Sardigna Natzione - Indipendentzia

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TOTU IMPARE PRO SA INDIPENDENTZIA DE SA NATZIONE SARDA

Est arribada s'ora de cumintzare sa bardana pro torrare sa Sardigna a sos Shardanas

Sa tzerachia batut miseria sa suverania batut prosperidade

Tzeladu su ventu sardista si pesat su ventu de s'indipendentzia

  novas/attividades

Torra a Buscadore

 

 

COMUNICATO STAMPA

COMMANDO AMSICORA NUOVAMENTE ALLA SBARRA, VERRA’ PROCESSATO IL 10/12/01 A SASSARI PER AVER DENUNCIATO LA DISPARITA’ ENERGETICA IN SARDEGNA - LE DEPOSIZIONI SARANNO IN SARDO

 

Adesso è ammesso da tutti lo stato italiano ha commesso un reato nei confronti del popolo sardo, imponendo la disparità energetica ai sardi ha impedito le pari opportunità per lo sviluppo dell’isola, ha tarpato le ali al nostro settore produttivo e ha pesantemente gravato sulle famiglie e su singoli cittadini della Sardegna.  Si è arrivati a questo riconoscimento perchè Sardigna Natzione, mediante un commando di propri militanti il 20/10/97 con una azione non violenta occupava la centrale di fiume santo e ne manteneva l’occupazione per 6 ore. La disparità di costo dell’energia tra Sardegna e zone metanizzate dello stato italiano aveva ormai superato il 40%, l’iniziativa di S.N. era l’unico mezzo per superare la barriera di disinformazione narcotizzante della politica italianista e portare  il problema all’attenzione di tutto il popolo sardo.

La disparità è stata ammessa anche dallo stato italiano che dopo l’azione di S.N., per attenuarla almeno parzialmente, ha approvato una riduzione di 200 lire al litro del costo del gasolio per riscaldamento e ha riconosciuto una riduzione dei costi energetici per le industrie sarde non metanizzate.

Gi otto patrioti  di Sardigna Nazione, non hanno dunque commesso nessun reato, hanno piuttosto difeso i diritti del loro popolo da un reato subito, eppure il 10/12/2001 verranno processati dalla giustizia dello stato italiano, dello stesso stato che ha commesso il reato di far pagare ai cittadini sardi costi energetici superiori a quelli pagati dagli altri cittadini della stessa repubblica .

Sardigna Natzione il 10/12/2001 non solo chiederà che ad essere processato sia lo stato italiano ma avendo ottenuto riconosciuto, nella seduta processuale del 30/11/2000, il diritto dei propri militanti ad esprimersi in sardo coglierà l’occasione per porre un’altro importante problema che interessa il popolo sardo, quello della lingua e dell’applicazione della legge statale n.  482 e regionale n. 26 e della necessità di adottare uno standard linguistico, che senza voler togliere niente alle varianti locali, permetta di stilare atti ufficiali validi in tutta la nazione sarda.

Sardigna Natzione,  certa che i sardi ritengano giuste e necessarie le azioni per cui vengono processati i propri militanti, continua la sua lotta, si mobilita a sostegno dei suoi militanti sottoposti a processo e invita tutti  i sardi che vorranno manifestare la loro solidarietà ai patrioti di Sardigna Natzione a presenziare al processo che si terrà il 10/12/01alle ore 9.30 presso il tribunale di Sassari o di inviare un messaggio di solidarietà  ai fax 0784/415239  - 0784/39188 o un Email a sardignanatzione@tiscalinet.it .

                                                                                     

 

NUORO 7/12/01                                                                   IL COORDINATORE NAZIONALE

                                                                                                             Bustianu Cumpostu

COMUNICATO STAMPA

15/7/01 ORE 10 MANIFESTAZIONE A PORTOTORRE  CONTRO IL  SEQUESTRO DI STATO – A GENOVA PER IL G8 ANDREMO LO STESSO

Dal 18 al 23 luglio i sardi saranno confinati nella loro isola, il provvedimento dello stato italiano che impedirà ai sardi di raggiungere Genova non solo arrecherà degli ingenti danni all’economia sarda ma impedirà anche ai sardi di partecipare ad un avvenimento politico  di portata internazionale come il vertice G8 .

