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San Valentino Patrono di Abriola e Protettore degli innamorati
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Vissuto nel III sec.
dopo Cristo, il santo sacerdote e martire di Roma è commemorato nel
Martirologio Romano il 14 febbraio con un
latercolo (registro) proveniente da Beda (VII sec.). Nella leggendaria
"Passio Mariae et Marthae" si racconta che Valentino, arrestato per ordine
di Claudio il Gotico, fu decapitato sulla via Flaminia, e sul suo sepolcro
al II miglio della stessa Via sarebbe poi sorta una basilica voluta da
Papa Giulio I, successivamente rifatta e "magnificamente ornata" da Papa
Teodoro. Anche ad Abriola, piccolo centro lucano in provincia di Potenza, da secoli è venerato S. Valentino sacerdote e martire romano col titolo di patrono del paese. Nella chiesa madre del paese è custodito il busto ligneo seicentesco del santo, un'urna e tre teche contenenti parte delle reliquie del martire romano, tutte accompagnate da autentiche pontificie. Come siano giunte ad Abriola queste reliquie è difficile a dirsi. E' possibile che essendo il paese nei secoli scorsi tappa importante della via Erculea anche la chiesa madre sarebbe stata meta di pellegrini che volendo impreziosire il luogo di culto, come si era soliti fare nel medioevo, hanno inserito in un altare le reliquie del santo martire. Il 7 febbraio 1998 è stata inaugurata una monumentale porta bronzea, ingresso della chiesa madre, dedicata al santo patrono. |
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Etimologia (Dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varazze) E' stato detto: |
La realizzazione è stata curata da Rocco De
Stefano. I testi sono di don Antonio Laurita, parroco, e di Rocco De Stefano. Le foto sono di Francesco Carriero e Giuseppe Giannica. Ottimizzato per Internet Explorer 5.0 con risoluzione schermo 800x600, carattere medio. Ultimo aggiornamento 28/02/2001. Visitatori dal 25/02/2000:
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