Sarà
la speranza di tornare a correre con un po’ di fresco, che in
montagna pensiamo ci sia sempre, sarà il desiderio di metterci alla
prova con sfide inconsuete, sarà che correre in mezzo alla natura
fondamentalmente ci piace, sarà che il posto è lì, comodo da
raggiungere nonostante sia fuori Regione o sarà anche la curiosità
che ci ha preso subito appena sentito parlare di SANTE MARIE e della
sua 1^ MEZZA MARATONA TRAIL SUL SENTIERO DI CORRADINO, è un fatto
che domenica 30 giugno 2002 abbiamo fatto una levataccia per poter
essere alla partenza alle ore 8.30.
Primo appuntamento importante, richiede
personaggi importanti e allora, dopo il numeroso interesse suscitato
dalla gara tra i nostri iscritti, alla partenza da Velletri alle
6.00 siamo in 2 “equipaggi”: nella mia auto oltre alla mia famiglia,
spesso “coinvolta in trasferta”, ci sono President Antonio Lupi e
First Lady Alberta Ciarla (come ai mondiali di Riccione), ci seguono
Giorgio Giansante, anche lui in trasferta con moglie.
Sante Marie è un comune di circa 1.200
abitanti a 5 chilometri da Tagliacozzo (AQ) e le sue prime tracce
ufficiali si rintracciano in una Bolla Papale di Stefano IX nel
1057. Da qui in avanti lascia numerosi passaggi nei vari documenti
ecclesiastici, giacchè nel XII secolo aveva ben 9 chiese!
Nel 1268 si svolse ai Piani Patentini
un’importante battaglia per le sorti del Regno di Sicilia e
dell’Italia Meridionale, citata da Dante nel XXVIII canto
dell’Inferno, cui prese parte il biondo e giovane Principe Corradino
di Svevia, che vi condusse le sue truppe, arrivando dalla Germania,
passando da Carsoli proprio lungo quello che sarebbe ai giorni
nostri stato ribattezzato Il Sentiero di Corradino, adattandolo un
po’ per esigenze escursionistiche.
Compresi i partecipanti ai 5,5 km della non
competitiva siamo in circa 250 alla partenza, che pensiamo per la
durezza della gara e per l’esordio sia stato un buon successo per il
Comune, organizzatore della manifestazione con la collaborazione di
molti degli abitanti tra i volontari, Sindaco in testa in maniera
attiva, bravo!
Siamo a poco meno di 1.000m sul livello del
mare e dopo il primo chilometro che ci fa vedere il piccolo centro
abitato, si va in discesa attraverso un sentiero e la successiva
strada asfaltata ed il primo tratto del successivo sentiero sterrato
in piano, forse illude qualcuno che non aveva ben capito di cosa si
sarebbe in realtà trattato. Si arriva ai 740 metri, punto più basso
del percorso dopo circa 5km e da qui si inizia una lunga salita che
attraverso le frazioni di Tubione e Scanzano, ci porterà alla “Cima
Coppi” situata al km 12,2 nella bella frazione di Scanzano (la più
popolata del comune di Sante Marie) a 1.048m, passando attraverso
un’alternanza di tipo di terreno, ma sempre, costantemente in
salita!
Gli abitanti, meno di 300, sono pressoché
tutti in strada dediti alle loro consuete attività domenicali, ma
interessati a questa novità che presenta loro un lungo serpente di
podisti ormai quasi tutti isolati nei loro diversi passi e ritmi di
corsa e attraversare la centrale via dei Marsi è veramente un
piacere per tutti noi.
“Dai che la salita è finita, inizia la
discesa!”, ci gridano a tutti in cima ed inizia veramente, così
ripida e dura, che non si sa cosa era meglio! La strada è bianca e
sconnessa, ci sono tratti al 18%, la stanchezza inizia a farsi
sentire, la mancanza di segnalazioni chilometriche non consente di
poter avere riferimenti precisi sulla distanza da percorrere ed
allora in discesa non si rischia, anche se mi dispiace veder passare
un “camoscio” dell’abbruzzese GP FORTE COSTRUZIONI che va a tutta e
mi stacca impotente, dopo che lo avevo raggiunto e lasciato
inesorabilmente dietro in salita, pazienza, tanto la mia sensazione
è che il traguardo sia ancora lontano.
Infatti il lungo tratto di discesa finisce,
si torna su asfalto e si riprende a salire ed eccolo di nuovo lì
davanti a me pronto ad essere ripreso e superato, in cima è poco
dietro di me e un addetto al servizio ci dice che siamo al 15° km
mentre stiamo per raggiungere la frazione di Castelvecchio con un
altro attraversamento del
centro molto suggestivo, con praticamente tutti gli abitanti
divisi per le rispettive Comunioni cui erano invitati (o forse
sarebbe stata tutta una festa per i circa 90 del posto?) e con al
mio fianco un volontario dell’Organizzazione che decide di
affiancarmi correndo per i suoi vicoli per circa 300m (grazie!) e
siamo di nuovo a 975 metri di altezza.
