Come una cittadina Thailandese puo' arrivare in Italia in maniera regolare.

 

 

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Una Thai e' per la burocrazia Italiana una "extracomunitaria".

Brutta parola vero?

Per poter entrare in Italia ha bisogno di un visto sul passaporto che le viene rilasciato dal consolato Italiano di Bangkok.

Anche una Giapponese, una Canadese, una Norvegese, sono extracomunitarie, ma non hanno bisogno di visto.

Sapete il perche'?

Semplice, perche' provengono da paesi ricchi!

Questo visto ha valore per gran parte della comunita' Europea.

Per ora ne sono ancora fuori:

Irlanda, Gran Bretagna, Danimarka, Svezia, Finlandia.

Quindi ad esempio, una Thai che ricevera' il visto dal consolato Spagnolo, potra' arrivare e sostare a Vienna, a Roma, a Berlino, a Parigi, a Lisbona, ad Atene e tante altre citta'.

Vi sono vari modi per ottenere diversi tipi di visti.

Matrimonio

Se un uomo che arriva qui con i documenti in regola, puo' sposare una donna e questa ricevera' dal consolato Italiano il visto di "Coesione Familiare" che le permettera' di andare in

Italia con il biglietto di sola andata.

Attenzione!

I documenti che entrambi devono preparare, legalizzare, tradurre e presentare alle rispettive Ambasciate, a Bangkok e Roma per potersi sposare, sono molto complicati, molto costosi ed occorre tempo, pazienza, perseveranza ed esperienza per completare al meglio la cosa.

Se siete interessati al matrimonio con la vostra donna Thai e cercate un "aiuto burocratico", mettetevi in contatto con me.

cesere@cscoms.com

Non fate l'errore di arrivare qui con un documento mancante, avreste fatto un viaggio a vuoto.

Lavoro

Una Thai potrebbe anche arrivare in Italia con un visto di lavoro.

I lavori che questa potrebbe fare sono:

a) Collaboratrice domestica a tempo pieno.

Occorre il nulla osta dell'ufficio del lavoro della vostra provincia ed e' molto difficile ad ottenersi.

b) Lavori agricoli stagionali a tempo determinato.

Molto, molto difficile, quasi impossibile.

c) Lavori altamente specifici.

Esempio una scuola privata chiede un'insegnante di lingua Thai, un ristorante Thailandese chiede una cuoca Thai, una palestra chiede una massaggiatrice specializzata in massaggio Thai.

Per questi lavori occorrera' un contratto di assunzione che quasi sempre dovra' avere il nulla osta del consolato Thailandese di Roma.

Se tutto risultera' in regola il consolato Italiano rilascera' il "Visto di Lavoro".

Studio

Una Thai che lo desidera puo' andare a studiare in una scuola privata in Italia, quasi sempre la lingua Italiana.

Bisognera' iscrivere la donna e pagare le tasse.

Sembra facile, ma non e' cosi'.

Se tutto sara' regolare il consolato Italiano rilascera' il "Visto di Studio", che ha una lunga durata.

Turismo

Una Thai puo' chiedere ed ottenere un "Visto per Turismo".

Questa e' la via piu' comune che quasi tutte usano per poter arrivare in Italia.

La cosa non e' particolarmente difficile, ma occorre un po di tempo.

Allorche' una donna chiedera' un visto turistico al consolato Italiano di Bangkok le verranno chiesti:

Documento di attivita' lavorativa.

Ossia la persona deve dimostrare di avere un lavoro assolutamente regolare,questo e' facile in Italia, ma in Thailandia e'quasi impossibile.

Libretto bancario personale.

Questo deve essere vecchio di almeno 4 mesi, non meno, e devono vedersi movimenti di danaro, ossia gli stipendi.

Se si vede anche del danaro che arriva da banche Italiane, e' positivo.

Il capitale che questo deve avere, al momento della richiesta, e' di un minimo di 40.000-50.000 Bath (1000-1300 Euro).

Lettera di invito.

L'uomo dovra' scrivere una lettera in cui invita la donna a casa sua in Italia e garantisce tutto il necessario per costei.

Biglietto aereo di andata e ritorno.

Passaporto.

La donna ricevera' il "Visto per Turismo" dopo pochi giorni dalla richiesta e potra' partire.

I giorni concessi sono chiaramente scritti sul visto.

Questi in teoria sono inprorogabili, ossia alla data fissata la donna deve rientrare in Thailandia.

Attenzione!

Essendo la donna una turista, dovra' arrivare in Italia con denaro.

Una dichiarazione dell'uomo che la garantisce economicamente non ha valore.

La polizia dell'aereoporto di arrivo, con estrema facilita', la puo' respigere, ossia la rimanda indietro usando il biglietto di rientro di costei.

Il consolato Italiano rilascia una tabella sulla quale e' segnato con precisione l'importo che deve possedere in rapporto al numero dei giorni che sostera' in Italia.

 

Conclusione

 

Ho cercato di darvi una pallida idea delle difficolta' burocratiche, ma non scoraggiatevi.

Certo quando si fa una cosa per la prima volta e' snervante, si ha paura di sbagliare e quindi perdere tempo ed il lavoro fatto .

Se vi mettete in contatto con me, e siete persone oneste, sia voi che la donna che avete intenzione di far arrivare da voi, quasi sicuramente potro' aiutarvi.

Scrivetemi con chiarezza e semplicita, ma assolutamente non proponetemi niente, niente, niente di illegale, non sono mai stata interessata a danaro facile o sporco.

 

 

 

Con simpatia

 

Fhan