Ancora una volta il separatismo impostoci dall’Italia ci separa dal mondo, dai luoghi dove si decidono le sorti dei popoli e delle nazioni.

L’Italia dopo averci privato di una soggettività politica ci impedisce anche di manifestare la nostra volontà di lottare contro i responsabili dell’imperialismo neoliberista, principale artefice delle discriminazioni sociali e tutore armato delle sudditanze imposte dagli stati-nazione alle nazioni senza stato che lottano per la propria indipendenza.

Non permetteremo che al danno economico si aggiunga anche l’umiliazione. Come siamo stati a Nizza saremo a Genova, rappresenteremo la volontà di riscatto della nazione sarda e manifesteremo a fianco di quelli che come noi si oppongono al rullo compressore della gobalizzazione.

Sardigna Natzione, visto il danno che può causare la preclusione ai sardi dello scalo di Genova, DOMENICA 15/7/01  alle ore 10 manifesterà per costringere lo stato italiano a ritirare il provvedimento e a restituire ai sardi la libertà di movimento e di essere cittadini del mondo.

In ogni caso gli indipendentisti di Sardigna Natzione  saranno presenti al G8, insieme ad una delegazione della Confederazione Sindacale Sarda,  imbarcheranno sulla nave Portotorres-Savona il giorno 19/7 alle ore 19.30 e parteciperanno alle manifestazioni del 20/7 alle ore 14.30, insieme a baschi, catalani e corsi e a quella unitaria del 21/7 alle ore 10, rientreranno con la nave Savona-Portotorres con imbarco alle 19.30 o con quella dell’indomani con imbarco alle ore 9.

Nugoro 13/7/2001

                                                                        IL COORDINATORE NAZIONALE

                                                                                    Bustianu Cumpostu

COMUNICATO STAMPA

ENERGIA, IL MINISTRO PISANU AMMETTE LA DISPARITA’ ENERGETICA , IL REATO LO HA COMMESSO LO STATO NON IL COMMANDO AMSICORA CHE VERRA’ PROCESSATO IL 12/7/01 A SASSARI

Adesso è ufficiale lo stato italiano ha commesso un reato nei confronti del popolo sardo, la disparità energetica è stata ammessa dal ministro Pisanu. Lo stato imponendo la disparità energetica ai sardi ha impedito le pari opportunità per lo sviluppo dell’isola, ha tarpato le ali al nostro settore produttivo e ha pesantemente gravato sulle famiglie e su singoli cittadini della Sardegna.  Si è arrivati a questo riconoscimento perchè Sardigna Natzione, mediante un commando di propri militanti il 20/10/97 con una azione non violenta occupava la centrale di fiume santo e ne manteneva l’occupazione per 6 ore. La disparità di costo dell’energia tra Sardegna e zone metanizzate dello stato italiano aveva ormai superato il 40%, l’iniziativa di S.N. era l’unico mezzo per superare la barriera di disinformazione narcotizzante della politica italianista e portare  il problema all’attenzione di tutto il popolo sardo.

Quella disparità adesso è riconosciuta da tutti, anche dal ministro Pisanu e dallo stato italiano che dopo l’azione di S.N.   ha approvato una riduzione di 200 lire al litro del costo del gasolio per riscaldamento e ha riconosciuto una riduzione dei costi energetici per le industrie sarde non metanizzate ( anche nell’ultima finanziaria ).

