Sardigna Natzione - Indipendentzia

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TOTU IMPARE PRO SA INDIPENDENTZIA DE SA NATZIONE SARDA

Est arribada s'ora de cumintzare sa bardana pro torrare sa Sardigna a sos Shardanas

Sa tzerachia batut miseria sa suverania batut prosperidade

Tzeladu su ventu sardista si pesat su ventu de s'indipendentzia

  novas/attividades

torra a Buscadore

 

COMUNICATO STAMPA

 

COMMANDO AMSICORA ASSOLTO, E’ UNA CONDANNA PER LO STATO 

 

 Il tribunale di Sassari, tribunale dello stato italiano, ha assolto il commando Amsicora, di Sardigna Natzione, che il 20/10/97 con una azione non violenta occupava la centrale di Fiumesanto e ne manteneva l’occupazione per 6 ore, perché il fatto non costituisce reato. Assolvendo gli indipendentisti di Sardigna Natzione ha di fatto condannato lo stato italiano. Adesso è ufficiale lo stato italiano ha commesso un reato nei confronti del popolo sardo, imponendo la disparità energetica ai sardi ha impedito le pari opportunità per lo sviluppo dell’isola, ha tarpato le ali al nostro settore produttivo e ha pesantemente gravato sulle famiglie e su singoli cittadini della Sardegna.  La disparità di costo dell’energia tra Sardegna e zone metanizzate dello stato italiano aveva ormai superato il 40%, l’iniziativa di S.N. era l’unico mezzo per superare la barriera di disinformazione narcotizzante della politica italianista e portare  il problema all’attenzione di tutto il popolo sardo.

La disparità è stata ammessa anche dallo stato italiano che dopo l’azione di S.N., per attenuarla almeno parzialmente, ha approvato una riduzione di 200 lire al litro del costo del gasolio per riscaldamento e ha riconosciuto una riduzione dei costi energetici per le industrie sarde non metanizzate.

Gi otto patrioti   di Sardigna Nazione, non hanno dunque commesso nessun reato, hanno piuttosto difeso i diritti del loro popolo da un reato subito.

Lo stesso tribunale, su richiesta dei militanti di Sardigna Natzione, ha riconosciuto il diritto dei sardi ad esprimersi in lingua sarda nelle aule di giustizia del tribunale di Sassari e dunque anche in quelle di tutto lo stato. Ogni sardo, richiamando gli atti processuali del processo Amsicora, potrà chiedere che nei processi gli sia consentito di deporre e di essere interrogato in lingua sarda.

Sardigna Natzione ringrazia tutti coloro che hanno collaborato, in particolare l’avv. P. Diaz e il Prof. M. Pinna, per portare a compimento la giusta lotta degli indipendentisti sardi ingiustamente processati.

 NUORO 13/06/2002      IL COORDINATORE NAZIONALE      Bustianu Cumpostu

                                                                                                           

COMUNICATO STAMPA 3/02/02

COMMANDO AMSICORA NUOVAMENTE ALLA SBARRA, VERRA’ PROCESSATO IL 10/12/01 A SASSARI PER AVER DENUNCIATO LA DISPARITA’ ENERGETICA IN SARDEGNA - LE DEPOSIZIONI SARANNO IN SARDO

Adesso è ammesso da tutti lo stato italiano ha commesso un reato nei confronti del popolo sardo, imponendo la disparità energetica ai sardi ha impedito le pari opportunità per lo sviluppo dell’isola, ha tarpato le ali al nostro settore produttivo e ha pesantemente gravato sulle famiglie e su singoli cittadini della Sardegna.  Si è arrivati a questo riconoscimento perchè Sardigna Natzione, mediante un commando di propri militanti il 20/10/97 con una azione non violenta occupava la centrale di fiume santo e ne manteneva l’occupazione per 6 ore. La disparità di costo dell’energia tra Sardegna e zone metanizzate dello stato italiano aveva ormai superato il 40%, l’iniziativa di S.N. era l’unico mezzo per superare la barriera di disinformazione narcotizzante della politica italianista e portare  il problema all’attenzione di tutto il popolo sardo.

La disparità è stata ammessa anche dallo stato italiano che dopo l’azione di S.N., per attenuarla almeno parzialmente, ha approvato una riduzione di 200 lire al litro del costo del gasolio per riscaldamento e ha riconosciuto una riduzione dei costi energetici per le industrie sarde non metanizzate.

Gi otto patrioti  di Sardigna Nazione, non hanno dunque commesso nessun reato, hanno piuttosto difeso i diritti del loro popolo da un reato subito, eppure il 10/12/2001 verranno processati dalla giustizia dello stato italiano, dello stesso stato che ha commesso il reato di far pagare ai cittadini sardi costi energetici superiori a quelli pagati dagli altri cittadini della stessa repubblica .

Sardigna Natzione il 10/12/2001 non solo chiederà che ad essere processato sia lo stato italiano ma avendo ottenuto riconosciuto, nella seduta processuale del 30/11/2000, il diritto dei propri militanti ad esprimersi in sardo coglierà l’occasione per porre un’altro importante problema che interessa il popolo sardo, quello della lingua e dell’applicazione della legge statale n.  482 e regionale n. 26 e della necessità di adottare uno standard linguistico, che senza voler togliere niente alle varianti locali, permetta di stilare atti ufficiali validi in tutta la nazione sarda.

