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TOTU IMPARE PRO SA INDIPENDENTZIA DE SA NATZIONE SARDA

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Sa tzerachia batut miseria sa suverania batut prosperidade

Tzeladu su ventu sardista si pesat su ventu de s'indipendentzia

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Comunicados de Santandria 01

24/11/01

Denuncia di probabili appropriazioni indebite e abusi nel tratto di costa che va da Porto Rotondo a Golfo Aranci

PARTITO SARDO D’AZIONE

SARDIGNA NATZIONE

ASSOCIAZIONE MARE NOSTRUM

Al Presidente della Giunta Regionale

All’On. Assessore all’Urbanistica

Al Sig. Sindaco del Comune di Olbia

Al Sig. Sindaco del Comune di Golfo Aranci

e p.c.     Alla Procura della Repubblica  di Tempio

All’Ufficio Tutela del Paesaggio di Sassari

All’Assess. all’Ambiente della Regione Sardegna

Al Corpo di Vigilanza Ambientale di Sassari

Al Servizio di Vigilanza Edilizia di Sassari

Al ministro della Giustizia

Al Ministro dell’Ambiente

All’Intendenza di Finanza di Sassari

Ai Capigruppo del Consiglio Regionale.

A TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE

 

Oggetto - Denuncia di probabili appropriazioni indebite e abusi nel tratto di costa che va da Porto Rotondo a Golfo Aranci

 

I sottoscritti, come sotto identificati, in seguito a quanto riscontrato tramite sopralluogo e alle risultanze documentali in possesso con il presente atto intendono esporre denuncia contro il sig. Gandini Carlo, la Famiglia Rusca, la Famiglia Rusconi, Berlusconi Silvio, Mandelli Mariuccia, Cerrati Alessio ( Amministratore di Marina Piccola a.r.l.) e l’Amministrazione Comunale di Golfo Aranci in quanto possibili responsabili di appropriazioni indebite e abusi di potere . I sottoscritti espongono denuncia affinché codesti enti accertino se quanto segnalato costituisce reato, se i reati siano addebitabili alle persone segnalate e nell’immediato prendano i provvedimenti di loro competenza.

 

  1. A Porto Rotondo, in località Punta Volpe, la particella identificata nel catasto terreni del comune di Olbia al F. 2 con il mapp. 329  di 700 mq , confinante con il mapp. 161 ( proprietà Meroni ) e il mapp. 249 ( proprietà Gandini ), che  da quanto risulta in base alla documentazione allegata doveva fungere da accesso al mare e da parcheggio pubblico, è stato inglobata nella proprietà Gandini.
  2. A Porto Rotondo, in località Punta Volpe, la strada che nel progetto di lottizzazione ( in cartografia allegata ) fiancheggiando il mapp. 57  F. 2 ( prop. Rusca ), il mapp. 145 F. 2 (prop. Rusconi ) ed i mappali 148 e 184 F. 2 ( prop. Silvio Berlusconi ) doveva collegare il punto A con l’accesso al mare del punto B, individuato tra i mappali 148 e 184 F. 2 (prop. S. Berlusconi ), è stata eliminata ed inglobata nelle proprietà con essa confinanti.
  3. A Porto Rotondo, in località Punta Volpe, l’accesso al mare del punto B, individuato in cartografia tra i mappali 148 e 184 F. 2 (prop. Silvio Berlusconi ) è stato eliminato ed inglobato nel lotto unico formato dall’accorpamento dei suddetti mappali.
  4. A Porto Rotondo, in località Punta Volpe, l’accesso al mare compreso tra la particella mapp. 577  F. 2 ( prop. Mariuccia Mandelli nota Krizia ) e il mapp. 47 F. 2 ( prop. Villaggio Punta Volpe ) è stato eliminato ed inglobato nella proprietà Mandelli-Krizia.
  5. A Porto Rotondo, in località Marina Piccola-Punta Lada, l’accesso al mare compreso tra la proprietà di Paolo Berlusconi e la proprietà del Centro Velico Marina Piccola a.r.l. è stato eliminato ed inglobato in quest’ultima proprietà. Attualmente il passaggio è chiuso da un muro in pietrame ed occupato da vasche idriche interrate. L’abuso è stato già oggetto di due ordinanze di demolizione, una emessa dal Pretore di Olbia ( Dott. Di Gennaro ) nel 1984-87 della quale non siamo riusciti ad avere copia e l’altra con ordinanza n. 79 del 23 luglio 1985 emessa dal Comune di Olbia, della quale si allega copia.
  6. In regione Marana, l’accesso ai villaggi di Marineledda, Punta Marana e Pedra Concada che costituiscono di fatto una frazione di Golfo Aranci e che contengono opere di urbanizzazione primaria, parcheggi ed altro, di proprietà comunale e dunque pubbliche, sono impedite all’uso pubblico dall’installazione di sbarre automatiche comandate da personale di guardia privato. Dette sbarre non solo impediscono la libera circolazione dei veicoli ma essendo poste a grande distanza dalla costa impediscono di fatto anche l’accesso pedonale alle spiagge. Non rispettano gli orari di apertura imposti dal Comune e sono spesso causa di scontri tra le guardie e i liberi cittadini che convinti di circolare liberamente in tutta la comunità Europea si trovano imprigionati e sequestrati da sbarre che devono proteggere ingiustificati privilegi. Tutto ciò è dovuto ad una ordinanza, secondo i sottoscritti passibile di abuso di potere, la n. 22/1989 del Comune di Golfo Aranci con la quale con futili motivazioni si autorizzava la messa in opera delle sbarre. ( si allega copia ).
  7. Seguono gli altri abusi ……. Da aggiungere a voce

