Sardigna Natzione - Indipendentzia

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TOTU IMPARE PRO SA INDIPENDENTZIA DE SA NATZIONE SARDA

Est arribada s'ora de cumintzare sa bardana pro torrare sa Sardigna a sos Shardanas

Sa tzerachia batut miseria sa suverania batut prosperidade

Tzeladu su ventu sardista si pesat su ventu de s'indipendentzia

  novas/attividades

Programma politicas 96

 

Programma elettorale politicas 1996

Sardigna Natzione è la coalizione che raccoglie tutti i sardi che lottano per la sovranità del popolo sardo sulla propria terra, raccoglie l’eredità delle più nobili tradizioni del sardismo e si propone al popolo sardo per la realizzazione della prosperità della Sardegna, per il riconoscimento della nazione sarda e per l’esercizio concreto del diritto dei sardi all’autodeterminazione.

1- Autogoverno dello sviluppo

Progetto di sviluppo autogovernato basato su un’intesa di solidarietà tra tutti i sardi per un’industria legata alle risorse della nostra terra, per far crescere le potenzialità dell’agricoltura e della pastorizia, contro l’assistenzialismo ed il clientelismo, le ruberie dei partiti italiani e degli imprenditori forestieri corrotti. Creare le condizioni per lo sfruttamento in loco delle nostre risorse e istituire il divieto di esportazione di materie prime allo stato grezzo.

2- Autogoverno fiscale

Autogoverno fiscale fondato sull’autonomia impositiva delle istituzioni locali e finalizzato allo sviluppo economico della Sardegna. Agevolazioni fiscali alle imprese che abbiano in Sardegna la propria sede fiscale. Riduzione della pressione fiscale per gli artigiani e le piccole imprese e semplificazione del sistema impositivo .

3- Autogoverno del territorio

Difesa, valorizzazione e fruizione sociale del territorio, dei beni naturali ed ambientali della Sardegna, come fondamento di un nuovo sviluppo economico, culturale e dell’identità dei sardi. Per un equilibrato sviluppo degli insediamenti produttivi, turistici e residenziali affinché il territorio non sia sottoposto a speculazioni e devastazioni e venga trasmesso integro alle prossime generazioni. Sulla gestione esclusiva del territorio da parte dei sardi è possibile fondare la nostra prosperità. Per questo vanno aboliti gli attuali piani paesistici, frutto della politica affaristica e completamente rivista la legge che istituisce i Parchi e le riserve naturali. Va revocata immediatamente l’intesa Regione-Stato per il parco del Gennargentu e va studiata, insieme alle popolazioni locali, una nuova legge che tuteli le risorse ambientali e allo stesso tempo sancisca il principio che il territorio è parte irrinunciabile della identità comunitaria e che nessuno a nessun titolo può sostituirsi ad esse nella gestione del bene ambientale.

4- Autogoverno dei trasporti

Competenza primaria al consiglio regionale sardo in materia di trasporti da e per la Sardegna. Per realizzare la flotta sarda , la realizzazione dell’aeroporto internazionale ed il potenziamento dei porti isolani e nella prospettiva della istituzione di un grande porto commerciale, centro di traffici mediterranei.

1- Zona franca, energia

La zona franca è in grado di rendere competitive le piccole e medie industrie sarde e di richiamare nell’isola investimenti dall’estero. Abolizione dell’ente energetico statale e costituzione di una Agenzia sarda per l’energia, gassificazione del carbone e metanizzazione dell’isola.

6- Lavoro ai residenti

Il consiglio regionale sardo sarà chiamato, per tutelare la propria cultura e allo stesso tempo creare maggiori opportunità di lavoro, ad approvare leggi che diano priorità di occupazione negli uffici pubblici e nelle scuole ai sardi, ai residenti da almeno cinque anni e ai figli degli emigrati nati fuori dall’isola.

7- Smilitarizzazione del territorio

La smilitarizzazione dell’isola e la sua denuclearizzazione è l’obiettivo finale che tuttavia potrà essere raggiunto nel quadro di un nuovo assetto dell’Europa, non più comunità di mercanti e di stati centralisti ma unione di nazioni e di popoli. Nell’immediato la Regione sarà impegnata a pretendere dalla stato la restituzione ai sardi delle somme (migliaia di miliardi) per l’affitto delle basi militari versate allo stato italiano.

8- Mare territoriale della Sardegna

Definizione delle acque territoriali della Sardegna al fine di tutelare l’attività svolta dai pescatori sardi ed evitare che pescatori esterni possano distruggere una delle nostre risorse più importanti.

9- Scuola, lingua e cultura

La storia, la lingua e la cultura dei Sardi devono essere ufficializzate ed introdotte nella scuola pubblica. Deve essere riconosciuto il bilinguismo in tutti gli uffici pubblici e nelle scuole e come minimo si deve dare immediata attuazione alla legge regionale sulla lingua e la cultura sarda.

10- Autodeterminazione

Mai nessuno ha chiesto al popolo sardo se volesse o non volesse stare nello stato italiano e se fosse d’accordo ad essere rappresentato internazionalmente dai governi di Roma. E’ giunta l’ora di chiedercelo . Sarà cercato l’accordo con governo e parlamento italiani, per avviare le procedure, internazionalmente garantite, per l’attuazione di un referendum d’autodeterminazione con cui sarà chiesto ai sardi se la Sardegna debba:

- Continuare ad essere una regione dello stato italiano;

- Essere uno stato federato con lo stato italiano;

- Essere uno stato indipendente direttamente federato o confederato con le altre nazioni europee.

Al governo con la Sardegna nella mente e nel cuore

Nois semus s’incunza de cussos semenes ki generatziones de sardos, istracos de sos meres antzenos, aian semenatu in su sambene sardu pro ki seret restatu viu su disitzu de poter

patire e godire de custa terrra e de custu mare prenos de rikesas, su disitzu de poter faeddare e facher curtura kin sa limba nostra , su disitzu de aker iskire a sos tzovanos ki sos sardos puru an un’istoria