Sardigna Natzione,  certa che i sardi ritengano giuste e necessarie le azioni per cui vengono processati i propri militanti, continua la sua lotta, si mobilita a sostegno dei suoi militanti sottoposti a processo e invita tutti  i sardi che vorranno manifestare la loro solidarietà ai patrioti di Sardigna Natzione a presenziare al processo che si terrà il 10/12/01alle ore 9.30 presso il tribunale di Sassari o di inviare un messaggio di solidarietà  ai fax 0784/415239  - 0784/39188 o un Email a sardignanatzione@tiscalinet.it .

NUORO 7/12/01                                                                   IL COORDINATORE NAZIONALE

                                                                                                             Bustianu Cumpostu

 

COMUNICATO STAMPA

 

SIT-IN PER I  DIRITTI DEI CARCERATI  E SITUAZIONE A BADU DE CARROS

DAL 9/2/02 ORE 9 A NUORO DI FRONTE AL CARCERE MANIFESTAZIONE E SIT-IN AD OLTRANZA

 

Sardigna Nazione, che fa parte del comitato internazionale per la difesa dei carcerati politici e comuni, in altre occasioni, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità preposte, ha promosso una manifestazione sit-in di fronte al carcere di Badu de Carros ed una conferenza stampa di denuncia a sostegno dei diritti  dei carcerati sardi e dei loro familiari che vengono continuamente violati dal mancato rispetto dell’art. 42 della  legge 354\ 75 e dell’art. 61 del DPR 3/6/2000 n. 230 che sancisce il diritto di essere detenuti nel carcere più vicino al luogo di residenza dei familiari.

Ad un anno dalla mobilitazione, nonostante la delibera in favore dell’iniziativa approvata dal consiglio comunale di Nuoro e da molti altri comuni della Sardegna, nulla è cambiato, anzi al mancato rispetto delle suddette leggi si sono aggiunti ulteriori disaggi per i carcerati, e ulteriori proposte ed iniziative che messe in atto non solo le aggraverebbero condizioni delle carceri isolane ma creerebbero nuove servitù nel territorio nazionale del popolo sardo.

 

Per denunciare tale ingiustizia, Sardigna Natzione con la collaborazione di altri movimenti sensibili ai problemi dei carcerati e di alcuni familiari di detenuti ha indetto un sit-in ad oltranza di fronte al carcere Badu De Carros e organizzerà una serie di altre iniziative ( conferenze stampa, tavole rotonde) tendenti a mantenere un adeguato livello informativo sulla condizione dei carcerati e per far crescere il sostegno e la solidarietà verso questi nostri fratelli che se pure hanno commesso degli errori non possono essere privati dei loro diritti fondamentali e ostacolati nel percorso di reinserimento nel loro ambito familiare e sociale.

Nugoro 8/2/2002                                                BUSTIANU CUMPOSTU

                                                         Coordinatore nazionale di Sardigna Natzione

 

COMUNICATO STAMPA 3/02/02

GRAZIE EMIGRATI SARDI – LA CONTINUITA’ TERRITORIALE DEVE PRODURRE PROSPERITA’ NON DISOCUPAZIONE, CONTINUITA’ ANCHE PER LE AZIENDE CON SEDE SOSCIALE IN SARDEGNA.

Sardigna Nazione esprime la sua piena solidarietà con i lavoratori licenziati dalle compagnie aeree che, con la scusa di essere state danneggiate dall’applicazione della continuità territoriale,  dopo aver lucrato e speculato, per anni, sull’insularità  del nostro popolo e aver fallito i tentativi di bloccare l’iniziativa con ricorsi e controricorsi, mettono in campo l’ultima indegna manovra, i licenziamenti. I sardi e i lavoratori del trasporto aereo respingeranno l’indegna manovra e Sardigna Natzione sarà a fianco di chi vorrà mobilitarsi per impedire che una causa giusta faccia vittime ingiuste.

Sardigna Natzione condivide la proposta avanzata dagli emigrati di Torino, la continuità territoriale è un diritto di tutti i figli della Sardegna, residenti o emigrati, e deve essere estesa a tutte le rotte aeree con il continente.

Sarebbe anzi opportuno iniziare a parlare di continuità territoriale per gli amministratori e i rappresentanti, anche non residenti, di società che hanno la sede sociale in Sardegna. Il provvedimento porterebbe non poche risorse finanziarie nelle casse dei sardi in quanto incentiverebbe l’iscrizione nelle camere di commercio sarde di società economiche che, anche se operano in Sardegna, non avendovi sede sociale, pagano le tasse fuori dall’isola . Una vera elusione fiscale visto che per quanto previsto dallo Statuto Sardo i nove decimi di quelle tasse spettano alla Sardegna.

Nugoro 3/2/2002                                                BUSTIANU CUMPOSTU

                                                         Coordinatore nazionale di Sardigna Natzione