 

Gli abusi sopraelencati, a parere dei sottoscritti, costituiscono reato in quanto contravvengono a diverse leggi sulla tutela degli accessi al demanio marittimo ed in particolare all’art 1161 del cod. nav. così come ribadito dalla sentenza n. 611 del 12 febbraio 2001 emanata dalla Terza Sezione Penale della CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE della quale si allega copia e si riporta estratto del dispositivo “ L’art. 1161 c. nav. attua una tutela completa e articolata del demanio marittimo, prevedendo come reato quattro forme alternative di condotta, costituite dall’occupazione diretta o dall’esecuzione sul demanio di innovazioni non autorizzate o dall’impedimento dell’uso pubblico di esso ovvero dall’inosservanza delle disposizioni   degli art. 55, 714 e 716 c. nav.. il reato è, dunque, a forma mista, nel senso che una sola delle azioni alternativamente previste è sufficiente a commetterlo e che la commissione di due o più di tali azioni realizza un’ipotesi di concorso di reati.

Nel prevedere come reato l’impedimento all’uso pubblico del demanio, l’art. 1161 c. nav. non pone alcuna limitazione riguardo ai modi e ai termini in cui l’impedimento deve essere realizzato per divenire penalmente rilevante . Ne deriva che il reato configurato è a forma libera in quanto il precetto penale comprende qualsiasi tipo di condotta che, al di fuori dell’occupazione diretta, impedisca tale uso, ad es. , precludendovi, o anche semplicemente rendendovi più difficile l’accesso mediante opere realizzate in zona limitrofa a quella demaniale .  Pertanto si rende colpevole del reato previsto dall’art. 1161 c. nav. colui che, pur senza occupare direttamente una zona demaniale, ne impedisca tuttavia l’uso pubblico mediante l’esecuzione nella sua proprietà di opere, quali sbarramenti, recinzioni, cancelli e simili, che se non negano il diritto ostacolano   comunque in concreto l’esercizio di fatto della facoltà di raggiungere il demanio e, quindi, di usufruirne secondo la destinazione che gli è propria ………”

 

Certi che codesto ente vorrà procedere a quanto di sua competenza ringraziano cortesemente.

Allegati.

1.        Planimetrie con individuazione degli abusi

2.        Ordinanza n. 79 del 31 luglio 1985 del Comune di Olbia

3.        Ordinanza n. 22/1999 del Comune di Golfo Aranci

4.        Sentenza n. 611 della Terza Sezione Penale della CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

 

COMUNICATO STAMPA  

 

LINGUA BLU’ – SOLIDARIETA’ CON I PASTORI A CAVALLO – LA LORO LOTTA E’ LA LOTTA DI TUTTO UN POPOLO.

 

Il mondo de su pastoriu è in grave pericolo, dove non è riuscita l’industrializzazione selvaggia sta riusecendo la LINGUA BLU’ e l’incapacità di una classe politica eterodiretta, il tentativo italianista di eliminare la parte più resistente del popolo sardo sta per realizzarsi.

Mentre il presidente incaricato Mauro Pili si pone il grave problema del Comincio-lì o comincio là  a distribuire le poltrone, sette pastori a cavallo, con evidente valore simbolico, percorrono all’inverso il tragitto di Giovanni Maria Angioy e attacccano, sempre simbolicamente, il palazzo del vice-reBerlusconi, per rivendicare il loro diritto ad esistere e ad essere protagonisti nelle scelte relative alla emergenza lingua blù.

Sardigna Natzione, che sosterrà senza riserve le iniziative che i pastori vorranno intrarprendere, manifesta la piena solidarietà ai sette allevatori e anche ai loro sette cavalli che digiunando, di fronte alla regione, insieme ai loro cavalieri dimostreranno di essere molto più meritevoli degli altri caddos de istalla che dentro il palazzo pascolano a traimentu in quanto pur non svolgendo  la loro attività continuano ad occupare le poltrone.

Nugoro 08/11/01                                              Bustianu Cumpostu

                                                            Coordinadore Natzionale de Sardigna Natzione