Gi otto patrioti  di Sardigna Nazione, non hanno dunque commesso nessun reato, hanno piuttosto difeso i diritti del loro popolo da un reato subito, eppure il 12/7/2001 verranno processati dalla giustizia dello stato italiano, dello stesso stato che ha commesso il reato di far pagare ai cittadini sardi costi energetici superiori a quelli pagati dagli altri cittadini della stessa repubblica .

Sardigna Natzione il 12/7/2001 non solo chiederà che ad essere processato sia lo stato italiano ma avendo ottenuto riconosciuto, nella seduta processuale del 30/11/2000, il diritto dei propri militanti ad esprimersi in sardo coglierà l’occasione per porre un’altro importante problema che interessa il popolo sardo, quello della lingua e dell’applicazione della legge statale n.  482 e regionale n. 26 e della necessità di adottare uno standard linguistico, che senza voler togliere niente alle varianti locali, permetta di stilare atti ufficiali validi in tutta la nazione sarda.

Sardigna Natzione,  certa che i sardi ritengano giuste e necessarie le azioni per cui vengono processati i propri militanti, continua la sua lotta, si mobilita a sostegno dei suoi militanti sottoposti a processo e invita tutti  i sardi che vorranno manifestare la loro solidarietà ai patrioti di Sardigna Natzione a presenziare al processo che si terrà il 12/72001 alle ore 9.30 presso il tribunale di Sassari o di inviare un messaggio di solidarietà  ai fax 0784/415239  - 0784/39188 o un Email a sardignanatzione@tiscalinet.it .

NUORO 8/7/01                                                     IL COORDINATORE NAZIONALE

                                                                               Bustianu Cumpostu

COMUNICATO STAMPA

CONFERENZA STAMPA  –  DIRITTI DEI CARCERATI  E SITUAZIONE A BADU DE CARROS

A NUORO MARTEDI’ 10/7/01 ALLE ORE 11 PRESSO LA SALA RAPPRESENTANZE  DEL COMUNE

Sardigna Nazione, che fa parte del comitato internazionale per la difesa dei carcerati politici e comuni, il 17/2/2001, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità preposte, ha promosso una manifestazione sit-in di fronte al carcere di Badu de Carros a sostegno dei diritti  dei carcerati sardi e dei loro familiari che vengono continuamente violati dal mancato rispetto dell’art. 42 della  legge 354\ 75 e dell’art. 61 del DPR 36\2000 n. 230 che sancisce il diritto di essere detenuti nel carcere più vicino al luogo di residenza dei familiari.

Dopo 4 mesi dalla mobilitazione, nonostante la delibera in favore dell’iniziativa approvata dal consiglio comunale di Nuoro, nulla è cambiato, anzi al mancato rispetto delle suddette leggi si sono aggiunti ulteriori disaggi per i carcerati, in particolare nel carcere nuorese di Badu de Carros.

In tale carcere, a causa della mancanza di un direttore stabile, della carenza di educatori, della inconsistenza del trattamento rieducativo e della impossibilità di relazionarne i progressi, della impossibilità di svolgere attività sportive e ricreative e persino dell’impossibilità di assicurare una adeguata pulizia del proprio corpo a causa della mancanza di docce, riteniamo che lo stato stia commettendo dei veri e propri reati nei confronti delle persone detenute.

Per denunciare tale ingiustizia, Sardigna Natzione con la collaborazione del presidente regionale delle camere penali Avv. Mario Lai e alcuni familiari di detenuti indice una conferenza stampa per il giorno 10/7/2001 alle ore 11 presso la sala rappresentanze nella sede municipale del Comune di Nuoro.

Nugoro 7/7/2001                                               BUSTIANU CUMPOSTU

                                                         Coordinatore nazionale di Sardigna Natzione

 

COSTITUENTE SARDA – NON POSSONO DECIDERE I PARTITI ITALIANI

In consiglio regionale sta andando in onda la sceneggiata della costituente, i partiti italiani i quali occupano gran parte degli  scranni del consiglio, stanno decidendo su quale nuova veste dare allo statuto di sudditanza imposto dall’Italia alla Sardegna.

