Parrocchia Sant'Agnese dei Padri Monfortiani - Diocesi di Matera-Irsina
Padre Basilio Gavazzeni (parroco)  - Padre Severino Donadoni (vice parroco)
Piazza Sant'Agnese - Matera E-mail:basiliogavazzeni@tiscali.it - Tel. 0835 310033
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                CROCIFISSI LUCANI                         

Data ultima modifica: 29/03/2005 15.40.27                                                                                                                      Home Page

Proponiamo alcune belle immagini di Crocifissi presenti in alcune chiese lucane

S. Agnese (Matera)
Claudio Nani (Bergamo) - 2003
S. Agnese (Matera)
Claudio Nani (Bergamo) - 2003
Miglionico (Mt)-S. Maria Maggiore
Padre Umile da Petralia-1627
Miglionico (Mt)-S. Maria Maggiore
Padre Umile da Petralia-1627
Stigliano (Mt) - S. Antonio
         
Forenza (Pz) - SS.Cocifisso
Frate Angelo da Pietrafitta-1677
Forenza (Pz) - SS.Cocifisso
Frate Angelo da Pietrafitta-1677
Ferrandina (Mt) - Santa Chiara - XVII sec. Tursi (Mt) - Santa Maria Maggiore XIV-XV sec. Accettura (Mt) - San Nicola
XV sec.
         
Accettura (Mt) - San Nicola
XV sec.
Melfi (Pz) - Chiesa dei Cappuccini
XV sec.
Melfi (Pz) - Chiesa dei Cappuccini
XV sec.
Noepoli (Pz) - Chiesa Parrocchiale
XIV-XV sec.
S.Chirico R. (Pz) - SS.Pietro e Paolo
XV sec.
Matera - S. Rocco
Frate F.sco da Pietrafitta 1690
Matera - S. Rocco
Frate Angelo da Pietrafitta 1690
Salandra (Mt), Chiesa del Convento di Sant’Antonio. Ignoto scultore meridionale, (sec. XVI?) Matera - Chiesa rupestre San Nicola dei Greci - Crocifissione. Ignoto pittore lucano, metà XIV secolo circa. Muro Lucano (Pz ) Cattedrale - Crocifisso in legno policromo dorato del XVI sec.
       
Melfi (Pz) - Sant'Antonio - Crocifisso in legno di Ortisei        
         

Le foto dei crocifissi di Accettura, Melfi, Noepoli e S.Chirico Raparo sono tratte dal volume TARDOGOTICO E RINASCIMENTO IN BASILICATA, ed. Bautta, Collana Zetema.

La leggenda del SS. Crocifisso di Forenza (Pz) di Frate Angelo da Pietrafitta
(dal sitoweb www.fondazionesassi.org)

Il Santissimo Crocifisso di Forenza nella cultura popolare è soprattutto leggenda. Ed è proprio questo strascico di leggende legate alla suggestiva statua, che si giustificano tre secoli di ininterrotta devozione.
La leggenda più inquietante è certamente quella legata a Fra' Angelo.
Secondo questa lo scultore,dopo aver terminato il corpo della statua (di dimensioni poco più grandi del naturale), si accingeva a scolpire la testa. Ma, dopo aver provato e riprovato, non riusciva a modellarne una che fosse all'altezza della rappresentazione: il Cristo morente sulla Croce.
Ormai stanco e per l'ora tarda, decise di coricarsi.
Al mattino, rimuovendo il velo che copriva la statua, con grande stupore la trovò completa: un Angelo nella notte aveva portato dal cielo un volto ad immagine e somiglianza di Cristo.
La leggenda in realtà si giustifica pienamente osservando la statua. Qualcosa di miracoloso si scorge osservando il volto da destra a sinistra: l'espressione di Gesù morto osservandolo sul lato destro, Gesù agonizzante guardandolo di fronte, Gesù sorridente nel particolare sinistro.
Una seconda leggenda, meno nota ma tuttavia ben presente nella tradizione orale del posto, è legata ad una filastrocca ricordata dai più anziani: Frà Angelo che cade in un sonno profondo e nel sogno incontra Gesù il quale lo loda dicendo: "In cielo mi vedesti, in terra mi facesti".
"Non abbiate paura, il tredicesimo Cristo si è fermato a Forenza! ". Così recita un altro antico detto, dal quale si può trarre una conferma alle fonti che vogliono il Crocifisso di Forenza tredicesimo ed ultimo dell'opera di Fra' Angelo. La frase è evidentemente legata alle catastrofi naturali cui il paese fu certamente soggetto nel tempo e come lo è ancora.
Gli anziani probabilmente la raccontavano ai più giovani per rassicurarli: ché tanto il Crocifisso protegge da alluvioni, terremoti, frane. Proprio un terremoto vuole il Crocifisso protagonista della difesa del Convento (e più in generale del paese) in tempi più recenti. Infatti, all'arrivo degli alleati alla fine della seconda guerra mondiale, i tedeschi, accampati nel Convento, tentarono di sottrarre il Crocifisso dall'altare. Un terremoto (limitato alla sola chiesa!) si scatenò dalle fondamenta della chiesa e fece scappare i tedeschi i quali, impauriti, lasciarono di corsa il paese.

N.B. Testo liberamente tratto dallo scritto di Flavio Orofino interamente consultabile sul sito www.utenti.tripod.it/forenza/crocifisso.htm -
Collegandosi al sito: www.lucania.org Forenza è possibile effettuare una straordinaria visita virtuale tra il patrimonio d'arte e di fede che la chiesa del SS. Crocifisso custodisce.
Bibliografia:
Padre E.Giugno - Forenza usi, costumi, leggende - frammenti di storia locale
Padre E.Giugno - Il Crocifisso di Forenza