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Torra orta Attividades4 Documentu ammainadu dae sos traballadores de sa Mazzoni in pelea pro su postu de traballu Prus a suta b'est su comunicadu de S.N. Storia di un licenziamento di massa, programmatoUna
società super potente, francese, Cge ora Alcatel, con un capitate sociale di oltre
quindicimila miliardi entra nel mercato italiano nel settore delle telecomunicazioni.
acquistando la società Siette Spa di Fireaze. Una
volta entrata nel settore riuscì ad acquistare TeIettra, la più importante azienda di
ricerca e costruzione dapparati tecnologici italiana. Tale
cessione fu tanto osteggiata e contestata dai politici al potere in quel periodo. Con tali
operazioni entrò a pieno titolo nel mercato, imponendo pero i prodotti francesi
disimpegnando cosi la ricerca e Ia costruzione italiana. Dopo
un decennio di colonialismo decide di disfarsi di quasi tutto il personale di
installatori, prima per vie dirette con incentivazioni, prepensionamenti e cassa
integrazione. Non riuscendo nel suo scopo incaricò delle società affinché si trovasse
un modo legale per risolvere il problerna. Dopo varie terapie venne trovato il rimedio:
vendita diretta di ramo dazienda ad altre società. Si definì il tutto in
base ad una legge di comodo con un accordo sindacale contestato dalle maestranze ma
tuttavia sponsorizzato da una parte del sindacato nazionale venne siglata la cessione
senza le garanzie dei ministeri competenti alla ditta Mazzoni Pietro di Piacenza.
Dopo diciotto mesi, senza il rispetto minimo degli impegni presi, la società
acquirente decide di lasciare tutte le regioni del meridione italiano.
L realtà sarda di Alcatel si può descrivere per lalta professionalità e dedizione
al dovere dimostrata negli anni dalle maestranze tanto da risultare una delle regioni più
proficue dItalia, nonostante ciò è stata ceduta. Alcatel, per i suoi primi
piani strategici ha mantenuto in regione un presidio composto da installatori e
collaudatori di apparati, ma comunque pronta a concorrere, come certamente ha fatto, per
realizzare e installare rete telefonica, con tantissimo vantaggio, considerando i pochi
costi non avendo in pratica personale diretto.
Sta di fatto che 199 unità lavorative, non solo sterratori, guardafili e giuntisti ma
anche operatori di multimediale sono state cedute alla Mazzoni la quale ha intascato il
70% delle liquidazioni, oltre ad una cospicua somma ( circa 40 milioni ) per ogni
dipendente acquisito.
Nei diciotto mesi in cui si è operato, il nuovo acquirente non si è mai mostrato, nè di
persona e tanto meno con investimenti come da accordi.
Intanto lalta professionalità dei preposti e delle maestranze hanno ottimizzato
lorganizzazione portando la resa pro capite delle unità lavorative a punte
eccellenti, ancora più alte della precedente gestione. Ecco il dubbio: PERCHE
MOLLA ?.
Sarebbe stata molto competitiva: -
Le altre società concorrenti hanno
un organico superiore alle nostre attuali 174 rimaste dopo la fuoriuscita di 25 unità tra
dimissioni , messa in mobilità ed esodi volontari. -
Produttività più alta, secondo i
parametri espressi in sede di confronto con Telecom.
La domanda ci sorge spontanea PERCHE ?. La
nostra teoria è: LA
SOCIETA MADRE, CIOE LALCATEL ITALIA LICENZIA 174 UNITA A REGOLA
DARTE CON LA COMPLICITA DEL SIG. PIETRO MAZZONI. Lassemblea
dei lavoratori della Mazzoni
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