CCHIU' BASCU PE' TUTTI

 

 

 

    

 

Questa è la storia di un incontro, di una entente che non si doveva realizzare e invece si è potuta realizzata. Ne siamo testimoni e pertanto ne enucleiamo in pillole l'accaduto.

 

 

Ultimo figlio di una descamisada famiglia catalana, il giovin Eduarduzzo Ubascu si reca a lavorare in Germania, qui viene assunto in una fabbrica di contraffazione di baschi. Stimolato dai suoi due arcigni datori di lavoro, quelli della Vennemannus & Wolfius, Eduarduzzo, viene messo subito a strillonare per istrada "Baschi a soli 89 marchi !!"; hai voglia però a gridare a squarciagola sulle Strassen di Lubecca e di Amburgo, tagliate dal gelido vento baltico, che il basco è utile e fa bene, che copre bene la calvizie, i tedeschi sanno che al primo refolo se ne vola via, e son soldi buttati; i suoi CEO lo convocano e gli mostrano il grafico delle vendite "guarda Eduarduzzo, noi ti vogliamo bene, ma sai che le aziende tedesche quando devono vendere prodotti, diciamo, di non sublime qualità, guardano al mercato italiano", e gli fanno gli esempi della AMC e della Vorwerk, che da anni monopolizzano il mercato terronico, poi gli sparano l'aut aut poco wittgensteiniano: "qui non c'è posto per te, o te ne vai in Sardegna o ti licenziamo". Eduarduzzo si rende conto che le sue aspirazioni vengono un po' meno, ma non dispera, inoltre si rende conto che è meglio vendere direttamente il prodotto, con  licenza tedesca in franchising, sicché impianta sede a Cagliari, e inizia a girare l'isola col suo APE, stracarico di baschi. Fiducioso nel motto che ha incontrato su un cartellone, appena sceso  all'aeroporto: "pinta la legna e portacela in Sardegna", si mette a importare nella sua filiale sarda baschi in feltro, lana, acrilico, di tutti i colori e risme, tutto basta che sia basco.

 

Dolores Laturca nasce a Ulinea, da un venditore di olio di sansa. Scopre assai presto seguendo le tracce delle cagate dei cavalli che scorrazzano nel suo paese, che la Tracia  (i Traci andavano a cavallo) riflette la sua immagine del mondo, e si mette a scrivere libri e saggi con la Tracia come suo unico tema, pensate che si crea da sé la casa editrice Dahlia. Ogni mattina travestita da vecchia megera va all'edicola di Ulinea e fingendosi acquirente se li compra, così spera di invogliare altri all'acquisto. Ricordiamo alcuni titoli: "Tracce di Tracia nelle mie trecce" "Il sorriso della donna grassa di Tracia" "Mainolos, il dio trippone di Tracia" "Un Fantasma ciccione tra le fontane di Samugheo", ma in realtà non vende nulla, e spende una barca per riacquistare i suoi saggi; sposa un tenente dei Barracelli, da cui ha un figlio Walter Bruttodì, anche lui fine saggista, che inaspettatamente un brutto dì, gli muore di cirrosi epatica, quando ancora non aveva terminato la sua memorabile opera in più tomi de "I (sic) tzilleri di Ulinea" rimasto appena al xii volume. Le giornate trascorrono tristi a Ulinea, qualche raro incontro con qualche vecchio scatarratore che gli racconta come scatarravano i suoi avi, e come non si scatarra più.  Dolores entra in crisi, deperisce terribilmente fino all'anoressia; ma ecco scampanare un bel dì al suo portone Eduarduzzo Ubascu, col suo ape, che le vende una caterva di baschi, che lei acquista perché sono in sconto e può coprirsi le piaghe che la ricoprono, e mangiandoselo con gli occhi, quell'uomo del Sud venuto dal Nord, svolta "Tracia o Spagna purché se magna" e decide per la Spagna, e olè come in un raggio di sole, rifiorisce nel suo splendore.  Sulle piazze dei paesi, nei giorni del mercato (Eduarduzzo sì che sa come si vende la merce tarlata e che non vale nulla) sono lì a sbolognare: "baschi a buon peso" "baschi verdi e baschi azzurri, baschi baschi, baschi senegalesi" "baschi in saldo, signora" "baschi del Labrador, in offerta", e accipicchia se vendono tutto l'invendibile di Germania. Colle pagine dei libri che ha scritto, Dolores, tutta compunta, ci avvolge i baschi messi in vendita. Negli altri giorni girano per i paesi, e la gente quando non li vede, si chiede spazientita: "Galu no sun colaos sos bascheris?" Hanno messo su un bella intrapresa, che rende molto, che come il circo Medrano gira in caravan per i paesi, ed è stata financo segnalata per il Cavalierato, così ho letto sulla Nuova Barbagia. Beh come tutte le storie c'è il lieto fine, i due sono ora convolati a nozze a Ulinea. Un  letto di riso e dahlie li ha sommersi. Me l'han fatto sapere e io ne sono felice.

Ah se li volete trovare e comprare direttamente, senza gran sforzo, la loro merce, vi posso indirizzare al loro sito, dove fanno prezzi stracciati.

 

 

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  • Dolores Laturca, dopo il felice incontro con Ubascu, rifiorisce nel suo peso-forma