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TOTU IMPARE PRO SA INDIPENDENTZIA DE SA NATZIONE SARDA

Est arribada s'ora de cumintzare sa bardana pro torrare sa Sardigna a sos Shardanas

Sa tzerachia batut miseria sa suverania batut prosperidade

Tzeladu su ventu sardista si pesat su ventu de s'indipendentzia

  novas/attividades

Torra a Buscadore

SABATO 29/9/01 ORE 10 A CAGLIARI DI FRONTE ALLA PREFETTURA MANIFESTAZIONE

CONTRO IL REFERENDUM FEDERALISMO

BOCCIA LA CARTA DELLA DIPENDENZA

NON ESPRIMENDO IL VOTO NEL REFERENDUM DELL’INGANNO

Il 7 ottobre, i sardi verranno chiamati a ratificare le “Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione Italiana”, con l’illusione di andare ad esprimere il loro parere sulla modifica in senso federale dell’ordinamento dello stato italiano.

Esprimendo il voto nel sedicente “Referendum sul Federalismo”, i sardi non solo si pronunceranno su un testo di legge che non ha niente a che vedere con il federalismo e che neanche contiene tale parola, ma di fatto ratificheranno il contesto, debolmente modificato, di una costituzione che li cancella come popolo e che impone loro la sudditanza all’Italia, stato centralista ed ultimo dominatore della Sardegna. Mai ai sardi è stato chiesto se vogliono far parte dello stato italiano, sono stati inglobati in esso forzatamente dopo averli avuti in dono dai Savoia, della cui dote facevano parte in seguito a umilianti e sanguinose transazioni iniziate con un artificio diplomatico di Bonifacio VIII, che aveva venduto al miglior offerente la licenzia invadendi della Sardegna.

Il 7 ottobre è dunque per i sardi una data importante, hanno l’occasione di bocciare la costituzione italiana, disertando le urne daranno un segno evidente di rifiuto della “Carta di Sudditanza” imposta dall’imperialismo italiano alla nazione sarda. Non è per le insufficienze della legge, che tratta di un semplice decentramento amministrativo, che bisogna rifiutare questo referendum ma per il fatto che, per noi sardi significa accettare una rinuncia alla nostra soggettività politica ed economica sia in sede europea che mondiale.

Proprio nella contingenza storica determinata dalla costruzione di un’Europa che potrebbe rendere inutili gli stati-nazione, l’Italia chiede ai sardi se vogliono cambiare il colore delle catene.

Il 7 ottobre non ci sarà riconosciuta purtroppo la libertà di spezzare le catene della dipendenza ma almeno avremo la possibilità di esprimere la volontà di farlo.

IL FEDERALISMO NON E’ SUDDITANZA  AUTONOMISTA

E’ LIBERA ADESIONE DI POPOLI LIBERI E INDIPENDENTI

 Questo referendum, è un regolamento di conti in Italia, fra italiani, portato avanti dai partiti italiani, non ci riguarda, non dobbiamo cadere nell’inganno, non possiamo sancire la nostra non esistenza e rinunciare alla nostra dignità di popolo.

In segno di chiaro rifiuto di questa ulteriore autoumutilazione, richiesta al nostro popolo dal referendum, invitiamo tutti sardi a non esprimere il voto e a partecipare attivamente alla manifestazione bruciando insieme a noi le tessere elettorali.

QUESTO REFERENDUM NON CI RIGUARDA

BRUCEREMO LE TESSERE ELETTORALI

Sabato 19/9 alle ore 10 di fronte alla Prefettura di Cagliari

 Casteddu 29/9/01                                                          COORDINAMENTU NATZIONALE