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IMPARE PRO SA INDIPENDENTZIA DE SA NATZIONE SARDA
Est arribada s'ora de cumintzare sa
bardana pro torrare sa Sardigna a sos Shardanas
Sa tzerachia batut miseria sa suverania batut
prosperidade
Tzeladu su ventu sardista si pesat su ventu de
s'indipendentzia
novas/attividades |
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Domo 2 |
Comunicatos de istampa de Sardigna Natzione sotziu de sa
CASA COMUNE |
Comunicatu 1 -Posizione de S.N. pro su
ballottaggiu de sa rezonales |
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STALLO TUTTO ITALIANISTA
Si va di male in peggio, i risultati del ballottaggio
confermano che le coalizioni italianiste non solo non sono capaci di far uscire la
Sardegna dallo stato di sudditanza e di marginalità ma non sono neanche in grado di
assicurare la governabilità della regione. Lo stallo istituzionale è tutto italianista,
è il risultato della politica della finta alternanza, dei trucchi elettorali, del
prevalere del voto clientelare sul voto politico, di programmi nascosti dietro la stessa
maschera autonomistica, di un continuare ad essere più organici alle centrali del proprio
partito che non al proprio popolo.
Il fallimento della politica italianista è evidente, il
centrodestra ed il centrosinistra devono prenderne atto, devono esimersi dal proporre
governi deboli ed instabili e scegliere tra il rimettere il mandato e il lasciare che sia
la Casa Comune dei Sardi a proporre un governo di emergenza istituzionale, basato sul voto
politico e non su quello clientelare, slegato da Arcore e da Roma, con un programma
finalizzato al conseguimento di una concreta soggettività e al superamento delle
diseconomie che impediscono lautosviluppo del nostro popolo.
SA MESA porterà questa posizione anche allinterno del
proposto patto di consultazione tra PSdAz. , UDR, NM e SA MESA.
Nugoro 28/6/99 |
Comunicatu 2 - Pro crarire ite est sa Casa
Comune |
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CASA COMUNE DEI SARDI IL
SUO CROLLO E SOLO DESIDERATO
Sono in molti a desiderare la morte della CASA COMUNE ( Domo
de Cumone ), unica novità nel piatto mare della politica sarda, ciò è un buon segno
vuol dire che il nuovo soggetto politico ha raggion dessere. Nella giornata di
martedì 13 le delegazioni di PSdAz. , UDR, NM e S.N. hanno lavorato per dieci
ore, hanno redatto un documento base da portare allapprovazione dei rispettivi
partiti, hanno abbozzato una proposta di legge elettorale e si sono premurati di non
legare lesistenza e la sopravvivenza della CASA COMUNE al contingente momento
politico creato dalle trattative per la formazione della maggioranza che governerà la
Sardegna. Ogni componente può trattare con chi vuole, lunico vincolo che dovrà
rispettare è quello del programma politico che sta alla base della nascita della Casa
Comune dei Sardi. Ben misero sarebbe stato un progetto di Casa Comune finalizzato
allottenimento di un maggiore corrispettivo nel contingente momento politico. Le
prefiche possono anche sospendere gli attiti perché la Casa Comune respira ancora e
andrà avanti in quanto le componenti hanno preso coscienza di non essere figli prodighi
di nessuna cappella italianista e se alcune di esse decideranno di far parte di uno
schieramento in nessun caso vi aderiranno in maniera organica. Allinterno della Casa
Comune, SA MESA DE SOS SARDOS LIBEROS continuerà a proporre che lo stallo
istituzionale venga portato avanti affinché i due re italianisti, agli occhi dei sardi,
siano nudi e sia evidente la loro incapacità e sudditanza.
Nugoro 15/7/99 |
Comunicatu 3 - pro crarire galu ite est sa
Domo de Cumone |
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CASA COMUNE DEI SARDI E
SARDIGNA NATZIONE
Sardigna Natzione non partecipa e non ha intenzione di
partecipare a nessuna trattativa con il centrosinistra o con il centrodestra, fa
parte della Casa Comune dei Sardi, ne riconosce il documento base, ma proprio in base a
tale documento ribadisce la sua posizione di totale estranietà dai due poli italianisti e
rinnova agli altri componenti della CASA la proposta di non essere organici a nessun tipo
di maggioranza e, come già detto, facciano in modo che lo stallo istituzionale venga
portato avanti affinché i due re italianisti, agli occhi dei sardi, siano nudi e sia
evidente la loro incapacità e sudditanza.S.N. concorda, con le altre componenti,
che la Casa Comune dei Sardi è lunica novità politica , che è alternativa ai due
poli italianisti e che ha diritto alla pari dignità in qualunque sede politica.