Nel bosco di castagni imbocchiamo un sentiero
strettissimo con il fondo coperto da uno spesso strato di foglie che
nasconde molte insidie, curve strette e cambi di direzione, pendenze
oltre il 20%, radici e rami che sporgono o che non si vedono nella
poca luce che filtra, rischio molto con una di queste radici, ma
fortunatamente resto in piedi, però il mio “camoscio” ripassa come
un furetto. Alla fine di questo sentiero siamo a 778 metri di
altezza e uscendo dal bosco ci informano che siamo a circa 3km
dall’arrivo, prendiamo un tratto di sterrato in salita
caratterizzato da profonde buche, pietrisco e ghiaione che consente
di correre in rari tratti, la stanchezza incede alla grande, però
camminando con le mani sulle ginocchia e velocemente, alternando
tratti di corsa ove si può riprendo di nuovo il “mio” e altri due
podisti che finora non avevo visto, uno è un suo compagno di squadra
ed un atleta del GS CAT SPORT di Roma con il quale nei primi km
avevo cercato di aggregarmi senza successo, anche a causa di una
sosta…ai box nella natura incontaminata!
Mi sembrano decisamente più sulle ginocchia
di quanto non mi senta io, in cima una voce mi grida che mancano 700
metri all’arrivo, non ci credo e gli chiedo se sta prendendomi in
giro, mentre me lo ripete dietro vedo scritto a terra con la vernice
rossa 650 metri, siamo di nuovo in discesa, si vedono i primi tetti
ma adesso il fondo è in asfalto e non intendo farmi raggiungere,
scendo a tutta, ad una curva chiedo conforto ad uno spettatore che
mi conferma che non c’è nessuno alle spalle, continuo ad andare e
manca l’ultima curva, ecco lo striscione con dietro mia figlia Maria
Sole ad immortalarmi con il miglior sorriso che ho potuto tirar
fuori dopo una gara così dura, chiusa al 47° posto in 2h 08’ 07”,
senza un minimo di preparazione specifica, ma solo entusiasmo e
voglia di natura.
Dietro Giorgio Giansante finirà 86° in 2h 28’
36”, Alberta Ciarla, dopo aver inutilmente sollecitato Antonio e gli
altri 3 maschietti con cui stavano facendo gruppo nell’ascesa verso
Scanzano, lì abbandonerà al loro destino e in 2h 34’ 05” giungerà 5^
assoluta e 2^ nella sua categoria (unica di noi ad andare in
premiazione), rifilando un bel distacco al Presidente che chiuderà
al 102° posto in 2h 38’ 28”.
Complimenti ai primi che sono stati
nell’ordine, tra gli uomini
QUATTROCCHI FABRIZIO e D’URSO GIOVANNI, entrambi della Smile
& Go Avezzano, 1h 35’ 42” il primo allo sprint per 3” su D’URSO,
3° il forte romano TRAVAGLINI ENRICO (GS Meo Patacca) 1h 38’ 03”, 4°
VENAFRO MARCELLO (Sora Runners Club) 1h 40’ 05” e 5° MORISI ANTONIO
(GP Forte Costruzioni Trasacco) 1h 41’ 24”.
Tra le donne prima ROSSELLA DI DIONISIO (Old
Devils Roma) in 1h 56’ 31, davanti a MICAELA MERLINO MARCELLO (Sora
Runners Club) in 2h 01’ 16”, 3^ CIALFI DANIELA (Atl. L’Aquila) 2h
15’ 38”, 4^ FASCIANI PATRIZIA (Atletica Avezzano) 2h 29’ 10” e 5^ la
nostra CIARLA ALBERTA come detto.
Un bravo anche all’ultimo arrivato, che ha fatto
praticamente circa 30km per un errore sul percorso, dopo il quale è
tornato indietro e seguito la giusta strada fino al
traguardo.
Chiudiamo con l’organizzazione, che, siamo certi,
verrà ripagata già dal prossimo anno dai partecipanti, perché sarà
difficile non tornare e perché i moltissimi podisti romani e della
provincia presenti, faranno un gran parlare in positivo di questa
manifestazione ed il passa parola tra gli amatori è la migliore
garanzia per veder aumentare il numero degli iscritti ad ogni
anno.
Lungo il percorso, nonostante le difficoltà,
ben 7 punti di ristoro con acqua e in un paio di punti anche sali
minerali (altro che Riccione “Mondiale”, non mi stancherò di
ripeterlo!), al termine altro ricco ristoro, docce e pasta party
alle 12 gratuito per atleti ed accompagnatori, con rigatoni
all’amatriciana, frutta, cocomero e dolcetti ed al termine, finale
della Campionato Mondiale di calcio in TV nella sala in cui alla
fine della partita c’è stata la premiazione, presentata, così come
la gara, dal brillante e documentato Lodovico Nerli
Ballati.
Giancarlo Casentini - Atletica Amatori
Velletri |