura, entrambi cagliaritani.

Dal 1822 al 1833 vengono realizzati i lavori della navata principale della chiesa e delle cappelle laterali e impostate le basi dei due campanili. La navata centrale venne provvisoriamente raccordata all’abside dell’antica chiesa romanica, distrutta soltanto nel 1929.

Nel 1850 vennero completati i lavori del campanile destro, per il quale fu richiesta una consulenza all’architetto cagliaritano Gaetano Cima.

Nel 1912 vennero ultimati i lavori relativi al braccio destro del transetto, nel 1927 venne impostato il tamburo della cupola, e quindi demolita l’abside romanica, i cui capitelli ancora si conservano all’interno dell’edificio.

Nel 1930 viene terminata la pavimentazione del presbiterio e collocato l’altare maggiore, opera del marmista Spano di Cagliari. Nel 1933 viene collocata la balaustra di marmo, e in questo stesso anno, il 19 agosto, si celebra la liturgia della consacrazione della chiesa. Dal 20 agosto 1933 nella chiesa si vivono le celebrazioni del Congresso Eucaristico diocesano, nell’Anno Santo straordinario indetto per “far memoria” del 1900° anniversario della Redenzione

Nel 1951 vengono realizzate le decorazioni interne della chiesa, le tele della crociera raffiguranti i quattro evangelisti e l’immagine di san Pietro Apostolo sulla parete di fondo del presbiterio.

 

 

 

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