Nugoro 29/7/99
GRAUSO E VOTO A PILI NON E
IL TEMPO DEGLI ALTERNOS
I politici sardi nascono con ununica aspirazione,
quella di essere lalternos di qualcuno, pensano si possa risolvere il problema
Sardegna mettendosi a bottega con un potente padrone estraneo al nostro popolo. Pensano si
possa difendere i diritti del popolo sardo sostituendo un padrone buono per il
centrosinistra con uno buono per il centrodestra, non hanno ancora capito che
non è più tempo di alternos e che bisogna avere il coraggio di proporsi in prima persona
e lavorare per un governo sardo di riscatto e non di dipendenza. Sardigna Natzione, che fa
parte della Casa Comune dei Sardi, invita Nuovo Movimento a confermare la sua estranietà
rispetto agli alternos sia di Arcore che di Roma, chiede agli altri membri della
Casa di non essere organici a nessuno e di lavorare invece al rafforzamento del polo
sardista. S.N. invita anche il P.S.DAz ad aderire in maniera più esplicita e
fattiva alla Casa Comune dei Sardi e a non logorarsi sulla scelta di una trincea
italianista invece che unaltra. Se i poli italianisti non sono in grado di
governare, cedano il passo alla Casa Comune, altrimenti tutti a casa.
Nugoro 31/8/99
ADESSO TUTTI A CASA
Sardigna Natzione che, pur facendo parte della Casa
Comune dei Sardi della quale qualche componente ha scelto di partecipare alle trattative
per la formazione della giunta, non ha mai dato fiducia ne al centrosinistra ne al
centrodestra, ritiene che il fallimento della giunta Pili confermi la incapacità dei poli
italinisti di esprimere un governo per la Sardegna. Siamo allo stallo i due re italianisti
sono finalmente nudi e disarmati, non sono in grado di imporre la sudditanza ai sardi,
sono in uno stato di debolezza. E giunto il momento che i sardi liberi, la Casa
Comune dei Sardi, chiedano le dimissioni del consiglio regionale, impongano di tornale
alle urne e si candidino al governo della Sardegna.
Il futuro dei sardi sono i sardi, ne Arcore, ne Roma
sono in grado di risolvere i nostri problemi, tanto meno di restituire al nostro
popolo la dignità e dare alla nazione sarda la ormai indispensabile soggettività
politica in sede europea e mondiale.
Nugoro 16/9/99 |
Comunicatu 4- Dopo sa botzatura de sa
candidatura Pili a presidente de sa junta
rezonale |
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UN POLO ITALIANISTA HA
FALLITO, MENTZUS A SATERU
Lalternos di Berlusconi ha fallito, non è
riuscito a strappare le indie sarde dalle mani di Roma per consegnarle ad Arcore; è
stato ingoiato dallo stallo istituzionale italianista imposto ai sardi. Noi nazionalisti
continuiamo a stare sulla riva del fiume, è passato due volte il cadavere del
centrodestra, attendiamo quello del centrosinistra, speriamo non tardi perché in quel
momento sarà evidente lincapacità dei poli italianisti di dare un governo ai sardi
e sarà tanto più evidente che occorre un polo alternativo, casa comune dei sardi, che
abbia il coraggio dellautogoverno.
Chiederemo agli altri membri della Casa Comune, che non si
puntelli nessuno dei due poli italianisti, che si chiedano le immediate dimissioni del
consiglio regionale, che ci si mobiliti immediatamente contro il referendum per il
maggioritario e che si lavori al rafforzamento del polo sardista. La famiglia italianista
è in un momento di evidente debolezza è giunto il momento dello sfratto, il palazzo
della regione deve diventare la Casa Comune dei sardi e cessare di essere la residenza dei
viceré di Roma o di Arcore.
Nugoro 9/10/99 |
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I POLI ITALIANISTI HANNO FALLITO
E IL MOMENTO DI SCOMPORLI
Anche
lalternos di Roma ha fallito, il centrosinistra italianista non è riuscito da
imporre la continuità di sudditanza dei sardi dalle centrali romane. La giunta di
minoranza proposta, poco avrebbe dato ai sardi ma molto alle clientele dei partiti, non
aveva infatti il compito di governare ma solo di impedire che venisse smantellato
lapparato burocratico clientelare costruito dal centrosinistra. Anche Selis dunque,
come avevamo previsto, è stato ingoiato dallo stallo istituzionale italianista imposto ai
sardi.
Noi nazionalisti abbiamo aspettato sulla riva del
fiume, è passato lultimo cadavere che attendevamo adesso è proprio evidente
che i due poli italianisti sono incapaci di dare un governo ai sardi. I poli
italianisti devono prendere atto della loro incapacità e avere la dignità di
abbandonare gli scranni del consiglio regionale o scomporre i poli o chiedere alla Casa
Comune dei Sardi di formare un governo di emergenza che ripari i danni che hanno fatto al
nostro popolo.
La famiglia italianista è in un momento di evidente debolezza
è giunto il momento dello sfratto, il palazzo della regione deve diventare la Casa Comune
dei sardi e cessare di essere la residenza dei viceré di Roma o di Arcore.
Nugoro 6/11/99
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