Est a ponner su corvu a meicu, recita un saggio detto sardo, coloro che sono il tramite per i quali si esercita la dominazione dello stato italiano e dei suoi casati politici in Sardegna hanno la pretesa di sostituirsi al popolo sardo e deciderne ancora una volta le sorti in ragione della tutela degli interessi dei loro padroni italiani.

E’ una nemesi storica, i novelli stamentari  seguiranno la strada di Pitzolo e company, faranno anticamera alla corte di Roma e faranno credere al popolo sardo che davvero il potere romano possa concedere ai sardi qualcosa di diverso dalla dipendenza.  C’è solo da sperare che la nemesi storica passi alla fase successiva e porti ad una nuova Die de sa Sardigna che veda gli intermediari dei partiti italiani rimossi dagli scranni del consiglio regionale, caricati sulle navicelle dei Shardana e spediti a casa dei loro padroni.

E’ inutile dunque tifare per gli uni o gli altri protagonisti della farsa, in ogni caso il popolo sardo non sarà riconosciuto come nazione e non sarà posto nelle condizioni di scegliere l’indipendenza e la sovranità sul proprio territorio nazionale.  Per S.N., prima di parlare di costituente i consiglieri regionali non solo devono avere il coraggio di rendersi indipendenti dai partiti italiani ma devono rinunciare all’arroganza di volersi attribuire poteri costituenti che solo il popolo possiede e che solo il popolo può delegare, se libero, in apposita consultazione democratica e proporzionale.

Nugoro 6/7/2001                                               BUSTIANU CUMPOSTU

                                                Coordinatore nazionale di Sardigna Natzione

 

TOPONOMASTICA A NUORO -  ANGELO CARIA E’ ANCORA TROPPO VIVO MEGLIO NASCONDERLO E FARLO DIMENTICARE – S.N. GLI DEDICA IL CORSO DI NUORO

Lottizzazione e uniformità italianista sono stati i criteri adottati dalla Commissione Toponomastica di Nuoro nel decidere a chi dedicare le nuove vie di Biscollai e Città Nuova . In base a questi criteri non si poteva assolutamente intitolare una targa ad Angelo Caria, nazionalista sardo, fondatore di Su Populu Sardu e di Sardigna Nazione, sarebbe stato come ammettere che davvero la nazione sarda ha diritto all’indipendenza e davvero ci sono uomini che hanno dato la vita per tale causa, i partiti italianisti presenti in commissione avrebbero tradito il loro giuramento di asservimento ai loro casati italiani. A questi signori, in materia di nazionalismo e di lotte per i diritti dei popoli è permesso guardare ovunque, persino nella vicina Corsica (una Via è stata dedicata a Pasquale Paoli, sgozzato a Ponte Novu dai Francesi ) ma non all’interno dello stato-nazione Italia, unico e indivisibile, al quale devono essere in ogni momento organici e del quale devono fare gli interessi anche rimovendo i personaggi scomodi al nazionalismo italiano e sostituendoli con altri più comodi, anche di riconosciuti rivoluzionari, organici al progetto di rimozione della coscienza sardista e imposizione di quella italianista.

Sardigna Natzione  che esprime una seria protesta per il biasimevole comportamento della commissione, hanno avuto un’occasione di riscatto e non l’anno saputa cogliere, vogliono continuare la loro sudditanza mostrandosi più realisti del re, ne chiede le dimissioni per indegnità verso la nazione sarda.  Per protesta S.N. dedicherà ad A. Caria il corso di Nuoro, per cui l’indirizzo della propria sede non sarà più Corso Garibaldi 108 ma Corso A. Caria, già Garibaldi 108 e chiederà a tutti coloro che hanno conosciuto e apprezzato Angelo di fare lo stesso.

Nugoro 3/7/2001                                             BUSTIANU CUMPOSTU

                                                                    Coordinatore Natzionale